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Autore: rauslly_otp    11/12/2014    0 recensioni
Mi aveva sgridato per aver suonato la chitarra ma non c’ero più oramai. Ero andato chissà dove. (...)
Quel che so è che non avrei mai smesso di guardarla. Notai che sulla targhetta c’era scritto Ally.
Genere: Fluff, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Dez, Trish, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Narratore
Austin: “Allora Dez ... o adesso o mai più!” Disse un ragazzo biondo con gli occhi color nocciola, alto, magro e vestito con una camicia rossa, una maglietta bianca attillata, un paio di jeans neri con una catena che penzolava sopra di essi e delle sneakers rosse.
Dez: “No vedi,  io lo farei è che … mi ha chiamato mia sorella per andarle a fare i compiti!” Disse un ragazzo rosso, occhi verdi, alto, magro e vestito in modo assolutamente ridicolo, sgargiante e super colorato.
Austin: “Dez, non devi inventarti scuse, sei il mio migliore amico e ti conosco da una vita. So che sei nervoso ma credimi se non lo fai adesso te ne pentirai per tutta la vita. Ora vai dentro il negozio e chiedi alla ragazza di uscire!”
Dez: “Va bene, ma ti prego mi accompagni dentro?”
Austin: “D’accordo”
Austin e Dez entrarono in un negozio di strumenti “La Sonic Boom” dove lavorava questa famosa “ragazza” (per il quale Dez era cotto).
Pov Austin
Entrammo in quel negozio non molto affollato. Appena entrati il mio migliore amico si precipitò alla cassa bussando costantemente al campanello aspettando che qualcuno lo ricevesse.
…: “Scusami ti dispiace finirla. Per poco non mi stordivi i timpani” Disse una ragazza riccia, coi capelli molto scuri, alta, magra, occhi marroni,e una maglietta leopardata a maniche corte con un jilet blu sopra ed un jeans blu scuro che metteva in risalto le scarpe coi tacchi leopardate.  Aveva una targhetta sul quale vi era scritto Trish per cui doveva essere lei. Ed appena vista mi accorsi che era effettivamente carina. Quando mi accorsi che fosse lri notai che il mio amico rimase imbambolato come un’idiota a fissare quella ragazza senza dire una parola.
Trish: “Allora … posso esserti d’aiuto?” Chiese al mio amico che non le rispose. Così decisi di aiutarlo.
Austin: “Ciao io sono Austin e lui è il mio amico Dez”
Trish:  “Mi sembra che il tuo amico non si senta bene”
Austin: “Sì infatt… cioè no, certo che no, è solo che è nervoso perché … deve comprare una chitarra a sua … cugina!” Cugina,ma come mi è venuto in mente!
Trish: “Bhè poteva dirlo subito. Solo che io ora sono in pausa ma c’è la mia collega nonché la figlia del proprietario. Adesso la chiamo aspettate qui ” Disse prima di correre al piano di sopra senza farci rispondere. Intanto che aspettavamo … anzi stavo aspettando dato che Dez non batteva ciglio, decisi di suonare una chitarra acustica per ingannare il tempo. Presi la prima chitarra che vidi e l’afferrai. Iniziai a suonarla quando qualcuno mi interruppe fischiandomi nell’orecchio.
…: “Scusami ma qui è vietato suonare gli strumenti all’infuori dei dipendenti e soprattutto se non hai comprato lo strumento in questione” Disse una ragazza.
Mi aveva sgridato per aver suonato la chitarra ma non c’ero più oramai. Ero andato chissà dove. Quella ragazza è bellissima, ma che dico bellissima, stupenda, anzi meravigliosa. Aveva una maglietta gialla di pizzo, dei jeans bianchi e delle scarpe col tacco gialle. Era bruna con delle punte bionde, aveva i capelli mossi che le cadevano delicatamente sulle spalle, era alta e magra, aveva gli occhi color cioccolato fondente che io adoro.  Anzi forse non lo adoro, o forse si, non so. Quel che so è che non avrei mai smesso di guardarla. Notai che sulla targhetta c’era scritto Ally. Perfetto nome ad una ragazza perfetta. Ma Dez mi richiamò alla realtà.
Dez: “Austin ti senti bene!? Vuoi un po’ d’acqua?” Mi chiese preoccupato.
Ally: “Quindi ehm … Austin, ti dispiacerebbe posare quella chitarra?” Mi domandò col sorriso sul volto notando che ero rimasto imbambolato da lei. Dio quanto era bello il suo sorriso mi faceva catapultare in un mondo dove l’impossibile diventa realtà.

   
 
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