Chapter two
how can you go on,
so
sweetly?
Nana
e Yasu – Baita, in un luogo imprecisato del
Giappone
“Hai visto le news?” sbottò Nana, con la sigaretta ficcata in bocca.
“No, che c’è di nuovo?” Yasu sgranò gli occhi.
“Ma
come pelato,
stanno dando un nostro servizio in tv”
“E dovevo guardare le news per sapere questo?”
“Stupido, stupido” Nana gli arrivò una mano sulla testa.
“Ehi, calmati, sono pure pelato, se mi picchi sulla pelle mi fai male”
“Oh, poverino” Nana si avvicinò delicatamente a lui, dandogli un bacio sulla guancia.
“Nana…” mugugnò Yasu, suonava come un rimprovero.
“Che c’è?” lei alzò le sopracciglia.
“Non … vicino” lui la scostò con una mano.
“Oh tutti questi problemi che si fanno i pelati” mormorò a denti stretti.
Yasu la guardò un attimo.
Shin
– Appartamento, vicino Tokyo
Shin aspirò il fumo. Guardò l’orologio. Erano le quattro del pomeriggio.
“E io sono stato qui fermo per due ore?” sgranò gli occhi e si alzò.
“E per di più parlo da solo…” mugugnò, cadenzemente. “Sono uno stupido…” si versò del latte dal cartoccio e lo bevve tutto in un sorso.
“La tua
bocca accanto alla mia…
lo
vedi, formiamo un cuore!”
“Come sei
dolce, Reira”.
Shin guardò il vuoto, serio.
Toc. Toc.
Alzò un sopracciglio, sorpreso. “Sì, chi è?”.
“Sono Misato, Shin. Posso entrare?”
Shin aprì la porta. “Certo, entra pure”.
Misato gli sorrise apertamente.
“Sei un tesoro Misato a passare nel mio appartamento, a trovarmi”.
Misato lo guardò negli occhi. “Oh, Shin è un piacere” quasi fece un inchino, ma venne rimproverata da lui.
“Questi… non c’è bisogno che li fa con me, intesi?”.
“Okay”.
“Ecco, brava” mugugnò Shin toccandole leggermente la testa.
“Allora… mi hai portato il pranzo?” gli occhi di Shin brillarono.
“Veramente no…” Misato sgranò gli occhi.
“Ah… bè, fa niente, non ti preoccupare…”
“D’accordo. Comunque, se vuoi possiamo andare a prendere qualcosa nel negozio qui a fianco”
“Certo, non ci avevo pensato” Shin sorrise, seguendola.
Nana
e Yasu – Baita, in un luogo imprecisato del
Giappone
“Yasu, dov’è quel disgraziato di Nobu?”
“Credo
sia a pesca”
Nana sgranò gli occhi. “A pesca a
quest’ora?” la sigaretta le penzolò
dalle
labbra. “Ma sono appena le nove della mattina!”
“Senti, pensa per te che ti svegli per guardare le news…”
Nana lo guardò male, sbattendo i denti. “Come… pelato?”
Yasu scosse la testa. “Nulla… nulla”
“Devo trovare Nobu… torno più tardi, e tu non ti staccare dalla televisione!”
Yasu la guardò fisso, con la sigaretta penzoloni.