̶  Vorrei tanto sapere perché non possiamo impostare l'Olimpo secondo un'organizzazione democratica! Elezioni secolari, anche millenarie se preferite, un po' di sana propaganda, comizi in agorà all'antica, niente despoti innamorati di teste vuote come Shakespeare... ̶
 ̶  Hey, vacci piano con gli insulti! Mio figlio è considerato il più eminente drammaturgo della cultura occidentale!  ̶  protestò Apollo, alzando un dito con fare saccente.
 ̶  Da quand'è che hai imparato ad esprimerti con tanta solennità?  ̶  domandò stupito Ermes.
 ̶  Ho imparato a memoria la definizione di Wikipedia. Serve a fare bella figura con le donne. La parte più difficile è spiegare come un ragazzo apparentemente ventenne possa rivendicare la paternità di un uomo nato quattrocento anni fa...  ̶  spiegò il dio, prendendosi la collottola con una mano.
Atena ne approfittò per ribadire ancora la sua bassa considerazione della gerarchia divina, spingendo svogliatamente la carrozzina di Efesto. Zeus li aveva inviati a ispezionare il quartiere alla ricerca degli altri membri del GVD, il Gruppo Vacanze Divino, per comunicare a tutti la sua grande decisione di girare un film. Ovviamente nessuno si era potuto permettere di protestare, il padre degli dei era molto famoso - Dioniso ne era la massima testimonianza - per le sue punizioni, e nessuno aveva voglia di passare qualche centinaio di anni a fare da animatore sottopagato al Campo.
 
 
 ̶  Dobbiamo trovare sette dei in borghese tra almeno nove mila persone.  ̶  dichiarò Atena, fermandosi a scrutare il fiume di gente che camminava per la strada.
 ̶  Possiamo tendere loro delle trappole!  ̶
Efesto fu fulminato dalle occhiate degli dei presenti.  ̶  Che volete? Sarebbe il metodo più veloce!  ̶
Immerse una mano nella tasca della carrozzina, prendendone lo zaino da viaggio di Ermes. Trafficò per qualche secondo con cerniere e legacci, poi ne estrasse vittorioso un hot dog. Lo agitò un paio di volte in aria, poi si fermò, in attesa.
Dal fondo della strada, accompagnato da una serie di imprecazioni che tiravano giù dall'Olimpo - in maniera più o meno delicata - mezzo pantheon, si intravide il galoppo di una figura scura, seguita da una leggermente più minuta.
Nel giro di cinque secondi e mezzo, dopo aver mietuto diverse vittime sul suo cammino, Cerbero arrivò in mezzo agli dei, sbranando immediatamente il panino. Dietro di lui, aggrappato al guinzaglio di quel demone ridotto alle moderate dimensioni di un cavallo, c'era un Ade ansimante e sudato.
 ̶  Esigo... immediatamente... delle... spiegazioni.  ̶  sussurrò infuriato tra una boccata d'aria e l'altra.
 ̶ Dobbiamo radunare tutti gli dei, abbiamo una brutta notizia da darvi.  ̶  spiegò pazientemente Ermes, pescando dal suo zaino un Ventolin e porgendolo allo zio.
Dopo aver ripreso il fiato, e aver rabbonito Cerbero con un'altra dozzina di hot dog, Ade squadrò con cattiveria i presenti.
 ̶  Fatemi capire, i messaggi-Iride sono passati di moda?  ̶
 ̶  Abbiamo avuto un black-out alla sede di Los Angeles, questa zona non è coperta per un paio di ore  ̶  si giustificò Ermes, mentre George e Marta strisciavano fuori dalla sua tasca mostrando che l'iPhone del dio segnalava l'assenza di campo  ̶  e poi è stata un'idea del Disabile.  ̶
 ̶  Scordati l'aiuto delle Arpie per almeno cento anni, inventati qualche drone volante che le sostituisca nel trasporto aereo.  ̶  sibilò Ade, fulminando Efesto con lo sguardo  ̶  Per colpa tua la mia nuova felpa mi è caduta di mano: c'erano almeno sette anime che ora Caronte dovrà andare a ripescare, e di sicuro romperà ancora le scatole per un aumento.  ̶
 
 
 ̶  Ma ogni tanto non pensi a tua moglie?  ̶  chiese sdegnata Atena, incrociando le braccia e riprendendo le sue fattezze standard.
Dioniso sospirò, roteando gli occhi:  ̶  Evitami la morale, Sapientona, quando ci siamo sposati Arianna sapeva benissimo che non sono il dio della fedeltà o del matrimonio, e poi non sei mica Afrodite, avevo solo intenzione di guardarti un po'.  ̶
Era infatti bastato che Atena assumesse l'aspetto di una bionda prosperosa perché Dioniso spuntasse tra la folla, avvicinandosi alla dea con aria baldanzosa, per poi accorgersi troppo tardi di avere davanti la sorellastra.
Dopo che Atena di era offesa per l'insulto sottinteso alla sua bellezza, avevano bisticciato ancora qualche minuto, lanciandosi addosso libri e tralci di vite, fino a quando Ade non era riuscito a dividerli lasciando che due delle teste di Cerbero ringhiassero contro di loro.
Avevano deciso di camminare un po' lungo la strada guardandosi intorno, quando sentirono un giapponese lamentarsi a gran voce. Era il proprietario di una bancarella abusiva piazzata in una stradina secondaria, una di quelle dove puoi trovare praticamente qualsiasi cosa, dai timer da forno a forma di gallina ai cappelli con i fuochi d'artificio incorporati. Il gruppo di divinità si avvicinò incuriosito, sbirciando oltre la calca che si era formata.
 ̶  Sbaglio o quel tipo in prima fila assomiglia tanto a zio Possy?  ̶
Apollo indicò un ragazzo abbronzato con i bermuda hawaiani e una canotta fluo con la scritta "SONO IL DIO DELLA PASTA ALLE VONGOLE".
 ̶  Hey, voglio i diritti d'autore per quella frase!  ̶  si lamentò Ermes, ricordandosi della gita in Sicilia.
Il vecchio giapponese gli stava tirando contro dei chicchi di riso, probabilmente imprecando nella sua lingua, mentre Poseidone tentava disperatamente di resistere alla tentazione di tramutarlo in cavalluccio marino.
Avanzando lentamente tra la folla, il gruppo riuscì a raggiungerlo, mentre il dio sembrava sul punto di cedere.
 ̶  Vedete quella teca piena di meduse? Ecco, prima c'erano venti pesci tropicali anche discretamente rari, in pessimo stato e con l'acqua sporca da far pena.  ̶  raccontò Poseidone quando si sentì chiedere spiegazioni  ̶  Mi ha sentito parlare con loro mentre li spedivo verso le Bahamas ed ha iniziato ad urlare. Gli ho anche regalato quelle meduse, non capisco perché deve agitarsi tanto!  ̶
Atena spiegò con pazienza allo zio che probabilmente al giapponese non interessava assolutamente nulla di quelle misere meduse, mentre Apollo tranquillizzava il venditore (a furia di haiku aveva imparato molto bene il giapponese) e gli metteva rapidamente in mano alcune dracme.
 ̶  Quanti dobbiamo recuperarne ancora?  ̶  chiese annoiato, dopo averlo rabbonito.
 ̶  Troppi. Tra cui Artemide. Come si fa a cacciare una Cacciatrice? Secondo me tua sorella è in grado di farci fuori alla minima traccia di tensione nell'aria...  ̶  considerò Ermes, grattandosi la nuca preoccupato.
 ̶  Siamo dei, non può ucciderci.  ̶  fece notare Poseidone, ancora seccato per il litigio con il giapponese.
Apollo gli rispose con un'occhiataccia eloquente.
 ̶  L'ultima volta che abbiamo litigato mi ha incendiato la Ferrari, ha rubato il mio quaderno di haiku preferito e ha convertito tutte le ragazze che mi interessavano in quel periodo alla castità delle Cacciatrici.  ̶
Poseidone alzò le sopracciglia, aggrottando la fronte.
 ̶   Secondo me quella dea ha il ciclo mestruale 365 giorni l'anno.  ̶
Apollo annuì convinto, mentre Atena schioccava le dita per attirare l'attenzione.
 ̶  Ragazzi, c'è un problema: abbiamo perso Efesto.  ̶
 



*piccolo angolo dell'autrice*
Saaalve! Come promesso ho cercato di aggiornare entro tempi relativamente brevi :)
Ecco il primo vero capitolo della storia, non troppo lungo perchè troppe demenzialità in una volta fanno male purtroppo. Che dire? C'è una piccola citazione della vecchia serie, non sono riuscita a farne a meno :P
Taaaantissimi ringraziamenti alle quattro anime che mi hanno regalato una recensione (siete state molto dolci ad apprezzare questa storia pazzerella xD) e a tutte quelle che seguono silenziosamente il racconto!
Spero di avervi strappato un sorriso con questo gruppo di divinità fuori di testa ;)
BYE!