Fummo portati in una caserma dove venimmo accuratamente vestiti di armature che sul momento mi sembrarono pesanti, ma poi si rivelarono comode e incredibilmente leggere.
Tony, ovviamente, non era con noi, e Bruce dovette trasformarsi in Hulk per mostrare di non aver bisogno di un'armatura, creando un po' di scompiglio fra gli altri soldati.
Sif aiutò me e Natasha ad indossare i vari pezzi, anche se a dire il vero aiutò più me che la spia.
-Sei nervosa? - mi domandò mentre mi allacciava su un fianco la protezione per il torso.
-Da morire - risposi sincera, - ma ormai non posso tornare indietro. -
-Sei ancora convinta di salvare Loki? -
Infilai una protezione per il braccio: - Sì. -
-Allora fai attenzione: sicuramente nella mischia lo troverai a battersi contro Heimdall. Prega per arrivare in tempo, prima che si uccidano a vicenda. -
Mettemmo su l'armatura per le gambe.
-Non ho idea su come fermarli. -
-Ti verrà al momento. A volte non puoi pensare, e devi farti guidare dall'istinto. Ecco fatto. -
Mi fissai in uno specchio: l'armatura che avevano scelto per me proteggeva i miei arti e il mio corpo aderendo perfettamente ala mia forma. Al di sotto avevo indossato dei pantaloni in pelle resistentissima (che, mi spiegò la guerriera, era stata resa tale dai loro migliori conciatori) e una maglia a maniche corte di un materiale più leggero. Il contrasto nero-oro mi piacque.
Presi l'elmo, di foggia semplice, poggiato su una panca vicino a me, e lo fissai: - L'istinto... A volte penso che il mio sia impazzito. -
La piana di Vigridr era immensa come si raccontava nelle leggende: una distesa di erba, cinta a est da una catena montuosa, si perdeva fino all'orizzonte.
Eravamo a migliaia, quel giorno. Io e i Vendicatori eravamo in prima fila accanto a Thor e Odino.
Mi avevano dato una spada e un piccolo scudo rotondo, e io strinsi la mano sull'elsa della prima con un senso di panico crescente.
Non era una battaglia qualunque.
Era una guerra, e io c'ero finita in mezzo.
Un bagliore rosso alla mia destra attirò la mia attenzione: Odino aveva aperto lo scrigno dove era racchiuso il potere di Fenrir. La traccia, falsa, avrebbe condotto i menici in quel luogo molto presto.
Un corno suonò in lontananza. Heimdall li aveva visti.
-Inizio ad avere un po' di paura, adesso... - mormorai rivolta a Capitan America, che tentò di incoraggiarmi: - E' normale. Tutti i soldati hanno paura. -
-Ma io non sono un soldato. -
-Eppure adesso sei qui. -
-Arrivano!!! - annunciò una voce tra le nostre fila.
Dapprima una luce rossastra si delineò in contrasto con l'erba verde della piana, lì davanti a noi.
Poi, mano a mano, il cielo si fece scuro.
Presa da quella vista terribile, iniziai a recitare, senza pensarci, i passi della profezia:
-Allora sarà sciolta anche la nave Naglfar che sta in Muspell: essa è stata costruita in tutte le epoche con le unghie del morti. -
E difatti una nave, dalle forme tipicamente vichinghe, enorme, dalla quale cominciaronoa discendere alcuni demoni di fuoco alati, apparve in cielo.
-Su quella nave tutte le potenze del male verranno alla battaglia con gli dei: il gigante Hrymr starà al timone. -
Il mio respiro si fece affannoso mano a mano che le fiamme all'orizzonte presero i contorni di centinaia, migliaia di demoni di fuoco. Fra di loro vi era anche un cane gigantesco.
-Garmr, il cane infernale, abbaierà davanti a Gnipahellir: anch'esso allora sarà libero. -
-Un altro cane? Sul serio? - borbottò Tony.
Heimdall giunse alle nostre spalle: - Mio signore! Sono passati! -
-E il Bifröst? -
-Malridotto, ma per fortuna ancora in piedi. -
Il rosso accese il paesaggio davanti a noi. Le fiamme ardevano al passaggio dei demoni di fuoco che avanzavano a terra, bruciando l'erba. Un gigante di lava si ergeva al di sopra di tutti loro, e marciava con aria feroce.
-In quel frastuono il cielo si fenderà e all'orizzonte comparirà Surtr, guardiano di Muspell, e con lui i figli di Muspell verranno. Ottima è la sua spada e più luminosa del sole. -
I due eserciti erano sempre più vicini, e l'aria si fece pesante per il calore.
-La compagine formata dai giganti di ghiaccio, dai compagni di Hel e dai demoni di fuoco sarà sfolgorante - conclusi, notando anche questi soggetti in mezzo alle fila nemiche.
La signora degli inferi, metà bianca e metà nera, stava impettita e fiera sopra un carro di pietra ossidiana trainato da destrieri infuocati.
Passai lo sguardo ovunque, e alla fine lo vidi: pallido, con sguardo spento e rassegnato, nella sua armatura dorata completa di elmo con le corna ricurve, c'era Loki, su un carro simile a quello della figlia.
I nemici si fermarono di fronte a noi ad una distanza tale che si poteva percepire il calore che emanavano.
Il silenzio, rotto solo dai versi striduli dei demoni alati, calò carico di tensione.
-Odino, signore degli Asi!!! - tuonò Surtr, - E' giunto il momento dello scontro finale! Sei pronto ad affrontare la morte? -
-Chiama il tuo campione, Surtr, si faccia avanti! -
Il mostro di lava ghignò: - Fenrir, figlio di Loki, mostrati a noi! -
Passò un minuto. Surtr si guardò attorno, confuso, e così Hel e lo stesso Loki.
-Che sta succedendo? Dov'è tuo figlio, dio degli inganni? -
-Io... io non lo so... -
-E midgardsömr? Dov'è? - domandò allarmata la figlia.
Mi feci avanti, prendendo coraggio: - Li abbiamo fermati prima che giungessero alla battaglia. -
Quando Loki si accorse che ero io, sbarrò gli occhi: - No... NO!! Ce ci fai qui?!? -
-Sono venuta a salvarti! -
La mia replica scatenò le risate di Surtr e del suo esercito.
-Stai scehrzando, vero? Fenrir e Midgardsömr devono essere qui, c'è la loro traccia!! - esclamò Hel, per niente divertita.
-E' la verità. Non abbiamo avuto scelta. Dovevamo salvare Thor e Odino. -
-I miei fratelli... - La dea si portò una mano sul cuore: - Sapevo che la morte li avrebbe presi, ma non pensavo... Non così... -
Loki mi fissò: - Avete... cambiato la profezia? -
-Ora il padre degli dei e il dio del tuono potranno combattere al nostro fianco senza problemi, e Midgard si salverà dal fuoco di Muspell! - continuai, imperterrita.
Anche se non capii, allora, il perchè nessuno mi fermò.
-Folle e sciocca mortale! - si arrabbiò il gigante di lava, - Cadrete tutti oggi, assieme ai vostri regni!!! -
Il suo esercito partì alla carica; Thor mi portò indietro nelle fila, e la battaglia ebbe inizio.