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Autore: AlekHiwatari14    28/10/2014    1 recensioni
Quando il mondo della realtà incrocia quello della fantasia e sembra che l'universo intero si sia sbagliato a dar definizione di realtà e fantasia, accade qualcosa di magico. Qualcosa sconosciuto all'umanità, alla realtà e alla fantasia stessa. Qualcosa che nessuno può immaginare mai. Questo è ciò che accade ad una giovane ragazza che vive nella realtà sognando la fantasia che improvvisamente quella fantasia si mischia con la realtà stravolgendole la vita. VAMPIRE. Questo è il nome del mondo in cui dovrà fare i conti e tra risate e lacrime, paure e speranze, troverà l'amore e l'indecisione che alberga sempre nella realtà di tutti i giorni. Chi sarà questo amore? Come lo affronterà? Quali pericoli e quali sfide l'attendono? Lo scoprirete solo leggendo.
[CONTINUA CON My Life like a Vampire 2 - The Vampire's Academy.]
Genere: Commedia, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Life like a Vampire'
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Capitolo 18 - Comportamenti molto vampireschi.


Kou si alzò e, scendendo dall'altalena con un salto, mi abbracciò. 

Kou:Moi Chèri...

Mi sussurrò all'orecchio baciandomi sulla guancia dolcemente sotto la luna e il cielo stellato del parco in cui eravamo. Mi staccai velocemente da lui, ma mi prese con violenza tenendomi a sè. 

Rita:Ma che fai? Lasciami!!

Esclamai cercando di staccarmi da lui. Incominciò ad annusarmi il collo e a leccarlo. 

Kou:Hai un così buon odore....

Sussurrò nuovamente infilando i suoi canini sul collo. Incominciò a bere il mio sangue avidamente e con le labbra sporche di sangue mi guardò per poi sfiorare le mie. A quel contatto lo spinsi facendolo andare verso l'altalena. La spinta lo fece cadere all'indietro sull'altalena ed io, con la borsa della palestra sulle spalle, lo guardai scioccata per poi incominciare a correre con tutto il fiato e la forza che avevo in corpo. Non poteva baciarmi così sapendo che stavo con Louis. Fortunatamente avevo bloccato la cosa sul nascere, ma... allora perchè corro così? Presa da questi pensieri mi fermai. Non ci capivo più niente.Perchè mi comportavo così? Di solito non sono mai fuggita davanti ai vampiri, li ho sempre affrontati, ma da quando ho bevuto quel sangue alla festa di Shu mi sembrava tutto diverso. Fin troppo.Intanto, mentre mi ero fermata a pensare ciò, Kou ritornò in sè dopo aver sbattuto la testa durante la caduta.

Kou:Ah...è fuggita! Aveva un così bell'odore. Ehi, aspetta! 

Esclamò rimanendo scioccato realizzando cos'era appena accaduto.

Kou:S...s....s....stavo p...per... baciare....un umana?? Ditemi che è uno scherzo!!Uno come me un pò baciare un essere del genere!! E non può neanche andarsene così. Ah...se scopre che è fuggita, Ruki mi spella vivo.

Disse agitandosi e alzandosi da terra, mentre io incominciavo a sentirmi confusa. Nel correre, il vento mi aveva tolto il cappuccio della felpa facendomi impazzire. Perchè? Sentivo profumi intensi e improvvisamente mi venne una sete che neanche la mia bottiglia d'acqua da 1 litro e mezzo che avevo portato in palestra fu in grado di saziare.Mi sentivo così confusa. Mi girava tutto intorno e quell'odore umano e di sangue che c'era in giro, tutto quel rumore che sembrava amplificato e quel miscuglio di odori era così intenso che mi sentii impazzire. Misi il cappuccio in testa cercando un rimedio per non sentire quei rumori e quegli odori, ma non ci riuscivo. Volevo correre in villa anche se pensavo a ciò che era successo con Kou e che non volevo lasciarlo solo, ma l'istinto di correre fu più forte di quello di tornare indietro nel parco. Così, correndo, attraversai la strada senza guardare e non vidi che il segnale dei pedoni era rosso. Nell'attraversare un auto bussò venendomi incontro. Pensai che era la fine per me, ma con un balzo un ombra mi afferrò spostandomi via dalla strada. Mi ritrovai a terra con quella persona che mi era addosso. Non appena aprii gli occhi vidi la sua identità. Era Kou.

Kou:Chèri, stai bene?
Rita:Portami a casa.
Kou:Che?

Chiese vedendo che cercavo di coprirmi più che potevo col cappuccio della felpa. 

Rita:Ho detto di portami subito a casa!

Urlai mantenendo il cappuccio in testa. Così mi aiutò ad alzarmi e mi condusse a casa togliendomi la borsa della palestra che avevo sulle spalle. Camminammo mano nella mano, mentre con l'altra cercavo di tenere il cappuccio in testa, senza dire una parola. Non appena arrivammo a casa, vedendo che era tardi, i Sakamaki e i Mukami corsero verso di noi incominciando a fare domande.

Reiji:Come mai così tardi?
Ruki:E' successo qualcosa?

Kou, triste e dispiaciuto, sapendo che avrebbe avuto una ramanzina non solo dal fratello, ma anche dai Sakamaki, si preparò al peggio.

Kou:Mi spiace....Rita....stava per finire sotto ad un auto e...
Subaru:Un auto?
Kanato:Stai bene?

Chiesero venendomi vicino per vedere se avevo ferite. Raito, alterato, incominciò a dirgliene di tutti i colori spalleggiato dai fratelli.

Raito:E cosa? Scommetto che è colpa tua!
Reiji:Avevamo detto di tenerla d'occhio, non di ucciderla!
Subaru:Sei davvero un disgraziato!!

Esclamò avvicinandosi a Kou che era pronto a ricevere il pugno che gli stava per sferrare Subaru quando fermai la sua mano che lo stava per colpire con violenza.

Subaru:Ma che fai?
Rita:Lui non centra. E' stata colpa mia. Non ho visto il segnale rosso perchè ero presa dai pensieri. Anzi...se non fosse stato per Kou che mi ha salvata adesso sarei sicuramente in ospedale.
Reiji:Cosa?
Rita:Scusate. Non volevo farvi preoccupare. Dopotutto ho sempre la testa dove non la dovrei avere, o sbaglio?

Dissi fingendo un sorriso. Kou mi guardò meravigliato.

Raito:Sei sempre la solita Bitch-chan. Non farlo più. Ok?
Kanato:Già. Quando attraversi la strada devi accertarti che non ci siano macchine.
Rita:Si, lo so. Scusate.
Reiji:Ti faccio una camomilla così ti calmi.
Rita:Si, grazie. La gradirei volentieri.

Risposi vedendo i Sakamaki andarsene con i Mukami nel soggiorno. Kou, che era rimasto a fissarmi dietro di me, mi abbracciò.

Kou:Era una bugia, ma perchè....sento che era la verità?
Rita:Non era una bugia. Pensavo veramente ad altro.
Kou:Ero stato io a farti scappare.
Rita:Si, ma non era una bugia quella che ho detto. Loro non mi hanno chiesto il come ho attraversato o il se camminavo o correvo. Ne tanto meno hanno chiesto se avevi tentato di baciarmi. Quindi ho tralasciato qualche punto e tralasciare dei dettagli non vuol dire mentire, non credi?
Kou:Perchè l'hai fatto?
Rita:Non mi andava che la colpa sarebbe andata a te. Dopotutto, tu non hai fatto niente.

Dissi staccandomi da quell'abbraccio e sorridendogli.

Kou:Oh....Chèri.
Rita:La pianti di chiamarmi così?
Kou:Per me sei moi chèri e da oggi in poi ti chiamerò così, quindi abituati.

Rispose scompigliandomi i capelli. Raggiungemmo gli altri e poco dopo i Mukami se ne andarono. 

Kou:Ciao Chèri. Ci vediamo domani. 
Rita:Ciao.
Raito:Chèri?? Da quanto in qua quello ti chiama così? E poi il tuo nome è Rita e non Chèri!
Rita:Quanto sei idiota! Chèri vuol dire tesoro in francese.
Raito:Ah...adesso si spiega....ehi! Aspetta!! Ti ha chiamato tesoro?? Nessuno può chiamarti così!!
Rita:Ah...Raito Raito...quando la pianterai?? Non sei mica il mio ragazzo? Louis potrebbe parlare, non tu.

In quell'istante Raito si ammutolì. Qualche ora più tardi in villa Sakamaki stava scoppiando il putiferio.

Sho/Rita:Ehi, Mr.Jack!!

Urlammo cantando e ballando neanche stavamo ballando il pam pam.

Raito:Quei due mi fanno paura.
Otoya:Cos'è successo?
Kanato:Non ne ho idea, ma la vivacità di quei due mi mette i brividi.
Shu:Sembrano ubriachi.
Reiji:Lo sono.

Disse Reiji entrando tutto calmo in sala.

Ayato:Cos'hai combinato?
Reiji:Dovevo fare qualche ricerca ed ho messo nella camomilla di Rita del vino e della vodka a fragola. Alla fine il risultato è stato questo.
Raito:Idiota!! Quella era astemia! Non ha mai bevuto!
Ren:Se è per questo anche Sho lo è.
Yui:Guarda che casino hai combinato!

Esclamò vedendo che sbandavo insieme a Sho mentre ballavamo.

Rita:Sento caldo....
Sho:Se è per questo lo sento anch'io.

Senza preavviso ne avviso mi tolsi la camicia davanti a tutti rimanendo in reggiseno incominciando a saltare avanti e indietro, neanche fossi stata un coniglio, urlando, cantando e sventolando la camicia per aria, come se fosse stata una bandiera, mentre Sho se la rideva e piangeva dalle risate.

Rita:Ehi, Mr Jack!!! Nananana....
Sho:PAZZA!! Tu sei una PAZZA!!!

I vampiri si voltarono e davanti a quella scena Raito si tolse la giacca cercando di mettermela, ma ciò che successe fu contro le sue aspettative.

Raito:Mettiti questa! Avanti!!
Rita:SHIIIII!!!!

Urlai come una bambina buttandomi su di lui. Ero diventata ingestibile, tant'è che gli avevo sbattuto il seno in faccia abbracciandolo e dicendogli:

Rita:Ti voglio tanto tanto tanto bene!!

Canticchiavo strofinandogli il seno in faccia. Lo sguardo dei vampiri diventò incredulo e spalancarono la bocca dalla meraviglia. Raito, vampiro che voleva perversione e viveva per essa 24 ore su 24, adesso si ritrovava a  cercare un modo per staccarsi da me e non ci riusciva poichè lo tenevo stretto con le gambe e le braccia. Ad un tratto Subaru, ormai stufo della situazione, mi venne dietro prendendomi con la forza e trascinandomi in camera mia, sia me che Sho, che aveva fatto la strip-dance con la scopa, mentre io ero impegnata con Raito, neanche se la volesse scopare. Non appena Subaru mi strappò da Raito, quest'ultimo incominciò ad urlare:

Raito:Quella è indemoniata!!
Kanato:Hai trovato chi è più perverso di te.
Raito:Non è in sè. E' ubriaca, figuriamoci se l'avesse voluto fare sobria che avrebbe combinato.
Ayato:Cos'è? Un pervertito assetato di sesso come te ha paura di una dolce e ingenua fanciulla ubriaca?
Raito:Non ho paura, ma quella sicuramente non si può chiamare ingenua fanciulla. Ma l'hai vista? E' praticamente ingestibile!!

E mentre discutevano nella stanza di Reiji, si udì un urlo cantato provenire da camera mia che fece rabbrividire tutti fare:

Rita/Sho:Piyo, piyo, piyo, piyo, Piyo-chan!!!

Subaru per disperazione chiuse la porta di camera mia a chiave dopo essere uscito fuori con tutti i capelli scombinati dalla stanza.

Subaru:Reiji? Non mettere mai più dell'alcool nel bicchiere di Rita. 
Ayato:Concordo. Credimi, in questo momento sto provando terrore.
Kanato:A chi lo dici. Quella fa paura. E' peggio di Piyo-man.
Raito:Per poco non ci ammazzava.
Reiji:Ok, me la segno. Niente alcool a Rita.

Disse segnandosela su un blocknoters. Intanto in camera mia, Sho si era addormentato, mentre io mi sentivo e mi comportavo in modo sempre più strano. Sentivo in me un'altra persona che era venuta fuori. Forse era il mio lato nascosto. Aprii il balcone e mi alzai su quella ringhiera ridendo.

Rita:Pensano davvero che da qui non possa fuggire? Sono assurdi! 

Esclamai guardando in basso. Doveva essere alto all'incirca 80 metri visto che ero al primo piano. Mi voltai con il volto verso la stanza e vedendo Sho che dormiva profondamente, appoggiai le mani al petto e mi abbandonai cadendo nel vuoto. Intanto Raito passeggiava in giardino dove, vedendo delle rose rosse, si fermò a guardarle.Aveva un aria spenta.

Raito:Spero solo che stia bene e si stia riposando ora.

Mormorò tra se e se, ma lì c'era qualcun altro che lo ascoltava. Il vampiro si voltò sentendo un aurea strana, ma non vide nulla. Non appena si rivoltò dal lato delle rose incrociò il mio sguardo rimanendone meravigliato. Non gli diedi il tempo di aprire bocca che gliela tappai con una mano e lo trascinai via dal giardino. I fratelli sentirono i lamenti e Reiji si avventurò per vedere cosa fosse stato.

Reiji:Deve essere stato un topo. Vado a vedere.

Disse uscendo dalla villa e diriggendosi verso il viale di rose. Era strano. Tutto fin troppo calmo.

Reiji:Che strano. Eppure ero convinto che Raito fosse qui. Forse mi sono sbagliato. 

Dubbioso si allontanò dalle siepi. Poco più avanti, nell'entrata della torre, ero riuscita a teletrasportarmi lì con Raito.

Raito:Lasciami! Che vuoi farmi??
Rita:Sei molto ansioso tesoro, calmati un pò.
Raito:Calmarmi? Tu sei ubriaca dalla testa ai piedi. Come diamine hai fatto ad uscire di camera tua? Sbaglio o era chiusa a chiave?
Rita:Oh...veramente lo è ancora.
Raito:Cosa??

In quel momento sorrisi maliziosamente mettendo i brividi al vampiro ed avvicinandomi a lui gli accarezzai il volto. Mentre lo guardavo intensamente negli occhi, Sho si stava svegliando. Con quella dormita aveva scaricato tutta la sua ubriachezza.

Sho:Ah...che bella dormita. Non dormivo così da anni.

Disse stiracchiandosi. La porta fu aperta. Era Kanato che controllava la situazione.

Kanato:A quanto vedo sei sveglio.
Sho:Cosa ci faccio qui?  E dov'è Rita?

Chiese vedendo che era la camera mia e non la sua.

Kanato:Perchè? Non è qui?
Sho:Veramente no. Mi sono appena svegliato e non c'è.

Il vampiro preoccupato, vedendo il balcone aperto, si affacciò, ma non vide nessun segno di suicidio.

Kanato:Come diamine ha fatto a fuggire di qui? Sarà alto un accidente per lei.

In quel momento entrò Subaru sentendo Kanato che si aggitava.

Subaru:Che ci fai qui?
Kanato:Rita è sparita!
Subaru:Cosa? Ma è impossibile! L'avevo chiusa in camera.
Kanato:Come avrà fatto a fuggire? 
Subaru:Forse dalla porta.
Kanato:La porta era chiusa ancora a chiave.
Sho:Ragazzi, scusate se interrompo, ma come mai sto in mutande e per giunta nel letto di Rita?

Chiese non ricordandosi ciò che fosse successo. I due informarono di ciò che era successo allarmando enormemente Sho che si alzò dal letto cercando i vestiti.

Sho:Dobbiamo trovarla subito!
Reiji:Trovare cosa?

Domandò vedendoli agitati.

Kanato:Rita è scomparsa.Non ha potuto forzare la serratura perchè era chiusa, ma il balcone era aperto.
Reiji:Allora vuoi vedere che....no!E' impossibile!
Sho:Cosa?
Reiji:Ho sentito dei rumori provenire fuori, nel viale di rose. Ero in salone con Ayato, Yui e Shu che discutevamo quando abbiamo sentito dei lamenti. Poco prima era uscito Raito. Sono andato in quel punto, ma non c'era nessuno.
Sho:Vuoi vedere che era lei?
Subaru:E' impossibile! Non sa mica volare per fare un atterraggio morbido da quest'altezza?
Kanato:Già, solo noi vampiri possiamo farlo e poi nel viale c'era Raito o sbaglio?
Reiji:E' questo il punto. Quando sono uscito non ho visto neanche Raito. Sembra essere scomparso anche lui.
Sho:Kanato? Hai detto che solo i vampiri possono volare?
Kanato:Certo. E' la pura verità.

Il ragazzo dubbioso incominciò a pensare. 

Sho:Se lo sapete fare voi, lo saprà fare anche lei. Se è ancora ubriaca come pensiamo, allora Raito si trova in grave pericolo. Dobbiamo trovarli e alla svelta.
Reiji:E se avesse rapito entrambi?
Kanato:Chi?
Reiji:Quella persona...

I vampiri si guardarono tra di loro e corsero nella stanza di Karlheinz dove lo trovarono con carte di vario tipo ed un camice da laboratorio addosso.

Karlheinz:Che ci fate qui? Non vedete che sto lavorando?
Subaru:Dove l'hai nascosta?
Karlheinz:Nascosto cosa?
Kanato:Non fare il finto tonto. Rita era in camera sua ed adesso non c'è più. Dove l'hai nascosta?
Karlheinz:Come potrei saperlo?Non mi sono mosso da qui. Si sarà avventurata sicuramente per il giardino come il suo solito. Dopotutto è una vampira ed i vampiri amano il brivido.
Reiji:Basta con queste scemenze! Lei non è una vampira. Te l'ha detto anche lei. Quante volte ancora dovrò dirtelo?

Il vampiro chiuse tutte le carte e si avvicinò al figlio.

Karlheinz:Un padre sa sempre com'è il figlio. Se è chi dico starà sicuramente alla torre. 
Subaru:Nella torre?
Karlheinz:Da piccola percorreva tutto il viale gattonando, ma quando arrivava alla torre arrivavo prendendola e portandola dentro casa. Se lei è chi penso che sia, starà lì.

Intanto nella torre, nella stanza dov'era stata Christa, avevo legato Raito come un salame per poi avvicinarmi a lui.

Raito:Che diamine vuoi da me?
Rita:E' insopportabile!

Urlai avvicinandomi a lui col pugnale di Subaru.

Raito:Che vuoi fare? Se vuoi uccidermi, sappi che ne sarei fiero. E' il gesto d'amore più grande e bello che ci sia e che potresti fare ad un vampiro.
Rita:Se pensi che ti voglia uccidere sei completamente fuori strada.
Raito:Se non vuoi uccidermi, allora cosa vuoi?

Chiese guardandomi curioso. Nel frattempo i ragazzi percorrevano il viale di rose correndo di tutta fretta.

Louis:Ciao ragazzi. Dove andate di tutta fretta?
Kanato:Togliti di mezzo!

Esclamò Kanato buttandolo nel cespuglio di rose spinose. I ragazzi entrarono correndo nella torre dove videre Raito nella prigione dov'era stata chiusa Christa con un aria sorpresa.

Reiji:Cos'è successo?
Raito:Io....

Balbettò guardandomi a terra svenuta per poi venirmi vicino prendendomi in braccio.

Kanato:Raito?
Raito:E' una lunga storia e non ne voglio parlare.

Disse guardandomi con quell'aria preoccupata. Al mio risveglio mi ritrovai in camera mia e Raito mi stava vicino. Mi fissava con sguardo spento e non ne capivo il motivo. Non ricordavo nulla di ciò che era appena successo, avevo un dolore atroce alla testa, neanche avessi sbattuto di colpo a terra. 

Rita:Ah...che mal di testa! Cos'è successo?

Raito non proferì parola, ma dentro di sè ricordava e cercava un qualche motivo di ciò  che aveva appena visto.

***

Raito:Che diamine vuoi da me?
Rita:E' insopportabile!

Urlai avvicinandomi a lui col pugnale di Subaru.

Raito:Che vuoi fare? Se vuoi uccidermi, sappi che ne sarei fiero. E' il gesto d'amore più grande e bello che ci sia e che potresti fare ad un vampiro.
Rita:Se pensi che ti voglia uccidere sei completamente fuori strada.
Raito:Se non vuoi uccidermi, allora cosa vuoi?

Chiese guardandomi stranito. Fissavo attentamente il pugnale maneggiandolo con tanta grazia e facilità.

Rita:Ci sono due cose che può fare un pugnale. Uccidere e ferire.
Raito:Perchè mai dovresti ferirmi?
Rita:Hai un così buon odore.
Raito:Cosa?

Mi avvicinai a lui incominciando ad annusarlo, ma improvvisamente mi resi conto di aver sbagliato bersaglio.

Rita:Aspetta! Non è il tuo! L'odore proviene da fuori!

Dissi allarmandomi ed affacciandomi alla finestra. Con grande sorpresa vidi Louis che raccoglieva delle rose e da lontano, non so come, riuscii a vedere che si era punto. In quel momento, dallo stupore, mi cadde il pugnale dalle mani e cadendo finì sulle corde che tenevano legato Raito, tagliandole. Raito, furioso, si liberò delle corde e, nel frattempo, i ragazzi percorrevano il viale di rose correndo di tutta fretta.

Louis:Ciao ragazzi. Dove andate di tutta fretta?
Kanato:Togliti di mezzo!

Esclamò Kanato buttandolo nel cespuglio di rose spinose. Quell'odore divenne ancora più forte, talmente forte che la mia sete si risvegliò senza sapere il motivo.

Raito:Ti pare questo il modo di trattare le persone?

Chiese alzandosi da terra e incominciando a dirmene di santa ragione. Anche se Raito mi stava facendo la ramanzina, non gli diedi peso. Mi sentivo male. Lui se ne accorse.

Raito:Ehi? Ti senti bene?

Sentivo che stavo per svenire. Tanto che mi appoggiai alle sbarre che guardavano fuori da quella prigione, ma fu un errore. Col bracciale attivato vidi ciò che aveva passato Christa in quell'inferno di prigione e sentii tutte le sue emozioni. Quel contatto e quelle emozioni, tutto quel dolore, mi ferì il cuore. Sentivo delle fitte forti al petto, tant'è che caddi a terra svenuta dal dolore.


***
Raito, pensando a ciò che successo, ancora dubbioso dell'accaduto si alzò ed uscì fuori dalla camera senza dir niente.

Rita:Ma che gli è preso?

Mi domandai alzandomi dal letto ed uscendo fuori. Davanti alla porta vi era Reiji che incominciò a sparare domande a raffica.

Reiji:Come hai fatto ad uscire dalla tua camera? Come hai fatto ad arrivare lì? E sopratutto che ci facevi lì?
Rita:Ehi, calmati! Non capisco di cosa tu stia parlando. Li dove scusa? E poi sono uscita dalla porta come vedi.
Reiji:Non fare l'idiota e parla!
Rita:E che dovrei dirti?
Reiji:Che ci facevi lì?
Rita:Li dove?
Reiji:Lo sai dove. Eri nella torre infondo al giardino.
Rita:Da quando in qua infondo al giardino c'è la torre?

Chiesi non ricordandomi nulla. E' vero che avevo percorso sempre quel viale, ma non ero mai arrivata vicino alla torre come mi diceva. Reiji si accorse che non ricordavo nulla e che forse era l'effetto dell'alcool che mi aveva fatto dimenticare tutto quello che era successo in quel momento. Così si limitò a chiedere:

Reiji:Cos'è l'ultima cosa che ricordi?
Rita:L'ultima cosa? Beh...che ero in camera tua a bere la camomilla quando l'ho sentita strana e l'ho fatta assaggiare a Sho. Approposito, dov'è ora? E come mai mi trovo in camera mia?
Reiji:Lunga storia che non credo sia il caso di raccontartela.

Disse andandosene. Poco dopo andai in salone dov'erano tutti riuniti. Mentre scendevo le scale vidi Louis che stava portando della tisana a Shu.

Louis:Ecco la tisana come avevi chiesto.

Ma non appena entrò, Raito gli fece lo sgambetto facendolo cadere. I vampiri l'avevano preso di mira e la cosa mi piaceva ben poco.

Shu:Imbranato.
Raito:Oh...povero caro. Ti sei affezionato al pavimento?
Rita:Louis!!

Urlai correndo verso di lui. Sho lo aiutò ad alzarsi da terra, ma non appena si alzò mi fermai di colpo. Si era sbucciato la gamba su quei cocci della tazza.

Sho:Stai bene?
Louis:Si, sto bene. E' solo un graffio.

I vampiri lo guardavano come una dolce preda. 

Kanato:Ringrazia che non sei una ragazza.
Raito:Già, se no ti avrei bevuto subito.
Yui:Mamma...che odore!
Ayato:Vieni! Andiamo di là!

Esclamò Ayato trascinandosi Yui nell'altra stanza che sembrava non riuscire a resistere a quell'odore. Ero praticamente paralizzata. Sentivo la gola secca e Louis mi sembrava un povero agnellino che stava per essere sbranato. Sbranato da me. Volevo avvicinarmi, ma più mi avvicinavo e più il suo odore era irresistibile. Così mi abbassai prendendo il valsoio con i cocci.

Louis:Amore, lascia stare!
Rita:Non preoccuparti,ti do una mano.

Quell'odore era talmente penetrante che per non sentirlo, mi tagliai di proposito la mano sul bordo del valsoio d'argento che era a terra.

Louis:Ti sei tagliata?
Rita:Si, prendendo i cocci. La mia solita fortuna.
Louis:Fa vedere!

Esclamò cercando di avvicinarsi a me. Mi alzai di colpo sorridendogli.

Rita:Vado a cercare delle bende. Una ferita non può di certo rimanere aperta.

Dopodichè me ne andai. I vampiri capirono che il mio comportamento era strano rispetto al solito. Subaru si avvicinò al valsoio e vedendo il sangue lungo il valsoio capì che l'avevo fatto di proposito.

Raito:Che fai?
Subaru:Vado a vedere dov'è Rita e se ha bisogno d'aiuto.

Rispose al fratello che intuì che c'era qualcosa di strano sotto. Intanto, entrai in camera di Raito per cercare il kit medico, ma non lo trovavo.

Subaru:Cerchi questa?

Chiese spuntando fuori dal nulla mostrandomi il kit.

Rita:Grazie, ne avevo proprio bisogno.
Subaru:Perchè l'hai fatto?

Ribattè tirandosi il kit di per se.

Rita:Cosa?
Subaru:Ti sei tagliata di proposito, non è vero?
Rita:E per quale motivo avrei dovuto tagliarmi? Sentiamo!
Subaru:Non lo so, ma ti stai comportando in modo strano dalla festa di Shu. Che ti succede?
Rita:Io....

Non sapevo che dire. Dopotutto era vero. Mi sentivo strana dalla festa di Shu. Il vampiro vedendomi triste si avvicinò a me e mettendomi le mani sulle spalle mi guardò negli occhi.

Subaru:Ehi, che hai?

Abbassai lo sguardo. Non capivo neanche io il motivo di quel comportamento. Cosa avrebbero fatto se gli avessi detto che l'odore di Louis mi tentava? Cosa avrebbero pensato se avessi detto che avevo sete, ma avevo paura perchè qualunque cosa bevessi quella sete non si saziava? Forse....ero diventata un vampiro stando a contatto con loro? E Subaru perchè mi guardava in quel modo così intenerito? Lo scoprirete nel prossimo capitolo. Alla prossima dalla vostra Rita.

   
 
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