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Autore: masked_lady    30/10/2008    3 recensioni
Sono frammenti del diario di Erik. Relativi agli eventi più importanti della storia riportata nel film e non solo. Spero vi piaccia e aspetto i vostri pareri.
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6Aprile 1863

6 Aprile 1863

 

Credevo che nulla sarebbe più riuscito a stupirmi e a rendermi felice più di quando ho scoperto di poter parlare con Christine sotto la falsa identità dell’Angelo. Eppure mi sono dovuto ricredere.

Oggi ho avuto il mio consueto incontro con la bambina, e ho cominciato ad insegnarle a cantare. Nulla di strano fino a quando mi sono accorto, grazie ad un particolare esercizio, del suo straordinario talento. Christine è ancora più dotata di quanto io stesso avevo stimato. La sua voce, per quanto ancora immatura, da bambina, ha una straordinaria estensione vocalica, per non parlare del timbro: davvero celestiale.

Con gioia sempre maggiore ho proseguito con la lezione e ora che mi sono da poco congedato da lei mi sento invadere da una nuova euforia. Era da tanto, tanto tempo che non mi sentivo in questo modo. Per l’esattezza, appunto, da quando non è iniziato il mio strano rapporto con questa giovane creatura, che ha così poco da spartire con un demone infernale come me. Se solo lei potesse conoscermi davvero….

Ad ogni modo, ho deciso che continuerò a darle lezioni, anche negli anni a venire. Non è da escludere che, una volta cresciuta, ella non possa entrare a far parte del coro dell’Operà, se non addirittura…. , questo dipenderà da numerosi fattori. Ancora non so quanti e quali progressi riuscirà a fare. Ha talento, su questo non v’è dubbio, ma sarò in grado di insegnarle quanto c’è da sapere? Non ho mai pensato di insegnare qualcosa a qualcuno, e la paura di non essere all’altezza mi logora da alcuni giorni ormai.

So di avere una voce bellissima, la sola cosa di me a cui qualcuno potrebbe mai attribuire un tale aggettivo. È anche grazie alla mia voce che mi sono guadagnato la fiducia di Christine durante i nostri primi incontri. Cantando con lei, per lei, ella si è completamente convinta del fatto che sono l’Angelo che tanto attendeva. Ma io non ho avuto nessuno che mi insegnasse ciò che so. Non ho un modello da utilizzare per prendermi cura della voce della bambina. Conosco le basi, ma l’amore per la musica è tutto ciò che posso realmente insegnarle.

Non devo, però perdermi d’animo, perché lei è tutto quello che ho. Non devo assolutamente lasciare che comprenda le mie debolezze, altrimenti verrebbe a dubitare di quella che crede essere la mia natura. Non posso, non voglio perderla.

Sentire l’entusiasmo nella sua voce quando entra nella piccola cappella e mi chiama, cercando la mia guida, mi reca una gioia troppo grande perché io possa rinunciarvi. Non so neppure io come mai mi sento tanto affezionato a lei. Cosa sono?

Un padre? No.

Un fratello maggiore? Forse.

Qualunque cosa senta di essere per lei, so che mi permette di darle conforto, alleviare le sue pene. Le sue, ma anche le mie. Siamo entrambi due sopravvissuti alla vita e alle sue crudeltà. Per questo riusciamo a comprenderci bene. Per questo sentiamo di poter contare l’uno sull’altra.

Siamo simili, terribilmente simili, anche se solamente io posso rendermene conto. In primo luogo perché Christine, con i suoi dieci anni d’età, è troppo piccola per comprendere tali similitudini. In secondo luogo, perché lei non mi conosce. Purtroppo, per quanto io mi sforzi di essere me stesso, non posso rischiare di tradire la mia copertura. Non posso. Quindi io rimarrò sempre il solo a conoscere entrambi.

Perché, se io non posso aprirle il mio cuore per ovvie ragioni, lei, invece, con il suo carattere dolce e la sua innocenza, mi ha sempre svelato tutta se stessa in questi due anni.

Due anni! Non posso credere che sia trascorso così tanto tempo. Le ore passano lente nella casa del Lago, dove il sole non segna il trascorrere del giorno e della notte. Ma da quando ho conosciuto Lei, mi sembra quasi di essere maggiormente cosciente della vita.

Il tempo, quando sono con lei, vola anche per uno spettro, per il quale il tempo non ha valore.

Contare il trascorrere del tempo, significa essere consapevoli della vita.

Ed io, voglio tornare a vivere.

 

 

 

  
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