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Autore: happy ending    31/10/2014    11 recensioni
I giovani Weasley, con la collaborazione di Harry ed Hermione, decidono di fare un regalo ad Arthur e Molly per il loro anniversario di nozze... Un regalo che risulterà utile non solo alla coppietta...
Dal testo:
“L’unica alternativa possibile è quella di sgombrare il campo, non allontanandoci troppo e garantendo loro che siamo in un posto sicuro” continuò il suo gemello, Fred.
“Potremmo chiedere a Sirius di ospitarci” intervenne Harry, speranzoso. Tutti lo guardarono e scoppiarono a ridere.
“Non credo che mamma lo consideri un posto sicuro” disse Ron, dando un colpetto all’amico.
“Lupin?” chiese Ginny.
“Con tutto il bene che mamma gli vuole, è pur sempre un lupo mannaro” commentò George.
“Perché dev’essere così paranoica?” sbuffò la rossa.
“Hermione... Piccolo, dolce, tenero, rompiscatole genietto... Sarebbe carino se tu ci prestassi il tuo cervellino per trovare una buona idea” sorrise Fred, rivolgendosi alla riccia.
Lei arrossì lievemente, poi si guardò le mani.
“Io avrei un’idea... Però non so se...”.
“Spara!” la incoraggiò Ron, speranzoso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Il, trio, protagonista, Molly, Weasley, Nuovo, personaggio | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Harry! Apri tu la porta, per favore!” urlò Hermione, mentre aiutava Ginny a mettere le ultime cose in valigia.

Harry corse ad aprire e si trovò davanti Charlotte ed Alan.

“Ciao tesoro! Siamo venuti a salutarvi prima che partiate” spiegò lei.

“Oh! Grazie ragazzi!” rispose il moro, lasciandoli entrare.

“Tutto pronto!” esclamò George, scendendo le scale seguito dagli altri.

“Allora... Sicuri di non aver dimenticato nulla?” chiese Hermione, osservandoli attentamente.

“Sembri la mamma il primo giorno di scuola... Abbiamo tutto, Herm” rise Ginny.

“Ah-ah! Ron, questa l'ho ordinata in più ieri sera... Non sarà buonissima riscaldata, ma...”.

“PIZZAAAA! Hermione, sei la migliore amica che si possa avere!” esclamò il rosso, prendendo la scatola della pizza e abbracciando Hermione.

“Con tutte le volte che ti ho salvato la vita, mai vista una reazione simile” sorrise lei.

“Ragazzi noi dobbiamo andare, tra poco devo essere in ristorante... E' stato veramente un piacere conoscervi” disse Alan.

“Vero! Tornate presto a trovarci! E... Tesori, tesori, TESORI! Non preoccupatevi per Hermy, ci penso io a lei” aggiunse Charlotte, facendo scoppiare a ridere Ginny.

I due abbracciarono calorosamente i maghi, poi se ne andarono.

“Mi mancherà quel gran pezzo di babbana” sospirò George.

“Forza, fuori di qui voi! Molly sarà già in pensiero, siamo in ritardo” disse Hermione, con un battito di mani.

“Già non ne puoi più di noi, eh?” sogghignò Fred.

La ragazza abbracciò gli amici, fino ad arrivare a lui.

“Ciao, Granger”.

“Ciao, Weasley” lo fece abbassare un po' e lo avvolse.

Fred avrebbe voluto dirle tutto in quel momento, ma non ci riusciva, perciò si limitò a stringerla forte. Dopo un ultimo saluto, i Weasley ed Harry lasciarono casa Granger e si ritrovarono alla Tana. Non appena varcarono la soglia, Molly lasciò perdere le due tazze che stava lavando e corse ad accoglierli tutta emozionata.

“Amori della mamma!” squittì, tastandoli ad uno ad uno per verificare che tutti i chili fossero al loro posto.

“Com'è andata la settimana da innamorati?” le chiese Ginny.

“Benissimo, anche se ci siete mancati parecchio”.

“Sai che rimpiangerai di averlo detto, vero?” intervenne George con un sorrisetto furbo, facendola ridere.

“Mi spiace che Hermione non sia venuta” sospirò poi la donna.

“Già...” borbottò Fred.

“Comunque, dalle lettere che ci avete mandato direi proprio che avete passato una bella settimana anche voi, eh?”.

“Bellissima” rispose Ron, abbracciato alla sua pizza.

I ragazzi andarono a sistemare le loro cose.

“Dobbiamo tornare a lavorare sui nostri prodotti, fratellino... Abbiamo un sacco da fare” disse George al gemello, che annuì.

Tra un esperimento e l'altro, arrivò l'ora del pranzo. La famiglia si riunì a tavola a mangiare.

“Per il mio compleanno, se non sapete cosa regalarmi, voglio una settimana in casa Granger” annunciò Arthur, dopo che Fred gli ebbe raccontato di tutte le invenzioni babbane che aveva conosciuto da Hermione.

Il ragazzo rise, immaginandosi il padre a casa della ragazza.

“Verresti cacciato dopo cinque minuti” rispose Ginny.

“Solo perché comincerebbe a smontare qualunque cosa per capirne il funzionamento?” domandò George.

“Non è che Hermione vi rivuole indietro un altro po'?” mugugnò il signor Weasley, offeso.

Tutti risero.

***

 

Hermione era seduta a tavola da sola; mordeva una mela e intanto fissava il girasole sul davanzale. Le mancavano già i suoi amici... Uno, in particolare.

“Stupida” si disse.

***

Nel pomeriggio, mentre la signora Weasley preparava una torta, i ragazzi andarono a disinfestare il giardino dagli gnomi.

“Guarda, Freddie! Questo ha la faccia identica alla tua!” esclamò George, sollevandone uno.

“Quindi anche alla tua” rispose il gemello.

“Ah... Ehm... In effetti è bellissimo, non credi?”.

“Meraviglioso”.

“Quindi fratellino, come va con la ragazza che ti piace?” gli chiese George, all'improvviso.

“Ma che...? Hai parlato con la Granger?” bisbigliò Fred, allarmato.

“Sì. Non ho capito molto bene il tuo piano però: vuoi farle credere che ti piace un'altra per farla ingelosire o per non lasciarla avvicinare a te?”.

“Non era nei piani! Ho detto a Charlotte che mi piace la Granger... Loro due hanno parlato il giorno dopo e è saltato fuori che sono cotto di una ragazza, ma Hermione non ha minimamente sospettato che si trattasse proprio di lei” rispose Fred.

George tentò di soffocare una risata, con scarso successo.

“Siete proprio incasinati voi due” commentò.

“Senti Georgie... Sto per farti una domanda degna di una ragazzina alla prima cotta...”.

“Sì, Freddie, secondo me gli piaci” lo interruppe l'altro.

I due si guardarono e si scambiarono un sorriso.

“Forza voi! Voglio andare a mangiare quella torta!” urlò Ron.

***

Hermione stava sistemando la camera da letto dei genitori, quando trovò la foto che lei e i ragazzi avevano scattato il primo giorno che erano arrivati a casa sua. La portò nella propria stanza, cercò una cornice vuota in un cassetto e ve la mise con cura; si guardò attorno per valutare dove poterla collocare, poi decise di appoggiarla sul comodino accanto al letto. Si sedette ad osservarla... Le parole di George della sera prima le tornarono in mente: “Ridi così solo con Fred”.

 

***

Era sera e, nell'attesa che il gemello uscisse dal bagno, Fred osservava la madre cucinare.

“Posso farti vedere come prepara il sugo Hermione?” le chiese ad un tratto.

Molly lo guardò sorpresa, poi sorrise ed annuì.

“So di essere bellissimo, ma dovresti stare attenta a quello che faccio” le disse mentre mescolava, notando che la donna scrutava il suo viso con un'espressione indecifrabile.

“Certo, certo! Tesoro, hai... Hai avvertito gli altri che è quasi pronta la cena?”.

“Non ancora”.

“Beh, io credo che DOVRESTI farlo subito... Dovresti proprio andare a DIRGLIELO... Altrimenti poi si raffredda tutto, sai?”.

Fred la guardò stranito.

“Stiamo parlando della cena?” le domandò.

“Tu che dici?” sorrise dolcemente lei.

“Mamma...”.

“Tesoro mio, io vedo tutto... Quando ve lo metterete in testa voialtri? Nelle lettere che scrivevi tu c'era sempre il suo nome, quasi ad ogni riga... E ti comporti in modo strano da stamattina, hai anche gli occhi diversi. Perciò, VAI ad avvertire che è pronta la cena, qui continuo io”.

“Vado?”.

“Vai”.

Fred scosse la testa divertito, abbracciò Molly, e poi si smaterializzò.

Quando “spuntò” di fronte alla casa di Hermione, si dette una sistematina ai vestiti ed ai capelli. Stava per suonare il campanello, ma prima pensò di raccogliere qualche margherita nel giardino.

“Perso qualcosa, caro?”.

La signora Granger, che aveva riconosciuto i capelli rossi tipici dei Weasley, lo stava osservando dalla porta.

“Ehm... No...” rispose lui imbarazzato, mentre si alzava con il mazzolino di margherite in mano.

“Buonasera signora, sono Fred Weasley. Vorrei parlare con sua figlia, se non disturbo” le disse, avvicinandosi e stringendole la mano.

“Ma certo, entra. Hermione è uscita un attimo a portare una cosa ai vicini, arriverà a momenti”.

La donna lo fece accomodare in salotto, dove il marito stava leggendo un libro steso su uno dei divani.

“Buonasera, signore”.

“Buonasera... Ehm...”.

“Fred”.

Si strinsero la mano, poi il rosso prese posto sulla poltrona.

“Mi dispiace per la gamba... Fa molto male?” gli chiese, indicando la gamba ingessata dell'uomo.

“Un po', ma è sopportabile” rispose lui.

Il signor Granger notò il mazzo di fiorellini e sorrise.

“E così, vorresti parlare con mia figlia”.

“Esatto”.

“E tu credi che io ti dia il permesso di farlo? Fuori di qui, ragazzetto”.

Fred sgranò gli occhi: questo non se lo aspettava.

“Forza, datti una mossa! Non costringere un vecchio zoppo ad inseguirti a calci! E stai lontano dalla mia bambina!”.

Il ragazzo si alzò in piedi, incerto sul da farsi. Intanto, la signora Granger entrò in salotto.

“Ti fermi a mangiare da noi, Fred?” gli chiese dolcemente.

“Io... No, devo andare...”.

“Oddio... Gli hai fatto la scenata?!” esclamò la donna, rivolgendosi al marito.

Lui scoppiò a ridere ed annuì.

“Oh, quanto sei scemo! Siediti Fred, stava scherzando”.

“Sì, figliolo, siediti. Era una vita che volevo provare a fare questa cosa! Non dicevo sul serio, tranquillo!” sghignazzò ancora il signor Granger.

“Lei è matto, signore” commentò Fred risedendosi e ridendo con lui e la moglie.

“Lo dicono anche le mie due ragazze” sorrise l'uomo.

Si sentì aprire la porta d'ingresso e la voce di Hermione raggiunse il salotto.

“Rieccomi! Ho rischiato di essere sbranata dal cane di Mindy” esclamò.

Quando li raggiunse nella stanza, si arrestò di colpo con faccia sorpresa.

“E tu?” chiese, guardando l'amico.

“Felice anche io di rivederti, Granger” sogghignò lui.

“Scemo” si avvicinò e lo abbracciò. Rivederlo lì le fece mancare un battito.

“Hai dimenticato qualcosa?” gli domandò.

“No”.

La ragazza attese una spiegazione, ma il rosso non continuò.

“Ok, andiamo in giardino” disse infine.

Una volta fuori, Fred le porse il mazzo di margherite.

“Grazie, Weasley” sussurrò Hermione, arrossendo.

“Figurati, Granger. Ti starai chiedendo perché sono già tornato a romperti le scatole”.

“Infatti”.

“Non voglio diventare un girasole”.

Hermione lo guardò confusa.

“Come scusa?”.

“Non voglio essere come Cinzia”.

“Clizia”.

“Quello che è! Il fatto è, Granger, che io non voglio più stare fermo a contemplare la ragazza che amo. Insomma, so che sarei un girasole fantastico, essendo io già bellissimo... Ma io quella ragazza la voglio vivere. Voglio continuare a mentirle sulla sua buonissima pasta, voglio prenderla in giro e ricevere i suoi insulti, chiamarla al feletono per innamorarmi ogni volta della sua voce, portarla a dormire quando si addormenta in piedi, guardarla negli occhi e perdermici, dirle sciocchezze perché so che ride così solo con me, stringerla perché so che ama i miei abbracci, ballare con lei e pestarle i piedi, fare il geloso con tutti i futuri mariti giornalisti che ci provano con lei, farle il solletico per prendere calci dritti in faccia, aiutarla a vincere anche nelle poche cose in cui è negata, sapere che si preoccupa per un idiota come me, vederla arrossire se la guardo un secondo in più, camminare mano nella mano con lei, aspettare la sera per ricevere il suo bacio della buonanotte... E' questo che voglio”.

“Fred...” sussurrò Hermione, con gli occhi lucidi e una mano davanti alla bocca.

“Non riesco a credere di essere riuscito a dirti tutto senza che un fulmine mi piombasse addosso” rise il ragazzo, grattandosi la testa imbarazzato.

“Quindi la ragazza che ti piace...”.

“Sì, sei tu genietto”.

Hermione lo guardò dritto negli occhi, poi lo abbracciò forte.

“Sai, speravo in un Anche tu mi piaci... Così, tanto per avere una conferma” sogghignò il rosso, mentre la stringeva.

Lei si alzò in punta di piedi e gli lasciò un bacio delicato sulle labbra.

“Ok, anche questo può andare bene”.

Ed eccola lì la sua risata... Quella che spuntava così spontanea e cristallina solo con lui.

“Ti amo, piccola Granger”.

“Me lo avevi già detto” sorrise Hermione, ricordando la sera del famoso stupido gioco di Charlotte.

“Ma tu eri troppo spiazzata dalla mia bellezza e non mi avevi risposto” replicò lui, alzando un sopracciglio.

“Ti amo anch'io, stupido Weasley”.

 

Due ore più tardi...

Fred salutò i signori Granger, baciò ancora una volta Hermione, poi si smaterializzò. Avevano cenato insieme ed era stato veramente piacevole, soprattutto perché finalmente le cose erano chiare tra i due.

“Sappi che approvo” disse il padre della ragazza, quando questa si chiuse la porta d'ingresso alle spalle.

“Lo conosci appena” rise Hermione.

“E mi sta già simpatico” rispose lui, soddisfatto.

Ad un tratto il telefono prese a squillare.

“Pronto?” fece Hermione, sollevando la cornetta.

“Ti sono mancato, Granger?”.

“Ma quanto sei scemo, Weasley?!”.

“Senti, sto cercando di fare il romantico, non rovinare questo momento magico”.

“Scusa, scusa!”.

“Ehi?”.

“Sì?”.

“Mi racconti come finisce quel libro...?”.

“Certo”.

Mentre Hermione parlava, Fred si sentiva veramente felice. Finalmente era riuscito a dire tutto a quel genietto e la cosa più straordinaria era che lei ricambiava i suoi sentimenti.

“Finito... Ora hai voglia di leggerlo, vero?” gli chiese la riccia, speranzosa.

“Non ti accontenti mai tu?” rise lui.

“Uffi!”.

“Devo andare, altrimenti a casa si preoccupano...”.

“Va bene... Buonanotte Weasley” gli sussurrò dolcemente.

“Buonanotte piccola Granger” rispose Fred con un sorriso.

Angolino dell'autrice
Aaaaaah... Ecco la fine della storia *lacrimuccia*.
E' la mia fanfiction che ha avuto più "successo" e ne sono felice... l'ho scritta in un periodo un po' particolare per me e mi ha aiutata a liberarmi da ogni pensiero :) Ringrazio di cuore tutti i lettori e le donzelle che ci hanno tenuto a lasciarmi un commento ed un sorriso :) Spero che il finale vi sia piaciuto ;)
Un abbraccio forte.

   
 
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