Quando s'incomincia a scrivere una favola, tutti si aspettano inizi con qualcosa tipo '' C'era una volta una principessa e un principe '', ma cominciare così questa storia è un controsenso.
La vita non è mai come ci immaginiamo da piccoli, altrimenti non dovremmo avere nessun tipo di problema e vivremmo nella nostra piccola bolla di felicità.
In certi casi però anche nella vita reale bisogna rompere questo involucro e tentare il tutto per tutto.
Alla fine è fatta anche di momenti brutti e meno, ma la chiave per aprire qualsiasi tipo di porta sta proprio nel rialzarsi e nel cercare di comprendere se stessi, soprattutto dai propri sbagli.
Per questa ragione avevo voluto raccontare la nostra storia a mia figlia, per farle capire che ci saranno mille delusioni nella vita ed in base alla decisioni che prenderà ne dovrà accettare le conseguenze.
Tutto questo fa parte del crescere e del fare le proprie esperienze proprio come quella mia e di Giulia.
Era quasi inevitabile non ripensare a quei momenti quando vedevo la mia bambina, lì, rannicchiata nel suo letto e abbracciata al cuscino che le regalò suo padre tanti anni prima.
Si chiamava Kylie, che voleva dire '' bellissimo spirito '' in hawaiano. Decisi di darle questo nome a causa di una grande donna che conobbi in quel periodo.
Era una delle persone più nobili che avessi mai incontrato in vita mia, era una volontaria nelle zone di guerra dell'Africa orientale, nonostante non fosse nata in quelle terre, ma proprio su quella sabbia che i miei piedi toccavano giorno dopo giorno durante il mio periodo di vacanza.
Era rimasta orfana quando era ancora troppo piccola per cercare, anche nel suo piccolo di andare avanti, ma era una donna forte di quelle a cui vorresti ispirarti e soprattutto il suo legame con quella terra che aiutava aveva avuto origine all'interno del suo cuore, senza una ragione specifica.
La mia bambina come lei era una piccola guerriera, a cui bisognava insegnare che a volte fa bene perdere delle battaglie pur di vincere la guerra.
“ Passerà ..” le sussurrai accarezzandole il fianco con modo materno.
“ Prima o poi il vuoto che senti al centro del petto lascerà spazio ad un sorriso e sicuramente un giorno risentirai delle farfalle girare scalmanate nel tuo stomaco, mentre il tuo cuore batterà sempre più forte. Non è la caduta che determina l'uomo, ma è la maniera in cui egli si rialza che viene giudicata “
Le rimboccai le coperte e mi sedetti al suo fianco, d'un tratto chiusi gli occhi e poi percepii il suo capo sul mio grembo, come era solita fare quando era piccolina.
“ Sai, anche io quando ero poco più grande ho ricevuto la mia più grande delusione d'amore. La mia migliore amica poche ore dopo bussò alla mia porta con del gelato al cioccolato , una coperta azzurra e qualche film strappalacrime con Zac Efron, per sperare che dopo qualche lacrima versata le avrei confessato tutto.
Quello che amavo di lei era che ti non forzava a raccontare le cose, ma aspettava che tu le dicessi per tua pura volontà e poi ti teneva stretta a sé“
“ Dov'è lei ora, mamma ? “ mi domandò Kylie con voce curiosa.
“ Da qualche parte dell'America scrivendo libri e traducendoli “
“ Non vi sentite più ? ” mi domandò alzando il capo e guardandomi negli occhi.
“ Succede che a volte la vita t'indirizzi verso differenti cammini e tu non debba guardarti indietro nemmeno per un secondo se vuoi raggiungere il tuo obbiettivo. Lei era troppo focalizzata sul cercare di non perdere niente che alla fine ci siamo divise. Io a Londra e lei in America, il fatto più ironico per certi versi e che lei non avrebbe voluto lasciare l'Italia nemmeno sotto tortura, poi però come accade in amore, credi di amare una persona e poi scopri che in realtà il sentimento che tu stessa provavi non era niente in confronto a quel dolore che quasi ti squarciava il petto”
sussurrai con gli occhi lucidi mentre lei mi avvolgeva stretta con le sue braccia.
“ Pensavo che non mi avrebbe dimenticata, che mai mi avrebbe lasciata affrontare le difficoltà della vita da sola, ma poi è successo il contrario e dire che tutto era iniziato in un'altra maniera '' continuai scuotendo la testa.
“ Raccontami tutto in fondo era quello che volevi fare dall'inizio ” lei mi sorrise e io ricambiai pronta a partire dal principio del nostro viaggio