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Autore: iceygaze    19/01/2005    3 recensioni
Dopo la morte di Sirius, Harry è cambiato, molto cambiato, l'animo da bambino è scomparso per far posto a quello di un uomo: un uomo spinto da un sentimento molto forte: la VENDETTA
Genere: Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di lasciare i miei otto lettori (Manzoni ne aveva 15, io mi accontento) al nuovo capitolo volevo avvisare che il casino che ho fatto oggi con la fic che si muoveva su e giù per l’elenco dei recenti è dovuta al fatto che non riuscivo a scendere a patti con l’html; ma alla fine ci sono riuscito… per fortuna!!!

 

Volevo inoltre ringraziare tutte le persone che hanno recensito questa storia: GRAZIE

 

SCELTE DI UN UOMO; SCELTA DA UOMO

 

 

“Bene bene potteranf anf – onestamente penso di non aver più niente da insegnarti, e, devo ammettere che sei stato un ottimo allievo” boccheggiò Malocchio sedendosi faticosamente su di una sedia materializzata in mezzo al salotto

“Beh… - iniziò Harry riprendendo affannosamente fiato – ho avuto un ottimo maestro, e questa seconda bacchetta si è rivelata decisamente utile, per non parlare di tutte le informazioni apprese dai libri dei Malfoy, vero?”

“Vero vero, però, onestamente Potter, dimmi qual è lo scopo di tutto questo allenamento, dei permessi di Caramell, della collaborazione dei Malfoy, della segretezza verso Silente e l’Ordine; si non guardarmi in quel modo, so perfettamente quella di voler essere più preparato nel caso accadesse un secondo ‘Ufficio dei Misteri’ è solo una misera scusa, voglio sapere esattamente cosa vuoi fare, penso che sia un buon risarcimento per tutti questi allenamenti, no?”

Se in un primo momento la bocca di Harry si era spalancata a dismisura, dopo qualche secondo la ormai consueta facciata di serietà e freddezza aveva ripreso il suo posto: “Domani, glielo dirò domani, con Silente; ed il resto dell’Ordine, prometto che vi dirò tutto, lei però deve promettermi di aspettare fino a domani”

Moody guardò pensieroso il ragazzo, poi un lieve sorriso si abbozzò sulle sue labbra, “Va bene ragazzo, va bene, manterrò il silenzio fino a domani…mi piace il tuo modo di fare, sai, mi ricordi sempre più tuo padre, fiero, deciso e sempre con un’idea per la testa…”

 

***

 

Grimauld Place era decisamente tetra, lo era sempre stata, ma da quando l’ultimo dei Black era scomparso un triste silenzio era ormai sceso sulla villa, nemmeno il ritratto della Signora Black gridava più quando si accorgeva della presenza di qualche membro dell’Ordine; ma quella sera tra i corridoi e le sale della magione c’era un viavai di persone notevole, ed il motivo era semplice, per la prima volta l’Ordine della Fenice si era riunito nella sua totalità; bisbigli e mormorii riempivano l’aria densa di attesa, nessuno sapeva il vero motivo di quella chiamata, si sapeva solo che per la prima volta anche Harry Potter avrebbe preso parte ad una riunione.

“Harry caro, come mai hai voluto indire questa riunione?” domandò Molly con il suo solito tono preoccupato.

Si Potter, spiegaci questa messinscena, sai com’è, ho di meglio da fare nella mia vita e poco tempo da perdere” ribadì sarcastico il professor Piton

Si Harry, perché hai voluto vederci tutti quanti?” chiese dolcemente la McGranitt stupita dalla presenza di tutti i membri dell’Ordine nella cucina di Grimmauld Place.

“Ho deciso di affrontare a viso aperto Voldemort!!” esordì Harry con tono serio e posato.

 

Queste parole crearono ilo vuoto e lo sgomento nell’Ordine, oltre a naturalmente alle più svariate reazioni; infatti se da una parte alcuni si erano spaventati solo al nome Voldemort senza comprendere realmente l’intera frase (capeggiati da Molly), altri avevano ritenuto l’affermazione uno stupido scherzo (quasi tutti gli altri con Hermione e Tonks in testa), in quattro invece avevano afferrato in pieno la dichiarazione ed qualsiasi espressione era scomparsa dal loro volto.

Silente, Moody, Piton e Mundungus erano gli unici silenziosi e, seguendo il loro esempio, piano piano, sulla sala cadde il silenzio mentre la figura di Harry catalizzò tutti gli sguardi prima che Molly, con una voce decisamente stridula e spaventata non iniziò ad urlare: “Harry James Potter, tu non farai proprio niente, capito, io io io…” ma le urla della donna vennero zittite da un gesto della mano di Silente.

“Basta così Molly” disse in tono calmo e risoluto il preside alzando per la prima volta lo sguardo verso Harry e appoggiando il mento sulle mani congiunte.

“Ragazzo è questo quello che non volevi dirmi ieri, vero?” domandò incalzante Moody ancora shockato dall’affermazione.

“Si, Malocchio, è questo quello che non ti ho detto ieri” rispose rilassato

“Sei conscio di quel che hai detto Potter? Sai che non stiamo parlando di uno stupido club di duellanti, sai che se perdi non c’è rivincita ma solo morte?” disse piatto Piton per niente spaventato dalla situazione venutasi a creare.

“Lo so perfettamente, ma so anche che io sono l’unico che può ucciderlo una volta tanto e che lui è l’unico che può uccidere me, quindi tanto vale farlo ora al posto di rischiare altre perdite indesiderate”

“Capisco – iniziò serafico Silente – però, visto che ormai hai imparato a schermare la mente voglio che tu mi dica la tua motivazione, voglio sapere cosa ti ha spinto a prendere questa decisione!”

“Vendetta preside, pura e semplice vendetta. Sussurrò Harry come se quella fosse la cosa più sensata ed intelligente del mondo

“Sai che è una strada pericolosa”

“Si”

“Sai che rischi di diventare come lui?”

“Sai che non devi per forza uccidere i mangiamorte, Bellatrix in particolare, ma solo Voldemort?”

“Si”

“Naturalmente sai anche che se ucciderai Bellatrix diventerai esattamente come lei, un’assassino?”

Si, lo so, ma non sarà certo questo che mi fermerà, ed anzi, se vuole saperlo anche Minus sarà uno dei miei obbiettivi”

 

A queste parole Molly Weasley svenne, la consapevolezza che il suo Harry, il suo ottavo figlio, il dolce bambino che aveva aiutato a superare la barriera del binario 9 e ¾ solo cinque anni prima sarebbe diventato un crudele e sadico assassino era troppo per il suo cuore, e così, mentre Harry, Silente, Piton e Moody continuavano il loro discorso il resto dell’Ordine aveva porto la sua attenzione verso la donna.

 

Grazie allo svenimento della signora Weasley i quattro conversali si allontanarono dalla cucina ed entrarono nella prima stanza disponibile seguiti rapidamente da Lupin, che, appena notato l’allontanamento dei quattro, li aveva immediatamente seguiti.

 

Potter, sai tuo padre e tua madre era tra i migliori Auror in circolazione sedici anni fa e che non sono riusciti a difendersi in uno scontro frontale contro Voldemort? Lo sai questo?? Vuoi fare la loro fine??” disse bruscamente il professore di pozioni appena Silente aveva sigillato la stanza per evitare interferenze esterne.

Severus calmati”

“No, Albus, non mi calmo affatto, come può questo moccioso anche solo pensare di affrontare Voldemort e sconfiggerlo, nessuno ha mai osato tanto, neanche te, e lui non è certo al tuo livello”

“Hai ragione Mocciosus – rispose Harry disturbato dalla totale mancanza di fiducia da parte del professore – non ho certamente la stessa esperienza del preside, ma probabilmente sono molto più potente per quanto ne sappia, io sono l’unico che può uccidere Voldemort secondo la profezia, IO, non il preside, IO ho perso i genitori per colpa sua, io ho perso Sirius per colpa di Bellatrix, io ho trascorso la mia infanzia e le mie estati dai Dursley per colpa di Minus; io ho affrontato alla pari Voldemort dopo la notte della sua resurrezione, io ho sconfitto la sua Imperio, io sono riuscito a scampare al suo tentativo di possedimento, IO, non voi, ed è per questo che voglio farla finita ora, non voglio rischiare di perdere nessuno a cui voglio bene mentre io sono a Hogwarts al sicuro o dai Dursley, no, sono stufo che altri combattano questa battaglia, è la mia battaglia e io la concluderò, nel bene o nel male che sia.”

 

Piton e Moody rimasero interdetti dalla durezza delle parole del giovane Grifondoro, Lupin aveva completamente perso la parola, solo Silente sembrava perfettamente calmo e rilassato: “Harry, ragazzo mio, come hai detto questa è la tua battaglia, ed è giusto che tu la combatta, ma non mi sembra ne il tempo ne il luogo per farlo, è troppo presto, e tu non sei ancora pronto” affermò il preside nella speranza di far cambiare il ragazzo

“Ha ragione preside, non sono ancora pronto, mi manca ancora un incantesimo per poter realizzare il mio piano, devo imparare come creare delle passaporte, ma se voi tutti le creerete al mio posto eviterò un’inutile perdita di tempo e alla prossima riunione dei mangiamorte potrò affrontare il caro Tom

“Vedo che sei completamente convinto della tua decisione, beh, in questo caso non posso fare niente per farci niente…va bene, ti aiuteremo a creare le passaporte, anche se devi spiegarci il piano”

Ma Albus, non vorrai davvero lasciar andare Harry?” a parlare era stato Lupin, che per la prima volta nella serata aveva trovato la forza di parlare, l’angoscia di poter perdere anche Harry dopo James, Lily e Sirius gli aveva completamente tolto le parole di bocca.

Si Remus, non penso ci sia altro da fare, lo farebbe anche se noi non gli dessimo il permesso, solo che lo farebbe senza l’adeguata preparazione, quindi è meglio offrirgli tutto il nostro aiuto che mandarlo da Voldemort allo sbaraglio” rispose Silente con tono pratico.

“Bene, quindi se a voi sta bene io avevo pensato di…”

 

PITON’S POV

 

Non avrei mai pensato che il figlio di Lily avrebbe preso così presto questa decisione; ma forse è veramente meglio così, forse riuscirà davvero nel suo intento, speriamo però che la sua sete di vendetta non lo trasformi in un signore Oscuro, certo l’idea di Albus di aggiungere una dose di belladonna insieme alla pozione antidolorifica è un’ottima precauzione, squallida certo, ma ottima; se dovesse trasformarsi non ci sarebbe paragone, Voldemort a confronto sarebbe un bambino che gioca con i soldatini.

Spero con tutto il cuore di poter tra un mese iniettargli l’antidoto; per quanto mi stia antipatico preferirei trovarmelo il primo di settembre a Hogwarts che sotto qualche metro di terra; sempre ammesso che vinca, ma sono fiducioso, è potente, molto potente; e la vendetta, per quanto cattiva consigliera, può un’ottima alleata in battaglia…

 

SILENTE’S POV

 

Avrei dovuto aspettarmelo, i permessi di Caramell, l’allenamento con Alastor, quel sentimento di vendetta nel suo cuore; è questo che mi preoccupa, cosa diventerà Harry se sconfiggerà Tom, ne diventerà il successore o diventerà quell’eroe che tutto il mondo magico vuole che sia.

Non so davvero che pensare, spero solo che ce la faccia e torni da noi, sano e salvo, in fin dei conti Alastor ha detto che sconfiggerebbe facilmente qualsiasi Auror in circolazione e che con ogni probabilità anch’io rimarrei sconfitto, ma Tom è esperto, tremendamente esperto, mentre Harry è tremendamente giovane… non so proprio che pensare…

 

REMUS’ POV

 

Ramoso, Felpato, Lily, penso che voi non avreste voluto questo vero? Voi non avreste voluto vedere Harry così cinico e crudele, vero? Beh, io non so che fare, non so che dire per fermarlo e onestamente non so se sia giusto fermalo.

La profezia dice che lui è l’unico che potrebbe sconfiggerlo, ma ho paura, paura di rimanere definitivamente solo, vi ho perso uno dopo l’altro senza poter far niente; lui è l’unica cosa che mi è rimasta di voi, e non voglio perderlo; si, è egoistico, ma non posso farci niente, mi sento sempre più solo, ed Harry almeno mi ricorda un po’ tutti voi…

 

MOODY’S POV

 

Non pensavo che il ragazzo fosse così temerario, lo pensavo posato e tranquillo come Lily, invece ha preso tutto da James, certo, la perdita di Sirius deve essere stata un brutto colpo, ma non avrebbe certo cambiato così radicalmente una persona; spero solo che ne esca vivo, è da ben prima della morte dei Potter che qualcuno non osa attaccare Voldemort direttamente, e nessuno di quelli che ci aveva provato è mai tornato per raccontarlo; ho fiducia nel ragazzo, ma credo che questo sia un compito troppo pesante per lui…

 

HERMIONE and RON’S POV

 

Perché, perché non ci hai detto niente, noi siamo i tuoi amici, i tuoi migliori amici, non pensi che più e più volte ci siamo meritati la tua fiducia, ma no, tu no, troppo accecato dall’odio, troppo sedotto dalla vendetta per parlare con i tuoi amici; Harry, sappiamo bene che questa volta non possiamo fare niente per aiutarti e che non possiamo fare niente neanche per fermarti, ma sappi una cosa, devi tornare da noi, perché noi ti amiamo, e non vogliamo perderti certo adesso.

 

### Dieci Giorni dopo… ###

 

VIRGINIA’S POV

 

Piton ti ha appena dato l’informazione che aspettavi da giorni e che noi tutti temevamo; stasera, tra un’ora più precisamente, Tom ed i suoi mangiamorte si incontreranno, non sappiamo dove, Piton non ha voluto dircelo.

Ed eccoti li, davanti allo specchio, che ti stai allacciando gli stivali che, come tutta la divisa che hai pian piano indossato è fatto con una speciale conciatura di diverse pelli di drago; secondo il Ministero dovrebbe proteggerti da gran parte degli incantesimi, speriamo bene, vorrei rivederti ancora stasera, e vedere magari il tuo sorriso, e non quel ghigno che hai da quando è morto Sirius, voglio di nuovo perdermi nei tuoi occhi verdi e non vederci odio.

Sei così bello Harry, bello e concentrato, così concentrato che non ti sei neanche accorto che ti sto spiando dall’uscio della porta ed ora sto per fare una cosa che non ho mai fatto, sto per entrare ed abbracciarti, per infonderti coraggio, per tranquillizzarti per farti sapere che ti aspetto, per farti sapere che ti amo, beh, forse quest’ultima no, però voglio farti sapere che io sono qui, e aspetterò fiduciosa il tuo ritorno

 

HARRY’S POV

 

Grazie di questo abbraccio piccola Ginny, forse, se lo avessi fatto qualche mese fa ed in un contesto diverso, magari tra noi due sarebbe scoccata la famosa scintilla, ora, invece, questo abbraccio non mi dice niente, o quasi, si, mi dice che se sopravvivrò a stanotte ci sarà qualcuno che mi aspetterà, ma mi spiace, non mi dice che ho qualcuno per cui tornare; no, non c’è posto nel mio cuore per questo, se ce ne fosse, allora inizierei ad aver paura, paura di non riuscire a tornare, da te, da Hermione, da Ron, da tutti gli altri ed allora la mia sconfitta sarebbe certa, invece no, nel mio cuore c’è posto solo per odio e vendetta, sentimenti che non daranno vantaggi a Tom e che mi permetteranno, forse, di tornare indietro, come assassino, questo è certo, ma almeno vivo, e senza più l’ombra della morte che mi segue.

 

###

 

Piton era decisamente nervoso, il piano del ragazzo era tanto ingegnoso quanto ardito, il trasferire con piccole passaporte tutti i mangiamorte nella Sala Grande di Hogwarts era un’idea pressoché geniale, ma il fatto di lasciarlo solo contro il Signore Oscuro, Bellatrix e Minus non era una prospettiva esaltante, non che Minus fosse un problema per il ragazzo, ma gli altri due si che erano ossi duri, ma oramai non c’era più tempo da perdere, tra meno di cinque minuti si sarebbero dovuti smaterializzare nel covo di Voldemort, ed il ragazzo non era ancora sceso.

 

“Muoviti Potter, ci restano pochi minuti” gridò il professore di pozioni spalancando la porta ed interrompendo l’abbraccio dei due ragazzi

“Arrivo subito professore” rispose Harry abbassando le mani di Ginny dal petto con le sue e girandosi per guardarla in faccia e salutarla; “Ci vediamo Ginny”

“Di- dimmi che…” ma la frase singhiozzante della ragazza fu interrotta da un dito del moro che poggiandosi sulle vermiglie labbra di lei le impedirono di continuare

“Non posso Ginny, non posso dirtelo; mi dispiace” e detto questo si avvolse nel mantello dell’invisibilità del padre  lasciando visibile solo la testa ed iniziò a scendere le scale a fianco del professore.

“Ricapitoliamo il piano, appena arrivati usufruendo della tua invisibilità attacchi le passaporta sui mantelli di tutti i mangiamorte esclusi i famosi tre ed una volta finito ci spedisci tutti dagli Auror ad Hogwarts, giusto?” ripetè Piton con fare serio

“Semplice e geniale, non trova?” rispose rilassatissimo Harry, come se quella che stesse per affrontare fosse la più facile delle partite a Quiddtch.

“Speriamo bene, ricordati che per attivarle devi dire ‘Sala Grande’ come se fosse la polvere volante”; “Si professore me ne ricorderò, non si preoccupi, ora andiamo” e detto questo Harry afferrò il vecchio libro che fungeva da passaporta

Potter…”

“Si?”

“La testa, coprila, o ti scopriranno ancora prima che tu respiri”

Ops, è vero” e detto questo, con il solito strappo all’ombelico, iniziarono il trasferimento.

 

  
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