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Autore: scImMIA    26/09/2008    7 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Raggazzi e ragazze mie, sono ancora io ... spero che ciò non sia un disturbo. Laura ultimamente è sempre un po' fiacca e il lavoro non le lascia tregua pertanto, visto che ho la possibilità di rendermi utile, ne approfitto sostituendola in questo frangente anche se pure io dovrò essere sbrigativo.
Dopo però non scappate che ho da comunicare una cosa ...

Vegeta4ever: Hei ragazza, non paragonarmi a Videl! Credo di essere un tantino più forte di lei ... XD

Pepesale: Non capisco nemmeno io come faccia Gohan a non vergognarsi con quel vestito ... =_= per il resto dovrai leggere anche se mio padre in fondo non è poi così cattivo come appare ...

Angelo Azzurro: Carissima, la volta scorsa avevi fatto invio ma (avendo inserito la rece nel primissimo capitolo) la capa non l'ha visto, perdonala, è un po' tonna XD Bulma/mamma dovrà fare l'abitudine con questa notizia e conviverci

Anim Skywalker: Guerriera interstellare intenta a compitare, dimmi poi se questo capitolo ti ha fatto soddisfare ... T-T scusa, sono bravo solo a tirare calci e tenere bambini a quanto pare ... XD

Rory_Kaulitz: Mi impegnerò! MI IMPEGNERO'!! XD

ka93: Sono proprio un tenerone io .... ^-^ ma di certo non ho preso da papà in questo XD


Purtroppo, per vari problemi, alla scImMIA non sarà possibile aggiornare come un tempo pertanto comunica, anche se un po' controvoglia, che gli aggiornamenti a settimana saranno ridotti ad uno soltanto che avverrà il Venerdì ( se qualcuno aveva notato infatti è da un bel po' che non compariva il giorno precedente -_-"). Desolata ma sicura che la qualità dell'operato non scada, vi da appuntamento quindi alla prossima settimana con la speranza di ritrovare tutti quanti.
Vi saluto gente, mi fa davvero piacere parlare con voi.
Baci
Trunks
(scImMIA T-T)

 

 

 

 

CAPITOLO 75
- VEGETA SQUALIFICATO -

 

Il tifo era alto per il giovane ragazzo che, con calma ed utilizzando colpi sempre più precisi e potenti, teneva testa al suo energumeno sfidante che, con il sangue scuro che gli discendeva dal labbro inferiore, ringhiava come un cane rabbioso ed affamato. Dopo l'ennesimo attacco andato perso da parte di Spopovich, Trunks, il giovane che si stava facendo strada negli animi di tutte le persone del pubblico, si fermò pensieroso tenendo le braccia rilassate lungo i fianchi mentre i pugni, preceduti dalle polsiere arancioni completamente asciutte, rimanevano serrati. Al di là di quei occhi azzurri come il cielo la mente geniale, con una velocità sorprendente poiché allenata quanto il fisico proprietario, lavorava quesiti su quesiti e il glicine, pertanto, si ritrovò a chiedersi come mai quell'essere fosse ancora in piedi ...
" Non è un comune essere umano" decretò infine mantenendo per se il risultato dei suoi pensieri mentre con la mano destra, utilizzando una leggerezza estranea allo spirito sayan, si scostava un piccolo ciuffo di capelli che però, al termine del gesto, tornò ad occupare prepotentemente il posto precedente. Il mento si alzò, in seguito al gonfiaggio dei polmoni i pettorali si alzarono appena e le spalle sembrarono irrobustirsi quando i pugni tornarono a chiudersi energicamente. Gli occhi si socchiusero andando ad assomigliare in modo pazzesco a quelli ereditati dal padre che, sempre in silenzio solenne, osservava senza pronunciarsi.
Spopovich strinse i pugni, piegò le braccia ai fianchi mentre le ginocchia si flettevano. Urlò a squarciagola emettendo un grido che spaventò una moltitudine di persone. Scattò in avanti continuando a gridare, come se la sua voce gli desse maggiore vigore. In corsa spalancò braccia e mani dopodiché le protese in avanti, in direzione della sua preda che, fredda e impassibile, lo aspettava silente ... Pochi metri prima dell'imminente impatto ...
Trunks alzò i pugni al cielo, aspettò una scintilla dentro di sé poi ripiegò le braccia verso il basso rapido e fulmineo mentre attorno a se una piccola scia di vento iniziò a spostarsi in senso circolare alzando una leggera polvere biancastra originaria dalla possibile usura delle piastrelle che sottostavano sotto ai due. I leggeri capelli iniziarono a sollevarsi verso l'alto scoprendo un'espressione indescrivibile, raramente vista sul quel bel viso. Un metro di distanza poi sempre meno ... Le grandi mani di Spopovich stavano per afferrare il collo del glicine quando quest'ultimo fece esplodere l'aura che teneva dentro di sé ed irradiandola tutt'attorno improvvisamente generando una sfera luminescente dal color dell'oro attraversata da delle scariche azzurre di pura energia. La forza improvvisa, accompagnata da un alto urlo da parte dell'altro, fece scaraventare il gigante lontano facendolo volare per tanto. Trunks abbandonò il suo posto scattando in avanti fulmineo raggiungendo il poveraccio che aveva ricevuto in pieno il colpo d'aura: caricò il pugno destro e colpì con violenza Spopovich allo stomaco facendolo sbattere a terra e piantandolo proprio in quella sezione di ring. Il sayan fece qualche passo oltre il colosso per frenarsi dopodiché si rigirò mantenendo alti i capelli che però possedevano ancora il loro colore originario. Le iridi nel frattanto avevano però assunto una leggera sfumatura verde ...
Il pubblico esultò nuovamente a gran voce attirando verso di sé lo sguardo del ragazzo che, istante dopo istante, tornava nella sua originarietà regalando sorrisi ben contraccambiati. I corti capelli ricaddero sulla fronte e Trunks sembrò concedersi un attimo di gloria che però durò poco: gli spettatori si ammutolirono infatti quando videro alle spalle del ragazzo la massa di Spopovich rialzarsi ancora in piedi, completamente illeso dall'azione appena avvenuta. Il sayan tornò serio e tornò ad offrire le sue attenzioni al combattente contro il quale sembrava dovesse scommettere ben più che l'accesso allo scontro successivo. L'essere vestito di nero, udendo lo sbigottimento generale del pubblico ma non sapendo che Trunks non era tra di quelli sorpresi, sogghignò soddisfatto credendo che con le mosse successive sarebbe riuscito a terminare l'incontro a suo favore: scattò ancora in avanti ricompiendo in maniera identica le precedenti movenze. Trunks sbuffò capendo che il suo avversario non aveva una grande varietà di giochi da sfruttare: si lasciò avvicinare ma poi, non essendo tanto sciocco da farsi prendere come un allocco, si abbassò improvvisamente piegando le ginocchia lasciando l'avversario spiazzato, con uno sgambetto deciso fece perdere l'equilibrio a Spopovich dopodiché, prima che potesse toccare terra con la sua "leggiadra" figura, Trunks lo colpì in piena schiena facendolo sbalzare verso il cielo. Il sayan caricò la forza sulle gambe e saltò alto raggiungendo chi desiderava: con una rapidità fulminante tempestò il gradasso di pugni e calci riducendolo in uno stato pietoso e terminò il tutto con un calcio girato lanciato all'altezza della nuca che fece indirizzare l'avversario verso l'erba del ring out. Il pelato però, che era molto più ostinato di chiunque altro, a sorpresa, portò le mani in avanti, generò si di esse una piccola onda di energia scura e la utilizzò come mezzo per allontanarsi dalla zona rischiosa che gli avrebbe costato la fine dei giochi. Poggiò le suole delle scarpe gialle da boxe nuovamente sul ring ed iniziò a ridere sguaiatamente.
"Quello ne sa un po' troppe per i miei gusti ... " pensò serio Trunks mentre galleggiava in mezzo alle nuvole mentre gli spettatori dello spettacolo osservavano la sua elegante figura che si era fermata con le braccia incrociate al petto e le gambe rigide affiancate una all'altra. Gli occhi azzurri osservavano critici mentre a terra ognuno diceva la sua ...
« BRAVO TRUNKS! SEI FORTISSIMO!! » esclamava a gran voce il piccolo Goten mentre agitava le piccole mani da una parte all'altra rendendo evidente il suo entusiasmo.
« Accidenti, è davvero in gamba Trunks ... » mormorò Goku mentre con una mano si teneva stretto il mento « ... sul serio, non se la stà cavando affatto male ». Vegeta sogghignò stringendosi appena nelle spalle.
« Sì, stà andando alla grande ... » Crillin allungò il collo verso l'esterno per osservare meglio la scena « ... Certo però che anche quell'altro è davvero resistente, sembra non cadere mai! » constatò infine rimettendo in subbuglio i pensieri altrui.
Gohan, ancora camuffato in Great Sayaman, poggiò le mani ai fianchi e rizzò bene la schiena lasciando che il mantello, per colpa di una sferzata d'aria in senso opposto, gli si appiccicasse addosso come una seconda pelle « Indubbiamente è resistente, su questo non c'è dubbio, anche se sento che c'è qualcosa di davvero strano in tutta questa storia » le mani ricoperte dai guanti si strinsero appena mentre le sopracciglia, anche se coperte dagli occhiali scuri, si abbassavano facendo assottigliare gli occhi. Piccolo tacque, ben consapevole della veridicità delle parole del suo vecchio allievo.
Kaioshin, affiancato dal fedele Kibith, si avvicinò un poco di più al gruppetto raccomandandosi nuovamente di ciò che aveva detto poco prima: « Ve ne prego, per favore, non fate nulla di avventato ». Gli occhi di tutti si voltarono verso il piccolo uomo dalla pelle violacea ma nessuno parlò. Il principe dei sayan si staccò prepotentemente dalla parete alla quale era poggiato ringhiando fortemente, si avvicinò a Kaioshin e con una mano carica di arroganza afferrò per il bavero l'omino alzandolo letteralmente da terra « Smettila di fare il misterioso! O ci dici chiaramente cosa ti passa per la testa oppure ti faccio parlare con la forza! » sbraitò Vegeta seriamente adirato ed infastidito dall'altezzosità del suo interlocutore. Prima che il fidato amico entrasse in azione Kaioshin, forse avendo immaginato per tempo una possibile reazione da parte di qualcuno di loro, cercò di calmare Vegeta utilizzando le parole: « D'accordo, vi chiarirò tutto ... » il principe dei sayan mollò la presa lasciando che l'omino ritoccasse terra con i suoi minuti piedi e che procedesse con la famosa "parlata" dopo essersi massaggiato il collo con una mano « ... Quell'essere, Spopovich, assieme a Yamu non sono normali esseri umani: sono ormai creature perse della cui mente non hanno più il controllo, sono tipi pericolosi anche se indubbiamente non alla vostra altezza ».
« Tzk! Sai che novità ... » esclamò Vegeta con le mani ai fianchi mentre ritornava al proprio posto « ... I sayan sono un popolo guerriero, non mi stupisco che quello sia una mezza calzetta ».
« Lo stai sottovalutando Vegeta, e quì sbagli » il Kaio dal massimo livello fece calare il silenzio con quella affermazione. Goku però, che non capiva tutta quella allerta da parte del superiore, anche perché pure lui la pensava perfettamente come l'altro sayan dal sangue puro, si voltò indietro, in direzione di Kaioshin, e con faccia dubbiosa chiese risposta al suo perché: « Ma non capisco, cosa avrebbero di pericoloso? ».
« Anche tu li sottovaluti Goku ... Io so perché sono quì, che cosa hanno intenzione di fare e ti giuro che, anche se contro voglia, sarò costretto ad assecondarli » la risposta non fu affatto chiara. Vegeta ringhiò ancora, sempre più scocciato del nuovo individuo che però perseguiva con le sue raccomandazioni: « Non intervenite, non fate nulla qualunque cosa accada ».

Trunks era ancora sospeso in aria quando il colosso decise di tornare all'attacco: le possenti gambe muscolose si piegarono e permisero a Spopovich di effettuare un altissimo salto. Quando i due furono nuovamente faccia a faccia l'energumeno rimase in galleggiamento mentre tentava, invano, di colpire il sayan con una raffica di colpi. Il corpo muscoloso ma proporzionato di Trunks si muoveva agilmente da una parte all'altra schivando ogni singolo colpo e la testa, che più di tutto si spostava poiché sempre più presa di mira, nel frattanto continuava a realizzare pensieri ... "Questo tizio è troppo strano ..." era il monito più ripetuto.
La gente osservava tenendo il naso rivolto al cielo. Quando le movenze di uno iniziarono a farsi più lente, una sonora e crescente ovazione iniziò a levarsi alta per poi esplodere quando il giovane ragazzo, dopo una leggiadra svolazzata laterale, colpì il nemico con una grandiosa ginocchiata al fianco che obbligò l'altro a fuggire a distanza di una decina di metri. Trunks partì all'inseguimento senza lasciare alcuno spazio: gli comparve rapido alle spalle e colpì la metà della colonna vertebrale con un pugno destro piazzato alla perfezione, l'omone piegò la schiena all'indietro e il sayan ne approfittò per volare di fronte a Spopovich per poi rendere ancora più doloroso un sinistro allo stomaco. Il colosso si strinse tra le braccia prima di osservare il suo avversario meglio negli occhi ... quell'azzurro per un istante gli parve quasi letale ... Il figlio di Vegeta alzò le mani in alto, chiuse l'una nell'altra e le abbassò veloce colpendo poi la grande nuca rasata. Lo strano uomo definito pericoloso da Kaioshin cadde goffamente a terra toccando il duro piastrellato del ring e generando nel pubblico un moto di contentezza incredibile. Le ragazzine poi, forse già innamoratesi del giovane, forte e affascinate ometto, gridarono a squarciagola quando lo videro toccare terra con le scarpette marroni della Capsule Corporation. Spopovich però, così come le precedenti volte, si rialzò non lasciando nemmeno il tempo al cronista di iniziare il conteggio alla rovescia, lasciando nuovamente tutti a bocca aperta.
Gli occhi azzurri si assottigliavano ancora mente una goccia di sudore discendeva lenta una guancia " E' ancora in piedi ... ".
Lo sfidante mostrò i bianchi denti mentre con una mano si puliva una piccolo rigolo che continuamente fuoriusciva dalla larga bocca accompagnato da una risata sommessa.
Trunks parve combattuto. Strinse i pugni mentre con il viso si voltava in direzione dei suoi amici cercando disperatamente lo sguardo paterno. Quando gli occhi azzurri incontrarono quelli imperscrutabili di Vegeta, le sue occhiate divennero maggiormente eloquenti lasciando che quel colore chiaro parlasse da solo ...
" Papà, cosa posso fare? ... "
Son Goku osservò il ragazzo del futuro leggendo chiaramente il suo messaggio. Si voltò poi in direzione dell'interessato non nascondendo una certa punta interrogativa « Vegeta, Trunks non sa che fare ... Che gli dobbiamo dire? ».
Il principe dei sayan ringhiò verso il suo eterno rivale tenendo le braccia sempre più strette al petto « VOI NON FARETE NULLA! » sbraitò poi facendo annichilire un poco il Son. Goten però, che era innocente e forse anche non molto sveglio, parlò come se nulla fosse continuando ad osservare il suo amico che rimaneva fermo in mezzo al ring « Ma Trunks è fortissimo, me lo ha fatto vedere! Lo può sconfiggere benissimo quel brutto ciccione! » disse senza peli sulla lingua mentre stringeva le piccole mani. Crillin fece un piccolo salto ed andò anch'egli a sedersi sopra il divisorio sul quale sedeva il bambino, si mise più comodo che poté incrociando anche lui i bracci al petto « Trunks è forte, lo sappiamo tutti ... » iniziò l'ex spelatone attirando l'attenzione di Goten « ... Io credo però che lui abbia paura di utilizzare la sua forza: c'è molta gente e se perdesse il controllo potrebbe ferire qualcuno » Gohan/Great Sayaman concluse entrando in conversazione « Inoltre, se per fatalità dovesse eliminare il suo avversario, verrebbe immediatamente espulso dal torneo ... » il mantello svolazzò a pieno precedendo quello di Piccolo che fece lo stesso « ... Scommetto che sarebbe in grado di concludere il tutto senza danni ma Trunks è fatto così: si preoccupa sempre per gli altri ».
Vegeta scrollò in poco la testa da una parte. Staccò nuovamente la schiena dalla fredda parete per poi fermarsi con le gambe leggermente divaricate e lo sguardo duro. Si incamminò in direzione del ring facendo sbigottire il proprio che non credeva ai suoi occhi.
Il cronista baffuto però si ritrovò costretto, suo malgrado, ad intervenire bloccando l'avanzata del principe dei sayan a metà strada: « Mi spiace, ma non può andare così vicino al ring, non si dovrebbe ... ». Il sayan voltò lo sguardo severo osservando critico l'uomo che l'aveva bloccato. Non gli fece nulla però, non avanzò nemmeno. Rimase rigido sul posto lasciando che le leggere folate di vento che passavano di lì gli smuovessero la strana e curiosa chioma fluente mentre il pubblico tutt'attorno mormorava un poco sottovoce generando un certo brusio. Bulma, Chichi e gli altri del piccolo gruppo poi, non erano affatto esonerati dal quel vociare.
Vegeta alzò il mento, gonfiò il petto facendo apparire come regale la sua figura anche verso coloro che non conoscevano la sua vera persona. Iniziò a parlare in direzione del figlio scandendo bene le parole senza però urlare, gli bastava che solo l'interessato lo sentisse chiaramente: « Trunks ... » appena iniziò il glicine sentì dentro di sé una piccola scossa attraversargli lo spirito. Gli occhi scuri si strinsero quando proseguì « ... Stendilo il prima possibile e vedi di non farti stupide preoccupazioni! ». Rapido, schietto, forse un po' lapidario. Le parole di Vegeta svegliarono Trunks come se fossero state delle secchiate di acqua gelida.
Il glicine annuì e poi osservò sempre silenzioso il padre ritornare da dove era venuto mentre il pubblico iniziava a contestare l'atteggiamento del cronista che, secondo loro, stava dando troppo spazio alle chiacchiere o ai vuoti d'azione. Dopo ripetuti richiami da parte di alcuni spettatori che avevano iniziato a lanciare oggetti a bordo ring, il cronista baffuto si ritrovò costretto ad avvicinarsi un istanti i due sollecitando loro la ripresa dell'incontro ricevendo poi da Spopovich una sottospecie di grugnito mentre dal giovanotto un cenno del capo molto più cordiale.
Trunks voltò rapido la testa verso il suo avversario arricciando le sopracciglia lilla « Mi ero dimenticato che dopo questo c'erano altri incontri ... Papà dev'essere impaziente di misurarsi ancora con il signor Goku e non mi fa di farlo aspettare ancora ... » i pugni si strinsero maggiormente per poi essere portati all'altezza dei fianchi « ... quindi ... » la voce si fece più roca « ... mettiamo fine a questo incontro il prima possibile ».
I sottili capelli iniziarono a sollevarsi verso il cielo, come se fossero mossi da un vento invisibile. La terra iniziò a tremare tutt'attorno mentre le piastrelle del largo ring vibravano iniziando a fuoriuscire dalle proprie griglie mentre i frammenti più piccoli iniziavano a sollevarsi sotto ad un'aura che diveniva via via sempre più alta.
Spopovich sembrò percepire quella immensa forza e ne rimase esterrefatto, quasi terrorizzato. Arretrò un paio di passi allontanandosi dal ragazzo che sembrava essere divenuto all'improvviso tutt'altra persona. Urlò a gran voce attirando su di sè tutte le attenzioni, alzò una mano al cielo e generò un'onda dalle medie dimensioni, la lanciò con forza verso il sayan come se fosse stata una piccola pallina da baseball ammutolendosi poi quando la vide disfarsi e distruggersi contro quell'aura invisibile che in quel frangente era grande e gonfia come una barriera.
Trunks urlò a gran voce facendo scuotere gli animi di tutti mentre, con un accecante lampo, mutò il proprio aspetto divenendo un Super Sayan.
Dagli spalti molti rimasero in silenzio, altri iniziarono ad esultare credendo che fosse il famoso guerriero dai capelli d'oro: il valoroso ragazzo (sempre Gohan alla fine) che salvava le poveri genti nella città dell'Est. Vegeta invece sorrideva soddisfatto vedendo quel grande potere e notando gli sguardi stupiti di tutti gli altri.
I capelli dorati, color delle stelle, rimanevano rizzi sulla testa, come se fossero stati fissati con una qualche sostanza speciale mentre gli occhi cerulei sembravano non lasciare alcuna via di fuga. La grande luce che Trunks emanava stava a significare che per Spopovich era giunto il momento di andarsene a casa: scattò in avanti non permettendo al tempo di scandire il secondo, il pugno si conficcò deciso e con una potenza micidiale alla bocca dello stomaco. Il sayan lasciò che l'energumeno, a colpo ricevuto, sputasse un fiotto di sangue violaceo dalla larga bocca e che in parte gli sporcasse il braccio ancora proteso. Il biondo estrasse l'arto mentre con l'altro caricò un destro che si andò a dirigere all'altezza del mento ... Spopovich ruzzolò un paio di volte prima di fermarsi vicinissimo al ring. Il cronista zampettò rapido verso l'energumeno consigliandogli vivamente il ritiro dalla gara perché secondo lui Trunks era al di là delle sue possibilità. Sagge e giuste parole che non vennero prese minimamente in considerazione: il colosso si rialzò e si incamminò verso il super sayan che lo stava attendendo. Pochi passi, un'occhiata lontana in un'altra direzione e poi ancora all'attacco: Spopovich si lanciò come una furia sul figlio di Vegeta rimediando l'ennesima figuraccia ... Trunks si abbassò un poco piegando le ginocchia schivando un destro, dopodiché saltò appena alla sua sinistra per evitare un calcio sinistro ... I giochi monotoni stavano divenendo anche ripetitivi. Il sayan avanzò ancora verso sinistra fendo in modo che si ritrovasse il suo avversario perfettamente al fianco destro, alzò la medesima gamba e con essa effettuò un calcio girato che spedì il colosso al di là del ring di gioco. Mancavano pochi metri, forse due e Spopovich sarebbe andato a schiantarsi contro la struttura dal Tenkaichi dentro la quale Goku e gli altri osservavano silenziosi. Il grosso riuscì a fermare il suo volo grazie ad un colpo improvviso d'aura che costò all'organizzazione del torneo una bella spesa poiché con essa, e grazie alla sua forza, aveva causato danni considerevoli tra cui la caduta di una parete. L'uomo colpito, seguito dalla perenne e attenta osservazione del suo compagno nonché di Kaioshin, volò nuovamente sul ring fermandosi davanti all'avversario.
Trunks aprì le braccia invitando l'altro a colpire mentre aumentava sempre più l'aura. L'altro faticò a raggiungere una vicinanza ragguardevole a causa della forza sprigionata ... Goten, per quella scena strana in cui si vedeva Spopovich camminare a fatica come se stesse salendo un faticosissimo pendio, iniziò a ridere di gusto. Il figlio del principe però con il tempo aveva acquisito in parte la sfrontatezza del padre: con l'ausilio delle mani invitò l'energumeno a colpire duro e così accadde ... Trunks non sentì nulla. Forse arrabbiato per aver perso troppo tempo contro di uno che aveva creduto un essere particolare, il sayan esplose di rabbia « ADESSO BASTA! ». Vegeta sembrava gonfiarsi sempre di più d'orgoglio finché ...

Il silenzio venutosi a creare fino ad allora andò in frantumi immediatamente quando Yamu, il compagno di Spopovich, non salì prepotentemente sul ring ed attaccò alle spalle il ragazzo. Il pubblico iniziò a gridare fortemente mettendo in discussione ciò che stava avvenendo su quel campo di gioco: il povero Trunks, trafitto alle spalle da una sorta di abnorme siringa bianca con su scritta una strana "M", rimaneva bloccato tra le braccia di Spopovich mentre Yamu, con maggiore convinzione, inseriva sempre di più quell'arnese in quelle carni.
Al di là del grande divisorio bianco con il simbolo cinese rosso poi, si stava scatenando qualcosa di altrettanto grave: Kaioshin teneva le braccia alzate in direzione del sayan tenendo gli occhi concentrati sul proprio obiettivo mentre continuava a predicare: « Non fate nulla, ve ne prego! ».
Il piccolo Goten però, sentendo il proprio amico gridare dal dolore, non riuscì a reggere: strinse i pugni con violenza e scattò in direzione del campo con una forza nelle gambe tale che fece cadere a terra il pannello con annesso il povero Crillin che era anch'egli poggiato su di esso. Il bambino, con le lacrime agli occhi, stava per raggiungere il freddo cemento del ring quando all'improvviso andò a sbattere contro le gambe del proprio padre che, grazie al teletrasporto, si era recato sul punto preciso in cui avrebbe potuto bloccare il piccolo. Goten sentì le mani grandi, e in quel momento severe, stringergli con forza le spalle prima che un'altra folata di vento gli facesse comprendere che l'ennesimo teletrasporto li aveva riportati nel luogo precedente.
« VI AVEVO CHIESTO DI NON INTERVENIRE! » ammonì così Kaioshin il piccolo bambino non capendo che un essere umano della sua età non fosse in grado di tenere a freno i propri istinti ...
Goku fu meno severo « Goten, non ti dovevi muovere! Poteva essere pericoloso ... ».
Il piccolo alzò gli occhi lucidi verso il papà mentre con le mani stringeva i pantaloni della sua tuta arancione « Sì ma Trunks ... ».
« Trunks se la caverà ... » il Son concluse così dando poi una strana occhiata a Kaioshin ... se avesse saputo il perché di tutto quello avrebbe accettato la situazione più facilmente.
Il giovane, ancora tinto di oro, urlava disperato mentre sentiva le proprie forze strapparsi istante dopo istante e iniziando a perdere la cognizione di ciò che lo attorniava. La gente sugli spalti si stava mettendo le mani nei capelli non riuscendo a capire perché nessuno stesse intervenendo per concludere quello strazio che ancora stava imperversando.
« Non fate altro, ve ne prego, non aggravate la situazione! » Kaioshin parlò ancora mentre con i propri poteri continuava a tenere immobilizzato Trunks tra la morsa dei suoi nemici.
Vegeta fremeva di rabbia, non sentiva le parole del superiore, udiva soltanto l'eco continuo di quelle urla all'interno della mente ...
Alla fine non resse ulteriormente: si staccò dalla parete e scattò in direzione del ring.
« KIBITH! FERMALO!! » Urlò Kaioshin in direzione del suo secondo che, appena udito il proprio nome, comparve davanti al principe dei sayan con le braccia spalancate con l'intento di fermarlo. Vegeta non si fece fermare: afferrò la strana tenuta del grande uomo e con energia lo lanciò alle spalle come se fosse stato un sacco di patate. Kibith atterrò su Crillin che non poté fare altro che subire. Kaioshin, arrabbiato, ampliò i propri poteri immobilizzando anche Vegeta « VI AVEVO CHIESTO DI NON FARE NIENTE, VI AVEVO SCONGIURATO! » urlava anche lui, rabbioso ... evidentemente era la prima volta che qualcuno non gli dava ascolto.
Il principe dei sayan era immobilizzato a metà del percorso ciottolato: le gambe, nemmeno sotto continuo comando, volevano muoversi di un solo centimetro, ma i denti e gli occhi continuavano a mirare alla propria preda ...
Trunks perdeva le proprie forza con una velocità incredibile ... gli occhi tornarono azzurri mentre i capelli rimasero con una sfumatura dorata. Lo sguardo appannato non permise al glicine di vedere le scene successive.

Rabbia, dolore, frustrazione ... tutte queste sensazioni possono creare una forza incredibile capace di sormontare qualunque ostacolo. Goten si voltò appena, riosservò gli occhi stanchi del suo amico. Si sentì stringere il cuore e comprese che non poteva finire così. Strinse maggiormente i pantaloni del padre e li strattonò appena verso il basso attirando l'attenzione di Goku che, immediatamente, abbassò gli occhi scuri in direzione del secondogenito.
Gli occhietti ancora lucidi non riuscivano a nascondere una luminosa scintilla ... « Scusa papà, ma non ci riesco ... ».
Prima che Goku potesse anche solo comprendere le parole del bambino, questo si era già staccato ed era andato incontro proprio all'essere supremo. Nessuno intervenne per evitare l'accaduto: Goten scattò veloce e compì un piccolo balzo, il braccio destro rigido e con il pugno chiuso con forza colpì Kaioshin in pieno volto facendolo cadere a terra.
« COSA DIAVOLO HAI FATTO?!?! » Kibith si rialzò in fretta in piedi e corse dal suo padrone. Il superiore si mise seduto iniziando a massaggiarsi con foga la guancia sinistra, quella lesa. Osservò livido il bambino e poi il padre che l'aveva lasciato andare « Spero che la vostra scempiaggine non ci costi la vita! ... » poi osservò verso l'esterno, come tutti gli altri del resto, vedendo la conclusione degli eventi.
Trunks e Vegeta non erano più sotto il potere bloccante del Kaio ma se il primo non riusciva ormai più a muoversi perché ormai privo di forze, il secondo aveva la possibilità di portare avanti il proprio gioco: il sayan moro volò in direzione dei tre scomparendo poi pochi istanti prima di raggiungerlo. Nessuno lo vide più.
I capelli del giovane tornarono di color lilla e il corpo stanco e spossato cadde a terra senza forza alcuna. Yamu osservò la strana siringa ghignando tra se e se « Abbiamo raccolto un sacco di energia! Adesso credo che possiamo andare sai? » il pelato più basso, non sentendo arrivare alcuna risposta da parte dell'altro, alzò gli occhi e rimase perplesso nell'osservare l'espressione assente sul volto dell'amico. Lo stadio era in assoluto silenzio. La tensione sembrava essere appesa ad un filo.
Yamu richiamò ancora l'altro « Hei, dobbiamo andarcene di quì, adesso! ». Spopovich non rispondeva. L'uomo con la siringa iniziò a spazientirsi appena però poi notò all'altezza del collo qualcosa di particolare: una sottilissima striscia di sangue violaceo percorreva tutta la circonferenza ...
« Ma cosa ... » riuscì a mormorare soltanto questo prima di vedere il compare cadere all'indietro per colpa del peso e la sua testa staccarsi di netto dal collo e rotolare lontana. Il terrore e il panico iniziò a serpeggiare nel pubblico.
Yamu si osservò attorno con una paura del diavolo, con il cuore che gli batteva all'impazzata nel petto e con il fiato corto.
« Adesso toccherà anche a te » una voce alle spalle. Il pelato si voltò e vide Vegeta con le braccia conserte e le gambe lievemente divaricate. Il vigliacco scappò in fretta e furia lasciandosi il tutto alle spalle ma stringendo contro di se lo speciale contenitore come se fosse stato più importante della sua stessa vita.
Il principe dei sayan rimase fermo. Osservò il proprio figlio. Fece una piccola corsa e partì all'inseguimento dell'altro che volava a velocità folle.
« Io vado con lui » Goku fu diretto e si allontanò seguito da tanti altri che volevano seguirlo. Crillin andò dalla bella 18, sua moglie, e le disse che pure lui seguiva Vegeta. Il cyborg sbuffò « A casa i soldi ce li dovrà pur portare qualcuno ... Quà resto io ma vedi di non farti ammazzare ». Crillin sorrise pensando che in fondo la bionda non sarebbe mai cambiata.
Goten stava per alzarsi in volo quando una forte mano gli bloccò una caviglia « Hei! Fratellone! » piagnucolò il bambino osservando il fratello travestito.
« No! Tu Goten rimani quà, può essere troppo pericoloso per te! ... » Great Sayaman spinse a terra il piccolo obbligandolo a fare toccare le suole delle scarpe con il terreno « ... Lascia fare a noi. Tu pensa a Trunks, ok? ». Il bambino annuì con forza capendo che il suo compito sarebbe stato ugualmente importante.
Kaioshin e Kibith erano senza parole ... « Sono dei pazzi ... » mormorò il primo di alzarsi completamente in piedi. Il superiore si voltò verso il piccolo e si sorprese quando sorrise per la linguaccia che ricevette ... Gli ultimi tre partirono senza esitazioni.

Il torneo era rovinato, su questo non vi erano dubbi: Goku, Crillin, Great Sayaman, Piccolo, Yamu, Shin e Kibith erano spariti assieme a Vegeta. Il cronista non sapeva che fare, il panico gli annebbiava la mente ... L'unica cosa che poté fare fu quella di chiamare qualcuno per il povero Trunks e per il cadavere del concorrente.
Vegeta venne automaticamente squalificato.

 

 

 

 

 

 

... Continua ...


 

 

 

Ecco un piccolo dono per tutti, per farmi perdonare. Baci :*

  
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