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Autore: Artemis97    14/12/2014    1 recensioni
Avete presente quando fate un incubo e vi svegliate? Ci sono pochi, terribili, istanti il qui la paura vi insegue nella realtà.
“Loki di Asgard, io Odino, ti spoglio dei tuoi poteri divini e ti esilio a Midgard”
Ecco, lui avrebbe dato di tutto per trovarsi in quegli istanti e non con quel raggio di potere diretto verso di lui.
(…)
Quando riaprì gli occhi ne vide un paio verdi fissarlo con gioia, la donna aveva anche dei bellissimi capelli rossi fiammeggianti.
“Oh James guardalo! È splendido” sussurrò ella con amore. Un uomo entrò nel suo campo visivo, aveva un cespuglio moro al posto dei capelli, occhiali rotondi che non nascondevano i suoi occhi blu molto espressivi e che … comunicavano un enorme e travolgente amore verso di lui.
“Lily, lui non è solo splendido, è il nostro splendido figlio”
Leggero Sirius/Remus
Post Advenger
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Slash | Personaggi: Loki, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lost
Ovvero perso nell’ oscurità
 
5 anni dopo
 
La vita scorreva tranquilla, non c’era più nessun pazzo signore oscuro in giro, buona parte dei mangiamorte
erano stati arrestati, in sostanza la vita dei maghi era più allegra.
 
Un gruppo di maghi, in particolare, si erano beccati parecchie sanzioni mentre facevano piovere caccabombe su poveri babbani innocenti. Si giustificarono dicendo che era per divertimento, divennero presto gli idoli di Fred e George Weasley, bambini dal genio malandrino. Questi due, poi, adoravano letteralmente James, Sirius e Remus e quando andavano a trovarli chiedevano sempre qualche storia delle loro avventure. Ma i tre malandrini non avevano spesso tempo per loro, spendevano quasi tutto il loro tempo libero al capezzale del primo figlio di James: Harry la leggenda.
 
Harry era famoso per tutto il mondo per aver ucciso Voldemort, purtroppo ad un caro prezzo. Era caduto in coma, era ancora vivo ma non si riprendeva.
 
Lily era diventata una medi-strega per potergli stare accanto il più tempo possibile, James era un auror molto importante, ma evitava le missioni troppo lunghe per non star lontano da lui e con lui anche Sirius, Remus invece era diventato professore di Difesa a Hogwarts e sperava di non veder mai l’alba di quando Fred e George sarebbero arrivati lì.
 
***
 
Harry camminava su un sentiero invisibile, era perso in un mondo fatto di tenebre. I ricordi del passato bussavano alla fragile porta della sua mente, chiedevano di entrare ma lui non voleva. Con il passato aveva chiuso, per lui ora c’era solo il futuro … con Lily e i malandrini. Quando tempo era passato da quando non li vedeva? Gli sembravano anni, forse lo erano anche stati. Voleva solo raggiungerli, dovunque fossero.
 
Proprio dovunque? Gli sembrò che una voce gli chiedesse.
Sì, dovunque. Rispose mentre continuava a camminare nell’oscurità che sembrava avvolgere la sua figura, i suoi occhi vitrei guardavano dritti davanti a se, sarebbe andato avanti finchè non sarebbe giunto alla fine del percorso.
 
***
 
Un altro anno corse, Severus Piton divenne presto Ministro della Magia e portò grandi cambiamenti nel Mondo Magico; le discriminazione verso i mezzosangue cessarono, i nati babbani non furono più perseguitati e il Ministero divenne più attivo in tutti gli ambiti che lo riguardavano (in senso positivo ovviamente) e la corruzione al suo interno subì un notevole e drastico taglio.
La sua fama divenne presto così grande da poter rivaleggiare tranquillamente con quella di Silente, Severus Piton entrò nei libri di storia come un uomo giusto e forte, inoltre era un rinomato Maestro di Pozioni. Tanto esperto in quest’ultimo settore che Lily Evans in Potter, superati i vecchi dissapori riguardanti il passato, e lo stesso James Potter e Sirius Black, che ingoiarono il loro enorme ego, e anche Remus Lupin, che tranquillamente si presentò a lui, gli chiesero aiuto per cercare di risvegliare Harry. Così Piton passava tutto il tempo che poteva nel cercare di resuscitare il marmocchio Potter e non potè negare, almeno a se stesso, che passando il tempo al capezzale di mini-Potter lo stava pian piano ammorbidendo e un desiderio piuttosto fuori dal suo se normale aveva pian piano preso possesso del suo cuore. Ora lui voleva davvero salvare Harry.
 
***
 
Fu Severus il primo ad individuare la causa effettiva dello stato comatoso di Harry: il suo nucleo magico era quasi pari a zero e così, con gli altri, lavorò duramente per ripristinarlo.
 
***
 
Harry era seduto su un altalena sospesa nell’oscurità, non riusciva a ricordare come ci era giunto, però sapeva che in qualche modo era collegata al ricordo della sua vita passata, di quando era Loki, della sua precedente infanzia. Era un ricordo sfocato, non lo vedeva e capiva veramente, sapeva solo di essere stato seduto in passato su un altalena ad Asgard a vedere qualcuno, un ragazzone biondo  (forse Thor?) che giocava con qualcun altro. Lui sospirava triste e riprendeva a leggere un libro … e il ricordo sfumava del tutto.
 
Dondolò lentamente spingendo le gambe avanti e indietro, da solo, come aveva sempre fatto, come era sempre stato. Poi i volti sorridenti di Lily e James si affacciarono nella sua mente e sorrise debolmente, beh, un tempo era stato solo, adesso aveva una famiglia tutta per lui. Doveva solo svegliarsi.
 
***
 
Loki continuava a dondolarsi, gli occhi ancora vitrei, il verde brillante era spento. Si chiedeva distrattamente per quanto tempo sarebbe dovuto rimanere lì, si stava decisamente annoiando. Quasi gli mancava il suo ex-fratellastro con il suo gran cuore … e il cervello microscopico da prendere in giro. Si, decisamente sfotterlo era quello che gli mancava di più, come gli mancava anche bisticciare con Tony Stark l’unico umano con cui valeva la pena parlare, o perlomeno lo pensava prima di conoscere la sua attuale famiglia.
 
Desiderava solo andare a casa, a Godric Hollow a giocare con la sua scopa giocattolo. Voleva che il suo padrino lo lanciasse in aria con Remus che si preoccupava per lui e per le sue articolazioni, voleva i dolci sorrisi di sua madre e suo padre che gli spettinava i suoi capelli ricci ribelli.
 
Gli mancava la sua vita da Harry Potter.
 
***
“Concentrate la vostra magia nelle vostre mani –BLACK NELLE MANI HO DETTO!- e non distraetevi. Bene, così, ponderate la vostra magia, governatela, ecco, va bene, ora poggiate le mani sul bambino. Lasciate che la magia fluisca da voi a lui, con attenzione”
Severus Piton stava lentamente istruendo Black, Lupin e i coniugi Potter con l’aiuto di Albus Silente e la McGreannit per ricostituire il nucleo magico del piccolo Potter. Severus si chiese distrattamente come mai si stava impegnando così tanto nell’aiutare Harry, perché per lui aveva speso ore e ore di studio e di ricerca per riportarlo nel mondo dei ‘vivi’. Non riusciva a darsi una risposta, forse era una domanda a cui non avrebbe mai saputo darne una. Poteva solo ipotizzare che in un certo senso era perché il piccoletto aveva salvato i suoi genitori da Voldemort, quindi aveva salvato la sua adorata e amata Lily e purtroppo anche James maiale Potter, ma sapeva che non era per questo. Forse perché se le cose fossero state diverse il piccoletto sarebbe potuto essere suo o forse perché c’era qualcosa … qualcosa di oscuro e di lucente. Era strano, particolare, il piccolo Harry era una contrapposizione vivente. Quando aveva toccato la sua magia mentre cercava la causa del suo coma, era rimasto sconvolto dall’ondata di potere oscuro, non malvagio, solo oscuro. Poi aveva sentito la luce, una forte e avvolgente e calda luce che sembrava essere nata da poco, che stava mettendo radici e avvolgendo con le sue spire il nero.
La magia del bambino, nonostante esigua per ovvi motivi, aveva fatto sgranare gli occhi a Piton: come poteva un bambino possedere la magia del buio e della luce? Forse era questo quello che lo aveva coinvolto, quello che lo aveva avvicinato al mini Potter, la sua strana magia.
 
O forse più semplicemente gli si era affezionato.
 
Ora stavano trasmettendo al bimbo la loro magia, cercavano di ripristinare il suo nucleo o perlomeno di spingerlo a farlo da se.
Severus Piton mise tutto se stesso in quel rituale.
 
***
 
Loki sentì qualcosa solleticare la sua essenza, era debole, a mala pena la percepiva. Era magia, doveva esserlo.
Sembrava entrare in lui, incitare il proprio nucleo a produrne e poteva sentire che stava funzionando. Ma non riusciva a svegliarsi, qualcosa glielo impediva. Forse non lo desiderava abbastanza?
 
Riprese a dondolarsi lentamente mentre un altro ricordo si riaffacciava nella sua memoria stanca e prostrata dalla sua vita.
 
Ricordava Thor che gli sorrideva arrogante mentre brandiva il suo adorato martello. La regina, no non sua madre, non la considerava tale, che appoggiava fiera una mano sulla spalla del dio del tuono, Odino guardava il figlio maggiore come se avesse sempre saputo che solo lui avrebbe brandito il martello, come se lui, Loki, non fosse mai stato preso veramente in considerazione e faceva male, così male che sentiva quasi la sua anima  strapparsi.
 
Poi di nuovo, stavolta ricordò la sua famiglia, la sua vera famiglia.
Remus lo prendeva e dolcemente lo posava sulle sue ginocchia, SIrius gli compariva davanti con una scopa giocattolo con un enorme fiocco sul manico. Lily gemeva disperata e si lamentava di come lo stavano traviando, James che rideva e affermava “sarà un vero malandrino”.
 
Non c’era alcun dubbio, lui non era nato per vivere tra gli dei, ma per rinascere con i mortali maghi. 
 
“È questa la tua scelta?” eccola, di nuovo quella voce! Perché gli sembrava così famigliare?
 
“Hai scelto i mortali piuttosto che Asgard?”
 
“Odino” sussurrò incredulo Loki, gli occhi verdi sgranati.
 
“Sì Loki. la tua punizione è finita, hai capito i valori della vita, ne hai fatti dei propri, hai aperto la mente e il cuore e hai sacrificato molto per dei mortali. Hai meditato per cinque anni e hai trovato la tua strada, sono qui per ridarti il tuo status di dio Loki, lo meriti.”
 
Loki aveva voglia di ridere, ma non una risata allegra quanto una triste e disperata.
 
“Ho dormito per cinque anni? Che ne è stato di Remus e Sirius? E i miei genitori? No, loro sono morti, non voglio svegliarmi quando loro non ci sono più” ragionò l’ex dio delle male fatte.
 
Anche se Loki non se ne rese conto, le sue parole ferirono Odino. Loki aveva chiamato due mortali come suoi genitori, affermava che non voleva vivere in un mondo dove loro non c’erano!
Quando era successo che Loki aveva scelto dei mortali sopra la sua famiglia divina? Era stato con loro soltanto per un anno da sveglio! Come poteva in un anno essersi avvicinato a loro così tanto? Con Odino e gli altri era stato per secoli e non era così affezionato …
E Odino improvvisamente si rese conto di aver sbagliato tutto con il suo secondo figlio, che non gli aveva prestato la giusta attenzione, che aveva elogiato troppe volte Thor e non Loki, che aveva affermato di amare equamente i suoi figli quando aveva ovviamente prediletto il dio del tuono. E il peggio di tutto ciò era che aveva compreso questo quando era troppo tardi, ormai era palese che non erano più niente per Loki.
“Lily e James Potter sono ancora vivi, hai lasciato libera la tua magia quella notte per questo il tuo nucleo magico era pressoché vuoto. Quando sei caduto in coma non l’hai richiamata a te ed essa ha risposto al tuo ultimo desiderio: avere i … tuoi genitori … di nuovo vivi” oh come era stato difficile dirlo, affermare che i genitori di Loki erano quei due mortali, e non loro.
“Sono vivi” ripetè Loki debolmente “sono vivi” questa volta sembrò gustare la frase prima che il suo viso si aprì in un evidente gioia. Gli occhi ripresero a scintillare come avevano fatto in passato, al tempo in cui era sveglio con Lily e James e ancor prima, quando era un innocente bambino ad Asgard, prima che vedesse con quanto male lo trattavano.
 
Odino allora compre anche, non soltanto di aver perso Loki, ma praticamente di non averlo mai avuto veramente se non per un breve periodo. Non lo aveva protetto dalle maldicenze, non aveva soffermato il suo sguardo su di lui abbastanza a lungo, lo aveva maggiormente ignorato. Ora non aveva il diritto di ‘piangere sul latte versato’ come dicevano i midgardiani, lui doveva solo prendere la decisione giusta questa volta. Avrebbe dato finalmente a Loki la possibilità di essere felice.
 “Loki so che non siamo mai stati veramente una famiglia, ma ti voglio bene figlio mio e finalmente capisco. Sento e vedo il tuo desiderio di rimanere qui Loki e io … lo rispetto, voglio la tua felicità.”
“Rimarrò su Midgard” dichiarò Harry fermamente “rimarrò sulla Terra e vivrò con la mia famiglia, renderò orgogliosa la mia famiglia e sarò un mago eccellente e un eccellente burlone. Loro mi accetteranno, lo so, e io sarò felice lì. Io sono Harry James Potter, forse in passato sono stato Loki, ma ora sono Harry. Quando morirò seguirò i miei genitori nel regno di Hel, mia figlia nella mia precedente vita, e questo è quanto.”
 
Odino annuì lentamente mentre ponderava ciò che aveva sentito.
“S-se cambiassi idea-“
“non lo farò!”
“-se mai lo farai noi ti accoglieremo, per davvero questa volta. Se hai dei problemi, se vuoi semplicemente parlare, basta che ci chiami, che mi chiami. Ti vorrò per sempre bene Loki, e anche se da ora in poi ti considererai come Harry, te ne vorrò per sempre. Addio figlio mio”
“Addio … padre”
 
***
 
“Dite che ora si sveglierà?” sussurrò Lily accarezzando il viso di Harry.
“Ovviamente! Il piccolo si riprenderà ora” sorrise rassicurante la McGrannit.
“È questione di poco tempo” annuì Sirius eccitato dalla prospettiva di rivedere gli occhi del suo mini-ramoso aprirsi ancora.
“Ancora un po'” lo appoggiò Remus stringendogli la mano. Remus e Sirius si sorrisero a vicenda prima di scambiarsi un bacio leggero e tornare a guardare il bambino.
 
***
 
Harry sentiva il suo cuore palpitare, l’emozione gli faceva tremare le mani.
 Oh, finalmente sarebbe ritornato dalla sua famiglia, finalmente avrebbe organizzato scherzi malefici a danno di Sirius!
Quasi si sfregò le mani diabolicamente, doveva vendicarsi in fondo: Sirius voleva farlo chiamare Orion! È molto meglio Harry, no? È orgoglioso del suo attuale nome.
 
Si lasciò cadere giù dall’altalena piombando nell’oscurità di quello che doveva essere il terreno o pavimento. Il nero sembrò aggredirlo per un breve momento, era così freddo!, ma poi il gelo divenne calore e il calore dolore come la realtà piombò pesantemente sui suoi sensi.
L’udito, la vista, l’olfatto e il suono furono tutti bombardati. La  gola poi gli bruciava e gli occhi quasi lacrimavano dallo sforzo di restare aperti.
 
“È sveglio!” fece appena in tempo a sentire prima di ripiombare nell’oscurità di un sonnellino ristoratore.
“E ora non più” borbottò Sirius, o forse lo aveva immaginato?
 
 
 
Angolo dell’autrice:
 
Scusate mille il ritardo, ma siccome sono una capra ho dimenticato la password di accensione e non parliamo del collegamento internet! … ecco, non ne parliamo. Scusate ancora, cercherò di aggiornare più storie possibili.
 
 
allora, che cosa dire? Beh ho scritto questo capitolo per spiegare cosa è successo dopo anche perché per me è una sofferenza lasciare finali aperti e raramente lo faccio … dunque scriverò un altro capitolo, l’epilogo, che chiuderà questa piccola fan fiction.
Spero che sia piaciuta ^____^ =)=) anche perché è la prima volta che mi metto seriamente di impegno vicino ad’una storia e questa è la sperimentazione di un nuovo stile di scrittura u_u
 
 
Miss_Riddle Starkey: devo dire che ero a dir poco tentata di finire con il prossimo capitolo, ma ora mi stai facendo venire seriamente dei dubbi… dovrei protarla ancora più a lungo? Ad essere sincera credo che farò lo smistamento e altro che non racconto (altrimenti non leggete) e concluderò proprio nel prossimo. Spero di non averti delusa, anche perché non saprei cosa fargli fare a Harry/Loki che praticamente Voldemort è molto mort. Loki lo ha distrutto nel capitolo precedende.
 

lunadistruggi:  grazie per avermelo fatto notare! Non me ne accorgo proprio quando faccio questo errore (veramente sarebbe un orrore -.-“). Spero che hai apprezzato questo capitolo!
 
Nihadara_bane: grazie tantissimo per i complimenti! Provo sempre a creare un qualcosa che si possa leggere in modo scorrevole e sentire che riesco a farlo mi rallegra la giornata. Spero che anche questo capitolo ti piaccia e non ti annoi.
 
 
Ringrazio tantissimo chi ha la pazienza di seguirmi nonostante i miei aggiornamenti non proprio precisi. Un bacione!
  
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