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Autore: vivy_96    13/12/2014    3 recensioni
Lei una ragazza acida, asociale e invisibile...
Lui un ragazzo simpatico, bello e popolare...
due persone completamente diverse ma con una passione in comune: la musica...
DAL CAPITOLO 2:
“Senti bello, io fossi in te porterei quella canzone alle prove della band… è una troppo bella per essere messa da parte così. E poi non eri tu a dire che avremmo dovuto iniziare a provare pezzi nostri?” disse il moro riponendo i suoi libri nell’ apposito armadietto.
“Si appunto nostri non di una sconosciuta a cui sono caduto addosso” il biondo si appoggiò alla parete,
bianca e fredda ,del corridoio.
“Almeno era carina?” chiese Russell sorridendo malizioso a Jake.
“Scopabile, decisamente scopabile” disse quest’ultimo ricambiando il sorriso dell’ amico.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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9
 


Ci sono giorni in cui tutto cambia, grazie ad un avvenimento, a una frase letta in qualche libro o dipinta su qualche muro, grazie alle parole di una persona… vi è mai capitato? Vi è mai capitato di cambiare la vostra visione della realtà in un millesimo di secondo? Fermarvi e pensare : quello che sto facendo è giusto? È proprio questa la vita che voglio? È così che deve andare?
Quella sera prima di mettersi a letto Lucy decise di iniziare a leggere un libro che aveva comprato tempo prima ma non aveva mai aperto a causa del poco tempo, ma il sonno proprio non voleva raggiungerla nonostante fosse già tardi e l’indomani avrebbe avuto lezione così raggiunse uno dei grandi scaffali pieni di libri e quando trovò quello che cercava lo prese  e si sdraiò sul letto iniziando a rigirarlo tra le esili dita.
Quel libro dalla bellissima copertina raffigurante l’occhio di una ragazza metà azzurro e metà rosso circondato da una marea di piume bianche e con il titolo stampato in una calligrafia accurata ed elegante ma anche fantasiosa, con tanti prolungamenti su ogni lettera della piccola parola scritta in stampatello che si intrecciavano li uni con gli altri, creando un collegamento tra loro raffinato e quasi sensuale per quando una scritta potesse esserlo: Angel… era quello il titolo del libro ma in verità fu il sottotitolo a far riflettere la ragazza, era di dimensione minore rispetta all’ altro e la scrittura era semplice anch’essa in stampatello, senza nessuna maiuscola difronte… l’amore è un demone…
E forse era proprio così, ma lei non poteva saperlo… non aveva mai amato, e probabilmente mai l’avrebbe fatto; il suo carattere così freddo e distaccato non glielo avrebbe mai permesso.
Iniziò a leggere, la trama era avvincente e la lettura scorrevole, ma arrivata a pagina 206 si bloccò:
 
Non ho visto il suo sorriso. Penso con tristezza. Lui continua a rimanere immerso nell’ oscurità.

 -È una fortuna che tu non abbia paura del buio- dico divertita.
 -Già, ma neanche tu ce l’hai, anche se… da piccola ne eri terrorizzata e per questo dormivi con le coperte tirate fin sopra la testa.
 -E tu che ne sai?- dico voltandomi, stupita sa da questa affermazione.
 -Me lo hai detto tu, insieme a molte altre cose, quella notte… ti avevo chiesto quali fossero le tue paure e tu hai risposto partendo da quelle che avevi da piccola, il buio appunto.
 -Intanto la tecnica delle coperte ha funzionato- faccio notare. – Nessun vampiro mi ha morso. Il mio vero terrore era questo, non il buio, a causa di film dell’ orrore che avevo visto da piccolissima.
 -Oh sì, ottimo metodo- mi fa il verso ridendo, poi riprende, tornando serio. – però è una paura sensata, non i vampiri. È la paura dell’ ignoto, insomma: il non sapere cosa potrebbe nascondersi davanti a te…
Già, penso continuando a non vederlo, parlando di fatto solo ad una voce senza volto.
 -Poi… l’altra parte della risposta la vuoi sapere?
 -Certo - dico un filo dubbiosa.
 -Riguarda la tua paura attuale, hai detto una cosa molto bella, credo che non me lo dimenticherò mai il tuo tono mentre pronunciavi questa frase.
Comincio ad attorcigliare nervosamente una ciocca di capelli intorno al dito, la luce trema, scossa e turbata, rompendo il chiarore di mille schegge luminose e vibranti.
 -Hai detto che avevi paura… di non innamorarti.
Pausa.
 -Te lo ricordi? Continua.
 -No – mento – proprio no.

 
Paura di non innamorarsi è?  In qualche modo era la stessa che aveva lei, più di una volta si era fermata a pensare se avrebbe mai conosciuto il significato del vero amore, ma quel sentimento in qualche modo la terrorizzava.
Amare significa essere pronti a tutto, sacrificarsi e sacrificare… ma ne era realmente capace?
 
 
Quando si svegliò quella mattina era più assonnata che mai, aveva letto per tutta la notte e ora stava morendo di sonno ma doveva per forza andare a scuola per cui si alzò svogliatamente e indosso i suoi jeans strappati e aderenti e la maglietta dei Sex Pistols che adorava, si precipitò in bagno, lavò il viso e i denti, lasciò i capelli mossi sciolti che le scivolarono dolcemente sulle spalle, non si truccò, non aveva ne il tempo ne la voglia, tornò nella sua stanza, indossò il giacchetto in pelle, prese borsa mp3 e telefono e scese le scale. Prima di uscire salutò velocemente i suoi e aprì la porta dirigendosi a scuola.
Arrivata a destinazione si accorse di essere in eccessivo anticipo, difatti il portone d'ingresso era ancora chiuso e nel cortile si intravedevano non più di 5 studenti compresa lei, decise di sedersi su una panchina a gambe incrociate e tirò fuori il libro di storia per ripassare la lezione sulla quale probabilmente quel giorno sarebbe stata interrogata, l'argomento era il comunismo e il divario tra Russia e USA in Germania, non che l'innalzamento del muro di Berlino che nonostante il nome divideva tutto lo stato e non solo quella città. Lesse il capitolo cercando di memorizzare più informazioni possibili ma sfortunatamente per lei la storia non era affatto il suo forte.
Fu la vibrazione del cellulare a farla tornare nel 2014, lo tirò fuori dalla tasca del giubbotto, il numero che le aveva scritto non era nella rubrica e un velo di curiosità e inquietudine la avvolse prima che leggesse il contenuto.
- Buon giorno stella del mio cuore, dormito bene? xJake
Un sorriso quasi impercettibile si dipinse sul volto della ragazza. Prima di rispondere decise di memorizzare il numero.
- Buon giorno babbuino delle mie budella, dire che ho dormito sta notte sarebbe come sparare una cazzata grande quanto il mondo tu invece dormito bene? xLucy
Inviò l'SMS e la risposta del biondo non tardò ad arrivare.
-La tua finezza è sempre così dolce e spontanea haha, comunque io sono più riposato che mai, tu invece come mai non hai dormito? C'entra qualcosa storia? È da quando sei arrivata che sei iper concentrata su quel libro. xJake.
Lucy alzò lo sguardo e si guardò intorno, dopo pochi secondi scorse alla sua destra qualche metro più in la là figura del biondo appoggiata sul una colonna con in mano il telefono e gli occhi glaciali poggiati su di lei, le stava sorridendo, sorriso che la mora non esitò a ricambiare.
 Jake le si avvicinò, e si sedette al suo fianco.
"Allora, qual è il motivo della tua notte in bianco?" il biondo osservò per un attimo il viso di Lucy, era senza trucco, aveva due occhiaie scure sotto gli occhi color smeraldo, ma  non potette non pensare che anche con quell'aria stanca e sciupata fosse bella, emanava una luce che pochi possedevano, quella ragazza poteva essere benissimo paragonata a un'ardente stella... Non aveva bisogno di nessuno per poter brillare di luce propria, ci riusciva benissimo da sola. Ed era proprio questa luce che faceva venir voglia a Jake di stare vicino a lei, nonostante la consapevolezza che avrebbe potuto scottarsi o addirittura essere inghiottito dall' anima di fuoco della mora.
" In realtà ho passato la notte a leggere un libro dal quale non riuscivo più a staccarmi." sorrise mortificata portando una mano alla nuca e facendo un alzata di spalle.
"Dove essere davvero interessante, di cosa parla?"
Lucy arrosi per un attimo, si vergognava di dire in giro che anche lei come tutte le altre ragazze leggeva libri sdolcinati, anche se in realtà in quelli che leggeva lei c'era anche sempre un pizzico d'azione essendo fantasy.
" Beh è la storia di una ragazza che in realtà è un angelo senza ali e si sente un estranea anche nella sua stessa famiglia, ha il timore di non potersi mai innamorare, ma in realtà finisce per innamorarsi del suo esatto opposto, un demone bello e misterioso."
"Wow deve esserti piacito d'avvero tanto, dal modo in cui ne parli sembra la storia più avvincente e bella del mondo." Jake sorrise nel vedere l'entusiasmo della piccola Lucy che in quel momento aveva assunto un colorito talmente rosso da poter far concorrenza a un coltivamento di pomodori.
"No, è che la scrittrice è davvero brava, usa frasi che riescono a far riflettere sui propri comportamenti, o almeno è stato così per me, sai in fatto di carattere e mentalità la protagonista mi assomiglia parecchio, stessi gusti musicali, stessi pensieri, stessi timori..." le parole le uscirono di bocca quasi senza che se ne accorgesse.
"Quindi anche tu hai paura di non innamorarti è?" il biondo fece quella domanda per pura curiosità, non aveva intenzione di mettere in imbarazzo Lucy, ma a giudicare dagli occhi abbassati e dal colore , se possibile, ancora più rosso delle guance era quello che aveva appena fatto.
Vedendo la scena muta della ragazza decise si interrompere quel silenzio imbarazzato.
“Senti oggi pomeriggio lavori?”
“No perché”
“ Benissimo, ti aspetto all’ uscita, abbiamo delle ripetizioni di letteratura in sospeso non ricordi?
 
 
 


Eccomi qui, con un ritardo madornale… scusatemiiii sono mortificata, avevo molte cose da fare e un po’ di problemi in questo periodo, pensavo di fare un capitolo più lungo, ma poi ho pensato che era meglio lasciarlo così per non farvi aspettare ulteriormente…
Spero di non avervi deluso con questo capitolo visto che non succede niente di che.
Baci Vivy  


 
   
 
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