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Autore: Lione94    14/09/2014    1 recensioni
Rose Weasley e Scorpius Malfoy.
Lei studiosa grifondoro e lui perditempo serpeverde? Forse degni eredi dei loro genitori?
Niente di più falso.
Prendete i nostri due personaggi, ribaltate le loro sorti e benvenuti a un settimo anno ad Hogwarts davvero esplosivo.
Dal prologo:
“E’ incredibile a volte quanto il fato può essere beffardo. Ci aveva giocato davvero un brutto scherzo.
O forse, più che il destino, era stato solo quel vecchio Cappello Parlante a volersi divertire alle nostre spalle.
Sta di fatto che fuori da ogni logica, contro ogni aspettativa, eri tu il “buono” ed io la “cattiva”.
Tu la luce, io il buio.
Tu il prode cavaliere, io la subdola serpe.
Ebbene sì.
Scorpius Malfoy era un grinfondoro, mentre io, Rose Weasley, ero una serpeverde.”
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo 6

Sentimenti




Megan Zabini e Albus Potter si erano messi insieme.
Era stato un duro colpo per gli studenti di Hogwarts, sia maschi sia femmine.
Contro ogni mio pronostico insieme sembravano stare benissimo. Ero contenta che Albus facesse sul serio con la mia migliore amica perché così non avrei dovuto attentare alla vita di mio cugino, o almeno alla sua virilità. Sembrava innamorato e anche Meg, ebbene sì… era innamorata.
Una serpeverde come lei, innamorata!
Speravo non fosse una malattia contagiosa.
Loro erano gli unici a sapere della “cosa” tra me e Malfoy.
Meg la chiamava “tresca” ma, in realtà non sapevo nemmeno io che nome dare alla nostra strana storia. Sapevo solo che era complicata ed era davvero un pasticcio.
Erano passate due settimane dalla festa di Halloween e da quella sera non era passato un giorno che non mi ritrovassi con le labbra incollate alle sue.
Il giuramento che avevamo fatto con la magia aveva funzionato, forse anche troppo.
Avevamo giurato di non farci vedere da nessuno, quindi se lui provava ad avvicinarsi in un luogo dove potevano vederci, prendevamo una scossa… e Malfoy lo faceva molto spesso quindi non facevamo altro che litigare per le mie arrabbiature poiché a lui non sembrava interessare più di tanto farci scoprire.
Per fortuna che mi era venuto in mente quell’incantesimo!
Altrimenti cosa avrebbero pensato gli altri?
Ovviamente non me importava niente delle opinioni altrui… ma avevo pur sempre una reputazione da buona serpeverde da mantenere.
Dopo ogni litigata facevamo sempre pace.
Ero meravigliata che fossimo ancora vivi, cioè che nessuno dei due avesse ammazzato l’altro. Anche se in alcuni momenti la tentazione era davvero forte, specialmente quando lui aveva attacchi di grifondite acuta… che brutta malattia! Doveva sempre fare l’orgoglioso, per ogni cosa! Però, a forza di stare con lui, avevo capito che forse sotto quella sua facciata c’era anche qualcos’altro.
Ripensai alla mattina di oggi.
Era stato strano ritrovarci a chiacchierare come se fosse niente. Di solito durante nostri incontri non c’era mai tempo per farlo. Era davvero difficile vedersi perché tra orari di lezione diversi, lo studio, gli allenamenti di quidditch e i suoi doveri da caposcuola eravamo sempre impegnati.

<< Stai sorridendo >>.
Eravamo distesi nel suo letto. A quell’ora della mattina non c’era nessuno nel suo dormitorio mentre nel mio c’erano le gemelle Nott che dormivano fino a tardi, d’altronde era domenica.
Mi girai a guardarlo e mi incantai per un momento ad osservare il suo petto nudo lasciato scoperto dal lenzuolo.
<< E allora? >>
<< Anche tu sai sorridere! >> rispose lui con un tono fintamente scandalizzato.
<< Idiota! >>.
Gli diedi un pugno sul braccio.
Lui rise e imprigionò la mia mano nella sua.
Le nostre dita sembravano essere fatte apposta per stare intrecciate e la cosa mi piaceva più di quanto volessi ammettere.
<< Perché non mostri mai la vera Rose? >>
I suoi occhi verdi erano così profondi mentre mi osservava.
<< Perché io sono fatta così >> liquidai la faccenda.
Non volevo che si mettesse strane idee in testa, del tipo che avessi anch’io dei sentimenti.
<< Secondo me sei molto di più di così >> insistette lui.
<< Anche tu >>.
Lui sorrise: << Forse >>.
Quel suo sorriso mi faceva impazzire!
<< Vieni a vedermi alla partita? >>
<< Forse >>.
<< Mmm vediamo se riesco a convincerti >>.
E aveva ripreso a baciarmi con desiderio…

Una voce interruppe i miei pensieri: << Rose, mi stai ascoltando? >>.
Mi voltai a guardare Meg.
Stavamo percorrendo la strada che dal castello ci avrebbe portato al campo di quidditch.
<< No Meg >>.
Lei sbuffò e mise il muso.
La stavo accompagnando a vedere la partita del suo amato capitano, alias mio cugino.
<< Scordatelo che io te lo ripeta >>.
<< D’accordo >>.
Il mio tono accondiscendente la fece arrabbiare ancor di più.
<< Peggio per te! >>.
Finalmente il tanto atteso torneo di quidditch aveva avuto inizio. Madama Bum aveva estratto le squadre che si sarebbero dovute scontrare: serpeverde contro corvonero e grifondoro contro tassorosso. Noi avevamo vinto ed era stata una vittoria schiacciante. Il cercatore di corvonero Blake Corner aveva passato un’intera settimana in infermeria.
Tranquilli, ero andata a trovarlo e non aveva subito lesioni gravi.
Aveva avuto solo bisogno di un po’ di tempo per riprendersi dalla forte botta in testa ricevuta da un bolide fellone che i miei battitori gli avevano lanciato addosso.
Vi starete chiedendo perché io accompagni Meg alla partita grifondoro…
E’ ovvio che io voglia spiare le mosse dei nostri futuri avversari, grifondoro o tassorosso che siano.
No, non è assolutamente per vedere Malfoy!
Ok, forse giusto un pochino.
Sarebbe stato eccitante vederlo nella divisa di Quidditch.
Quando entrammo nello stadio notai che Meg stava prendendo la scalinata di destra e la fermai afferrando la manica del suo mantello.
<< Non pensare proprio che io mi sieda negli spalti dei grifondoro! >> esclamai orripilata.
<< Oh andiamo! >> sbuffò lei.
Si liberò dalla mia presa e sebbene avessi piantato bene i piedi a terra alla fine dovetti seguirla per non rischiare di rimanere calva siccome mi aveva afferrato per i capelli.
Mi sedetti in mezzo ai grifondoro, che ovviamente ci guardarono malissimo ma Meg non se ne curò. Io invece incrociai le braccia e misi su il mio miglior ghigno irriverente.
<< Che avete da guardare?! >>
Un boato esplose nello stadio: le squadre stavano entrando in campo!
<< Vai Al! >> urlò Meg vicino a me.
Feci finta di vomitare.
<< Ecco che i giocatori entrano in campo! >>
Riconobbi la voce di Jack Jordan, che faceva da speaker. A quanto pareva aveva ripreso la sua passione per le cronache dal padre.
<< Ecco che i capitani Potter e Macmillian si stringono le mani e Madama Bumb dà il fischio d’inizio… sono partiti! >>
Ascoltare la cronaca della partita con i grifondoro in campo era sempre divertente. Ormai quasi tutti i giocatori venivano chiamati per nome dato che mezza famiglia Weasley-Potter era nella squadra. Albus era cacciatore, Hugo e Fred battitori.
Malfoy e il cercatore dei tassorosso, il capitano Macmillian, volavano alla ricerca del boccino. Quando passarono vicino gli spalti dei grifondoro notai Malfoy farmi un saluto da militare, per tutta risposta alzai il mio dito medio e ghignai. Non volevo dargli nessuna soddisfazione… ma accidenti a lui! Quant’era bello osservarlo mentre giocava, con quell’espressione concentrata e i capelli mossi dal vento. Lui scoppiò in una risata e poi sparì tra le nuvole.
<< Uuuh! >>
Meg che aveva assistito a tutta la scena, mi lanciò un’occhiata maliziosa. Per tutta risposta le diedi una gomitata ben assestata nelle costole.
Merlino, che noia questa partita!
Adesso che io e Malfoy avevamo fatto quel patto non potevo più fargli nessuno scherzetto quindi ne approfittai con mio cugino Albus. Sapevo che prima o poi avrebbe guardato dalla nostra parte per dare un’occhiata alla mia migliore amica (due serpeverde in mezzo ad una massa di grifondoro erano facili da riconoscere) e quando lo feci ne approfittai per incantarlo.
<< Confundo! >>
Perse la pluffa che aveva in mano e la prese il cacciatore dei tassorosso che andò spedito alle porte dei grifoni e segnò un punto. La tribuna dei tassi esplose in un boato mentre i grifondoro fischiarono.
Sentii Albus imprecare a gran voce quando andò a sbattere contro il palo della porta centrale e Meg per vendicarsi mi restituì la gomitata tra le costole.
<< Sei davvero terribile Rose! Leva quella bacchetta! >>
Malgrado il mio scherzetto comunque i grifondoro riuscirono a vincere grazie a Malfoy che afferrò il boccino per primo.
Tutti intorno a me esultavano.
Bene, per la finale si sarebbero scontrate grifondoro e serpeverde… una partita davvero esplosiva!
La massa di studenti lasciò lo stadio e si riversarono dentro il castello, i grifondoro per festeggiare, i tassorosso per consolarsi. Mentre mi lasciavo trascinare dalla fiumana ebbi un’idea geniale.
<< Rose, dove stai andando? >> mi urlò dietro Meg mentre tornavano indietro.
<< Va al castello, Meg! >> le urlai di rimando mentre mi facevo largo tra i corpi a suon di gomitate andando nella direzione inversa a tutti gli altri.
Adesso che erano euforici per la vittoria, ne approfittai per andare negli spogliatoi dei nostri avversari. Avrei sbirciato un po’ dei loro schemi per non rischiare sorprese alla partita che avremmo dovuto giocare contro di loro.
Mi mossi furtiva ed entrai nello spogliatoio. Come immaginavo era deserto.
<< Mmm interessante! >>
Ero intenta a osservare un loro schema sulla lavagnetta quando sentii qualcuno afferrarmi alle spalle. Sobbalzai dallo spavento.
<< Sorellina lo sai che non si fanno queste cose? >> mi riprese mio fratello Hugo.
<< Andiamo Rose, siete così disperati voi serpeverde? >> infierì mio cugino Fred.
Miseriaccia, non li avevo sentiti arrivare!
Alzai le mani in alto. << Mi arrendo! >>.
Uscimmo ridendo dallo spogliatoio ma la risata mi morì in gola quando notai lo sguardo furioso di Albus. Era accompagnato da Meg e Malfoy che giocherellava con il boccino d’oro.
<< Lo sapevo che era qui! >> esclamò Meg.
Brutta traditrice!
<< Rose questa volta hai davvero esagerato! >> ruggì Albus.
<< Oh andiamo Al! Per una sbirciatina ai tuoi schemi? >> dissi guardandolo con scherno.
Lui scosse la testa: << Lo so che cosa hai fatto! Mi hai incantato! >>.
Fred e Hugo spalancarono le loro bocche, meravigliati, mentre Malfoy rimase impassibile.
<< Ecco perché giocavi peggio di un troll ubriaco, cugino! >> lo riprese Fred sghignazzando ma tornò serio all’occhiata di Albus.
<< Non fare il noioso! >> ripresi Al << Era solo uno scherzetto. Tu stai bene, no? >>
Indietreggiai un po’ intimorita dallo sguardo di fuoco che mi lanciò. Quasi mi aspettavo che iniziasse a sparare saette. Forse si era un po’ arrabbiato. Ok, era decisamente arrabbiato.
<< Sì, sto benissimo. Ho un bernoccolo sulla fronte a dimostrarlo! >> disse tra i denti << Rose tu pensi tutto che sia uno scherzo, ma non è così! Ti atteggi a fare la dura serpeverde e tieni tutti lontano da te, ma la verità è che la tua è una maschera, sei sola e lo sarai sempre! >>
Lo guardai allibita. Qualsiasi parola che avrei potuto usare per ribattere velenosamente com’ero sempre capace a fare mi morì in gola. Sentii la gola stringersi in una morsa e gli occhi farsi lucidi. Come aveva osato dirmi una cosa del genere?! Io sola? …Lo ero davvero?
Malfoy s’intromise: << Andiamo Al, lascia stare. Abbiamo vinto comunque >>
Malfoy che mi difendeva e Albus che mi attaccava… il mondo si era proprio rovesciato!



Pov Scorpius
Misi una mano sul braccio di Al per calmarlo.
Si era davvero infuriato.
Pensai che nessuno aveva mai detto una cosa del genere alla Weasley. Sicuramente chiunque l’avesse fatto sarebbe morto all’istante, ma dubitavo che Rose potesse fare sul serio del male a suo cugino Al.
Per un attimo vidi il suo sguardo incupirsi, poi senza aggiungere altro girò sui tacchi e se ne andò a passo veloce.
<< Non c’era bisogno che l’aggredissi così, Al >> intervenne Hugo un po’ arrabbiato << Sarà pure una stregaccia ma è sempre mia sorella e tua cugina, non meritava quelle parole! >>
<< Lo sai che non è sola >> aggiunse Meg piano.
Al si passò una mano fra i capelli e sospirò. Sapevo che si era pentito.
<< Dite che dovrei andare a cercarla? >>
<< No >> disse Meg << Lasciale sfogare la rabbia, conoscendola adesso sarebbe capace di scagliarti una maledizione senza perdono >> poi si girò per farmi l’occhiolino, quando fu sicura che non la vedessero, e mi sillabò un “vai”.
Io andare a cercare la Weasley?
<< Io? >> le mormorai dubbioso.
<< Sì, tu >> ribatté lei decisa.
<< No >>.
Ci mancava solo che la Weasley mi uccidesse, arrabbiata com’era.
<< Vai! >> insistette Meg, lanciandomi uno sguardo minaccioso << Vai Scorp, o te ne pentirai! >>.
Merlino, quant’erano violente queste serpeverdi!
<< Ehm… ragazzi io torno al castello a farmi la doccia! >> annunciai dicendo la prima cosa che mi era passata per la mente.
Meg mi fece un sorriso incoraggiante e alzò i pollici in alto.
<< Scorp aspetta… >>
Sentii Albus che mi chiamava, ma gli mollai il boccino della vittoria e mi dileguai prima che potessero fermarmi.


Avevo cercato in quasi tutte le aule del castello ma della Weasley non c’era traccia. Stavo quasi per arrendermi quando il mio incantesimo Revelio illuminò la porta dell’aula di pozioni. Entrai piano.
<< Lumus! >>
La stanza sembrava deserta. Poi sentii un singhiozzo provenire dalla cattedra. Mi avvicinai e mi chinai per guardare sotto al tavolo. Illuminai il viso di Rose bagnato dalle lacrime.
Rose Weasley sapeva piangere?
<< Vattene via! >>.
La ignorai e la costrinsi a uscire dal suo nascondiglio. Lei si sedette sulla cattedra e si rifiutò di guardarmi in volto.
<< Sono sicuro che Al non credeva a quello che ha detto >> dissi un po’ incerto rompendo il silenzio che si era creato tra noi.
Inaspettatamente lei mi abbracciò e pianse sulla mia spalla.
Rimanemmo così abbracciati, non sapevo bene come consolarla. Anche perché lei era una tosta, non credevo le servissero delle consolazioni. Però le parole di Albus dovevano averla devvero ferita.
Allora anche Rose Weasley era una comune ragazza con dei sentimenti!
Lei mi baciò e quasi rimasi stecchito quando tra un bacio e l’altro sussurrò il mio nome: << Scorpius? >>
Forse anche Rose Weasley aveva un cuore!
<< Mmm? >>
<< Se lo dici a qualcuno, sei finito! >>
O forse no.
<< Facciamo che tu d’ora in poi mi chiami con il mio nome e non lo dico a nessuno >>.
<< D’accordo, Scorpius. Ma solo quando siamo soli, ok? >>
<< D’accordo, Rose >>.






Note: Ciao! Che ne dite di questo capitolo? Non so perché mi sembra un po' un pastrocchio, ma non è facile far cambiare la nostra Rose da un momento all'altro. Come vi avevano annunciato, adesso sta iniziando a fare i conti con i suoi sentimenti. Prima la sua preoccupazione per la felicità di Meg, poi l'attenzione per le parole del cugino e infine il suo aprirsi piano piano a Scorpius sono tutti piccoli passi. Ovviamente il punto di vista di Scorpius è molto diverso, lui non deve sbattere contro un muro la sua testa dura (come sta facendo Rose) ma è semplicemente un ragazzo che si sta affezionando ad una ragazza (sebbene quest'ultima sia un po' svitata). Certo anche lui ha i suoi problemi con il suo essere grifondoro ma lo vedrete più avanti. Mi raccomando, recensite numerosi! ;) Un bacio, Chiara


  
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