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Autore: jessthesohodoll    28/11/2014    1 recensioni
Skye ha abbandonato la scuola molto prima del diploma e Jemma è inglese, in Inghilterra non si fanno i balli.
Questa è la storia di come Skye e Jemma riuscirono a convincere Coulson e crearono il primo Gran ballo dello SHIELD.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2- FitzSimmons's room

 

Da Fitz : Ragazzi che cosa vi metterete? Va bene

jeans e maglietta?

 

Da Ward : mi dispiace rovinarti la festa Fitz, ma è richiesto

l'abito elegante. Comunque io metterò quello, visto che Skye

me ne ha comprato uno nuovo

Da Lance:Anche io! Bobbi dice che

è l'unico modo che ha di vedermi

vestito in maniera decente.

 

Da Mack : Anche io! Andiamo Turbo, non è la fine del mondo

 

Da Tripp : Completo elegante fratello!

Non ci sono scuse.

Da Fitz : sono fottuto

 

 

“Dico solo che è un'idea stupida” disse Leopold Fitz per quella che sembrava essere la milionesima volta, e solo nell'ultima ora.

 

Jemma non pote fare altro che sospirare, sapendo bene la poca voglia che aveva il fidanzato di partecipare a un evento simile. La sua scuola superiore era una di quelle scuole private in cui contavano solo l'ordine e la disciplina che non permetteva nessuna forma di divertimento, tanto meno i balli scolastici. Era cresciuta vedendo le sue vicine di casa eccitarsi, andare in giro a provare acconciature, trucchi e vestiti, mentre lei non ne aveva avuto neanche la possibilità.

 

“Oh Fitz” disse Jemma dal bagno.

“Siamo troppo vecchi per i balli scolastici” disse Fitz “Sembreremo stupidi. E non voglio vedere quanto Ward, Mack, Tripp o Lance saranno meravigliosi nei loro completi, mentre io sono a dir poco ridicolo”

 

Era così sin dai tempi dell'Accademia. Quando Jemma aveva finalmente l'opportunità di partecipare a un ballo, aveva incontrato un persona come Fitz, completamente allergica ad ogni tipo di evento mondano.

 

“Mi dispiace Jemma, ma devo dare da mangiare al robot” era di sicuro la sua scusa preferita.

 

Avevano subito una forte battuta d'arresto qualche anno prima. Erano rimasti separati per fin troppo tempo, e quando Jemma era tornata le cose non erano di certo migliorate. Leo lo incolpava di averlo lasciato solo nel momento del bisogno e Jemma credeva seriamente di aver fatto la cosa giusta.

 

Credeva di averlo perso per sempre.

 

Ma ci pensò Mack a sistemare le cose.

“Affrontate i vostri dannati problemi” gli aveva detto “E non costringetemi a rinchiudervi in uno stanzino”.

 

Aveva ragione. Le cose erano migliorate da allora, e Jemma aveva capito che Leo era molto più che un semplice amico.

 

Ma ora , Fitz era nella più totale crisi.

 

Per tutti gli anni di Accademia aveva cercato in tutti i modi di convincerlo, con scarsi risultati.

 

Il motivo era molto semplice.

 

Non faceva altro che dirgli che con i vestiti eleganti era a dir poco ridicolo, che sembrava un cameriere e che niente con quel taglio poteva stargli bene, in più non riusciva più ad allacciarsi una dannata cravatta dopo l'incidente del Mad Pod. Quando era ancora in Scozia poi, ogni singola ragazza che cercava di invitare lo rifiutava, lasciandolo sempre da solo.

 

A nulla era valso il tentativo di fargli capire che lei non era come le altre.

 

“Dimmi perchè non posso venire con i miei soliti jeans” chiese frustrato Fitz, cercando ancora di fare il nodo alla cravatta.

“Perchè è richiesto l'abito elegante” rispose paziente Jemma.

“Io odio questi dannati balli scolastici”

“Primo, non è un ballo scolastico, ma una serata di gala” disse Jemma “E secondo, quale diamine è il problema?”

“Mi sento sempre sotto osservazione, come una stupida bambola di pezza. Farò di sicuro qualcosa di sbagliato a rovinerò la serata a tutti.”

“Oh Leo” disse Jemma “Non accadrà nulla di tutto questo. Sei un uomo dolce e affascinante, non hai niente da invidiare ai nostri amici”

“Se lo dici tu” disse Leo.

“Come ti sta il vestito?”chiese Jemma.

“Ridicolo come sempre” disse Fitz “In più non riesco a fare il nodo alla cravatta”

“Se mi dai ancora cinque minuti, ti aiuto io”

“Io non voglio venire Jemma”

“E vuoi mandarmi da sola?” chiese Jemma arrabbiata “Puoi smettere di comportarti come un bambino? Andrà tutto bene. Sogno da sempre di partecipare a un evento simile, mettermi un vestito elegante e ballare un lento con il mio cavaliere. Puoi fare questo sforzo per me?”

“Se me lo chiedi così” disse Fitz sorridendo “Penso di poter fare questo sforzo. Ma perchè ci stai mettendo così tanto?”

 

Jemma uscì dal bagno, e Leo pensò che ne era valsa la pena aspettare ogni singolo minuto. Simmons indossava un semplice vestito nero con le maniche lunghe di pizzo, lungo appena al di sotto delle ginocchia.

 

I suoi corti capelli castani le incorniciavano perfettamente il volto, tirati indietro da un cerchietto dorato.

 

“Hey Leo” disse Jemma, con un sorriso timido “Va tutto bene?”

 

Leo era rimasto senza parole.

 

“Si, tutto bene” disse Leo, senza fiato.

“Fammi vedere” disse Jemma avvicinandosi a lui “Ecco fatto”

“Sei-Sei bellissima” disse Leo.

“Oh, grazie Leo” disse Jemma arrossendo “Vogliamo andare?”

 

E prendendola per mano, Leo pensò che per una volta poteva anche fare questo sforzo.

 

Lo avrebbe fatto per Jemma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho doll corner:

 

BUON COMPLEANNO A ME!!! sono 23!

 

a quanto pare non ho ancora perso il vizio di invecchiare, ma ci sto lavorando.

 

Tolta questa nota di servizio, mi è stato fatto notare che in realtà in inghilterra ci sono i balli scolastici! Scusate la distrazione, non avevo controllato

 

 

un po' di Fitzsimmons fluffosi.

 

Un bacio

 

 

  
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