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Autore: fulmineo    04/01/2015    0 recensioni
Creature soprannaturali ed umani che convivono più o meno pacificamente in una cittadina del Continente Est. Una giovane Vampira che, assieme alle sue amiche, cercherà di ottenere la libertà con ogni mezzo e, nel mentre, riuscirà anche a trovare l'amore.
Genere: Azione, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza
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Le Vampire scesero nelle fogne e cercarono una qualsiasi traccia olfattiva che le conducesse da Cate, ma la cosa si stava rivelando più difficile del previsto, anche se il loro fiuto era sviluppatissimo "Accidenti... Qui sotto si sente l'odore di sangue, ma sono tracce differenti..."

"Già. Non è per niente facile... Meglio dividersi, ci sono molti cunicoli."

Le ragazze furono d'accordo e si divisero, decidendo di trovarsi poi fuori, sopra il solito campanile, in mezz'ora e, se si fossero trovate in pericolo, avrebbero aumentato il livello di feromoni, grazie ai quali riuscivano a trovarsi. Era infatti quello l'odore che seguivano, per identificarsi fra di loro.

E, nel mentre, Cate aprì appena gli occhi e, senza scomporsi, capì subito di essere nelle fogne, dato l'odore di acqua e fango che sentiva, ma altro attirò la sua attenzione. Sentiva dei passi che s'avvicinavano a lei e subito si mise seduta, esibendo gli occhi rossi e le zanne alla persona che stava alla sua destra, scoprendo che era una ragazza umana alta e dai lunghi capelli mori che teneva gli occhi chiusi.

"S-Sei... Sei un Vampiro, vero?"

"Si." Rispose Cate, ritornando normale, coi suoi occhi azzurrissimi "Mi hai portata nel tuo rifugio?"

"Esatto. Eri ferita e ti ho portata qui..."

Cate allora notò di essere in reggiseno e vide una benda attorno al suo ventre ed una attorno alla spalla sinistra "Grazie per avermi curata."

"Figurati." Sorrise la ragazza, che Cate trovava molto bella, posando poi le mani, fredde e tremanti, sul viso della castana "Chissà se sei bella tanto quanto la tua voce... Mi piacerebbe tanto poterti vedere."

"Apri gli occhi. Solo così potrai vedermi..."

La mora ragazza sorrise amaramente, con fare triste "Io... Io non posso vedere. Sono cieca dalla nascita..."

"Mi dispiace tanto. Non lo sapevo."

"Non devi dispiacerti o scusarti. Non potevi saperlo..."

Cate, nonostante la sua freddezza, provò compassione per quella ragazza che le aveva salvato la vita, anche se non serviva, perchè il suo DNA l'avrebbe curata autonomamente e le posò la mano destra sul viso "So che non puoi vedermi e non mi conosci, ma... Fidati di me."

"Io mi fido di te. Hai la voce buona, certo che mi fido!"

La castana sorrise appena, quindi la sua mano s'illuminò e, dopo cinque minuti, Cate la tolse dal viso della giovane "Adesso potrai vedere. Ma io devo andare..." Disse, dirigendosi verso la porticina che separava il rifugio della giovane da quello degli altri.

"Un attimo! Come ti chiami? I-Io... Io sono Raphaela Falcetti..."

"Caterina Bossolani, ma puoi chiamarmi Cate, come fanno tutti. Sono la discendente della Casata Moonrye."

"Non lo dimentcherò mai!" Rispose Raphaela ed aprì pian piano gli occhi, iniziando a pianger edi gioia quando riuscì a vedere perfettamente, per quel che la fioca luce permetteva, ciò che aveva intorno e si voltò di scatto per ringraziare Cate, ma la Vampira era già sparita.

Cate percorse i corridoi, tanto per guardarsi intorno e, non vista dai poveri senzatetto che vivevano lì, umani e non solo, fece apparire cibo e dfferenti bibite coi suoi poteri magici, visto che aveva appreso qualcosa da suo nonno Anggus, Vampiro noto per la sua potente Magia, ucciso però da un cacciatore di creature soprannaturali da quasi un decennio, nel lontano Continente Ovest.

Ed alcuni senzatetto uscirono dai rispettivi rifugi, fiondandosi su quella delizia per gli occhi e per il palato, compresi i bambini, molto numerosi e Cate sorrise, soddisfatta del suo operato. Il fatto che avesse un carattere freddo e distaccato non significava che disprezzasse aiutare chi era in difficoltà.

"Eccoti qui, finalmente!" Disse Arianna, arrivando alle sue spalle con Elisa, che l'abbracciò.

"Anche tu hai fatto apparire cibo e acqua?" Chiese proprio Elisa e Cate annuì, con Arianna che indicò un punto poco lontano. Anche lei aveva fatto la stessa cosa.

Le tre Vampire si ricongiusero alle altre amiche, le quali notarono le bende accuratamente avvolte attorno alla vita ed alla spalla di Cate "Sei stata curata?" Chiese Sole e la castana annuì col capo, addolcendo lo sguardo senza accorgersene.

"Si, da una ragazza umana chiamata Raphaela. Non poteva vedere, data la sua cecità che l'affliggeva dalla nascita, ma l'ho curata!"

"Bene! E... Noto con piacere che quella ragazza ha fatto colpo, su di te." Disse Valentina, avvicinandosi e sfiorando con l'indice della mano destra la fronte della castana, sorridendo con lieve malizia "Hai le guance leggermente arrossate ed uno sguardo dolcissimo... Mai visto!"

"Non è vero. E' solo una tua impressione!"

"Sarà... Ma staremo a vedere." Ribadì la Vampira dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi e chiarissimi, quasi come quelli della castana amica "Su certe cose è difficile che mi sbagli. E' così che io e Francesca ci siamo conosciute... Non la consideravo ma, dopo il nostro primo incontro, ogni giorno passavo sotto casa sua sperando di vederla..."

Cate diede le spalle all'amica e s'alzarono tutte in volo, pronte per tornare al palazzo di proprietà della castana, ove vivevano loro da sole, lontane dalla Casata e ben protette da una potentissima barriera d'energia invalicabile che resisteva agli assalti di ogni creatura e di qualsiasi magia, alzata da Cate stessa, Valentina, Arianna, Tania, Sole e Valy, per evitare che ospiti indesiderati giungessero lì.

Ma Cate sorrise, non vista dalle amiche, al pensiero di Raphaela, perchè l'aveva colpita moltissimo e sperava di rivederla, magari non più nelle fogne, ma fuori, per strada, ove una bellezza del genere meritava di stare.

Solo così avrebbe potuto vederla di nuovo, visto che nelle fogne non scendeva mai. E ci sperava davvero tanto.

  
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