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Autore: La Sibilla    07/01/2015    2 recensioni
Dopo il midseason finale siamo rimasti tutti molto scioccati per la morte di Oliver.. la mia storia ha inizio quando questa sconvolgente notizia arriva al team.
Non sappiamo come andrà a finire ma possiamo immaginarlo.
Ci chiediamo come reagiranno tutte le persone che lo amano.
Cosa succederà ad Oliver? Si salverà? Quando tornerà a casa?
Venite a scoprirlo insieme a me.
Genere: Malinconico, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Contrariamente a quanto si era aspettato, il pomeriggio al tempio era stato utilizzato da Bruce per
mostrare al suo amico tutti i luoghi in cui da quel giorno in poi, Oliver avrebbe dovuto recarsi per il suo allenamento.
C’era un aula di tipo scolastico dove ai discepoli venivano insegnati gli antichi principi buddhisti e le regole di vita dei guerrieri shaolin ma dove si studiavano tutta una serie di altre materie molto interessanti, dalla storia alla filosofia e anche l’alimentazione.
C’era una cura estrema a tutti gli aspetti riguardanti il benessere psicofisico di ogni individuo, poiché gli esercizi spirituali uniti all’esercizio fisico andavano di pari passo nello sviluppo delle tecniche di kung fu.
Un corpo sano aveva bisogno di una mente bene allenata per poter raggiungere l’eccellenza.
Poi c’erano le sale degli allenamenti: una sala era dedicata alla meditazione, una all’allenamento nel combattimento senza armi e una dove si apprendeva il corretto utilizzo di molti tipi di spade, lance e bastoni combinati alle varie tecniche.
C’era un refettorio comune, dove tutti si ritrovavano per mangiare insieme e poi c’erano i bagni termali dove ci si immergeva per ristorare le fatiche del corpo e rilassare i muscoli a fine giornata.
I monaci erano divisi in gruppi per età e per grado di apprendimento e ognuno di questi gruppi seguiva un allenamento diverso.
Come ebbe modo di scoprire il mattino seguente, Oliver era stato assegnato al gruppo dei novizi, insieme ai bambini dai 6 agli 11 anni.
All’inizio si era sentito non poco imbarazzato a trovarsi in mezzo a loro, ma dopo un paio di giorni aveva iniziato ad apprezzare ogni momento del tempo passato con loro. Vedere il mondo con gli occhi dei bambini, apriva prospettive inimmaginabili.
Bruce era rimasto in Tibet per dieci giorni, poi era tornato a Gotham City.
Oliver aveva pensato di soffrire un senso di abbandono, invece dovette ricredersi: la vita al tempio era così piena , gioiosa e armoniosa che non ebbe mai un momento di sconforto.
Alla sera quando tornava nella sua stanza pensava sempre a Felicity.
i suoi rigidi schemi mentali, quelli con cui aveva affrontato la vita dal giorno del naufragio, stavano lentamente lasciando il posto a delle nuove prospettive.
Finalmente riusciva a pensare con serenità ad un probabile futuro con la donna che amava.
ripensò alle parole del vecchio maestro: la parte più importante, per la solidità di quello che costruiamo, sono le fondamenta.
Questo principio fondamentale dello shaolin, valeva per tutto, per le tecniche di combattimento, e per la Vita.
Così fra i vari:  segui le linee di forza, entra e esci dalla distanza, alzati con l’intenzione di avanzare, abbassati con l’intenzione di retrocedere, pensa solo a difenderti, attaccando e unisci sempre i movimenti di difesa e attacco, Oliver imparò che conoscendo profondamente il suo corpo e la sua mente ed integrandoli, l’esterno con l’interno diventavano un tutt’uno in armonia e sorprendentemente lui riusciva a combattere in maniera morbida e rilassata sempre vigile pur senza essere teso, sempre pronto pur senza essere ossessivo.
Ogni giorno che passava un pezzo del vecchio Oliver Queen veniva sostituito da quello nuovo.
E tutti gli anni oscuri e bui vissuti lontano da casa divennero un lontano ricordo, riposti nell’unico luogo in cui dovevano essere, la memoria e non più catalizzatori della sua intera esistenza.
La sensazione di libertà e la forza vitale che permeavano ogni fibra del suo essere gli diedero la consapevolezza di poter cominciare una nuova vita.
Aveva trovato il suo centro.
Aveva trovato l’eroe e l’uomo e li aveva fatti convergere in unica forte, coraggiosa e indomita persona, che seppur consapevole dei propri limiti, era in grado di gestirli.
Dal momento che Bruce gli aveva assicurato che a Starling City le cose procedevano bene, che c’era un nutrito numero di persone che dopo la sua scomparsa si era fatta in quattro per tenere la città al sicuro, lui aveva potuto seguire i suoi allenamenti con serenità e trarne il maggior beneficio.
Erano passati molti mesi.
Non sapeva cosa aspettarsi tornando a casa.
A dire il vero era anche un po’ nervoso.
Al momento di congedarsi dal gruppo dei bambini  loro si accorsero subito che c’era qualcosa che lo turbava e così gli proposero di fare un ultimo bagno insieme alle terme.
Il vecchio maestro acconsentì volentieri a quella piccola distrazione, del resto non sapeva se Oliver sarebbe mai tornato a trovarli, anche se sospettava che prima o poi come Bruce, avrebbe sentito il bisogno di tornare e loro lo avrebbero accolto come sempre con gioia.
L’aereo arrivò puntuale.
Bruce scese nella piazzetta e il maestro andò ad accoglierlo.
-“ Buongiorno Ahrat..”- disse inchinandosi
-“ Buongiorno a te, sempre puntuale. Non capirò mai l’utilità di tutti quegli aggeggi tecnologici di cui ti circondi, ma suppongo che nel mondo in cui vivi ti siano utili..”-
-“ sei sempre molto saggio maestro..”- sorrise-“ del resto non potrei proprio farne a meno”-poi chiese-“ come sta Oliver?”-
-“ il ragazzo era un po’ nervoso così ho concesso ai bambini la libertà di condurlo alle terme, staranno facendo i tuffi  e tutti quei giochi un po’ pazzerelli che gli ha insegnato lui”-
-“ e pensare che all’inizio era terrorizzato di dover stare in mezzo a tutti quei fanciulli.. cosa aveva detto?.. ah si.. “ Bruce.. io bambini proprio non li sopporto”..- entrambi si misero a ridere al ricordo dell’espressione  mista di sorpresa e disgusto, il primo giorno che era entrato in aula.
-“ sarà un bravo padre un giorno.. va pure da loro, ci saluteremo più tardi..”-
-“ va bene maestro, namastè”-
-“Namastè”-


Appena videro Bruce comparire al laghetto, i bimbi esclamarono all’unisono:oh no! E si attaccarono tutti addosso ad Oliver in una profusione di abbracci.
Il ragazzo si commosse  e disse –“ Ragazzi, anche per me è difficile lasciarvi ma la mia famiglia mi sta aspettando e ha bisogno di me, però vi prometto che presto tornerò a trovarvi, quindi.. ricordatevi di piegare il tovagliolo a forma di leone! Non si sa mai quando staremo a pranzo insieme!”-
Fra le lacrime generali, scoppiarono tutti a ridere, poi diligentemente uscirono dalle terme, si asciugarono e si rivestirono per accompagnarlo alla piazza grande.
Anche il Gran maestro e tutti gli altri monaci con cui aveva condiviso quei mesi si erano riuniti per salutarlo.
Quando il maestro con un cenno della mano attirò la loro attenzione, si misero tutti in posizione e
al suono delle campane iniziarono a praticare le forme delle tecniche base per rendergli omaggio.
Oliver si inchinò in segno di rispetto, poi dopo un ultimo saluto raggiunse Bruce sull’aereo.
-“Bruce.. io.. non so davvero come ringraziarti.. Grazie per avermi portato in questo luogo.
Grazie per avermi salvato. Grazie per la tua amicizia. Insomma…Grazie per tutto..”- disse asciugandosi le lacrime
Bruce annui e poi disse:-“ ehm..non ringraziarmi troppo Oliver… so che in questi mesi Alfred ha tenuto una simpatica corrispondenza con Felicity.. e.. in realtà ..non ho idea di come verrai accolto a casa..”-
-“ COSA??”-
 
   
 
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