Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: JacobStark    06/09/2014    3 recensioni
Jelsa dovunque, come dice il titolo. La nostra raccolta.
Una parentesi di cristallino amore impossibile nella realtà tra la regina dei ghiacci il lo spirito d'inverno.
Sarete voi a dare la trama per le varie One Shot che scriverò. Accorrete numerose. Perché credo di essere l'unico maschio sul fandom.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mura di ghiaccio 


Jack
Seduto in un autobus da tre ore. Che noia. Non ne posso più, devo uscire di quì. E poi c'è Hiccup che cerca di calmarmi, mi dice di essere meno infantile, di comprtarmi come un sedicenne, non come un tappo di sei anni. Ma chi è questo, mia madre? Pazienza,mi sforzerò di stare buonoancora un po'. Ma come mi è venuto in mente di accettare  una gita ad Arendelle? Lontanissima da Oslo, dove vivo per uno scambio culturale da mesi.Non è un brutto posto, anzi, ma èstato abbastanza difficile abituarmi al cibo. Qui mangiano cose molto strane. Pazienza. Mi viene da pensare a Rapunzel, che non sento da giorni. Quella ragazzina così solare, più una sorella che una semplice amica, sempre con quella treccia infinita di capelli. Si vedeva che a Hiccup mancava Merida, quella pazza scozzese che faceva tiro con l'arco. L'aveva conosciuta quando lui era venuto in America, per lo stesso programma di che ora sperimentavo. Sei mesi in Norvegia. Niente male, considerando che ho un amico e la norvegia è  piena di belle ragazze. Una in particoloare aveva attirato la mia attenzione. Era molto bella, i capelli color platino e gli occhi azzurro ghiaccio, tutto sommato simile a molte ragazze del posto, ma il suo volto aveva qualcosa di speciale, così armonioso e regale, anche se così serio e triste. Però non sono ancora riuscito a sapere come si chiama. Sarà perché è così seria, sarà per la sua aria regale, non sono ancora riscito a sapere come si chiama."Ehi Hic, che mi sai dire su quella ragazza? Quella seduta davanti, vicino alla rossa?" "Quella? Si chiama Elsa Hunsomregjereroversnøen, ed appartiene ad una delle famiglie più antiche di Oslo. Purtroppo ha un caratteraccio. L'hanno soprannominata la regina di ghiaccio, per quanto è fredda e chiusa." "Ma non mi dire..." "Secondo me perdi tempo, quella ragazza è chiusa, e credo abbia perso la chiava del suo cuore." "Allore è una fortuna che io abbia il grimmandello" "Jack, per il tuo modo di proporti alle ragazze io direi che usi il piede di porco" "Quanto sei noioso!" gli rispondo, imprimendo una nota di esasperazione nella voce. Poi l'autobus si ferma. Siamo arrivati, e finalmente posso uscire da questo manicomio su ruote. Il palazzo non è che sia esattamete imponente, ma carino. La prof. ci  fa segno di entrare.

Elsa
Spesso avevo sentito parlare del castello di Arendelle. Ora posso vederlo. Non so perché mia madre ci tega tanto a che io veda questo posto, ma ha insistito, e quindi sono venuta. In effetti è strano, sento come un legame con questo luogo. Entrando mi sento attirata sempre di più verso l'interno, ma quando vedo la sala del trono rimango incantata. Le decorazioni sono sottili arabeschi di vetro azzurro, simile a ghiaccio, che coprono le pareti, ed una strana energia che mi riempie di euforia. Anna invece è solamente euforica come al solito. Vaghiamo ancora per i corridoi, ma la mia mente è ancora nella sala del trono. Un quadro che rappresentava la regina di Arendelle, famosa perché senza nome. Ella infatti era svanita misteriosamente all'età di 31 anni, e poi non se né era trovata più traccia. Secondo le leggende aveva seguito un amore, per altri era morta, ma nessuno sapeva la verità. Affascinante. Se si aggiungeva che la regina gli somigliava anche molto la cosa si faceva ancora più interessante. La gita è durata ore, ma all'ora di pranzo ci hanno lasciarono liberi. Lascio Anna a chiacchrare con le sue amiche ed entro nel castello un po di soppiatto. Non voglio che tutti sappiando dove stò andando. Quando ormai sono dentro mi giro per assicurarmi che nessuno mi segua, e mi prendo un colpo. Un ragazzo mi ha seguito. E non l'ho sentito per nulla. Mi guarda con un sorriso divertito, probabilmente per il mio spavento. "Ciao!" gli scocco un occhiata omicida. Con che coraggio riesce a salutarmi dopo avermi pedinata!

Jack
La ragazza non sembra troppo contenta di vedermi. Strano. O forse non così tanto, visto che l'ho seguita quando l'ho vista infilarsi nel castello, ma non importa. Ora non dovremmo essere qui entrambi, quindi non può denunciarmi senza denunciarsi. Sarà costretta a farsi seguite da me."Và via!" "No, mi spiace ma resto qui." lei emette un verso stizzito e si gira. Proviamo a strappare un sorriso a quel visino perfetto. "Tu sei Elsa vero?" ... Non mi risponde. "Io mi chiamo Frost, Jack Frost." ... "Mamma mia, almeno rispondi!" "Lasciami in pace. Perché mi stai seguendo?" "Volevo solo conoscerti meglio." "Per provarci con me?" chiede, quasi indignata. "No, no! Chi penserebbe mai di provarci con una ragazza bellissima, con due occhi che sembrano diamanti, i capelli che brillano e un fisico mozzafiato." Mi accorgo che la parte dopo il secondo no l'ho solo immaginata. Suppongo che sia meglio così, se lo avessi detto nemmeno la mia velocità mi avrebbe risparmiato un ceffone. Elsa non sembra entusista di qualcuno che le fa la corte. Strano, con quell'aria da regina. Sorrido alla mia stessa battuta. "Cosa hai da sorridere? Un altra battuta sul fatto che io sia fredda e chiusa?" "Perché me lo chiedi? E, a proposito, dove stiamo andando?" "Nella sala del trono. Voglio rivedere il ritratto della regina." "Vanitosa é?" "Perché?" "Dai, è come guardare te fra dieci anni." "Ha ha ha ha" ride ironica. Come mai più lei mi resiste più io voglio vederla sorridere? Poi si avvicina al quadro, fin quasi a sfiorarlo. Io, li accanto, la osservo. Poi la ragazza tocca il ritratto, e succade il finimondo.

Elsa
Ua specie di pannello si apre, facendo cadere me e Jack, così a detto di chiamarsi il ragazzo che mi ha seguita, facendoci cadere in una camera sotterranea. DObbiamo essere parecchio sotto il livello del mare, perché è piuttosto umido qui sotto. Siamo atterrati su di un vewcchio materasso, vecchio e polveroso. Ma  quanti anni ha questo posto? jack si guarda attorno e poi mi rivolge un occhiata maliziosa. Mi chiedo perche, poi lo capisco. Siamo su un letto. "Razza di..." "Calma, calma. Scherzavo." Sembra sincero, quindi non lo picchio.


Elsa

Una specie di pannello si apre, facendo cadere me e Jack, così a detto di chiamarsi il ragazzo che mi ha seguita, facendoci cadere in una camera sotterranea. Dobbiamo essere parecchio sotto il livello del mare, perché è piuttosto umido qui sotto. Siamo atterrati su di un vecchio materasso, vecchio e polveroso. Ma quanti anni ha questo posto? jack si guarda attorno e poi mi rivolge un occhiata maliziosa. Mi chiedo perché, poi lo capisco. Siamo su un letto. "Razza di..." "Calma, calma. Scherzavo." Sembra sincero, quindi non lo picchio. Una luce soffusa arriva dall’alto. Un cristallo emette luce, anche se non capisco come sia possibile.* Mi ritrovo a guardare Jack. Non è male. Alto, i capelli e la pelle bianchi come la neve, un sorriso scintillante, che sembra perenne sul volto e due occhi che sembrano zaffiri. Non ho mai visto un ragazzo simile.** In effetti sembra carino. “Allora, quali sono le tue passioni?” Ma cosa? “Si, cosa ti piace fare, come passi il tempo fuori da scuola, cose così.” “Oh… Io leggo molto, e studio.” “Non esci con gli amici?” “Io non né ho.” “Come è possibile?”

Siamo bloccati sottoterra per due ore. Due ore in cui Jack e io, mentre cercavamo un uscita, abbiamo parlato. Lui è eccezionale. Simpatico, allegro, parla sempre in modo sincero. E un po’ mi somiglia. A quanto mi ha detto è stato solo per molto, molto tempo. Poi ha capito che doveva solo essere più sé stesso. Mi ha chiesto un appuntamento quando usciremo d qui. Ed io ho accettato. “Elsa! Guarda cos’ho trovato!”



Jack

Elsa si gira, ed io le mostro l’oggetto che ho trovato. Quello che sembra in tutto e per tutto un diario, ma purtroppo è in Norvegese. Quindi solo Elsa può leggerlo. "Allora, cosa c'è scritto?"  "Così, ad una rapida lettura, direi che si tratta di un diario. E l'ha scritto Una ragazza di nome Elsa" "Come te." "Si... aspetta un momento. Era le regina Elsa. Quella che sparì misteriosamente. A quanto pare la gente non l'accettava, e lei decise che sarebbe andata via, portando solo poche cose, e lasciando il suo posto alla sorella. Lei scappò ad Oslo, dove incontrò un inglese di nome Jack, ma mantenne il suo cognome." "Wow. Mi ricorda un po' te. E qual era il cognome?" Elsa è impalata, con un espressione stranissima sul volto. "Il suo congonome... è il mio!" Anche io sgrano gli occhi, stupito da quello che mi ha detto. Quindi lei sarebbe la pro-pro-pro-pro-pro niopote di una regina? Uao! Non è solo bellissima, ma ora si spega quell'aria regale che ha. Mamma mia quantoo è bella da stupitissima. Devo dire che queste due ore sono state una meraviglia. Sono addirittura riuscito a vedere dei sorrisi su quel volto perfetto.  "TROVATO!" "Cosa?" chiedo, un po' stupito da tutta questa allegria. "C'è un passaggio! Per l'esterno! Possiamo uscire!" è così contenta che mi salta al collo. Momento di imbarazzo, almeno per lei. Io mi godo Il fatto di avere le sue labbra a due centimetri dalle mie. La bacerei se non fossi sicuro di ricevere un ceffone coi controfiocchi. Seguiamo le indicazioni del diario, e ci ritroviamo davanti ad una piccola porta, che scopriamo dare sul lato del castello, dalla parte del mare. "Siamo fuori" dice lei, tranquilla come se non fosse successo nulla. Io invece, che le sono stato dietro tutto il tempo, la abbraccio da dietro. Lei mi guarda, incirocia i suoi occhi con i miei, e le nostre labbra si uniscono.


Elsa
 Ci stiamo baciando. Non riesco a crederci. Sto baciando un ragazzo che conosco da meno di un giorno. E mi sta piacendo un sacco! Tuttavia decido che dobbiamo smettere  tornare dal gruppo, prima che si preoccupino. Facendo pressione ncon la mano contro il petto di Jack gli faccio capire che è ora di staccarsi, e lui lo fa controvoglia. Poi raggiungiamo il gruppo. Per tutto il tempo della nostra assenza solo l'amico di Jack. Anna invece, come se non mi fossi neanche allontanata. Si è abituata al fatto che io me ne stia sulle mie. Abbiamo due giorni, e questo significa due sere in cui mi chiuderò in camera tutta sola. Poi una mano afferra la mia. Appartiene ad un ragazzo pallido, con i capelli bianchi come la neve, gli occhi blu come il cielo e un sorriso divertito stampato in faccia.
Jack
Afferro la mano di Elsa, e lei mi rivolge uno sguardo interrogativo "Mia regina, posso rubarvi questo bacio?" Appoggio le mie labbra sulle sue, e lei disciude la bocca, regalandomi il miglio bacio di tutti i tempi.





*
Poseidonson97: Un po’ di magia.
Medesimo: Fissato!
Poseidonson97: Rompiballe!
**
Poseidonson97: Pioggia di cuori!
Medesimo: Dannato romanticone!
Poseidonson97: SILENCIO!
Medesimo: (Mugugna cercando di parlare ma non riesce)
Poseidonson97: Ahahahah! Ora ti penti di non aver letto Harry Potter!
Medesimo: (annuisce, incaz***issimo

 
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Salve a tutte le mie lettrici e grazie a Myrenel Bebbe ART5, l'ideatrice di questa incredibile storia. A cui devo delle scuse. Purtroppo tra problemi di connessione, persone che mi cancellano i file per scherzo e cavoli vari sono riuscito ad aggiornare solo oggi. Ma nessun problema! Ragazze, mi racccomando, mandatemi le vostre idee insieme alle volstre opinioni sulle nostre storie. Queste one shot nascono  dalle mie dite, ma anche dalle vostre idee. Senza quelle mi sentirei tanto solo e abbandonato. Quindi ecco la scheda per le idee, non lasciatemi solo!
Personaggi: 
Ambientazione: (Precisi, mi raccomando. AU, normale o altro.)
Ratings: 
Trama:
Autore: ( se volete che inserisca il vostro nome) Si/ no

Non vedo l'ora di sentire le vostre idee, e mettetene, perché ho intenzione di scriverle tutte. 
Vostro 
Poseidonson97
  
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