Dopo però non scappate che ho da comunicare una cosa ...
Vegeta4ever: Hei ragazza, non paragonarmi a Videl! Credo di essere un tantino più forte di lei ... XD
Pepesale: Non capisco nemmeno io come faccia Gohan a non vergognarsi con quel vestito ... =_= per il resto dovrai leggere anche se mio padre in fondo non è poi così cattivo come appare ...
Angelo Azzurro: Carissima, la volta scorsa avevi fatto invio ma (avendo inserito la rece nel primissimo capitolo) la capa non l'ha visto, perdonala, è un po' tonna XD Bulma/mamma dovrà fare l'abitudine con questa notizia e conviverci
Anim Skywalker: Guerriera interstellare intenta a compitare, dimmi poi se questo capitolo ti ha fatto soddisfare ... T-T scusa, sono bravo solo a tirare calci e tenere bambini a quanto pare ... XD
Rory_Kaulitz: Mi impegnerò! MI IMPEGNERO'!! XD
ka93: Sono proprio un tenerone io .... ^-^ ma di certo non ho preso da papà in questo XD
Purtroppo, per vari problemi, alla scImMIA non sarà possibile aggiornare
come un tempo pertanto comunica, anche se un po' controvoglia, che gli aggiornamenti
a settimana saranno ridotti ad uno soltanto che avverrà il Venerdì
( se qualcuno aveva notato infatti è da un bel po' che non compariva
il giorno precedente -_-"). Desolata ma sicura che la qualità dell'operato
non scada, vi da appuntamento quindi alla prossima settimana con la speranza
di ritrovare tutti quanti.
Vi saluto gente, mi fa davvero piacere parlare con voi.
Baci
Trunks
(scImMIA T-T)
CAPITOLO 75
- VEGETA SQUALIFICATO -
Il tifo era alto per il giovane ragazzo che, con
calma ed utilizzando colpi sempre più precisi e potenti, teneva testa
al suo energumeno sfidante che, con il sangue scuro che gli discendeva dal labbro
inferiore, ringhiava come un cane rabbioso ed affamato. Dopo l'ennesimo attacco
andato perso da parte di Spopovich, Trunks, il giovane che si stava facendo
strada negli animi di tutte le persone del pubblico, si fermò pensieroso
tenendo le braccia rilassate lungo i fianchi mentre i pugni, preceduti dalle
polsiere arancioni completamente asciutte, rimanevano serrati. Al di là
di quei occhi azzurri come il cielo la mente geniale, con una velocità
sorprendente poiché allenata quanto il fisico proprietario, lavorava
quesiti su quesiti e il glicine, pertanto, si ritrovò a chiedersi come
mai quell'essere fosse ancora in piedi ...
" Non è un comune essere umano" decretò infine mantenendo
per se il risultato dei suoi pensieri mentre con la mano destra, utilizzando
una leggerezza estranea allo spirito sayan, si scostava un piccolo ciuffo di
capelli che però, al termine del gesto, tornò ad occupare prepotentemente
il posto precedente. Il mento si alzò, in seguito al gonfiaggio dei polmoni
i pettorali si alzarono appena e le spalle sembrarono irrobustirsi quando i
pugni tornarono a chiudersi energicamente. Gli occhi si socchiusero andando
ad assomigliare in modo pazzesco a quelli ereditati dal padre che, sempre in
silenzio solenne, osservava senza pronunciarsi.
Spopovich strinse i pugni, piegò le braccia ai fianchi mentre le ginocchia
si flettevano. Urlò a squarciagola emettendo un grido che spaventò
una moltitudine di persone. Scattò in avanti continuando a gridare, come
se la sua voce gli desse maggiore vigore. In corsa spalancò braccia e
mani dopodiché le protese in avanti, in direzione della sua preda che,
fredda e impassibile, lo aspettava silente ... Pochi metri prima dell'imminente
impatto ...
Trunks alzò i pugni al cielo, aspettò una scintilla dentro di
sé poi ripiegò le braccia verso il basso rapido e fulmineo mentre
attorno a se una piccola scia di vento iniziò a spostarsi in senso circolare
alzando una leggera polvere biancastra originaria dalla possibile usura delle
piastrelle che sottostavano sotto ai due. I leggeri capelli iniziarono a sollevarsi
verso l'alto scoprendo un'espressione indescrivibile, raramente vista sul quel
bel viso. Un metro di distanza poi sempre meno ... Le grandi mani di Spopovich
stavano per afferrare il collo del glicine quando quest'ultimo fece esplodere
l'aura che teneva dentro di sé ed irradiandola tutt'attorno improvvisamente
generando una sfera luminescente dal color dell'oro attraversata da delle scariche
azzurre di pura energia. La forza improvvisa, accompagnata da un alto urlo da
parte dell'altro, fece scaraventare il gigante lontano facendolo volare per
tanto. Trunks abbandonò il suo posto scattando in avanti fulmineo raggiungendo
il poveraccio che aveva ricevuto in pieno il colpo d'aura: caricò il
pugno destro e colpì con violenza Spopovich allo stomaco facendolo sbattere
a terra e piantandolo proprio in quella sezione di ring. Il sayan fece qualche
passo oltre il colosso per frenarsi dopodiché si rigirò mantenendo
alti i capelli che però possedevano ancora il loro colore originario.
Le iridi nel frattanto avevano però assunto una leggera sfumatura verde
...
Il pubblico esultò nuovamente a gran voce attirando verso di sé
lo sguardo del ragazzo che, istante dopo istante, tornava nella sua originarietà
regalando sorrisi ben contraccambiati. I corti capelli ricaddero sulla fronte
e Trunks sembrò concedersi un attimo di gloria che però durò
poco: gli spettatori si ammutolirono infatti quando videro alle spalle del ragazzo
la massa di Spopovich rialzarsi ancora in piedi, completamente illeso dall'azione
appena avvenuta. Il sayan tornò serio e tornò ad offrire le sue
attenzioni al combattente contro il quale sembrava dovesse scommettere ben più
che l'accesso allo scontro successivo. L'essere vestito di nero, udendo lo sbigottimento
generale del pubblico ma non sapendo che Trunks non era tra di quelli sorpresi,
sogghignò soddisfatto credendo che con le mosse successive sarebbe riuscito
a terminare l'incontro a suo favore: scattò ancora in avanti ricompiendo
in maniera identica le precedenti movenze. Trunks sbuffò capendo che
il suo avversario non aveva una grande varietà di giochi da sfruttare:
si lasciò avvicinare ma poi, non essendo tanto sciocco da farsi prendere
come un allocco, si abbassò improvvisamente piegando le ginocchia lasciando
l'avversario spiazzato, con uno sgambetto deciso fece perdere l'equilibrio a
Spopovich dopodiché, prima che potesse toccare terra con la sua "leggiadra"
figura, Trunks lo colpì in piena schiena facendolo sbalzare verso il
cielo. Il sayan caricò la forza sulle gambe e saltò alto raggiungendo
chi desiderava: con una rapidità fulminante tempestò il gradasso
di pugni e calci riducendolo in uno stato pietoso e terminò il tutto
con un calcio girato lanciato all'altezza della nuca che fece indirizzare l'avversario
verso l'erba del ring out. Il pelato però, che era molto più ostinato
di chiunque altro, a sorpresa, portò le mani in avanti, generò
si di esse una piccola onda di energia scura e la utilizzò come mezzo
per allontanarsi dalla zona rischiosa che gli avrebbe costato la fine dei giochi.
Poggiò le suole delle scarpe gialle da boxe nuovamente sul ring ed iniziò
a ridere sguaiatamente.
"Quello ne sa un po' troppe per i miei gusti ... " pensò serio
Trunks mentre galleggiava in mezzo alle nuvole mentre gli spettatori dello spettacolo
osservavano la sua elegante figura che si era fermata con le braccia incrociate
al petto e le gambe rigide affiancate una all'altra. Gli occhi azzurri osservavano
critici mentre a terra ognuno diceva la sua ...
« BRAVO TRUNKS! SEI FORTISSIMO!! » esclamava a gran voce il piccolo
Goten mentre agitava le piccole mani da una parte all'altra rendendo evidente
il suo entusiasmo.
« Accidenti, è davvero in gamba Trunks ... » mormorò
Goku mentre con una mano si teneva stretto il mento « ... sul serio, non
se la stà cavando affatto male ». Vegeta sogghignò stringendosi
appena nelle spalle.
« Sì, stà andando alla grande ... » Crillin allungò
il collo verso l'esterno per osservare meglio la scena « ... Certo però
che anche quell'altro è davvero resistente, sembra non cadere mai! »
constatò infine rimettendo in subbuglio i pensieri altrui.
Gohan, ancora camuffato in Great Sayaman, poggiò le mani ai fianchi e
rizzò bene la schiena lasciando che il mantello, per colpa di una sferzata
d'aria in senso opposto, gli si appiccicasse addosso come una seconda pelle
« Indubbiamente è resistente, su questo non c'è dubbio,
anche se sento che c'è qualcosa di davvero strano in tutta questa storia
» le mani ricoperte dai guanti si strinsero appena mentre le sopracciglia,
anche se coperte dagli occhiali scuri, si abbassavano facendo assottigliare
gli occhi. Piccolo tacque, ben consapevole della veridicità delle parole
del suo vecchio allievo.
Kaioshin, affiancato dal fedele Kibith, si avvicinò un poco di più
al gruppetto raccomandandosi nuovamente di ciò che aveva detto poco prima:
« Ve ne prego, per favore, non fate nulla di avventato ». Gli occhi
di tutti si voltarono verso il piccolo uomo dalla pelle violacea ma nessuno
parlò. Il principe dei sayan si staccò prepotentemente dalla parete
alla quale era poggiato ringhiando fortemente, si avvicinò a Kaioshin
e con una mano carica di arroganza afferrò per il bavero l'omino alzandolo
letteralmente da terra « Smettila di fare il misterioso! O ci dici chiaramente
cosa ti passa per la testa oppure ti faccio parlare con la forza! » sbraitò
Vegeta seriamente adirato ed infastidito dall'altezzosità del suo interlocutore.
Prima che il fidato amico entrasse in azione Kaioshin, forse avendo immaginato
per tempo una possibile reazione da parte di qualcuno di loro, cercò
di calmare Vegeta utilizzando le parole: « D'accordo, vi chiarirò
tutto ... » il principe dei sayan mollò la presa lasciando che
l'omino ritoccasse terra con i suoi minuti piedi e che procedesse con la famosa
"parlata" dopo essersi massaggiato il collo con una mano « ...
Quell'essere, Spopovich, assieme a Yamu non sono normali esseri umani: sono
ormai creature perse della cui mente non hanno più il controllo, sono
tipi pericolosi anche se indubbiamente non alla vostra altezza ».
« Tzk! Sai che novità ... » esclamò Vegeta con le
mani ai fianchi mentre ritornava al proprio posto « ... I sayan sono un
popolo guerriero, non mi stupisco che quello sia una mezza calzetta ».
« Lo stai sottovalutando Vegeta, e quì sbagli » il Kaio dal
massimo livello fece calare il silenzio con quella affermazione. Goku però,
che non capiva tutta quella allerta da parte del superiore, anche perché
pure lui la pensava perfettamente come l'altro sayan dal sangue puro, si voltò
indietro, in direzione di Kaioshin, e con faccia dubbiosa chiese risposta al
suo perché: « Ma non capisco, cosa avrebbero di pericoloso? ».
« Anche tu li sottovaluti Goku ... Io so perché sono quì,
che cosa hanno intenzione di fare e ti giuro che, anche se contro voglia, sarò
costretto ad assecondarli » la risposta non fu affatto chiara. Vegeta
ringhiò ancora, sempre più scocciato del nuovo individuo che però
perseguiva con le sue raccomandazioni: « Non intervenite, non fate nulla
qualunque cosa accada ».
Trunks era ancora sospeso in aria quando il colosso
decise di tornare all'attacco: le possenti gambe muscolose si piegarono e permisero
a Spopovich di effettuare un altissimo salto. Quando i due furono nuovamente
faccia a faccia l'energumeno rimase in galleggiamento mentre tentava, invano,
di colpire il sayan con una raffica di colpi. Il corpo muscoloso ma proporzionato
di Trunks si muoveva agilmente da una parte all'altra schivando ogni singolo
colpo e la testa, che più di tutto si spostava poiché sempre più
presa di mira, nel frattanto continuava a realizzare pensieri ... "Questo
tizio è troppo strano ..." era il monito più ripetuto.
La gente osservava tenendo il naso rivolto al cielo. Quando le movenze di uno
iniziarono a farsi più lente, una sonora e crescente ovazione iniziò
a levarsi alta per poi esplodere quando il giovane ragazzo, dopo una leggiadra
svolazzata laterale, colpì il nemico con una grandiosa ginocchiata al
fianco che obbligò l'altro a fuggire a distanza di una decina di metri.
Trunks partì all'inseguimento senza lasciare alcuno spazio: gli comparve
rapido alle spalle e colpì la metà della colonna vertebrale con
un pugno destro piazzato alla perfezione, l'omone piegò la schiena all'indietro
e il sayan ne approfittò per volare di fronte a Spopovich per poi rendere
ancora più doloroso un sinistro allo stomaco. Il colosso si strinse tra
le braccia prima di osservare il suo avversario meglio negli occhi ... quell'azzurro
per un istante gli parve quasi letale ... Il figlio di Vegeta alzò le
mani in alto, chiuse l'una nell'altra e le abbassò veloce colpendo poi
la grande nuca rasata. Lo strano uomo definito pericoloso da Kaioshin cadde
goffamente a terra toccando il duro piastrellato del ring e generando nel pubblico
un moto di contentezza incredibile. Le ragazzine poi, forse già innamoratesi
del giovane, forte e affascinate ometto, gridarono a squarciagola quando lo
videro toccare terra con le scarpette marroni della Capsule Corporation. Spopovich
però, così come le precedenti volte, si rialzò non lasciando
nemmeno il tempo al cronista di iniziare il conteggio alla rovescia, lasciando
nuovamente tutti a bocca aperta.
Gli occhi azzurri si assottigliavano ancora mente una goccia di sudore discendeva
lenta una guancia " E' ancora in piedi ... ".
Lo sfidante mostrò i bianchi denti mentre con una mano si puliva una
piccolo rigolo che continuamente fuoriusciva dalla larga bocca accompagnato
da una risata sommessa.
Trunks parve combattuto. Strinse i pugni mentre con il viso si voltava in direzione
dei suoi amici cercando disperatamente lo sguardo paterno. Quando gli occhi
azzurri incontrarono quelli imperscrutabili di Vegeta, le sue occhiate divennero
maggiormente eloquenti lasciando che quel colore chiaro parlasse da solo ...
" Papà, cosa posso fare? ... "
Son Goku osservò il ragazzo del futuro leggendo chiaramente il suo messaggio.
Si voltò poi in direzione dell'interessato non nascondendo una certa
punta interrogativa « Vegeta, Trunks non sa che fare ... Che gli dobbiamo
dire? ».
Il principe dei sayan ringhiò verso il suo eterno rivale tenendo le braccia
sempre più strette al petto « VOI NON FARETE NULLA! » sbraitò
poi facendo annichilire un poco il Son. Goten però, che era innocente
e forse anche non molto sveglio, parlò come se nulla fosse continuando
ad osservare il suo amico che rimaneva fermo in mezzo al ring « Ma Trunks
è fortissimo, me lo ha fatto vedere! Lo può sconfiggere benissimo
quel brutto ciccione! » disse senza peli sulla lingua mentre stringeva
le piccole mani. Crillin fece un piccolo salto ed andò anch'egli a sedersi
sopra il divisorio sul quale sedeva il bambino, si mise più comodo che
poté incrociando anche lui i bracci al petto « Trunks è
forte, lo sappiamo tutti ... » iniziò l'ex spelatone attirando
l'attenzione di Goten « ... Io credo però che lui abbia paura di
utilizzare la sua forza: c'è molta gente e se perdesse il controllo potrebbe
ferire qualcuno » Gohan/Great Sayaman concluse entrando in conversazione
« Inoltre, se per fatalità dovesse eliminare il suo avversario,
verrebbe immediatamente espulso dal torneo ... » il mantello svolazzò
a pieno precedendo quello di Piccolo che fece lo stesso « ... Scommetto
che sarebbe in grado di concludere il tutto senza danni ma Trunks è fatto
così: si preoccupa sempre per gli altri ».
Vegeta scrollò in poco la testa da una parte. Staccò nuovamente
la schiena dalla fredda parete per poi fermarsi con le gambe leggermente divaricate
e lo sguardo duro. Si incamminò in direzione del ring facendo sbigottire
il proprio che non credeva ai suoi occhi.
Il cronista baffuto però si ritrovò costretto, suo malgrado, ad
intervenire bloccando l'avanzata del principe dei sayan a metà strada:
« Mi spiace, ma non può andare così vicino al ring, non
si dovrebbe ... ». Il sayan voltò lo sguardo severo osservando
critico l'uomo che l'aveva bloccato. Non gli fece nulla però, non avanzò
nemmeno. Rimase rigido sul posto lasciando che le leggere folate di vento che
passavano di lì gli smuovessero la strana e curiosa chioma fluente mentre
il pubblico tutt'attorno mormorava un poco sottovoce generando un certo brusio.
Bulma, Chichi e gli altri del piccolo gruppo poi, non erano affatto esonerati
dal quel vociare.
Vegeta alzò il mento, gonfiò il petto facendo apparire come regale
la sua figura anche verso coloro che non conoscevano la sua vera persona. Iniziò
a parlare in direzione del figlio scandendo bene le parole senza però
urlare, gli bastava che solo l'interessato lo sentisse chiaramente: «
Trunks ... » appena iniziò il glicine sentì dentro di sé
una piccola scossa attraversargli lo spirito. Gli occhi scuri si strinsero quando
proseguì « ... Stendilo il prima possibile e vedi di non farti
stupide preoccupazioni! ». Rapido, schietto, forse un po' lapidario. Le
parole di Vegeta svegliarono Trunks come se fossero state delle secchiate di
acqua gelida.
Il glicine annuì e poi osservò sempre silenzioso il padre ritornare
da dove era venuto mentre il pubblico iniziava a contestare l'atteggiamento
del cronista che, secondo loro, stava dando troppo spazio alle chiacchiere o
ai vuoti d'azione. Dopo ripetuti richiami da parte di alcuni spettatori che
avevano iniziato a lanciare oggetti a bordo ring, il cronista baffuto si ritrovò
costretto ad avvicinarsi un istanti i due sollecitando loro la ripresa dell'incontro
ricevendo poi da Spopovich una sottospecie di grugnito mentre dal giovanotto
un cenno del capo molto più cordiale.
Trunks voltò rapido la testa verso il suo avversario arricciando le sopracciglia
lilla « Mi ero dimenticato che dopo questo c'erano altri incontri ...
Papà dev'essere impaziente di misurarsi ancora con il signor Goku e non
mi fa di farlo aspettare ancora ... » i pugni si strinsero maggiormente
per poi essere portati all'altezza dei fianchi « ... quindi ... »
la voce si fece più roca « ... mettiamo fine a questo incontro
il prima possibile ».
I sottili capelli iniziarono a sollevarsi verso il cielo, come se fossero mossi
da un vento invisibile. La terra iniziò a tremare tutt'attorno mentre
le piastrelle del largo ring vibravano iniziando a fuoriuscire dalle proprie
griglie mentre i frammenti più piccoli iniziavano a sollevarsi sotto
ad un'aura che diveniva via via sempre più alta.
Spopovich sembrò percepire quella immensa forza e ne rimase esterrefatto,
quasi terrorizzato. Arretrò un paio di passi allontanandosi dal ragazzo
che sembrava essere divenuto all'improvviso tutt'altra persona. Urlò
a gran voce attirando su di sè tutte le attenzioni, alzò una mano
al cielo e generò un'onda dalle medie dimensioni, la lanciò con
forza verso il sayan come se fosse stata una piccola pallina da baseball ammutolendosi
poi quando la vide disfarsi e distruggersi contro quell'aura invisibile che
in quel frangente era grande e gonfia come una barriera.
Trunks urlò a gran voce facendo scuotere gli animi di tutti mentre, con
un accecante lampo, mutò il proprio aspetto divenendo un Super Sayan.
Dagli spalti molti rimasero in silenzio, altri iniziarono ad esultare credendo
che fosse il famoso guerriero dai capelli d'oro: il valoroso ragazzo (sempre
Gohan alla fine) che salvava le poveri genti nella città dell'Est. Vegeta
invece sorrideva soddisfatto vedendo quel grande potere e notando gli sguardi
stupiti di tutti gli altri.
I capelli dorati, color delle stelle, rimanevano rizzi sulla testa, come se
fossero stati fissati con una qualche sostanza speciale mentre gli occhi cerulei
sembravano non lasciare alcuna via di fuga. La grande luce che Trunks emanava
stava a significare che per Spopovich era giunto il momento di andarsene a casa:
scattò in avanti non permettendo al tempo di scandire il secondo, il
pugno si conficcò deciso e con una potenza micidiale alla bocca dello
stomaco. Il sayan lasciò che l'energumeno, a colpo ricevuto, sputasse
un fiotto di sangue violaceo dalla larga bocca e che in parte gli sporcasse
il braccio ancora proteso. Il biondo estrasse l'arto mentre con l'altro caricò
un destro che si andò a dirigere all'altezza del mento ... Spopovich
ruzzolò un paio di volte prima di fermarsi vicinissimo al ring. Il cronista
zampettò rapido verso l'energumeno consigliandogli vivamente il ritiro
dalla gara perché secondo lui Trunks era al di là delle sue possibilità.
Sagge e giuste parole che non vennero prese minimamente in considerazione: il
colosso si rialzò e si incamminò verso il super sayan che lo stava
attendendo. Pochi passi, un'occhiata lontana in un'altra direzione e poi ancora
all'attacco: Spopovich si lanciò come una furia sul figlio di Vegeta
rimediando l'ennesima figuraccia ... Trunks si abbassò un poco piegando
le ginocchia schivando un destro, dopodiché saltò appena alla
sua sinistra per evitare un calcio sinistro ... I giochi monotoni stavano divenendo
anche ripetitivi. Il sayan avanzò ancora verso sinistra fendo in modo
che si ritrovasse il suo avversario perfettamente al fianco destro, alzò
la medesima gamba e con essa effettuò un calcio girato che spedì
il colosso al di là del ring di gioco. Mancavano pochi metri, forse due
e Spopovich sarebbe andato a schiantarsi contro la struttura dal Tenkaichi dentro
la quale Goku e gli altri osservavano silenziosi. Il grosso riuscì a
fermare il suo volo grazie ad un colpo improvviso d'aura che costò all'organizzazione
del torneo una bella spesa poiché con essa, e grazie alla sua forza,
aveva causato danni considerevoli tra cui la caduta di una parete. L'uomo colpito,
seguito dalla perenne e attenta osservazione del suo compagno nonché
di Kaioshin, volò nuovamente sul ring fermandosi davanti all'avversario.
Trunks aprì le braccia invitando l'altro a colpire mentre aumentava sempre
più l'aura. L'altro faticò a raggiungere una vicinanza ragguardevole
a causa della forza sprigionata ... Goten, per quella scena strana in cui si
vedeva Spopovich camminare a fatica come se stesse salendo un faticosissimo
pendio, iniziò a ridere di gusto. Il figlio del principe però
con il tempo aveva acquisito in parte la sfrontatezza del padre: con l'ausilio
delle mani invitò l'energumeno a colpire duro e così accadde ...
Trunks non sentì nulla. Forse arrabbiato per aver perso troppo tempo
contro di uno che aveva creduto un essere particolare, il sayan esplose di rabbia
« ADESSO BASTA! ». Vegeta sembrava gonfiarsi sempre di più
d'orgoglio finché ...
Il silenzio venutosi a creare fino ad allora andò
in frantumi immediatamente quando Yamu, il compagno di Spopovich, non salì
prepotentemente sul ring ed attaccò alle spalle il ragazzo. Il pubblico
iniziò a gridare fortemente mettendo in discussione ciò che stava
avvenendo su quel campo di gioco: il povero Trunks, trafitto alle spalle da
una sorta di abnorme siringa bianca con su scritta una strana "M",
rimaneva bloccato tra le braccia di Spopovich mentre Yamu, con maggiore convinzione,
inseriva sempre di più quell'arnese in quelle carni.
Al di là del grande divisorio bianco con il simbolo cinese rosso poi,
si stava scatenando qualcosa di altrettanto grave: Kaioshin teneva le braccia
alzate in direzione del sayan tenendo gli occhi concentrati sul proprio obiettivo
mentre continuava a predicare: « Non fate nulla, ve ne prego! ».
Il piccolo Goten però, sentendo il proprio amico gridare dal dolore,
non riuscì a reggere: strinse i pugni con violenza e scattò in
direzione del campo con una forza nelle gambe tale che fece cadere a terra il
pannello con annesso il povero Crillin che era anch'egli poggiato su di esso.
Il bambino, con le lacrime agli occhi, stava per raggiungere il freddo cemento
del ring quando all'improvviso andò a sbattere contro le gambe del proprio
padre che, grazie al teletrasporto, si era recato sul punto preciso in cui avrebbe
potuto bloccare il piccolo. Goten sentì le mani grandi, e in quel momento
severe, stringergli con forza le spalle prima che un'altra folata di vento gli
facesse comprendere che l'ennesimo teletrasporto li aveva riportati nel luogo
precedente.
« VI AVEVO CHIESTO DI NON INTERVENIRE! » ammonì così
Kaioshin il piccolo bambino non capendo che un essere umano della sua età
non fosse in grado di tenere a freno i propri istinti ...
Goku fu meno severo « Goten, non ti dovevi muovere! Poteva essere pericoloso
... ».
Il piccolo alzò gli occhi lucidi verso il papà mentre con le mani
stringeva i pantaloni della sua tuta arancione « Sì ma Trunks ...
».
« Trunks se la caverà ... » il Son concluse così dando
poi una strana occhiata a Kaioshin ... se avesse saputo il perché di
tutto quello avrebbe accettato la situazione più facilmente.
Il giovane, ancora tinto di oro, urlava disperato mentre sentiva le proprie
forze strapparsi istante dopo istante e iniziando a perdere la cognizione di
ciò che lo attorniava. La gente sugli spalti si stava mettendo le mani
nei capelli non riuscendo a capire perché nessuno stesse intervenendo
per concludere quello strazio che ancora stava imperversando.
« Non fate altro, ve ne prego, non aggravate la situazione! » Kaioshin
parlò ancora mentre con i propri poteri continuava a tenere immobilizzato
Trunks tra la morsa dei suoi nemici.
Vegeta fremeva di rabbia, non sentiva le parole del superiore, udiva soltanto
l'eco continuo di quelle urla all'interno della mente ...
Alla fine non resse ulteriormente: si staccò dalla parete e scattò
in direzione del ring.
« KIBITH! FERMALO!! » Urlò Kaioshin in direzione del suo
secondo che, appena udito il proprio nome, comparve davanti al principe dei
sayan con le braccia spalancate con l'intento di fermarlo. Vegeta non si fece
fermare: afferrò la strana tenuta del grande uomo e con energia lo lanciò
alle spalle come se fosse stato un sacco di patate. Kibith atterrò su
Crillin che non poté fare altro che subire. Kaioshin, arrabbiato, ampliò
i propri poteri immobilizzando anche Vegeta « VI AVEVO CHIESTO DI NON
FARE NIENTE, VI AVEVO SCONGIURATO! » urlava anche lui, rabbioso ... evidentemente
era la prima volta che qualcuno non gli dava ascolto.
Il principe dei sayan era immobilizzato a metà del percorso ciottolato:
le gambe, nemmeno sotto continuo comando, volevano muoversi di un solo centimetro,
ma i denti e gli occhi continuavano a mirare alla propria preda ...
Trunks perdeva le proprie forza con una velocità incredibile ... gli
occhi tornarono azzurri mentre i capelli rimasero con una sfumatura dorata.
Lo sguardo appannato non permise al glicine di vedere le scene successive.
Rabbia, dolore, frustrazione ... tutte queste sensazioni
possono creare una forza incredibile capace di sormontare qualunque ostacolo.
Goten si voltò appena, riosservò gli occhi stanchi del suo amico.
Si sentì stringere il cuore e comprese che non poteva finire così.
Strinse maggiormente i pantaloni del padre e li strattonò appena verso
il basso attirando l'attenzione di Goku che, immediatamente, abbassò
gli occhi scuri in direzione del secondogenito.
Gli occhietti ancora lucidi non riuscivano a nascondere una luminosa scintilla
... « Scusa papà, ma non ci riesco ... ».
Prima che Goku potesse anche solo comprendere le parole del bambino, questo
si era già staccato ed era andato incontro proprio all'essere supremo.
Nessuno intervenne per evitare l'accaduto: Goten scattò veloce e compì
un piccolo balzo, il braccio destro rigido e con il pugno chiuso con forza colpì
Kaioshin in pieno volto facendolo cadere a terra.
« COSA DIAVOLO HAI FATTO?!?! » Kibith si rialzò in fretta
in piedi e corse dal suo padrone. Il superiore si mise seduto iniziando a massaggiarsi
con foga la guancia sinistra, quella lesa. Osservò livido il bambino
e poi il padre che l'aveva lasciato andare « Spero che la vostra scempiaggine
non ci costi la vita! ... » poi osservò verso l'esterno, come tutti
gli altri del resto, vedendo la conclusione degli eventi.
Trunks e Vegeta non erano più sotto il potere bloccante del Kaio ma se
il primo non riusciva ormai più a muoversi perché ormai privo
di forze, il secondo aveva la possibilità di portare avanti il proprio
gioco: il sayan moro volò in direzione dei tre scomparendo poi pochi
istanti prima di raggiungerlo. Nessuno lo vide più.
I capelli del giovane tornarono di color lilla e il corpo stanco e spossato
cadde a terra senza forza alcuna. Yamu osservò la strana siringa ghignando
tra se e se « Abbiamo raccolto un sacco di energia! Adesso credo che possiamo
andare sai? » il pelato più basso, non sentendo arrivare alcuna
risposta da parte dell'altro, alzò gli occhi e rimase perplesso nell'osservare
l'espressione assente sul volto dell'amico. Lo stadio era in assoluto silenzio.
La tensione sembrava essere appesa ad un filo.
Yamu richiamò ancora l'altro « Hei, dobbiamo andarcene di quì,
adesso! ». Spopovich non rispondeva. L'uomo con la siringa iniziò
a spazientirsi appena però poi notò all'altezza del collo qualcosa
di particolare: una sottilissima striscia di sangue violaceo percorreva tutta
la circonferenza ...
« Ma cosa ... » riuscì a mormorare soltanto questo prima
di vedere il compare cadere all'indietro per colpa del peso e la sua testa staccarsi
di netto dal collo e rotolare lontana. Il terrore e il panico iniziò
a serpeggiare nel pubblico.
Yamu si osservò attorno con una paura del diavolo, con il cuore che gli
batteva all'impazzata nel petto e con il fiato corto.
« Adesso toccherà anche a te » una voce alle spalle. Il pelato
si voltò e vide Vegeta con le braccia conserte e le gambe lievemente
divaricate. Il vigliacco scappò in fretta e furia lasciandosi il tutto
alle spalle ma stringendo contro di se lo speciale contenitore come se fosse
stato più importante della sua stessa vita.
Il principe dei sayan rimase fermo. Osservò il proprio figlio. Fece una
piccola corsa e partì all'inseguimento dell'altro che volava a velocità
folle.
« Io vado con lui » Goku fu diretto e si allontanò seguito
da tanti altri che volevano seguirlo. Crillin andò dalla bella 18, sua
moglie, e le disse che pure lui seguiva Vegeta. Il cyborg sbuffò «
A casa i soldi ce li dovrà pur portare qualcuno ... Quà resto
io ma vedi di non farti ammazzare ». Crillin sorrise pensando che in fondo
la bionda non sarebbe mai cambiata.
Goten stava per alzarsi in volo quando una forte mano gli bloccò una
caviglia « Hei! Fratellone! » piagnucolò il bambino osservando
il fratello travestito.
« No! Tu Goten rimani quà, può essere troppo pericoloso
per te! ... » Great Sayaman spinse a terra il piccolo obbligandolo a fare
toccare le suole delle scarpe con il terreno « ... Lascia fare a noi.
Tu pensa a Trunks, ok? ». Il bambino annuì con forza capendo che
il suo compito sarebbe stato ugualmente importante.
Kaioshin e Kibith erano senza parole ... « Sono dei pazzi ... »
mormorò il primo di alzarsi completamente in piedi. Il superiore si voltò
verso il piccolo e si sorprese quando sorrise per la linguaccia che ricevette
... Gli ultimi tre partirono senza esitazioni.
Il torneo era rovinato, su questo non vi erano
dubbi: Goku, Crillin, Great Sayaman, Piccolo, Yamu, Shin e Kibith erano spariti
assieme a Vegeta. Il cronista non sapeva che fare, il panico gli annebbiava
la mente ... L'unica cosa che poté fare fu quella di chiamare qualcuno
per il povero Trunks e per il cadavere del concorrente.
Vegeta venne automaticamente squalificato.
... Continua ...
Ecco un piccolo dono per tutti, per farmi perdonare. Baci :*