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Autore: Eli_99    28/12/2014    5 recensioni
//STORIA IN VIA DI REVISIONE//
Isabel sa farsi odiare fino alla morte ma anche farsi amare al primo sguardo. Perchè in fondo era questa la particolarità di Isabel o l’amavi incondizionatamente o la odiavi con tutto te stesso.
Questo i ragazzi del Dolce Amoris l’avrebbero scoperto tra poco.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Rosalya, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sorri I'm not perfect'
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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE.

Anche se un po’ recalcitrante seguii Castiel e gli altri nella stanza; al centro della stanza c’era un lettino di pelle nera con lo schienale reclinabile, accanto a questo c’erano due macchinette per tatuaggi una per tracciare il disegno e l’altra con i vari colori per colorare, alle pareti erano appesi vari schizzi colorati e non di tatuaggi; tutti mi stavano guardando aspettando una mia qualsiasi reazione.
«Ho già capito cosa volete fare e ho solo due domande, la prima è: Dove dovete farmi il tatuaggio? Invece la seconda è ma seriamente siete sicuri che questo pomodoro non mi ucciderà?».
Dire che rimasero spiazzati dalle mie domande è dire poco, tutti mi guardavano con una faccia tra lo stupito e il divertito il primo a riprendersi fu Dake che rispose ha tutte le mie domane.
«Perché vuoi sapere dove Castiel ti farà il tatuaggio?».
«Non ti hanno insegnato che non si risponde a una domanda con un'altra domanda?» sentì tutti gli altri scoppiare a ridere Dake compreso.
«Ahahahah e brava piccoletta, il tatuaggio te lo puoi fare dove vuoi ma tu non hai ancora risposto alla mia domanda»
«Grazie e non chiamarmi mai più piccoletta, la risposta alla tua domanda è che ho già altri tatuaggi e quindi sarebbe un problema se ne dovevo avere due nello stesso posto» però avevo ancora una domanda da fare.
«Un’ultima cosa e poi vi lascio stare, potreste mostrarmi i vostri tatuaggi?» tutti annuirono e iniziarono ad alzarsi abbassarsi e nel caso di Lysandro e Castiel togliersi la maglietta.
Il primo che vidi fu quello di Violet aveva tatuata una piccola fata del fuoco all’interno del braccio destro era davvero carina e rispecchiava in pieno il suo carattere dolce e timido, il secondo che vidi fu quello di Rosa che aveva tatuato sulla scapola sinistra una bocca rosso fuoco con fra le labbra una sigaretta (un tatuaggio davvero molto azzeccato per lei), dopo Rosa fu il turno del tatuaggio di Lys sulla schiena aveva tatuato un paio di ali bianche e nere ma il tatuaggio che attirò di più la mia attenzione era quello sul bicipite destro una piuma infuocata rossa e nera, Kentin aveva disegnato sulle costole un paio di guantoni rosso fuoco (davvero molto belli), la tavola da surf di Dake fu quello più banale: era una tavola da surf rosso fuoco con disegnato sulla punta un fiore, Iris aveva disegnato appena poco più su del bacino un iris dei colori del fuoco che notai essere lo stesso fiore che Dake aveva nel suo tatuaggio.
«Scusate ma se voi due non stavate né ancora insieme come mai Dake hai tatuato lo stesso fiore di Iris nel tuo tatuaggio?» ero davvero curiosa.
«È stata un’aggiunta dopo che ci siamo messi insieme, una specie di dimostrazione del mio affetto per lei» vidi il volto di Iris addolcirsi guardandolo con amore.
Dopo questa piccola precisazione tornai a guardare i tatuaggi degli altri, Armin aveva il tatuaggio più tenero di tutti, un Pokemon del fuoco disegnato sulla spalla sinistra, Alexy il suo gemello aveva un tatuaggio simile a quello di Lysandro, solo che il suo erano un paio di piccole ali infuocate sul polso destro, Kim aveva tatuato sotto il seno, una nota musicale contornata dalle fiamme, l’ultimo che notai fu di Castiel non so perché si fosse tolto la maglietta visto che il suo tatuaggio era sul collo e rappresentava una grossa C contornata da quello che presumo fosse la sua chitarra di un brillante rosso fuoco.
«Violet hai finito lo schizzo del tatuaggio di Isabell?» se non me lo faceva notare Castiel io non mi ero neanche accorta che Violet aveva iniziato ha disegnare.
La ragazza dai capelli viola fece un cenno affermativo con la testa e Castiel fece uscire tutti.
«Scusa pomodoro ma che bisogno c’era di togliersi la maglia se il tuo tatuaggio è sul collo?». Lui si avvicinò al mio orecchio mentre io arrossì un pochino.
«Oh tesoro non vorrei mai che ti sentissi in imbarazzo» mentre parlava aveva afferrato con una mano i lembi della mia maglietta tirandola verso l’alto per poi sfilarmela del tutto.
«E adesso fai quello che ti dico non vorrei mai farti male» lo disse in tono divertito mentre con due dita disegnava dei disegni immaginari sulla mia pancia; io ero rigida come un pezzo di legno non mi fidavo ancora di lui e poi non lo avevo mai visto all’opera così espressi i miei timori.
«Ma tu sei sicuro di saper tatuare la gente vero?».
«Se ti può far sentire, più tranquilla ti dirò passo passo quello che ti farò ranocchia» prese l’elastico dei miei pantaloni e li abbassò un filo dando un baciando la mia pancia scoperta.
«Adesso inizierò il mio lavoro, tu cerca di stare calma se no potresti sentire più dolore del necessario» mi disse tutto guardandomi negli occhi cercando di trasmettermi sicurezza, a quello sguardo non potei fare altro che annuire preparandomi psicologicamente a quello che sarebbe successo tra poco.
«Un ultima cosa e poi iniziamo, il tatuaggio lo potrai vedere solo a opera conclusa, scusami per il dolore ma visto che non è la prima volta che ti fai un tatuaggio penso che tu sia già preparata».
Feci un cenno affermativo con la testa dopo di che cercai di rilassarmi il più possibile osservando quello che faceva Castiel; iniziò poggiando il disegno di Violet davanti a lui, per poi mettersi su i guanti e disinfettare una porzione di pelle appena sopra il bacino sul mio fianco sinistro. Seppi che stava per iniziare a tatuare quando una sua mano fredda ricoperta dal guanto si poggiò sul mio fianco, le seguenti ore le passai con lui che tatuava e a volte asciugava il mio fianco ormai ero abituata alla sensazione degli aghi sulla pelle quindi la sensazione era quella di un leggero solletichio. L’unica cosa che riuscì a capire del mio tatuaggio era il colore, rosso fuoco con qualche traccia di arancio e ovviamente nero.
Dopo quelle che sembrarono ore la testa di Castiel si sollevò dal mio fianco.
«Bene abbiamo finito, aspetta un secondo e non alzarti devo ancora metterti la crema, la dovrai spalmare sul tatuaggio per una settimana, mattina, sera e tutte le volte che ti lavi; la fasciatura te la rifarò io tutti i giorni per evitare che il tatuaggio si infetti» mentre mi spiegava iniziò a passare una crema fredda sul mio fianco che mi fece rabbrividire, dopo la crema avvolse il tatuaggio in una fasciatura trasparente e dandomi una mano mi aiutò ad alzarmi.
Camminai fino allo specchio per ammirare il nuovo disegno sul mio corpo; era una I contornata da tante stelle intrecciata con una C contornata dalle fiamme, ci misi poco a capire cosa significasse la C così mi girai incazzata nera verso l’autore di quel disegno.
«Cosa cazzo significa questo, chi ti ha dato il permesso di farlo?!?»
«Ma Cherie quello sta a significare la tua appartenenza a me e poi non puoi dare la colpa a me dato che il disegno lo ha fatto Violet» lo stronzo stava ridendo sotto i baffi godendo per questa sua vittoria.
Mi girai di scatto pronta ad uscire dalla porta per mangiare viva Violet ma non avevo calcolato il mobile che intralciava il mio cammino, sfortuna volle che a scontrarsi con il suddetto mobile fu il fianco dove il maniaco pervertito pittato di rosso aveva appena fatto il tatuaggio; urlai di dolore tenendomi il fianco con una mano appoggiandomi al muro.
«Maledizione ma è mai possibile che tu non riesca mai a combinarne una giusta?!?» mentre quel disgraziato mi stava sgridando io continuavo a imprecare sotto voce.
«Adesso sta ferma e smettila di scaldarti tanto!» mi prese in braccio ristendendomi sul lettino.
Delicatamente mi prese la mano spostandola dal fianco per poi togliere la fasciatura fatta neanche cinque minuti prima.
«È fondamentale che tu adesso stia ferma, ti farà un po’ male ma è necessario farlo» non capivo cosa stesse farneticando, solo quando sentì qualcosa di morbido appoggiarsi dolcemente sul mio fianco capì le sue intenzioni.
Inizia a urlare arpionando con una mano la sua maglietta e stringendola convulsamente fino a conficcare le unghie nel suo petto; vidi Castiel fare una smorfia ma continuò a disinfettare e sterilizzare la parte lesa del mio fianco. Ormai avevo le lacrime agli occhi il bruciore e la sensazione di fastidio erano insopportabili e quando ero quasi sicura di non farcela più quella tortura finì, contro ogni mi aspettativa vidi il volto di Castiel avvicinarsi sempre di più al mio fino a quando non rimasero due centimetri a separarci.
«Sei stata bravissima ranocchia» mi baciò ma un bacio diverso dai precedenti più dolce e caldo, durò poco il tempo di sentire la morbidezza delle sue labbra che allontanò il suo viso dal mio.
«Adesso ho rifatto la fasciatura, mettiti la maglia e poi reggiti a me ti porto a casa e per il futuro stai attenta a come ti muovi non vorrei ripetere un’esperienza del genere» il suo sguardo era serio e il suo tono di rimprovero, così tenendo lo sguardo basso presi la maglia rimettendomela.
Il ragazzo mi sollevò facilmente dal lettino e sempre tenendomi tra le sue braccia mi portò fino alla sua moto dove dopo avermi posizionata dietro il posto del guidatore mi allacciò il casco.
«Tieniti forte non vorrei mai che cadessi» il suo tono trasudava sarcasmo e ironia, vedevo che era arrabbiato con me ma non riuscivo a capire per cosa.
Dopo che si fu sistemato senza fiatare allaccia le braccia al suo busto stringendomi forte a lui; partì a forte velocità e dopo neanche una decina di minuti arrivammo a casa mia. Mi fece scendere dalla moto e portandomi ancora in braccio mi mise davanti alla porta.
«La prossima volta che ti azzardi ancora a uscire senza vestiti addosso prima sculaccio te e poi faccio fuori tutti quelli che hanno anche solo osato metterti gli occhi addosso, tu sei solo mia e devi mettertelo in testa capito?!?» aveva iniziato ad urlare sbattendo una mano sulla porta proprio a lato della mia testa.
«Sai cosa ti dico! Se non vuoi che esca senza vestiti la prossima volta tu e i tuoi amici evitate di farmi sentire parte del gruppo quando invece per voi sono solo una povera scema a cui far fare cosa tremendamente stupide per cui verrà presa in giro per i prossimi sei mesi!!!» anche se intimorita dal suo sguardo avevo iniziato ad urlare anche io.
«Ma che cazzo stai dicendo per noi sei sempre stata parte del gruppo» adesso mi prendeva anche in giro.
«Ah davvero io sarei sempre stata parte del gruppo, allora se come dici tu ero già parte del gruppo per quale oscuro motivo mi avete trattata come qualsiasi sconosciuta che venderebbe pure sua madre per entrare nel vostro gruppo?!?» adesso i ruoli s’erano invertiti ero io quella incazzata e lui quello mortificato.
«Beh per pura formalità, adesso è meglio se vai a dormire non devi sforzarti o il fianco ti farà ancora più male domani» ok ma chi si credeva di essere.
«Ahahahah fammi un favore evita di fare ste scene la prossima volta e domani farò la stessa lavata di capo agli altri e sarà meglio che abbiano una valida spiegazione per i vostro comportamento e adesso per favore sparisci» per quella giornata non volevo vedere più nessuno, volevo solo chiudermi in camera mia a dormire.
Castiel non disse nient’altro salì sulla sua moto partendo a tutta velocità per tornare a casa, mentre io dopo aver salito le scale senza non poca fatica mi misi il pigiama per poi sprofondare in un sonno profondo.

Ok non so come scusarmi sono stata imperdonabile è da più di un mese che non do segni vitali. Un po’ per il computer rotto, un po’ la scuola, la famiglia e le vacanze mi sono completamente dimenticata di aggiornare questa storia. Questo capitolo penso di averlo riscritto una quindicina di volte, non mi piaceva mai il risultato finale, anche questa nuova bozza non mi convince più di tanto ma mi sono detta se non lo pubblico adesso non lo pubblico mai più; non so se avete notato ma per farmi “perdonare” ho scritto una piccola one-shot su Castiel e Isabell che festeggiano il Natale.
Spero che questo capitolo vi piaccia e ho visto che nello scorso capitolo l’idea di farvi decidere alcuni particolari dei personaggi vi è piaciuta vi chiedo ancora una cosa:

QUALE SARA’ LA REAZIONE DI NATHANIEL ALL’ENTRATA NEL GRUPPO DI ISABELL?

COSA DIRA’ ISABELL HAI RAGAZZI PER IL TATUAGGIO MA SOPRATTUTTO PER IL MODO IN CUI L’HANNO TRATTATA?

Spero recensiate in tante un grazie speciale a chi ha messo la storia tra le seguite, preferite e ricordate anche a tutte le lettrici silenziose
BUON NATALE anche se in ritardo e in anticipo gli auguri per un felice anno nuovo, ci vediamo dopo capodanno.
Bacioni Eli_99

  
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