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Autore: RDeutch    17/10/2014    2 recensioni
[Vampire Academy][Vampire Academy] Questa storia nasce dal mio profondo amore per i Romitri. La storia mi è venuta in mente grazie ad un dubbio: e se Rose fosse una moroi e Dimitri il suo guardiano?
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Capitolo 2 Dimitri scese per primo e mi aprii la portiera tenendo la mano tessa verso di me per aiutarmi a scendere. In altri casi avrei risposto a qualunque ragazzo che ce l’avrei fatta da sola a scendere ma non in quel caso, ero troppo distrutta per fare l’adolescente scorbutica e maleducata che sono,lasciai da parte il mio brutto carattere e afferrai lentamente la sua mano.
-Grazie. - risposi io con un leggero tono di voce.
Mi diressi verso il portabagaglio per aiutare gli altri guardiani a prendere la roba, avevo perso i miei genitori ma non sarei stata  così maleducata da lasciar portare agli altri la mia roba.
-Non si preoccupi principessa, non c’è bisogno che lei lo faccia,  ci occupiamo noi dei bagagli. - mi rispose un altro guardiano, era alto e muscoloso come Dimitri, con capelli biondi e occhi azzurri.
-E’ la mia roba, almeno lasciami prendere una borsa. - a malincuore il guardiano me la lasciò prendere. Era strano essere chiamata principessa, solo adesso avevo fatto caso che tutti mi chiamavano così.
-Qual’ è il tuo nome? - domandai io al guardiano biondo.
-Johnathan. - rispose lui senza lasciar tradire nessuna emozione.
-Sei inglese?
-Si nota così tanto? - chiese lui con un leggere sorriso.
-Capelli biondi, certo che si nota. - scherzai io. Camminammo tranquillamente quando cinque guardiani si misero intorno a me perché un venditore ambulante si avvicino a me per vendermi non so cosa. Povero uomo, si spaventò e se ne andò immediatamente.
-Non c’era bisogno di tutto questo, avete spaventato  quel pover’ uomo.
-Era per la tua sicurezza. - rispose Dimitri da dietro di me.
-Si ho capito, sono una principessa e bla bla bla ma non terrorizzate la gente. - dissi agitando le mani per aria. Johnathan aveva preso il posto di Dimitri dietro di me e Dimitri si mise accanto a me con lo sguardo pronto a sorprendere ogni pericolo futuro.
Per un momento mi guardai intorno e mi ressi conto che c’erano una marea di guardiani,  alcuni che portavano i miei bagagli e altri che erano addetti alla sorveglianza della zona. Non fu bisogno di presentare i documenti perché era ovvio che tutto era già programmato e fuori ci attendeva un aereo privato che per me era troppo lussuoso ma mi accontentai e non dissi niente.
Mi avvicinai al posto dove era seduto Dimitri che leggeva beatamente un libro Western.
-Western? - domandai io.
-Si. -  rispose lui vagamente. Gli feci segno di farmi posto così mi sarei potuta sedere accanto a lui. Anche sedermi accanto a lui mi dava una sensazione di sicurezza e di conforto che mi piaceva tantissimo.
-Scommetto che la musica che ascolti e anch’essa dello stesso tipo?
-Non sempre. -  e mentre lo diceva mi accenna un leggero sorriso, era bellissimo vederlo sorridere. Rosalie Johnson, togliti questi pensieri di testa, devi pensare a come uccidere gli  Strigoi  non a mangiarti con gli occhi un figo russo.
-Come hai detto che si chiama il posto dove andiamo? Lo so che hai detto Inghilterra ma mi riferisco a qualcosa di più preciso.
-San Vladimir Academy, è una scuola.
-In questo caso riportami a Los Angeles. - dissi lasciano cadere la testa all’indietro.
-Non è una scuola come quelle a cui tu sei abituata, e poi quella è solo la seconda sede della scuola, la principale e in Montana. -  pose il libro sulle sue gambe ed era decisamente interessato a spiegarmi tutto quello che gli avrei chiesto.
-E’ perché non adiamo direttamente in Montana?
-Perché la regina è attualmente lì e vuole conoscerti e parlarti al più presto.
-La regina?! - dissi io spalancando gli occhi.
-Si, la regina. - disse lui molto tranquillo.
-E’ come’è lei e perché vuole conoscermi? - disse io ovviamente interessata a questa persona.
-Princip… - lo fermai e dissi. - Chiamami Rose.
-Allora, Rose, tuo padre faceva parte della cassata più importante del rango dei Moroi, Dragomir, mentre tua madre era una normale Moroi, non aveva nessun titolo nobiliare; quando tuo padre la sposò tutto i Moroi regali rimasero sotto shock, tutti si aspettavano che lui sposasse una Moroi regale. Nel loro primo anno di matrimonio tua madre rimasse incinta di tuo fratello, e quella fu la goccia che riempì il bicchiere : i genitori di tuo padre lo rinnegarono e gli fu tolto il titolo di principe, ma a lui non importava del suo titolo nobiliare, amava troppo tua madre. Gli fu assegnato un lavoro umile alla corte imperiale e lui e tua madre vivevano, per quello che si può dire, felici; ma non fu del tutto così: tutti gli evitavano, ai loro amici fu vietato dai rispettivi genitori di  vederli, quando la gente passava vicino a loro parlavano sotto voce di loro, in modo brutto ovviamente. Tuo fratello non aveva amici e studiava a casa con tua madre dato che non gli fu permesso di entrare alla scuola per vari motivi, al quanto stupidi secondo me.
Rimassi stupita di tutto quello che diceva ma non lo fermai, ero troppo curiosa di sapere cosa era successo in seguito.
-Dopo sette anni sei nata tu, e lì la cosa si fece molto dura per i tuoi genitori, nessuno voleva dare lavoro a tuo padre e fu così che dopo un mese che sei nata tu sparirono e nessuno ebbe più loro notizie.
-E’ decisamente qualcosa di impressionante ma come sai tutto questo e come mi hai trovata?
-Alla San Vladimir che sta in Montana, venne fatto un attacco da parte di Strigoi e quando stavo per ucciderne uno questo mi disse che non avrei potuto fermare gli Strigoi dal distruggere la casata più importante dei Moroi e in quel momento avevo pensato ai Dragomir. I tuoi nonni erano morti quindi la tua famiglia era ancora viva. Quando i tuoi genitori erano spariti si pensava che fossero morti ma ovviamente non era così. I guardiani misero quello Strigoi sotto interrogatorio e dato che era molto giovane fu facile farci dire dov’era la tua famiglia, ma quando siamo arrivai lì fu troppo tardi, per la tua famiglia fu troppo tardi. Per fortuna tu non c’eri, il fatto che tu sia andata a quella festa ti ha salvata. E riguardo al fatto di come ti ho trovata c‘entra un diario di tua madre che spiegava tutto fino alla vostra sparizione.
Tutto quello che Dimitri aveva appena raccontato mi sembrava qualcosa fuori dal normale ma per il momento era quella l’unica verità.
-Rose stai bene? - domandò lui preoccupato.
-Si, sto bene è solo che non è facile sentirsi dire tutte queste cose.
-Principessa Rosemarie, dobbiamo scendere per fare l’ultima scalata. - disse un altro guardiano.
-E chi è Rosemarie? -  dissi io.
-Sei tu, Rose. - disse Dimitri invitandomi a scendere dall’aereo.
-Dovrai raccontarmi anche questa parte. - dissi io mentre indicai il guardiano che mia aveva chiamato e poi Dimitri.
-Senza dubbio Rose.
Scendemmo dall’aereo e subito dopo mi fecero salire in un’altro, quella sarebbe stata l’ultima tappa, poi sarei arrivata in Inghilterra. Dimitri si mise a sedere in fondo e senza che io dica qualcosa invitò a sedermi accanto a lui.
-Allora, dove siamo rimasti?
-Mi avevi detto che il fatto che io fossi andata a quella festa mi ha salvata. Ma vorrei sapere, perché quel guardiano mi ha chiamata Rosemarie?
-Quando i tuoi sono scappati i tuoi nonni paterni gli cercarono perché in fondo era il loro figlio ma niente da fare. I tuoi genitori avevano cambiato nome per non farsi trovare.
-Quindi per questo quel guardiano mi ha chiamata Rosemarie. E quali sono i veri nomi di mio fratello e dei miei genitori? - ero ovviamente pressa da questo racconto e Dimitri non faceva una piega nel raccontarmi tutto e avrei sfruttato questa cosa.
-Tuo padre si chiamava Alaric Dragomir, tua madre Moira Taska e tuo fratello Andre Dragomir.
-In teoria io non sono una principessa dato che a mio padre è stato tolto il titolo di principe.
-Dopo che la regina ha saputo che la tua famiglia era ancora viva ha ridato il titolo a tuo padre, a te, a tuo fratello e anche a tua madre dato che era sposata con un principe.
-E’ tutto così strano, non saprei cosa dire.
-Rose, vorrei domandarti una cosa, ti sembrerà strana ma è di vitale importanza.
-Dimmi. - dissi io sorpresa.
-Tu di che cosa ti nutri?
-Di cibo ovviamente.
-Che genere di cibo?
-Pane, pizza, formaggio…insomma, queste cose qui, ma scusa la mia ignoranza,perché mi hai domandato questa cosa? - adesso la cosa si faceva più strana di prima.
-Sai, i Moroi bevono sangue e mangiano poco il cibo normale.
-Cosa?! -  e in quel momento scattai dalla sedia.
-Che succede? - dissero il resto dei guardiani.
-Tutto a posto, non preoccupatevi. - e ritornarono al loro post; come mi sentivo importante in quel momento, ma era naturale, ero una principessa.
-Siediti. - disse lui. - Riprendiamo il discorso. I Moroi non uccidono per mangiare, ci sono dei donatori umani che si offrono di dare piccole quantità di sangue ai Moroi.
-E’ perché lo fanno?
-I Moroi lasciano una specie di droga non letale che offre uno stato mentale di felicità.
-Tutto quello che posso dirti è che i miei genitori non hanno mai dato a mio fratello o a me da bere sangue e neanche loro lo hanno mai fatto.
-Strano. Posso farti un’altra domanda?
-Spara.
-Ti da fastidio il sole?
-No, non mi da fastidio il sole, mi piace o non lo hai capito, vivevo a Los Angeles, mi sembra una cosa normale.
-Anche questo è strano. - disse lui come se fossi un fenomeno extraterrestre.
-Il sole indebolisce i Moroi. I tuoi ti davano qualcosa particolare da mangiare o da bere o ti facevano indossare qualcosa di particolare?
-Per quanto ne so io no. - e in quel momento qualcosa scattò nella mia mente. - Se ci penso si, mia madre mi diceva sempre che avevo una malattia ereditaria che mi abbassava il sistemo immunitario e ogni mese mi dava una medicina per farmi fare una vita normale. Anche lei e mio padre la prendevano e anche mio fratello. Forse è per questo.
-Penso di si. Di solito i Moroi sono pallidi di carnagione ed anche molto alti. - disse lui.
-E vuoi dire che io sono bassa? - misi le mani ai fianchi decisamente offesa dal suo commento.
-Per un Moroi si.
-Allora va bene.
-C’è qualcos’altro che devi dirmi?
-Si. I Moroi hanno dei poteri, controllano l’acqua,la terra, l’aria e il fuoco, ovviamente la medicina che prendevi bloccava anche questi.
-E se tutti i miei geni da Moroi sono stati cancellati del tutto?
-Se fossero stati cancellati non ci sarebbe bisogno che tu prenda la medicina ogni mese.
-Ho presso tutte le boccette con quella medicina nella borsa che ho portato con me in aereo. - scattò con lo sguardo verso di me come per dire ‘Perché non me l’hai detto prima?’
-Portami la borsa. - andai e pressi la borsa e gliela porsi sulla sedia. Gli altri guardiani erano decisamente sorpresi e alcuni si avvicinarono. Dimitri aprii una boccetta e l’annusò.
-Verbena mischiata ai quattro elementi.
-Mia madre coltivava la verbena nel suo giardino ma da dove prendeva Moroi che praticavano tutti gli elementi? Loro erano solo due.
I genitori di Liz! I miei genitori mi dicevano sempre che si conoscevano da una vita.
-Per caso, quando i miei sono scappati, sono spariti altri Moroi?
-Non sono spariti, sono morti.
-Hai delle loro foto? - fece un cenno a Johnathan che gli diede un fascicolo. Guardai dentro e vidi la foto dei genitori di Liz, di sua sorella e di una bambina di appena qualche giorno che ovviamente era lei.
-Non sono morti. - questa cosa fece cambiare l’umore di Dimitri decisamente sorpreso dal mio tono rassicurante mentre dicevo che quella famiglia di Moroi non era morta.
-Ne sei sicura?
-Si. Conosco questa famiglia da una vita. La bambina di appena un mese è la mia migliore amica.
-Devi dirmi dov’è, anche loro potrebbero essere in pericolo. - gli diedi l’indirizzo e andò subito a parlare con gli altri guardiani e fece diverse chiamate.
-Mi puoi far vedere qualche foto? - disse lui. Presi il mio telefono che mi ero anche scordata di avere e cercai una foto con tutta la famiglia di Liz.
-Ecco, questa è la famiglia al completo.
-Sono loro. - disse un guardiano più vecchio degli altri.
Dimitri fece una chiamata ma non si allontanò e di conseguenza sentì tutto quello che diceva:
-Regina Tatiana, è tutto vero. Maya Badica, Vladimir Ozera, Katerina Ozera ed Elizaveta Ozera sono vivi.
-Bene, manda qualcuno a prenderli e portali in salvo in Inghilterra.
Dimitri concluse la chiamata ed io ero ritornata al mio stato di paura, volevo che Liz stesse bene.
Finalmente scendemmo dall’ aereo e fui indirizzata verso una macchina molto grossa con i vetri oscurati.
-Siamo arrivati in Inghilterra, ora dove andiamo?
-All’Hampton Court. - rispose Dimitri.
-Ma non avevi detto San Vladimir?
-Hampton Court è solo il nome di copertura.
-Vedrai, ti piacerà! - disse Johnathan, si vedeva che non ritornava da molto tempo in Inghilterra e questa piccola passata di qui lo rendeva felice.
-Raccontami com’è.- mi rivolsi io a Johnathan.
-Ha un giardino meraviglioso e l’edificio è grandissimo e molto elegante.
-Promette bene. - dissi io sorridendogli.
Per il breve tragitto che facemmo, Johnathan mi raccontò tutto del Hampton Court. Ed aveva ragione quando diceva che era meraviglioso. Scesi dalla macchina e con grande meraviglia osservai il magnifico edificio in cui sarei vissuta per qualche tempo -Porca paletta!
-Che succede Rose? mi domando Dimitri preoccupato.  
-Il mio vestito, sono ancora vestita come alla festa di Liz. - non avevo fatto caso ma non mi ero cambiata.
-Non posso andare dalla regina così.
-Non ha importanza, lei vuole solo conoscerti, per adesso l’abbigliamento non ha importanza.
-Ok. Andiamo.
Dimitri mi condusse per i corridoi finché non mi trovai davanti ad una grande porta.
-Eccoci. - disse lui. - Entra.
-Da sola?
-Si, da sola.
Avevo paura ma lo dovevo fare, volevo sapere se Liz era salva.
-Avanti Rosemarie, entra. - mi feci coraggio e mia avvicinai alla vecchia bionda con occhi azzurri.
-E’ incredibile quanto assomigli a tua madre. Il guardiano Belikov mi ha raccontato tutto, inclusa la medicina che prendevi, la vorrei vedere e mandarla ad analizzarla.
-Certamente. - dissi io.
-Quanto tempo fa hai presso la medicina? - domandò lei.
-Circa un mese fa, oggi la dovrei prendere.
-Credo che non ci sia più bisogno che tu la prenda.
-Lo credo anche io. Vorrei farglile una domanda.
-Dimmi cara.
-La mia amica Liz sta bene?
-I guardiano che sono andati a prenderla mi hanno riferito che sta bene. Tutta la sua famiglia sta bene. - era un sollievo sentire quelle parola.
-Immagino che sei stanca cara, ti ho fatto preparare la miglior stanza del castello per poterti riposare.
-Grazie.
-Il guardiano Belikov starà con te.
-Già mi ha spiegato più o meno come stanno le cose.
-Allora tutto a posto, fra due giorni ritornerai in America.
Finita la conversazione feci per andare via ma mi voltai verso la regina Tatiana e gli dissi - Quando Liz arriverà posso vederla per prima?
-Certo, avrà bisogno di una persona che conosce.
-La ringrazio.
Uscii dalla stanza e Dimitri chiese:
-Com’è andata?
-Se devo parlare ancora da persona educata meglio farmi impiccare!
-Si vede che non è nel tuo carattere. - disse lui scuotendo la testa leggermente, divertito. Quel gesto mi ricordava tanto mia madre, anche lei faceva così, mi scesero le lacrime e mi misi le mani davanti agli occhi.
-Ehi Rose, che ti succede? - disse lui con un tono di voce preoccupato.
-Tranquillo, niente, voglio solo riposarmi.
-Allora andiamo.
Mi guido insieme a Johnathan verso la mia stanza … era meravigliosa, sembrava veramente la stanza di una principessa ma mi mancava la mia vecchia stanza.
-I mie bagagli?
-Sono rimasti nelle macchine.
-Portami tutte le valigie nere, il resto lascialo lì.
-Ok. - e fece una breve telefonata dicendo alla persona con cui parlava le mie indicazioni. Mi portarono i bagagli e io mi missi i miei vestiti a posto, le mie creme e tutto il materiale cosmetico nel bagno, incluso shampoo e bagnoschiuma.
-Grazie mille Dimitri.
-Di niente. Ora vado, ci vediamo dopo.
-Arrivederci.
Mi feci un rapido bagno e mi misi a dormire. Fu un sonno che mi diede indietro tutte le forze.
-Rose. - sentì una voce famigliare che mi chiamava, era Dimitri. -Che c’è? - dissi io ancora mezza addormentata.
-E’ arrivata Liz.
-Andiamo subito! - dissi mentre mi alzai in fretta e furia. Mi condusse verso la stessa stanza nella quale avevo parlato con la regina lo scorso giorno. Entrai con molta ansia e paura. Aprii la porta e vidi tutta la famiglia di Liz…Liz stava vicino a sua sorella e i suoi genitori parlavano con Tatiana.
-Liz. - dissi io e al suono della mia voce e Liz si girò di immediatamente.
-Rose! - disse lei mentre correva verso di me e mi diede un abbraccio.
-Stai bene? - dissi io con le lacrime negli occhi
-Si, sto bene. - anche lei piangeva ma non ne sapevo il perché, forse tutta questa situazione l’aveva spaventata, Liz era sempre stata quella più paurosa e timida e ancora non mi ero spiegata come aveva fatto ad essere la ragazza più popolare della scuola.



Ciao ragazzi, ho modificato questo capitolo (con l'aiuto di VampireAddicted) perché non mi piaceva neanche a me com'era venuto. Vorrei darvi dei chiarimenti sul cpaitolo: come avete notato finisce con una specie di pausa, quella pausa serve a farvi capire che fino a quel momento la vita di Rose era, per quanto si può dire, ancora "normale" ma dal capitolo successivo questo suo legame con la vita "normale" si rompe.
  
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