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Autore: happy ending    09/09/2014    1 recensioni
I giovani Weasley, con la collaborazione di Harry ed Hermione, decidono di fare un regalo ad Arthur e Molly per il loro anniversario di nozze... Un regalo che risulterà utile non solo alla coppietta...
Dal testo:
“L’unica alternativa possibile è quella di sgombrare il campo, non allontanandoci troppo e garantendo loro che siamo in un posto sicuro” continuò il suo gemello, Fred.
“Potremmo chiedere a Sirius di ospitarci” intervenne Harry, speranzoso. Tutti lo guardarono e scoppiarono a ridere.
“Non credo che mamma lo consideri un posto sicuro” disse Ron, dando un colpetto all’amico.
“Lupin?” chiese Ginny.
“Con tutto il bene che mamma gli vuole, è pur sempre un lupo mannaro” commentò George.
“Perché dev’essere così paranoica?” sbuffò la rossa.
“Hermione... Piccolo, dolce, tenero, rompiscatole genietto... Sarebbe carino se tu ci prestassi il tuo cervellino per trovare una buona idea” sorrise Fred, rivolgendosi alla riccia.
Lei arrossì lievemente, poi si guardò le mani.
“Io avrei un’idea... Però non so se...”.
“Spara!” la incoraggiò Ron, speranzoso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Il, trio, protagonista, Molly, Weasley, Nuovo, personaggio | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“E dove dovremmo andare?” chiese Ron, grattandosi la chioma di capelli rossi.

Lui, Harry, Ginny, Fred, George ed Hermione erano riuniti attorno al tavolo della cucina, alla Tana, con sguardi pensierosi. I signori Weasley erano usciti per fare compere e i ragazzi ne avevano approfittato per discutere tutti insieme. L’argomento della riunione era il regalo per l’anniversario di Arthur e Molly. I gemelli avevano pensato di regalare loro alcuni giorni tranquilli, senza la costante e rumorosa presenza dei figli.

“Non lo so... Ma non sarebbe meglio mandarli in un posticino speciale? O magari organizzare un viaggetto per due?” propose Ginny.

“Ci avevamo già provato, non ricordi? Ma mamma è tornata a casa dopo un solo giorno, perché aveva paura di stare lontana da noi” rispose George.

“L’unica alternativa possibile è quella di sgombrare il campo, non allontanandoci troppo e garantendo loro che siamo in un posto sicuro” continuò il suo gemello, Fred.

“Potremmo chiedere a Sirius di ospitarci” intervenne Harry, speranzoso. Tutti lo guardarono e scoppiarono a ridere.

“Non credo che mamma lo consideri un posto sicuro” disse Ron, dando un colpetto all’amico.

“Lupin?” chiese Ginny.

“Con tutto il bene che mamma gli vuole, è pur sempre un lupo mannaro” commentò George.

“Perché dev’essere così paranoica?” sbuffò la rossa.

“Hermione... Piccolo, dolce, tenero, rompiscatole genietto... Sarebbe carino se tu ci prestassi il tuo cervellino per trovare una buona idea” sorrise Fred, rivolgendosi alla riccia.

Lei arrossì lievemente, poi si guardò le mani.

“Io avrei un’idea... Però non so se...”.

“Spara!” la incoraggiò Ron, speranzoso.

“Potremmo andare a casa mia... I miei sono partiti due giorni fa per la Francia e ci rimarranno due settimane... Non avremo gli agi che ci offre la magia, non potendola utilizzare, ma proprio per questo forse vostra madre lo reputerà un luogo sicuro” spiegò.

Tutti la fissarono con gli occhi sgranati.

“Tu sei un genio” sorrise Harry.

“Sicura che per i tuoi andrebbe bene?” le chiese Ginny, entusiasta.

“Li contatterò, ma sono certa che non sarà un problema” rispose lei.

“Perfetto, allora ecco il piano: stanotte tutti prepareremo le valigie; domattina vi vogliamo in piedi alle 4:30. Lasceremo il biglietto con gli auguri a mamma e papà sul tavolo, poi ci smaterializzeremo a casa di Hermione e ci resteremo per tutta la settimana. Tutto chiaro?” disse George, squadrando ciascuno.

I ragazzi annuirono decisi.

 

Quella notte ci fu un gran movimento alla Tana. Ognuno sistemava i propri abiti nelle valigie, cercando di fare il minor rumore possibile. Quando furono pronti, scesero lentamente le scale e si riunirono nuovamente in cucina.

“Bene, mentre Fred sistema il biglietto, noi portiamo tutto fuori” disse George, indicando i bagagli.

Prima di uscire, Hermione si fermò a posare un mazzo di fiori accanto al biglietto che Fred stava ancora finendo di scrivere.

“Dici che è abbastanza confortante? Non vorrei davvero che si preoccupassero” bisbigliò Fred, passandolo alla ragazza.

“Tanti auguri mamma e papà! Abbiamo deciso di farvi un regalo un po’ particolare: vi concediamo una settimana per fare i piccioncini senza essere disturbati! Non preoccupatevi per noi, siamo a casa di Hermione. Vi scriveremo tutti i giorni, così mamma non diventerai matta e penserai solo a fare le coccole a papà! Ancora auguri! Un abbraccio da Fred, George, Ron, Ginny, Hermione e Harry” lesse mentalmente lei. Rimase un attimo ad osservare il biglietto, poi fece cenno al rosso di passargli la penna. Lui la guardò sorpreso e gliela porse.

Dopo che ebbe scritto, fece leggere al ragazzo l’aggiunta.

“Hermione terrà la situazione sotto controllo, al primo sgarro ci rispedirà tutti alla Tana” Fred ridacchiò e le scompigliò i capelli, poi sistemò il foglio ed entrambi uscirono.

“Eccovi finalmente!” si lamentò Ron, quando li vide.

“Zitto! Allora, Ginny ed Hermione attaccatevi a me... Mi raccomando non mollate mai, mai, mai la presa se non volete spaccarvi. Harry e Ron attaccatevi a George” ordinò Fred, dato che i due gemelli erano gli unici ad essere in grado di smaterializzarsi.

Per fortuna tutto andò a buon fine e i ragazzi si trovarono nel giardino di casa Granger.

Hermione aprì la porta con la chiave e li guidò all’interno.

“Benvenuti nel mondo babbano” sorrise, accendendo le luci.

“Wow” sospirò Ginny, incantata.

   
 
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