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Autore: jessthesohodoll    10/09/2014    2 recensioni
Os-series basato sul tipo di Fic "5+1" molto in voga nel fandom Americano di agents of shield
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Crazy little thing called love

 

Le cinque volte in cui il team ha fatto confessare a Leo i suoi sentimenti per Jemma, e la volta in cui Jemma ha ricambiato i suoi sentimenti.

 

 

Leo Fitz non era di certo stato il ragazzo più popolare quando era in accademia. I primi anni erano stati duri per lui, era costantemente solo, in cerca di un po' di compagnia. Ma c'era questa ragazza, Jemma Simmons, che era decisamente come lui. Il destino ha voluto che diventassero inseparabili. Ma se Jemma fosse diventata qualcosa di più per Leo?

 

I membri del loro team forse avevano un'idea.

 

I.

Il primo a notare qualcosa fu sorprendentemente Ward.

 

“Allora, come vanno le cose tra te e Jemma?” gli chiese, mentre stava comodamente seduto su uno degli sgabelli del laboratorio.

 

“Ward vivi con noi” disse Leo “Perchè me lo chiedi?”

 

“Non lo so” disse Ward “Forse perchè ti vedo sempre mentre sei intento a fissarla mentre lei non ti vede?”

 

“è così ovvio?” chiese Leo arrossendo.

 

“Hey, se l'ho notato io direi proprio che sta diventando ovvio”

 

“Si, ma Jemma vede in me solo un buon amico” disse Leo “Credo che non uscirò mai dalla zona amicizia”

 

“Qualunque zona tu ti trovi in questo momento, dovresti farti avanti” disse Ward.

 

“E a cosa devo questi consigli da fratello maggiore?” chiese Leo

 

“Sono stanco di vederti mentre la fissi, poi distogli lo sguardo arrossendo non appena si volta. Andiamo Fitz, sei meglio di così”

 

E pure Leo doveva ammettere che Ward aveva ragione.

 

II.

 

Il secondo fu Coulson.

 

Non che la situazione fosse già di per se imbarazzante, ma parlare di certe cose con il tuo capo lo rende ancora di più. Sopratutto se il tuo capo decide di convocarti nel suo ufficio per chiedertelo.

 

“Voleva vedermi signore?” chiese timidamente Leo.

“Si, Fitz. Siediti” disse Coulson “Come stanno andando le ricerche sul virus alieno?”

 

Quel maledetto virus alieno. Ormai Leo era seriamente tentato di aprire uno dei finestrini e buttare quel dannato elmetto asgardiano mentre erano in volo.

 

“Bene signore” disse Leo “Siamo riusciti a isolarlo”

“Simmons mi ha detto di quello che stavi per fare” disse Coulson sorridendo.

“Ah, lo ha fatto?” chiese Leo deglutendo.

“è stato un gesto molto eroico da parte sua sacrificarsi per il bene della squadra, ma anche tu non sei stato da meno”

“Oh, non è stato niente” disse Leo “E poi è stato Ward quello che si è buttato dall'aereo”

“Si, ma lui è addestrato per queste cose” disse Coulson “Ha fatto innumerevoli lanci da aerei in movimento. Tu invece non sai neanche allacciarti un paracadute”

 

“Jemma aveva bisogno di me” disse Leo “Suppongo di aver agito per istinto”

 

“Istinto?” chiese Coulson “Si suppongo che si chiami così”

“Che intende?”

“Intendo che si fa qualunque cosa per salvare la donna che si ama”

 

III.

 

Leo non ebbe nemmeno il tempo di uscire dal ufficio di Coulson, che May andò subito all'attacco.

 

“La prossima volta che decidi di lanciarti da un aereo in movimento, almeno assicurati di aver allacciato il paracadute” disse May.

 

“Vedo che le notizie su questo aereo viaggiano fin troppo in fretta” commentò Leo.

 

“Ce lo ha detto Simmons” disse May “Ero presente anche io quando è stata convocata nell'ufficio di Coulson”

 

“Bene” disse Fitz “Non so se esserne sollevato o meno”

 

“Hey, per quello che vale è stato molto coraggioso da parte tua” disse May.

 

“Grazie May”

 

“Per essere un topo da laboratorio, hai fegato ragazzo. Ma suppongo che l'amore tira fuori anche le nostre doti più nascoste”

 

E mentre May se ne andava sorridendo verso la cabina di pilotaggio, Leo poteva giurare di non sapere arrossire più di così.

 

IV.

 

Skye non ci mise molto a dare una sua opinione al riguardo.

 

“Terra chiama Fitz” gli disse, sventolandogli uno dei suoi guanti da laboratorio di fronte alla faccia.

“Skye” disse Fitz serio “Quante volte ti ho detto che non devi giocare con i nostri strumenti?”

 

“Non stavo giocando” disse Skye “Ma era l'unica cosa potevo sventolarti di fronte alla faccia, visto che eri troppo assorto a fissare Jemma per prestarmi attenzione”

 

“Non stavo fissando Jemma” disse Leo.

 

“Andiamo Fitz” disse Skye “Sei solo fortunato che non sia qui in questo momento”

 

Simmons stava infatti eseguendo una serie di analisi sia su Ward che su Coulson, e era ben lontano da loro, al di la delle porte del laboratorio.

 

“Io mi chiedo solo quando cavolo ti deciderai a farti avanti con lei” disse Skye.

 

“E cosa ti fa pensare che voglia farlo?” chiese Leo.

 

“Si, come se fossi talmente stupida da non accorgermi degli occhi a cuore che ti vengono ogni volta che la guardi” disse Skye “In più è già come se foste sposati, quindi non cambierebbe di molto”

 

“Non cambierebbe cosa?” chiese Jemma, entrando in laboratorio.

 

“Avanti tigre, è il tuo momento” disse Skye, uscendo poi per andare ad annoiare Ward.

 

“Allora, di cosa stavate parlando?” chiese Jemma.

 

“Della nuova modifica che voglio apportare agli Icer” disse Leo “ Skye crede che sia inutile”

 

“E da quando ti importa dell'opinione di Skye?” chiese Jemma.

 

“Non lo so” disse Leo.

 

Prima o poi si sarebbe dichiarato a Jemma, ma quello non era il momento.

 

V.

 

Tripp era il nuovo arrivato, ma di sicuro non era stupido. Più ronzava attorno alla bella biochimica, più Fitz diventava verde dalla gelosia come se fosse Hulk.

 

“Hey amico, ti posso parlare?” gli chiese.

 

Il mondo era letteralmente crollato sulle sue spalle. Il suo migliore amico si era rivelato essere uno sporco traditore, l'agenzia per cui lavorava era in pezzi e di sicuro l'ultima cosa a cui pensava Fitz era a quanto Jemma piacesse Tripp e a quanto questo lo facesse arrabbiare.

 

Solo perchè non era alto, muscoloso e con una meravigliosa pelle color ebano non significa che avesse meno chance, vero?

 

“Dimmi” disse Fitz, alzando a mala pena gli occhi da un Icer che stava riparando.

“Tu e Jemma state insieme?” chiese Tripp.

 

La risposta di Fitz fu uno sguardo di puro orrore. Doveva decisamente smettere di fissarli con sguardi di puro odio.

 

“No, siamo solo amici” disse Fitz “Perchè me lo chiedi?”

“Vedo come ci guardi” disse Tripp “Volevo solo dirti che se sei geloso e hai paura che ti rubi la ragazza, non c'è nessun problema amico. Adoro passare del tempo con lei, ma uscire con lei sarebbe come uscire con la mia sorellina”

 

“Jemma non la pensa così” commentò Fitz.

 

“Jemma può pensare quello che vuole” disse Tripp “Ma Antoine Tripplett non ruba le donne di altri fratelli”

 

“Lei non è la mia donna” disse Fitz.

 

“Magari con qualche consiglio lo diventerà” disse Tripp, facendogli l'occhiolino.

 

Tripp non era decisamente come Ward, ma infondo stava incominciando a piacergli

 

+1

 

Leo aveva seriamente pensato che le cose non potessero andare peggio di così. Cosa ci poteva essere di peggio dello scoprire che il tuo migliore amico è stato un bugiardo per tutto il tempo in cui era con te e che ha tradito te e il tuo team per un organizzazione risalente alla seconda guerra mondiale?

 

Essere spedito sul fondo dell'oceano proprio da lui forse era quello che Leo avrebbe definito con “Peggio”

 

Ma Leo era sempre stato un'ottimista. Vedeva sempre il bicchiere mezzo pieno, e questa non faceva eccezione.

 

Dentro quel Med Pod aveva finalmente avuto il coraggio di confessarsi a Jemma.

 

E risvegliarsi da un lunghissimo sonno vedendo il suo volto come prima cosa era di sicuro come nascere una seconda volta.

 

Era ancora convalescente, ma Jemma non aveva mai lascito il suo fianco.

 

“Ti amo anche io Leo” gli disse un giorno.

 

Le macchine che monitoravano il suo cuore incominciarono a suonare all'impazzata, facendo accorrere l'intero team all'interno della sua stanza.

 

“Che è successo?” chiese Coulson preoccupato.

 

“Je-Jemma mi ha detto che mi ama” disse Leo.

 

“Wow” disse Skye “E io che credevo seriamente ti fosse preso un infarto”

 

Leo non ne era sicuro, ma sentire finalmente quelle parole lo avevano di certo fatto sentire come se il suo cuore gli fosse scoppiato nel petto.

 

E in fondo era vero, l'amore era proprio una cosa piccola e pazza, ma Leo non vedeva l'ora di viverlo insieme a Jemma.

 

 

 

Agents Soho Doll Corner :

 

Heyla!

 

Per una volta ho scritto una FitzSimmons.

 

 

Mi riprometto di scriverle sempre, ma alla fine la Skyeward ha il sopravento su di me, nonostante la Fitzsimmons sia comunque una delle mie OTP..

 

 

Il titolo è preso da “Crazy little think called love” dei Queen....lo sapete che amo il vintage, non fate quelle facce! 

  
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