Cap_11
Dracuccio e Potter stavano aspettando Lord Vodemort nella sua casa (già descritta in un capitolo di questa ff, ma adesso mi stufo di andare a vedere quale, perciò cercatevelo voi) nella sala delle riunioni.
“Sai, Malfoy, dopotutto fare il cattivo mi ispira…” cominciò Harry.
“Se se…”
“Cosa ne dici se presento un dattiloscritto alla Rowling dove spiego come sarebbe avvincente una storia con me, te, Voldemort e… si, perché no, i Gemelli De Crescenzo?”
“Io credo che…”
“Uhm…” lo interruppe Harry, che nemmeno lo stava ascoltando “si, credo che le divise da Mangiamorte mi stiano abbastanza bene… poi il marchio nero si intona ai miei occhi!”.
“Secondo me…”
“Mah… forse sarebbe un po’ scontato…” aggiunse, prendendo dal taschino un contenitore per la cipria, con tanto di specchietto, “comunque io l’ho detto all’autrice che i truccatori qui fanno schifo”.
“…” Draco si era arreso.
Si materializzarono due figure uguali, i Gemelli De Crescenzo che caddero morti sul pavimento.
“Oh, che bello, ci siamo liberati anche di quegli stronzi!” disse Draco, pieno di gioia.
All’improvviso apparve Voldemort con la bacchetta sguainata e con un’aria di trionfo.
“SIIIIIIIII!!!!!!!!!!”
urlò Tom Riddle.
“Cosa succede, zio?” chiese Draco.
“Oh, niente di speciale… ho sorpreso questi due a trafugare nelle mie cose e li ho ammazzati, ecco tutto!” poi s’interruppe, guardò Potter, fece un paio di piegamenti e alla fine disse “Harry Potter, che onore… comunque ragazzo, lascia perdere, la cipria non la sai mettere!”
“Non è colpa miaaaaa!! E’ dei truccatori che ha assunto sua maestà Bellatrix_Black, autrice della storia!”
---Senti, su qualcosa devo pur risparmiare!---
“Allora ragazzi,” cominciò Lord Voldemort facendosi d’un tratto serio, anzi serissimo, così serio che Emilio Fede a confronto è il discepolo di Biagio Izzo o Vincenzo Salemme “Vi devo comunicare una cosa importantissima: dovrete fare un viaggio. No, non vi preoccupate, tornerete in tempo ad Hogwarts per fare gli esami per i vostri MAGO…”
“Mannaggia!” disse sottovoce Draco.
“…il vostro viaggio consiste nell’andare in un’isola e portarmi un antico manoscritto”
“Dove, quando e perché” disse Potter, intento a mettersi un po’ di cipria.
“Ehm… in un’isoletta sperduta del Pacifico meridionale…”
“Si, ma che manoscritto?” lo interruppe Draco.
“Un manoscritto scritto in una lingua sconosciut…”
“Si, ma perché? Perché dovremmo esporre la nostra bellissima faccia ad una stronzata del genere! A che ti serve il manoscritto?” interruppe Potter.
“Per dominare il…”
“Ma perché lo dobbiamo fare proprio noi! Perché non fai resuscitare quei De Crescenzo e ci mandi loro!” disse Draco, guardando Voldemort che era rosso in viso, con la pazienza che lo seguiva solo perché gli si era affezionato, era stato interrotto per la terza volta.
“Perché i De Crescenzo…”
Si materializzò Codaliscia, che cominciò a dire:
“Padrone, c’è una spaccatura nella caldaia del serpente a sonagli nel museo… chi devo chiamare, cosa devo fare?”
“Devi…” stava dicendo Lord Voldemort.
Venne interrotto da un Lucius Malfoy in pieno panico, che si materializzò e disse:
“Padrone, Avery si è rifiutato di entrare nella casa di vostra zia Vladiminia, dice che ha troppa paura. Signore, voi conoscete il regolamento dei Mangiamorte, questo è un chiaro segno di infedeltà, come lo dobbiamo punire?? Come??”
“Non…” cominciò Voldemort.
“Zio Voldemort, non mi hai ancora risposto!” disse Draco “Perché la spedizione la dobbiamo fare noi!”
“Voldemort” si aggiunse Harry (specchiandosi) “non mi hai ancora detto a che ti serve il manoscritto!”
“BASTAAAAAAAAAAA!!!!!!! MO’ MI AVETE COMPLETAMENTE ROTTO I COGLIONI!!!!! NON CE LA FACCIO PIU’!! E OGNI COSA: VOLDEMORT COSI’, VOLDEMORT COLI’; PADRONE DI QUA, PADRONE DI LA’; BASTAAAAAAAAAAAA!!!!!!!! M’AVETE ROTTO I COGLIONI!!!” Lo zio Voldie aveva ragione, si era rotto i coglioni.
Piano piano, con calma spiegò a Draco e a Harry che dovevano andare in un’isoletta del Pacifico del Sud (si chiamava Tropical Mazzo) a prendere un manoscritto in lingua Cazzara, che avrebbe aiutato Voldemort a dominare il mondo e ad abbattere i babbani. Quanto a Codaliscia e alla caldaia, gli suggerì di chiamare un tecnico; e a Lucius disse di andare lui di persona da zia Vladiminia (a Malfoy gli si drizzarono i capelli, poi vi spiego perché).
Mentre Draco e Harry (dopo aggiungerò un paio di cosette pure sul suo personaggio) si preparavano per la spedizione, al biondo gli venne a mente una cosa:
“Zio Voldemort, ma tu cosa ci facevi in Sala Parto?”
“Ho messo incinta la McGranitt” disse, con un filo di voce.
“Cosa hai detto?” chiese Draco, che non aveva sentito.
“Ehm… ho messo incinta la McGranitt”.
Fine cap_11
Allora… vi è piaciuto il
capitolo?? (nooooo NdTutti) (va be non me ne frega NdAutrice). Sento di dovervi
dare delle spiegazioni:
- La
casa di Voldemort è descritta nel capitolo 3, ecco il testo:
“La casa di Voldemort era
grandissima, di quattro piani, sette bagni, quindici stanze,
quattromiladuecento metri quadrati di sotterranei dove c’era la stanza più
grande di tutte: il ‘museo delle serpi nobili’. C’erano più di due milioni di
serpi imbalsamate con tanto di didascalie sotto “Appartenuto al duca Anacondo
Serpeggiante” o “Era di proprietà della contessa Mariaserpa Cobretta” o ancora
“Prelevato dalla casa del principe Viperino Strisciante”.
- Come
avrete notato, Harry è sempre attaccato alla cipria, non perché nella mia
fanfic diventa gay (non mi sono mai piaciute le Yaoi-Yuri o come cazzo si
chiamano), ma perché mi serviva qualcosa per ridicolizzarlo (non è detto,
quindi, che i maschi vanitosi siano gay, perché anche Brad Pitt sul set si
trucca; va bè, voi direte che questa è una ff, non un set cinematografico,
però questo è un altro aspetto per ridicolizzare Harry)
- Perché
ridicolizzo Harry? Ridicolizzo Harry perché in questa fanfiction il
personaggio principale è Draco Malfoy, quindi noi (lettori e autrice)
stiamo dalla parte di Draco. Stando dalla parte di Draco, tendiamo a
vedere i “buoni” come li vede lui: ridicoli. Quindi ho voluto accentuare
questo aspetto per rendere la storia comica.
- La
zia di Voldemort, Vladiminia, gia citata nel capitolo 4 di “Vacanze tra le
piramidi”, fa così tanta paura perché un giorno, poiché Voldemort
(all’inizio della sua carriera) era costretto a fare le riunioni coi
Mangimorte a casa della zia, un giorno questa, vedendo Goyle rovesciare un
vaso di ciclamini, si arrabbiò e picchiò tutti i Mangiamorte (Voldie
compreso) sul sedere con la “cucchiarella” (il cucchiaio da cucina di
legno) che fa un male cane.
Per
concludere, vi auguro di non ricevere uova marce in testa a Carnevale (io
quest’anno mi chiudo dentro casa).