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Autore: Ellie    08/11/2008    2 recensioni
Una volta finita l’università, gli inseparabili amici Harry, Ron, Hermione e Ginny decidono di andare a vivere tutti insieme in una villa appartenente ad un lontano parente dei Weasley, per affrontare insieme i problemi più comuni della loro età, come trovare un lavoro o tenere dietro alla casa. Tutto questo, in un quartiere come Gringott, tranquillo e fuori città, sembra un gioco da ragazzi. Ma quando si hanno per vicini di casa persone come i Malfoy, i “problemi più comuni” cambiano radicalmente…!

[Alternative Universe]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La cena andò piuttosto bene, salvo qualche frecciatina di Narcissa verso Ginny, a cui la ragazza rispose sempre con un sorriso e delle parole amabili, cercando di farsela simpatica, mentre Draco nascondeva a fatica un’espressione agonizzante che mostrava molto chiaramente il suo ardente desiderio di sprofondare. Harry e Cho parlarono tranquillamente del più e del meno, mentre il ragazzo ripassava mentalmente tutti i consigli di Ginny su come conquistare una donna, cercando di auto convincersi che non poteva essere poi tanto difficile… invano.
Finita la cena il gruppo si diresse verso la sala da ballo del ristorante. Gli adulti si accomodarono sugli eleganti divanetti, ordinando da bere, mentre i giovani rimasero in piedi, adocchiando un po’ i genitori un po’ la pista da ballo. Ginny ci mise poco a rendersi conto che toccava a lei smuovere la situazione; ma non poteva farlo da sola, ovvio. Dopo aver lanciato un’ennesima occhiata eloquente a Harry, prese Draco per il braccio e lo trascinò letteralmente in pista.

<< Balliamo, ti va? >> gli chiese tutta un sorriso. Il biondo la guardò a metà tra il terrorizzato e l’infuriato.
<< Neanche per idea! >>
<< Oh Draco, sei impossibile! >> brontolò Ginny, iniziando a ballare e salutando con la mano Narcissa, che li guardava malissimo. Draco lo notò e desiderò nuovamente sprofondare. << Una bella ragazza ti invita a ballare e tu rispondi “neanche per idea”? >>
<< La bella ragazza non mi ha invitato perché voleva, ma perché doveva >> le replicò a tono Draco. Ma lei sorrise.
<< Però non neghi che la ragazza sia bella >>
<< Cos…! >> esclamò lui, arrossendo furiosamente. << Tu, maledetta pazza…! >>
<< Questo è lo spirito! >> rise Ginny soddisfatta, trascinandolo suo malgrado al centro della sala e iniziando a ballare scatenata. Draco continuò a borbottare per diverso tempo, ma alla fine iniziò a ballare con lei.
Harry, nel frattempo, aveva ripreso a pregare tutti i santi che conosceva. Dopo un altro respiro profondo, si girò verso Cho con un sorriso che sperava sensuale, e le porse il braccio: << Volete ballare, milady? >> le chiese ostentando un tono convinto, ma la sua voce scemò leggermente alla fine, dando alla domanda un tono parecchio dubbioso. Ma Cho sembrò apprezzare, e con un sorriso gli prese il braccio.
<< Con piacere! >>

Ballare con Cho si rivelò più semplice del previsto; tutto sommato a Harry non dispiaceva ballare, e lei era così carina… ma ogni volta che si soffermava troppo a lungo a guardarla affascinato il volto di Luna gli tornava alla mente, e si sentiva tremendamente in colpa. Cercò di scacciare quei pensieri, auto convincendosi che in fondo non faceva nulla di male. Assolutamente.
A un certo punto sentì il cellulare vibrargli per l’arrivo di un messaggio, e curioso lo aprì. Quando vide il messaggio impallidì.

“Sveglia! Questo è il momento in cui la riempi di complimenti, la accarezzi con dolcezza eccetera eccetera! Cavolo forse era meglio se cercavo di sedurla io!!

Ginny”


<< Tutto bene? >> chiese Cho, preoccupata dal suo cambio di espressione. Harry si sforzò di sorridere.
<< Benissimo >> proprio in quel momento la musica cambiò e per la sala iniziò a risuonare un lento. Harry rabbrividì. Un segno del destino… merda, anche il destino ce l’aveva con lui! Diede un’occhiata a Cho, che era immobile davanti a lui, un po’ dubbiosa se continuare a ballare anche con quel lento. Senza fermarsi troppo a pensare – perché se l’avesse fatto avrebbe perso tutto il suo coraggio -, Harry le mise un braccio intorno alla vita e l’attirò a sé. Cho lo guardò imbarazzata, ma alla fine gli concesse un altro bel sorriso e iniziò a ballare. I due ballarono in silenzio per un po’, ma Harry non poteva certo dirsi tranquillo, merito soprattutto delle occhiatacce che Ginny gli lanciava senza tregua.
<< Sei stupenda >> disse a un certo punto, così esasperato dall’amica che quasi non si accorse di quello che stava dicendo. Quando se ne rese conto arrossì furiosamente, e Cho se ne accorse, tuttavia sorrise dolcemente, arrossendo un po’ anch’essa.
<< Grazie >>
<< Dico sul serio >> riprese Harry. Se doveva fare una cosa, tanto valeva farla bene. Gli era appena venuta in mente uno dei complimenti che Ginny definiva “assolutamente perfetti per far cadere una donna ai tuoi piedi”, e decise di sperimentarlo: << Te l’avranno detto di sicuro altre volte, ma non erano sinceri come sono io >> Cho lo guardava, in attesa, con gli occhi spalancati, e Harry sperò che quello fosse un buon segno. << Quando ti ho vista mi si è mozzato il respiro… non ho mai provato niente del genere. Posso dirti con tutta sincerità che sei la donna più bella che io abbia mai visto. Mi sembrava giusto dirtelo, per farti sapere che ragazza preziosa sei… >> finì la frase quasi di corsa, tornando irrimediabilmente ad arrossire. Cho non aveva cambiato espressione, anzi era se possibile ancora più incredula. Harry iniziò a maledire silenziosamente Ginny. Altro che complimento perfetto! Cho sarebbe scappata urlando!!
<< Wow… grazie, Harry >> mormorò invece la ragazza, guardandolo affascinata. E stavolta fu Harry a spalancare gli occhi: sì, non c’era dubbio! Era davvero affascinata da lui! << Nessuno mi aveva mai fatto un complimento del genere! >> esclamò quasi commossa, sorridendogli estasiata e timida al tempo stesso.
<< Allora hai avuto a che fare solo con degli stupidi >> riprese Harry, rinvigorito per il successo del complimento precedente. << Perché anche l’uomo più timido del mondo dovrebbe arrendersi davanti alla tua bellezza e dirti quanto sei fantastica >>
<< E tu sei uno di quegli uomini? >> gli chiese lei ridacchiando, guardandolo sempre più affascinata e più rossa. Stavolta fu lui ad arrossire leggermente.
<< Beh… non ci so fare con le donne >> ammise. Oh no! Aveva forse esagerato? “Timidi ma non troppo” era praticamente il motto di Ginny.
<< Sei fantastico invece! >> esclamò Cho guardandolo sognante. Anche lei sembrò accorgersi troppo tardi di quello che aveva detto, e arrossì imbarazzata. Abbassando lo sguardo, mormorò: << Sei adorabile >>
<< Anche tu >> rispose Harry con un gran sorriso. Cavolo, altro che adorabile, era fantastico, se la stava cavando alla grande! Cercò Ginny con lo sguardo per lanciarle un sorrisone soddisfatto, ma con sorpresa la trovò a parlare fitto fitto con Draco, e ciò lo sorprese. Beh, perlomeno adesso la rossa non lo sorvegliava più come un avvoltoio…

<< Oh, non fare quella faccia Draco, è solo un lento! >> aveva commentato stizzita Ginny quando Draco aveva cercato di filarsela. Il biondo sbuffò.
<< Già, certo, perfetto >> borbottò sempre più infuriato. Ginny gli prestò poca attenzione, troppo intenta a lanciare occhiatacce a Harry che non sembrava darsi una svegliata, ma dopo un po’ sembrò accorgersi del suo cattivissimo umore e lo guardò sorpresa.
<< Ehi, Draco, avanti! Non pensi di esagerare? >>
<< Esagerare? >> le sibilò lui lanciandole un’occhiata di fuoco. << Tu e quei due deficienti mi state sfruttando in ogni modo e io non posso neanche lamentarmi? Tu sei disposta a tutto per raggiungere i tuoi scopi, anche a ballare con me, cosa che normalmente non faresti mai! >> Ginny lo guardava con gli occhi sbarrati, ma Draco non aveva intenzione di zittirsi: << Ed è un lento, dannazione! Ma non dovrebbero essere le donne a fare attenzione a queste cose? >>
<< Draco! >> lo interruppe l’altra sbigottita. << Calmati! È ovvio che sono una donna e… >> si bloccò e arrossì. Il biondo sembrò calmarsi improvvisamente. << è ovvio che non arriverei a tanto solo per aiutare Harry. Mi fa piacere la tua compagnia, e se non volessi ballare con te non lo farei >> stavolta fu il turno di Draco di rimanere sorpreso, mentre fissava sbigottito Ginny evitare il suo sguardo imbarazzata. << Okay, cancelliamo tutto ora? >> borbottò lei, guardandolo infastidita ma sempre imbarazzata. << Torniamo alla missione? >>
<< Ginny >> l’ammonì lui guardandola severo.
<< Che c’è? >> chiese lei seccata. Draco le ghignò in faccia.
<< Voglio godermi questo momento >> Ginny spalancò gli occhi, lanciando una rapida occhiata alle braccia di Draco che la tenevano stretta per il ballo. Il biondo se ne accorse e le urlò sconvolto: << Scema!! Il momento in cui arrossisci e ti imbarazzi!! >>
<< Oh, certo >> borbottò lei un po’ seccata. << E poi mi rimproveravi di essere insensibile >> sbottò poi senza riuscire a trattenersi.
<< Non l’ho mai detto >> commentò acidamente Draco.
<< Era sottinteso >>
<< Io non sottintendo le cose, le dico e basta >>
<< Okay, basta. Non sono in grado di sopportare un altro litigio. Non stasera, per lo meno >>

<< Ora che ci penso, dov’è che sono andati Harry e Ginny? >> chiese pigramente Hermione, abbracciata a Ron sul divano. Lui fece spallucce, continuando a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli.
<< Ma boh! Forse hanno avuto un ritorno di fiamma >>
<< Eh?! >> esclamò Hermione sconvolta, balzando a sedere. Ron la guardò perplesso.
<< Beh? Ci sono per caso problemi? >>
<< No, scemo >> ridacchiò la ragazza, riconoscendo una nota di gelosia nella voce del ragazzo. << Solo che sono molto sorpresa. Insomma, Harry e Ginny? Ne è passato di tempo da quando lei era innamorata di lui, e Harry non mi pare abbia mai ricambiato >>
<< Beh, magari è la volta buona, o magari no! >> Ron ritenne concluso il discorso abbracciando Hermione e baciandola di nuovo. Lei ridacchiò.
<< Devo dire a Ginny di festeggiare >>
<< Per cosa? >>
<< Perché da ora in poi ho l’impressione che ti dedicherai molto meno alle sue avventure sentimentali. Sai, ci conto >> aggiunse, guardandolo in modo significativo. Stavolta fu Ron a ridacchiare.
<< Ovvio, ma che quella non si dia troppo alla pazza gioia. E che stia lontana da quel Malfoy >>
<< Oh, ma insomma, cos’hai contro i Malfoy? Luna è così simpatica >>
<< Esatto. Luna. I suoi genitori e suo fratello sono assolutamente odiosi >>

<< Una serata deliziosa, dovremmo rifarla! >> esclamò soddisfatto Mr Chang, stringendo calorosamente la mano a Harry. Questo rispose con un sorrisone indirizzato più a Cho che al padre, al quale la cinese rispose di buon grado. Ginny intervenne.
<< Oh sì, ci siamo divertiti tantissimo! Ma ora è meglio andare. Buona notte! >> disse, salutando Narcissa con un sorriso amabile. Questa ricambiò con una specie di smorfia e poi lanciò a Draco un’occhiata di fuoco, a cui il ragazzo cercò di non prestare attenzione. Dopo i vari saluti, Harry e Ginny entrarono in macchina, nella quale il moro poté finalmente rilassarsi.
<< È finita. Sono salvo >>
<< Che ne dici di invitare Cho a fare un giro, domani? >>
<< GINNY! >> sbraitò Harry, facendola sobbalzare leggermente. << Vuoi darmi un attimo di tregua?! >>
<< Ma Harry, sei stato grandioso! Bisogna battere il ferro finché è caldo >> e detto questo stroncò il discorso chiamando Cedric al cellulare e raccontandogli per filo e per segno la buona riuscita di quello che lei chiamava “atto primo della missione”. Harry borbottò meditando vendetta per tutto il viaggio di ritorno.

Ron e Hermione vennero beccati mentre sonnecchiavano sul divano abbracciati. La scena lasciava così poco al fraintendimento che Harry e Ginny, senza ritegno alcuno, scoppiarono in urla entusiastiche non appena li videro, facendoli svegliare di soprassalto.

<< Oooh, finalmente! >> esclamò Ginny al settimo cielo. << Zucconi, ma quanto ci avete messo?! >> detto questo iniziò a ballare per tutta la casa canticchiando un motivetto romantico.
<< Cavolo, aspettate, state fermi che vi faccio una foto, altrimenti domattina penserò che sia stato tutto un sogno! >> intervenne Harry, che aveva dimenticato in un attimo le sue preoccupazioni. A quelle parole Ron e Hermione balzarono in piedi di scatto, entrambi rossissimi e imbarazzati.
<< Non se ne parla! >> esclamò il rosso, fuggendo al piano di sopra seguito a ruota da Hermione. Harry li inseguì ridendo.
<< Spiacente, amico, ma non puoi scappare! Dormiamo nella stessa camera! >>
<< Lo stesso vale per te, Mione! >> gli diede man forte Ginny. << Certo, a meno che non vogliate subito recuperare il tempo perduto dormendo insieme… uh uh uh! >>
<< Andate a quel paese!! >> esclamarono insieme la neo coppietta, chiudendosi a chiave in due camere diverse. Dopo diverse risate, Harry e Ginny realizzarono la gravità della situazione e persero la mezzora successiva per convincere Ron e Hermione a farli entrare in camera.

<< Harry! >> cinguettò Ginny la mattina dopo, incredibilmente di buon umore per essersi appena svegliata. << Cho ha risposto al tuo messaggio! >>
<< Quale messaggio?! >> esclamò Harry, afferrando allarmato il cellulare che Ginny gli porgeva. La rossa gli rivolse un sorrisone spaventoso.
<< Oh, già, forse ha risposto al mio… vabbé, è lo stesso! >>
<< Co… Ginny, IO TI AMMAZZO! >>
<< Oh, andiamo! Che dice? >>
<< Che uscirà molto volentieri con me oggi pomeriggio!! >> ringhiò Harry, abbandonando la sua colazione – che andò presto a far compagnia a quella di Ron – per inseguire Ginny in modo molto barbaro. << Sei una pazza!!! >>
<< Atto secondo della missione quasi compiuto! >> cantilenò Ginny, la quale evidentemente non aveva alcun amor proprio. Ron e Hermione prestarono loro ben poca attenzione, intenti a scambiarsi occhiate imbarazzate e sorrisi smaglianti. Per loro era già così strano essersi dichiarati, che probabilmente non si sarebbero sorpresi neanche se Harry e Ginny avessero demolito la casa.

<< Luna, che stai facendo? >> domandò Draco perplesso. La sorella fece un salto di tre metri e poi si girò a guardarlo terrorizzata.
<< E poi sei tu a dirmi di bussare! >> esclamò profondamente offesa, cercando di spingere il fratello fuori dalla sua stanza. Ma ormai era troppo tardi: Draco aveva visto tutti i suoi vestiti sparsi in disordine sul letto, sulla poltrona e persino sul pavimento, e probabilmente l’aveva sentita borbottare da sola cose che lui decisamente non avrebbe dovuto sapere.
<< Non dirmi che esci con quel Potter! >> esclamò sconvolto Draco, pronunciando il nome di Harry come un insulto. Il rossore intenso e improvviso di Luna fu più che sufficiente come risposta. << Diamine, Luna! Puoi scegliere di meglio! >>
<< Non credo proprio! >> replicò lei stizzita. << E comunque, anche se avessi una vasta scelta, non cambierei la mia opinione su Harry! È dolcissimo, e… >>
<< Stop, ferma! Non una parola di più o potrei vomitare! >> sbraitò Draco. << Okay, facciamo così: io farò del mio meglio per cancellare dalla mia memoria questa orrenda scoperta e vedrò di non dirlo a Lucius e Narcissa, e tu in cambio… >>
<< … non dirò a Cissy che ultimamente tu passi metà del tuo tempo con Ginny Weasley >> concluse diabolicamente Luna, rivolgendogli un sorriso irritante. Il volto di Draco si fece di tutti i colori.
<< Questo non è assolutamente vero!! >>
<< Povera Cissy, non è pronta a vedere il suo primogenito che le mette davanti delle ragazze. Comunque io l’ho visto fin da subito che c’era del feeling tra te e Ginny… >>
<< Non c’è nessunissimo feeling, razza di idiota! >> sbraitò Draco. << Vedi di occuparti del tuo Potter e di farti gli affari tuoi, chiaro?! >> e detto questo uscì imprecando, sbattendo la porta. Luna sospirò.
<< E sempre così poco aristocratico >>

<< No, Ginny, ho detto che non voglio! >> decretò per la millesima volta Harry, chiuso nel bagno al piano di sopra e comportandosi, a detta di Ginny, come una pessima drama queen.
<< Ma perché? Ieri sei andato benissimo! E abbiamo appena iniziato >>
<< Okay, vuoi sapere perché?! >>
<< Sì, grazie >>
<< … >>
<< Ehi, io sto aspettando! >>
<< E VA BENE! Esco con… Luna… stasera >>
<< Eeeh? >> esclamò Ginny, così forte da far tremare le mura della casa. Ron e Hermione accorsero allarmati.
<< Che succede? >> chiese la riccia guardando Ginny con tanto d’occhi. << Harry è rimasto chiuso in bagno? >>
<< Ma figurati, si sta solo comportando da drama queen come al solito! >> replicò la rossa con noncuranza. << Piuttosto, lo sapevate che stasera il nostro pollastro porta fuori Luna Malfoy? >>
<< Eeeh?! >> stavolta furono Ron e Hermione ad esclamare sorpresi, mentre Harry, da dentro il bagno, cercava disperatamente un modo per uccidersi.
<< E noi che pensavamo…! >> rise Ron. << Questa sì che è una sorpresa! >>
<< Beh, però se ci pensi c’è sempre stato… come dire… feeling! >> commentò Hermione.
<< Sì, ma un conto è scherzare, un conto è vedere che lo scherzo diventa realtà! >> rispose Ron. << Beh, amico, complimenti. Che sia la volta buona dove finalmente decidi di darti una svegliata? >>
<< Adesso non esagerare, è pur sempre Harry! >> rise Ginny, contagiando anche gli altri due con la sua risata. Dopo un po’ il moro uscì minacciosamente dal bagno, fulminandoli con una delle sue peggiori occhiatacce.
<< Adesso basta! Esco! >>
<< Bravo, bravissimo! Vedi che non serve a niente opporre resistenza? >> esclamò la rossa, ma ormai Harry era già uscito in strada, imprecando a voce non esattamente bassa contro i suoi amici bastardi – in particolare Ginny.

  
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