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Autore: Geo_L_C    06/12/2014    0 recensioni
Una notte del 1960 un ragazzo venne ucciso in quella che doveva essere una serata festosa e divertente, la notte di Saint Patrick's Day, invece si trasformò in un bagno di sangue. Vennero uccise diverse creature, umani e non..
Ma da quel momento, la morte del ragazzo sarà anche la sua nuova vita, dove lo cambierà per sempre.
Anno 2011.
Nuovo anno, nuova vita e nuova Amy, la ragazza finalmente è riuscita a coronare il sogno che tanto acclamava: trasferirsi, lavorare ed avere una vita completamente diversa da quella precedente ed era finalmente riuscita ad ottenere tutto quello che aveva previsto.
Nel nuovo ufficio fa la conoscenza di due persone al quanto bizzarre e simpatiche, i suoi nuovi colleghi Dave e Adam, Amy ha subito un impatto positivo con i due ed infatti diventano, col passare del tempo, molto amici e scoprirà in loro qualcosa che non si sarebbe mai aspettata.
Anche Adam avrà un impatto.. diverso, grazie a lei sentirà ritornare i suoi istinti primordiali.
Ritornerà a percepire tutto come il vampiro che era molti anni fa.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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CAPITOLO VENTIDUE





 
Amy iniziò ad urlare e a dimenarsi cercando di liberarsi dalla stretta di Max, ma non riusciva perché lui era troppo forte. Il sangue entrava dentro la gola del vampiro e iniziava a sgorgare come un fiume in piena sulla maglietta della povera ragazza.
“NO!” urlò Adam e si diresse correndo verso Max, ma venne spintonato via da Sarah che lo fece sbattere con violenza contro il muro. Dopo quel colpo, Sarah era compiaciuta di come stavano andando i piani, così decise una volta per tutte di distruggere il fratello Adam, si avvicinò a lui e lo sollevò tenendolo stretto per la gola. Non appena Sarah era pronta per staccargli la testa, un paletto affilato gli si conficcò nella spalla della ragazza. Lei urlò dal dolore e lo sfilò senza difficoltà, poi guardò chi fosse stato e c’era lui, in piedi, ancora barcollante con la balestra puntata verso di lei.
“Ti sono mancato stronza?” disse Noah sorridendo.
“Non sai quanto..” rispose ringhiando. Lasciò scivolare dalla sua presa Adam mezzo tramortito, si avvicinò, con passo convinto e deciso, verso Noah. Il ragazzo, un po’ incapace nel ricaricare la balestra, venne colpito con un paio di pugni sul volto e un calcio dritto nello stomaco facendolo cadere a terra dolorante. Con ancora più cattiveria, la ragazza fece pressa sul petto del ragazzo con il suo stivale con tacco in pelle nera e pressava sempre di più fin quando Noah non sentiva più il fiato.
“Non hai ancora capito con chi avete a che fare?” chiese Sarah a Noah disteso a terra mentre si contorceva dal dolore “ora mi devi scusare, devo fare un lavoro..” concluse lasciandolo respirare nuovamente.
Sarah si avvicinò a Max, lui finì di nutrirsi e assaporò con molto gusto quell’essenza nuova che non aveva mai provato prima. Il sapore del Sangue Puro era davvero nuovo e surreale, come fruttato e allo stesso tempo acido, aveva due contrasti di sapori differenti che si mischiavano in un colore rosso e acceso. Amy si sentiva stanca e respirava a fatica, giaceva stanca e barcollante fra le braccia di Max. Lui le accarezzò i capelli color corvino e le sorrise.
“Ora lasciati andare mia cara, presto la morte ti verrà incontro” sollevò lo sguardo e guardò la luna piena e alta nel cielo “guarda questa bellissima notte perché sarà l’ultima che vedrai mia adorata”.
D’un tratto Sarah arrivò dal fratello che ancora guardava quella luna così bella e luminosa che quasi illuminava tutto il cielo.
“Come ti senti?” gli chiese.
“Benissimo, è una sensazione fantastica, sento tutti i miei muscoli aumentare di volume. Sento che sto diventando più potente” rispose Max. Posò la ragazza a terra, lei respirava affannosa e affaticata.
“Quindi ora posso favorire?” domandò al fratello.
“Ma certo..” disse, Sarah si chinò al corpo di Amy, sollevò leggermente il capo e avvicinò le labbra al collo già morso “..sentirai il potere entrare dentro di te, sentirai un’energia nuova, ma dovrai aspettare qualche ora prima che la transizione si compia” Max si avvicinò alla mano della sorella dove teneva ancora in mano il paletto che l’aveva trafitta Noah. Lo prese e pian piano lo puntò contro la schiena della sorella, era pronto per colpirla e ucciderla.
“Caro fratello..” si fermò prima che le labbra assaporassero il sangue di Amy “..mi credevi così stupida?”.
Max rimase interdetto di fronte a quella domanda.
“Che intendi?” chiese.
Con uno scatto Sarah gli bloccò il polso dietro la schiena, così forte che gli spezzò il braccio. Il paletto cadde ai suoi piedi. Sarah lo prese e con violenza lo trafisse da parte a parte, dritto al cuore.
Max urlò di dolore, si alzò barcollante guardando con occhi di terrore la sorella che l’aveva colpito, e ora si sentiva più debole, stava morendo.
“Sam è stato di grande aiuto nella nostra squadra” disse Sarah sorridendo “lui mi mise in guardia sul tuo piano, sul fatto che volevi uccidermi”.
Max indietreggiava sempre di più sino a quando s’inginocchiò a terra. Il paletto lo stava uccidendo seccandolo come se fosse un fiore vecchio di qualche mese, le sue mani si iniziarono ad ingrigire. “Io ho controllato tutte le tue mosse e i tuoi punti deboli, ho studiato a fondo il tuo essere, e sapevo come finirti” guardandolo morire con piacere.
Il collo di Max iniziò ad ingrigirsi fin ad arrivare al suo volto, si stese schiena a terra, il suo respiro era affannoso e morente, gli occhi divennero completamente neri, ed in fine morì.
Tutti i presenti rimasero interdetti nel gesto che aveva appena compiuto Sarah, cadde un istante di silenzio dove solo il vento parlava. In fine Adam chiese.
“Ma.. perché l’hai fatto?”
“Stava progettando di uccidermi da tempo, non ha mai voluto fare una sorte di alleanza con me. Una volta diventato Angelo Caduto lui mi avrebbe uccisa” rispose. Amy, spaventata, si trascinò indietreggiando dai piedi di Sarah.
“Tu.. non vuoi uccidermi..?” domandò Amy.
“Oh.. ma certo che lo farò, ma non oggi, non qui, è stato ingiusto nei confronti di Adam scegliere questo posto dove Max sapeva benissimo che qui c’è stato un altro delitto.. E poi ora ho trovato un nuovo metodo per diventare Angelo Caduto, molto più rapido e senza attendere una prossima luna piena” sorrise.
“L’amuleto..” disse Adam pensando ad alta voce “ma.. come hai fatto a scoprirlo?”.
“Quale.. amuleto?” chiese Amy.
“Tutto a suo tempo mia cara, non temere, ci rincontreremo” concluse Sarah sparendo nella notte oscura.
Ormai la luna non era più alta e la notte si stava per concludere dando spazio ad un nuovo giorno. I sopravvissuti cercavano di risistemarsi, Noah si avvicinò barcollante e dolorante ad Adam e Amy
“State tutti bene?” chiese.
“Credo di si..” disse Amy mentre si comprimeva la ferita dei canini di Max.
“Di che cosa stava parlando Sarah? Quale amuleto?” domandò Noah.
“Nulla ragazzi.. è meglio non sapere nulla..” rispose Adam.
“Aspettate” disse Amy guardandosi intorno “..dov’è Dave??” tutti si guardavano intorno per vedere se qualcuno avesse spostato il corpo, o peggio, se ne fosse andato di sua spontanea volontà. Poi un dettaglio cadde all’occhio di Noah, il fucile carico di proiettili in legno non c’era più.
“Credo che Dave abbia deciso da che parte stare” disse sospirando.
 
Passò una settimana dopo tutta la vicenda trascorsa in quella notte tiepida e terribile al parco di Barnet. Amy, scossa e un po’ turbata, era pronta per andarsene nuovamente e, forse, sarebbe stato per sempre.
Nel soggiorno di casa sua c’erano un paio di scatoloni riempiti e sigillati da scotch marrone, una terza scatola invece la stava chiudendo in quel momento.
Le valige erano già pronte all’interno del bagagliaio della sua macchina, finito di caricare quegli ultimi scatoloni e sarebbe fuggita da quella, apparente, innocua cittadina dove, fino a qualche mese prima, non sapeva della vera esistenza dei vampiri.
D’un tratto, mentre Amy posava l’ultimo scatolone in terra e mentre stava prendendo le ultime cose sentì bussare dall’uscio dell’entrata, lei si voltò e sorrise nel vedere Adam poggiato allo stipite della porta che le sorrideva e la osservava mentre si coricava di robe.
“Resti fermo li a guardarmi o mi dai una mano?” disse ironicamente la ragazza.
“Allora.. te ne vuoi andare davvero?” chiese Adam, il ragazzo non ebbe subito la sua risposta, tra i due ci fu un istante di silenzio, poi Amy si sedette su uno degli scatoloni ricolmi di roba.
“Forse è meglio per tutti” disse.
“Perché vuoi scappare? Lo sai che io e Noah saremo qui a proteggerti” rispose Adam.
“Ed è per questo che me ne voglio andare, voi non potete sempre proteggermi e rischiare la vita per me e per il mio stupidissimo sangue.. Da quando ci siamo conosciuti ci sono stati casini che non sappiamo neanche noi se si risolveranno mai.. e poi.. Noah ha già rischiato la vita per me..” sospirò triste la ragazza.
“C’è sempre una soluzione, noi troveremo per primi l’amuleto e..” Adam venne interrotto.
“E cosa..? Mi spiace, ma devi scordarti il ‘noi’ perché io non farò più parte a questa follia, voglio solo andarmene”.
Scese una piccola lacrima sul viso pallido di Amy, in fine si alzò e prese la sua borsa e uno degli scatoloni ma venne fermata da Adam.
“E non pensi a Noah?” chiese.
“È meglio che non mi veda andar via.. sono sempre stata forte, in tutto, ma questa cosa è più grande di me.. mi dispiace.. ma è meglio così..” rispose Amy, in fine Adam le diede una mano portando con se due scatole. L’aiutò a caricare il tutto in macchina e in fine i due ragazzi si guardarono tristi.
Non si dissero nulla, Amy montò in macchina e se ne andò da quella città che, anche se per poco tempo, si era già affezionata, guardò lo specchietto retrovisore e, notando Adam che la guardava allontanarsi con le mani in tasca, si mise a piangere triste e malinconica.
Adam, nel frattempo, sentì la presenza nascosta di Noah e lo fece uscire allo scoperto. Noah, triste, guardò la macchina allontanarsi e girare l’angolo dove li sarebbe svanita come il rumore della sua macchina.
“Non ha voluto nemmeno salutarmi” disse triste Noah.
“Mi dispiace..” rispose Adam.
“Come hanno fatto a capire chi fossi io in realtà?” chiese Noah
“Non lo so, ma ora sappiamo che contieni sangue di cacciatore nelle vene, ti aiuterò ad allenarti e a difenderti..” disse Adam guardando sempre la strada deserta.
“E ora.. come facciamo a risolvere tutto questo? Come troviamo una soluzione?” chiese guardando l’amico, ma Adam non rispose, si limitò a guardare l’intera città.
In quell’istante anche un’altra persona stava facendo i bagagli per andarsene da quella città maledetta, sapeva che non poteva farcela. Zoe era troppo fragile per capire tutta la situazione che stava avvenendo in quei giorni.
Era stata appena informata del fatto che anche Amy aveva rischiato la vita, ora non ne poteva davvero più. Prese poche cose, le mise in un paio di valige e si vestì rapidamente. In fine guardò quella casa che aveva condiviso con un’amica a lei molto cara, Lisa, una delle sue amiche più care che aveva avuto negli ultimi due anni in quella città nuova e a lei sconosciuta, era stata la prima a prendersi cura di lei. C’erano troppi ricordi, troppe cose che legavano Zoe a quella casa. Non appena era pronta per andarsene, prese le sue valige, la sua borsa e spalancò la porta d’ingresso dove li trovò una figura a lei molto familiare.
“Ed..” disse la ragazza sorpresa e felice.
“Ciao sorellina, volevo farti una sorpresa” rispose Ed, poi guardò alle spalle di Zoe dove vide tutte le valige fatte e pronte “..stavi andando da qualche parte? Sono arrivato al momento sbagliato?” chiese.
“No.. cioè pensavo di tornare a casa, abbiamo avuto la stessa idea, volevo venirti a trovare”.
“Bè, sono venuto io da te, non mi abbracci?” disse ironico Ed.
I due si diedero un lungo e caldo abbraccio, era felice di vedere una persona che era più di un semplice amico, lo invitò ad entrare e, forse, grazie all’arrivo di Ed, si sarebbe sentita più sicura e protetta.
 
Nel frattempo, dopo tutta la vicenda appena accaduta, Dave e Sarah si erano allontanati fuggendo dal vecchio rifugio e arrivarono fino ai campi più lontani e remoti, trovando riparo in una baracca lontana dai pressi di Barnet così che non potevano essere trovati. Sarah guardava fuori dalla finestra, vedeva solo un’intera boscaglia, piante e alberi selvatici ovunque e nient’altro. Dopo poco tempo la raggiunse anche Dave con alcuni sacchi con cibo e alcune bottiglie ripiene di sangue.
“Scusa se ho fatto tardi, ho preso un po’ di roba da mangiare.. allora? Hai qualche piano in mente?” chiese Dave.
“Grazie per aver rubato dal cassetto di Adam questa pagina di diario..” disse Sarah tirando fuori il piccolo foglietto piegato “..hai fatto un ottimo lavoro”.
“Ti ringrazio..” rispose Dave facendo un piccolo inchino.
“Ora ti allenerai insieme a me, la stirpe dei cacciatori non è ancora finita e mio fratello ha un compare che deriva da una vera famiglia di cacciatori” disse Sarah, si voltò verso Dave con le braccia conserte e con un sorriso diabolico “..troveremo quel quarzo bianco, uccideremo tutti coloro che cercheranno di metterci i bastoni tra le ruote, in fine mischierò il quarzo bianco col sangue di Amy, quegli idioti pensavano che il quarzo bianco fosse un oggetto per distruggere l’Angelo Caduto Odra, ma si sbagliavano.. farò la transizione dell’Angelo Caduto, non appena avverrà tutti avranno paura quando passerò per le strade e tutti si inchineranno a me”.
“Geniale!”.
 
   
 
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