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Autore: mary000    17/12/2014    2 recensioni
Hermione Jane Grenger, chi non la conosce nel mondo magico?
Eppure per più di tre anni è sparita per rifugiarsi chissà dove…
Cosa la porta a tornare nella Londra Magica?
Fare i conti con il passato sarà facile?
E se a Hogwarts aveva un segreto troppo grande?
E se questo segreto avesse cambiato la sua vita in modo permanente?
E se questo fatidico segreto portasse il nome di Lucy e fosse una bimba bianca come la porcellana e bionda come il padre?
Ops …
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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E le ricerche continuarono, erano passati due mesi ma Hermione e Luna non si erano ancora arrese e non sembravano dare segni di volerlo fare. Ogni mattina si chiudevano nello studio di Luna e ogni pomeriggio uscivano alla ricerca di quel piccolo angelo, ogni sera tornavano a casa con gli occhi rossi di lacrime e le occhiaie sempre più nere.
Anche quella sera Hermione tornò al Manor stanchissima, indugiò sul portone perché non voleva vedere per l’ennesima volta la speranza spegnersi sul viso del marito ma il freddo, la fame e la stanchezza la spinsero ad entrare, camminò nel corridoio ed entrò nel salottino adiacente alla sala da pranzo, Draco era seduto su una poltrona, i gemellini giocavano con le loro nuove scope giocattolo e Lucy guardava un libro di fiabe.
Appena gli occhi argentei di Draco incrociarono lo sguardo della moglie si illuminarono di speranza che venne subito spenta dal segno di diniego che Hermione fece col capo.
Lucy intanto si era avvicinata al padre per farsi prendere in braccio. Un elfo domestico si materiallizò in quel momento annunciando che la cena era pronta, come ogni sera da due mesi la cena si svolse in assoluto silenzio, solo il parlottare dei gemellini si sentivano. Lucy non aveva più pronunciato il nome del fratello, ormai era un mese che non lo diceva.
Una volta finita la cena Draco portò i gemellini in camera loro mentre Hermione metteva a letto Lucy, una volta a letto i due consorti si guardarono negli occhi per un lungo momento finchè Draco non parlò
<< Sono due mesi che lo cerchi, ti stai ammalando. Non c’è più speranza. >>
Non lasciò parlare la moglie, si girò dall’altra parte e sussurrò
<< Mi sono arreso, ho perso mio figlio >>
Hermione aveva sentito, pianse silenziosamente tutta la notte.
 
Greengrass Manor
Una stanza grande, tutta nera, era l’alloggio del piccolo Scorpius da ormai due mesi, lui non si rendeva conto del tempo che passava, era sempre tutto semibuio con solo una piccola candela che lentamente sembrava consumarsi ma che in realtà era stata stregata perché non si spegnesse. Non poteva uscire dalla stanza che ormai era la sua prigione personale, a pranzo e a cena si materializzava un elfo che non gli parlava mai.
Il piccolo Scorpius si sentiva così solo, pensava sempre al padre, a Hermione e alle loro carezze, ai loro abbracci che lo facevano sentire accettato. Pensava a Lucy e ai gemelli, voleva tornare a casa. Non pianse mai anche se spesso le lacrime si facevano sentire prepotenti, e anche quella sera fu così, quella sera però qualcosa si mosse dentro di lui, la consapevolezza di essere solo, così si mise a piangere sommessamente finchè un elfo non apparve in mezzo alla stanza, lo guardò con compassione e gli prese la mano portandolo in un salotto scuro con un camino nero che emanava solo luce, Scorp si perse assaporando il tepore che l’oggetto incantato non emanava.
<< SIEDITI >>
Un uomo, il compagno della madre, urlò contro il bambino che sobbalzò notando solo dopo svariati minuti le tre poltrone, senza fiatare si sedette sull’unica libera e ascoltò il discorso in silenzio, annuendo ogni tanto.
<< Da oggi inizierà la tua istruzione sulle arti oscure, leggerai tutti i tomi della bibblioteca e finchè non imparerai a leggere te li leggerà Liki il tuo elfo personale. Io sarò il tuo insegnante finchè non andrai a Durmstrang e lì riceverai la migliore istruzione che si possa desiderare da un purosangue. >>
Scorpius voleva andare a Hogwarts ma annuì
<< Non parlerai più di quell’essere senza spina dorsale di tuo padre e della sua famiglia da strapazzo, da ora chiamerai me “padre” e lei “madre”, dovrai essere sempre rispettoso nei nostri confronti, la vedi questa? – chiese alzando la sua bacchetta – ha usato tutte le maledizioni senza perdono e non sarà clemente neppure con te. Ora vai via >>
Appena Scorpius si alzò fu fermato dalla voce della madre
<< Hai pianto prima?? >>
<< Si madre >> rispose flebile
<< Crucio!! >>
Il dolore fu immediato, il piccolo urlò finchè non svenne.
Si risvegliò nella sua stanza, ormai non aveva più nessuna speranza di avere quella famiglia felice che tanto desiderava.
 
Un paio di settimane dopo due donne si avvicinavano simultaneamente ai letti dei loro figli, una guardava la figlia con amore e tristezza, l’altra guardava il figlio con odio e rancore
<< Oblivion >>
Dissero nello stesso momento sperando che i bambini dimenticassero, ma a volte il destino fa la sua strada e i bambini non avrebbero dimenticato tutto, erano legati da un filo invisibile e si sarebbero ritrovati.



 
NON RIUSCIRò MAI A FARMI PERDONARE!!! lo so raga, questo un ultimo capitolo non arrivava più ma non ho avuto il pc per più di un anno quindi vi chiedo perdono!!! ma ora sono qua e lo so, mi sento un mostro credetemi, ma ho in mente in seguito e spero mi seguirete :) cercate di perdonarmi, un abbraccio mary :)
  
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