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Autore: Sherlokette    25/09/2014    2 recensioni
So che ad Halloween manca ancora un mese e più, ma non vedevo l'ora di pubblicare questo nuovo capitolo speciale (e anche per voi, lettori cari, che avete fin troppa pazienza ;) )!
Chi non adora Halloween? E chi si aspetterebbe di provare una strana sensazione proprio in un'occasione simile?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell'Autrice: Un caloroso saluto a tutti! :) Per farvi ingannare l'attesa della terza parte di quella che si è rivelata una serie da voi parecchio apprezzata, avevo già pubblicato un capitolo extra riguardante Mystery e l'acquisizione dei suoi nuovi poteri. Dato che ormai siamo vicini ad Halloween ecco un altro speciale dedicato alla Wiccan, a Loki e a tutta la compagnia (chi più chi meno XD)!

 

 

 

Ero molto orgogliosa del mio costume: poggiai le mani sui fianchi e rimirai il mio riflesso nello specchio, compiaciuta delle calze a righe orizzontali bianche e nere.

Per evitare noiose descrizioni ve lo dirò e basta: ero vestita da Alice in Wonderland.

E cosa ancora più importante ero riuscita a convincere Loki a vestirsi in tema con me.

Andai per l'appunto a vedere se era pronto, trovandolo indaffarato a sistemare i suoi accessori.

-Sei un Cappellaio Matto perfetto, lo sai? -

-Grazie. Ma temo che il cilindro sia troppo largo. -

-Impossibile, è una taglia in più della mia, quindi deve essere preciso. Ah, a proposito, hai visto il gatto? -

-Lo avevi lasciato in cucina se non sbaglio. -

-Grazie! -

Tornai presto tenendo sottobraccio il mio peluche del Cheshire Cat: - Pronto? -

Il dio si agganciò i polsini del cappotto: - Andiamo. -

 

 

 

Quando qualcuno pensa che Tony Stark non sia in grado di superare la grandiosità della festa precedente con quella successiva si sbaglia di grosso.

Il nostro “caro” miliardario aveva affittato uno spaziosissimo locale e lo aveva fatto arredare con festoni, palloncini e quant'altro tutti rigorosamente in arancio e nero, e aveva incaricato un dj, travestito da lupo mannaro, di metter su e mixare musica da brivido assieme ad altre più tranquille, creando un fantastico contrasto fra ritmi veloci e lenti.

Un autentico banchetto si era sostituito al più semplice bouffet, facendo mostra di dolci tipici di Halloween e pietanze e bevande che recavano nomi assurdi o spaventosi, come degli strani biscotti a forma di teschio che assaggiai (sapevano di limone).

Tutti gli invitati erano in costume, e contai una buona ventina di vampiri, una dozzina di streghe e tanti scheletri. Notai divertita, in mezzo a chi stava seduto al piano bar, Clint e Natasha: l'arciere si era travestito da Robin Hood, senza indossarne però il tipico berretto, mentre lei aveva indosso un completo piuttosto attillato da gatta nera, con tanto di coda e orecchie.

Continuando a guardarmi attorno vidi Pepper, con un semplice cappello a punta da strega in testa, e lasciai un attimo Loki per andarla a salutare e fare due chiacchiere.

Con lei c'era anche Bruce, travestito da scienziato (mi spiegò solo dopo che si trattava di Frankenstein), e me ne stupii.

-Non cercavi di evitare le situazioni stressanti? - domandai.

-Mi ha convinto Tony. E poi Halloween è la mia festa preferita. -

-Sì, è divertente, bisogna ammetterlo! - esclamò Steve facendosi avanti da un angolo. Lui era travestito da militare da film d'azione, - Basta vedere Stark. -

Tony stava accanto al dj, e per l'occasione si era travestito da zombie, mettendosi pure un'ascia finta in testa.

Poi vidi Thor in pista, che provava a seguire i passi di una ragazza dai lunghi capelli castani, vestita da sirena.

-Hey, Pepper, lei chi è? - domandai, incuriosita.

-Jane Foster. È la ragazza di Thor; voleva restare solo qualche giorno ma l'ha convinta a rimanere per la festa. -

-E che cosa fa? -

-E' una scienziata, si occupa... -

Ma la musica alzò improvvisamente di volume e non la sentii.

Pensai allora che più tardi sarei andata a presentarmi, quando notai una cosa: una ragazza, vestita da infermiera sexy, stava parlottando con Loki vicino al tavolo del bouffet.

Mi misi a guardarli: ridevano e scherzavano fra loro, e mi ritrovai a detestare ogni cosa di lei, dai lunghi capelli biondi che le ricadevano su una spalla e ondeggiavano setosi, alle gambe lunghe e slanciate, fino a quella divisa troppo striminzita per i miei gusti.

-Qualcosa non va? - domandò Pepper.

-No, niente... - Non mi davo una spiegazione a quello che sentivo.

Non avevo mai visto il dio degli inganni flirtare con qualcuno, e il modo in cui lei rideva per qualche battuta di lui mi irritava da impazzire.

Strinsi la presa sul mio bicchiere, dimenticandomi per un attimo di controllare il mio tocco congelante, e lo ricoprii di cristalli di ghiaccio.

-Sei certa che sia tutto a posto? - ribadì, più preoccupata, l'assistente.

-Assolutamente... - sibilai. L'infermiera fece cenno a Loki di chinarsi verso di lei, e gli sussurrò qualcosa all'orecchio.

Perchè lui non se ne liberava?

Perchè non veniva a lamentarsi da me come quando le mie ex colleghe lo molestavano, a Londra?

Mi sentii il sangue ribollire.

Dannazione.

Mi scoprii gelosa.

“Io? Gelosa? Non lo sono mai stata; non siamo assurdi!!”

Eppure non riuscivo a dare altro nome a quello che provavo nel vedere quei due così in confidenza.

Quando la bionda accennò un invito a Loki a seguirla in pista per un ballo lento, decisi di intervenire: posai, forse con troppa forza, il mio bicchiere su un piano, e le creai sotto i piedi una piccola lastra di ghiaccio. Lei non se ne accorse e ci scivolò sopra, e mi sorpresi nel desiderare che finisse a terra col suo bel sederino da modella. Ma qualcuno, vestito da Jason di “Venerdì 13”, la afferrò prontamente. I due rimasero a guardarsi per un attimo, poi lei lo seguì in pista, dimenticandosi del dio.

Quest'ultimo si accorse del ghiaccio e mi fissò, incredulo.

Con non chalance feci spallucce e ripresi il mio drink analcolico. Non avevo ottenuto di farla cadere, ma almeno l'avevo allontanata da lui.

 

 

 

La festa proseguì serenamente per tutti tranne che per me: ogni ragazza che si fermava a parlare per più di cinque minuti con Loki diventava vittima di qualche mio tiro mancino.

Ad una cominciai a far nevicare in testa.

Ad un'altra congelai il drink.

Alla terza il dio degli inganni venne da me: - Si può sapere qual'è il tuo problema? -

Fingendo indifferenza, risposi: - Come dici? -

-Questi scherzetti sono opera tua, lo capirebbe chiunque. -

-Quindi? -

-Quindi smettila. -

Rigirai i cubetti di ghiaccio nel mio bicchiere con la cannuccia: - Oh, andiamo, tu non hai mai fatti scherzetti ad una festa? -

-Non è questo il punto. Li hai giocati solo a quelle ragazze che mi venivano vicino. - Lui sogghignò: - Devo dedurre che il loro starmi attorno ti infastidisca. -

Ignorando la sua provocazione, tirai un sorso con la cannuccia e aggiunsi: - Preferisci forse che cambi bersaglio? -

-Sei una gran dispettosa, Alice! - scherzò, marcando bene il nome del mio personaggio.

Fu il mio turno di sogghignare: - E' Halloween dopotutto. E se combinassimo uno scherzetto io e te? -

Sapevo che non avrebbe potuto resistere ad una simile offerta.

E infatti domandò: - Cosa avevi in mente? -

-Sei tu il re delle illusioni. Stupiscimi. -

-Neanche un piccolo aiuto? -

Ci pensai su: - Fantasmi. Pipistrelli. Fai urlare tutti dalla paura. -

-Bene. È questo che vuoi? -

Loki puntò la sfera stroboscopica che ruotava in alto sopra la pista da ballo: - E paura sia. -

Vi scagliò contro un lampo di luce verde che andò a rifrangersi nei minuscoli specchi che costituivano l'oggetto, facendo cambiare la luce nel medesimo colore. Tutti i presenti si bloccarono, sorpresi, quando uno stormo di grossi pipistrelli cominciò a calare sulle loro teste, facendo strillare le signore.

-Mi ricorda Londra... - dissi al mio amico, dandogli la mano perchè battesse un cinque.

-Posso fare di meglio. Parlavi di fantasmi, no? - Ignorando la mia mano, riprese con le illusioni, e mentre i pipistrelli svanivano in una nube di fumo nera, essa si ricombinò in aria e schiarì, creando una grande testa fantasma sghignazzante, che esplose in un nugolo di fantasmi più piccoli; questi cominciarono a saettare con gridi acutissimi in mezzo alla folla, spaventandola.

-Loki!!! - Thor ci raggiunse, visibilmente contrariato: - Fai sparire subito questi spettri! -

-Oh, andiamo, perchè fai il guastafeste? - mi lamentai io.

I due fratelli mi guardarono, e il maggiore riprese: - Tu hai davvero una pessima influenza su di lei, lasciatelo dire. Ora fai sparire i fantasmi! -

-Come vuoi. - In un attimo la sfera tornò della sua luminosità normale, e le grida cessarono.

Per salvare la situazione, Tony annunciò nel microfono: - Un bell'applauso per il nostro illusionista di stasera, Loki! Ci ha regalato un bello spavento, vero? Ma non temete, la festa continua!! -

Ci fu effettivamente un applauso, ma suonava poco convinto.

Il dio degli inganni si sedette accanto a me quando l'altro tornò da Jane: - Che peccato. Mi stavo giusto riscaldando. -

-Certa gente non apprezza le tue arti. -

Lui accennò un mezzo sorriso alla mia affermazione: - Ma abbiamo ancora una faccenda in sospeso. -

-Ah sì? -

-Sarò più diretto: perchè hai fatto allontanare quelle donne da me? -

Smisi di giocherellare con la cannuccia nel bicchiere e pensai a cosa inventarmi. Non potevo dirgli la verità.

-Sei gelosa? -

Mi prese un colpo. Mi ero quasi dimenticata del nostro contatto telepatico, dato che vi facevamo ricorso raramente, ormai.

-Tu sei gelosa! - ripeté Loki in tono trionfante.

-Non è vero. E non dirlo come se fosse una cosa bella... - mi imbronciai.

-Sei adorabile mentre neghi l'evidenza. -

-Piantala. -

-Stai arrossendo. -

-Perchè mi stai facendo arrabbiare, ok? - Evitavo accuratamente il suo sguardo.

-Va bene. Se non è vero, allora non ti dispiacerà se me ne andrò a ballare con quella sensuale e affascinante donna ragno, vero? - Lui si alzò, e istintivamente lo aferrai per un braccio.

Mi diedi dell'idiota.

-Devo intendere che vuoi ballare tu con me? - ricominciò lui.

Ero spiazzata. Rimasi come inebetita da quell'invito, e prima che riuscissi ad elaborarlo ero già stata portata in pista da Loki.

Volevo nascondermi sotto terra con tre strati di cemento a coprire la buca.

Lui mi portò una mano sulla sua spalla e tenne sollevata l'altra, mentre l'altra sua libera si posò sul mio fianco.

Mi irrigidii. Ero una frana nel ballo.

-Segui me se hai paura di sbagliare - mormorò Loki.

-Smettila di leggermi nel pensiero, per favore. -

-Va bene, non ti arrabbiare, Mystery. -

Alzai la testa per guardarlo. In quel momento cominciò la musica, piuttosto dark per restare in tema con la festa ma che parlava di argomenti come l'amore perduto e via dicendo. Abbassai lo sguardo.

La trovavo sdolcinata, considerando con chi stavo ballando.

Il mio cuore non cessava di martellarmi nel petto, quasi volesse farsi vedere come nelle scene dei cartoni animati, e sentivo la faccia talmente rovente ceh credevo di avere la febbre.

“No, per favore, no...” pensavo, nel panico, “E' un mio amico, non posso; non deve succedere, non... devo...”

Feci allora l'errore di guardarlo negli occhi.

Fu come se li vedessi per la prima volta. Nella semi-oscurità e nel caldo soffocante della folla, quelle pozze verdi-azzurre sembravano brillare di luce propria.

“Non posso... Innamorarmi di lui...”

  
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