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Autore: lola_fantasy    14/01/2015    6 recensioni
Sono passati quasi due anni dall'ultima battaglia contro Nidhoggr e gli ex draconiani trascorrono le loro giornate come dei ragazzi normali: studiano in scuole diverse ,guardano film, parlano, ridono, fanno passeggiate, vanno in giro, si divertono insieme... Ma la loro normalità non durerà ancora per molto tempo: infatti, due nuovi ragazzi sono al servizio di Nidhoggr, e di certo non porteranno belle sorprese. Sofia, Fabio, Lidja, Karl, Ewan e Chloe dovranno partire per nuove missioni in tutto il mondo, cercare nuovi oggetti, ma anche questa volta non saranno soli: figure molto importanti e a loro speciali andranno in loro soccorso. In questa nuova storia, ci saranno delle sorprese, sia belle che brutte, alcune dolorose e altre emozionanti, che cambieranno (di nuovo) totalmente la loro vita.
Dal capitolo 11 :
"-Credevo fossi io l’unica ragazza che avresti mai voluto prendere, ma mi sbagliavo; non ci solo io a questo mondo.
Con un scatto fulmineo, il ragazzo tirò a sé il pezzo di fune tra le sue mani, così Sofia, che teneva gran parte della restante liana, fu sbalzata contro il petto di Fabio. L'avvolse tra le sue braccia.
- L’unica persona che vorrò mai prendere per davvero sei tu"
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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        Capitolo due: “Una misteriosa comparsa”
Fabio si staccò delicatamente da Sofia, dopo quelli che le parvero lunghi minuti di piacere, e rimasero sulle sponde del lago a parlare del più e del meno per buona parte della mattinata, fino a quando un leggero tremore non li fece sussultare entrambi. A Roma, i terremoti non erano molto frequenti e quando capitavano, non erano né troppo deboli, né troppo forti. Questo, però, era molto lieve: probabilmente si stava sviluppando in una zona non molto distante, disperdendosi fino a loro. Sofia si girò verso Fabio, perplessa. Quando la leggera scossa finì, Fabio disse: -Sarà meglio tornare a casa. Magari Karl saprà dirci la causa di questa scossa-.
Sofia annuì e si alzò; Fabio la imitò. Per tutto il tragitto sul sentiero fangoso, rimasero entrambi in silenzio; a metà strada, in mezzo al bosco,in un’apertura tra i fitti rami degli alberi, riuscirono a scorgere il villino nella quale abitavano. Ma c’era qualcosa di strano: una parte di esso era in ombra, peccato che gli alberi alla sua destra proiettassero la loro ombra verso sinistra – senza raggiungere la casa -  e il sole era già alto nel cielo azzurro senza nuvole. Strizzarono le palpebre e osservarono meglio l’abitazione:  al di sopra di essa, spuntava una chioma verde all’apparenza impenetrabile. Fabio e Sofia si guardarono stupiti e, come se si fossero letti nel pensiero, corsero insieme a perdifiato verso la villa.
 
Arrivati alla porta, la spalancarono e si diressero verso l’enorme biblioteca. Rimasero a bocca aperta: un albero dalla corteccia dura, con una circonferenza colossale, si ergeva al centro della sala e delle scale vi giravano attorno. Sofia provò una gioia immensa nel vederlo e gli occhi le si appannarono: quell’albero le era mancato tantissimo da quando era scomparso dopo la battaglia finale. Lo raggiunse e allargò le braccia intorno alla corteccia, in un abbraccio incompleto. Una piccola scossa di allegria le invase il corpo e si mise a ridere, una risata fragorosa che non faceva da tanto tempo. Poi, passò una mano sul tronco, come per accarezzarlo, e si girò verso Fabio, che aveva richiuso la porta e si era appoggiato ad essa, stupefatto. Sofia notò una figura colorata che scendeva dalla scalinata,la quale portava al piano di sopra: un ragazzo alto e magro, con i capelli biondi, gli occhi azzurri slavati nascosti sotto la montatura degli occhiali, il viso un po’ paffuto e con un pigiama azzurro con gli orsetti. Karl era a bocca aperta e si avvicinò lentamente ad una poltrona di velluto color crema, continuando a tenere gli occhi fissi sulla maestosa pianta. 
-Vedo che non sono l’unico ad aver sentito la scossa sismica.… e non sono neanche il solo ad aver visto la causa di ciò .- disse, indicando l’albero.
-Noi eravamo al lago quando l’abbiamo sentita,leggera. Ci siamo incamminati per il sentiero fino a un certo punto, dove abbiamo visto che qualcosa di verde spuntava dal tetto, e abbiamo corso fino a qua.-  raccontò Fabio a Karl.
 Sofia, ancora abbracciata all’albero, si staccò e si girò verso i due. -Che cosa significa questo?- chiese, con sguardo incerto e  un po’ timoroso.
-Niente di buono, credo. Il prof. è ad un convegno a Berlino e non possiamo affidarci a lui; inoltre, non sappiamo come reagirebbe alla vista di ciò. Sarà meglio chiamare gli altri!- esclamò, e si diresse verso il telefono fisso.
 Mentre chiamava, Sofia si avvicinò a Fabio su uno dei due divani verdi disposti a cerchio con la poltrona, su cui si era seduto Karl. Si sedette su un bracciolo e osservò il resto della stanza: non era cambiato nient’altro.  Le pareti giallastre, il lungo tavolo nero con dieci sedie verdi, il parquet chiaro, le finestre che illuminavano l’ambiente, gli arazzi appesi al muro, le lunghe e voluminose librerie ….. tutto era rimasto come prima, fatto eccezione per alcuni dipinti e foto: prima appesi ai muri, ora per terra.
- Fabio, secondo te dovrei raccontare agli altri del mio incubo? Io lo farei, date le circostanze.- disse Sofia, spostando il viso verso l’amato albero.
-Si, ma aspetta che ci siano tutti e che abbiano visto ciò che è successo- le rispose lui.  Passarono pochi minuti e arrivò Karl, che si sedette sulla poltrona davanti a loro.
-Ho chiamato Lidja e Ewan. Hanno detto che arriveranno presto, insieme a Chloe.-  annunciò, arrossendo leggermente nel pronunciare il nome di Chloe.
Sofia sorrise a quel gesto: le fece pensare a sé stessa quando sentiva nominare Fabio le prime volte, a Benevento. Karl e Chloe si piacevano a vicenda, anche se non stavano ancora ufficialmente insieme, a differenza di Lidja ed Ewan, o di Sofia e Fabio. Trascorsero i seguenti minuti di attesa in silenzio,ognuno immerso nel proprio vortice di pensieri, mentre Karl andava a cambiarsi.  Sentirono bussare forte alla porta e Sofia andò ad aprire, sorpresa per la velocità con cui i suoi amici erano arrivati. Si trovò davanti Lidja, bella come sempre e con il fiatone. I capelli corvini le ricadevano morbidi sulla schiena, gli occhi scuri brillavano. Indossava una t-shirt lunga fucsia con una ballerina nera stampata sopra,una giacchetta di jeans chiaro, dei leggins neri e delle Converse alte, dello stesso colore della maglietta. Il tutto le fasciava il corpo in maniera perfetta, esaltando le sue curve. Le saltò al collo, abbracciandola stretta. Sofia non poté non ricambiare e quando si staccarono, sorrisero. Di fianco a lei c’era Ewan, con un paio di jeans scuri, una maglietta blu sotto una felpa bianca e un paio di scarpe della Nike blu elettrico. Aveva i capelli rossi sparati in aria,sudati e aveva ripreso per mano Lidja, felice. Dietro di loro, Chloe teneva lo sguardo fisso sul terreno, timida. Indossava una gonna viola con sotto una calzamaglia nera e degli stivaletti bassi, anch’essi neri, una camicetta con volant rosa pallido e un giubbotto senza maniche viola. I capelli rossi erano raccolti in una treccia a scorpione che le arrivava poco sotto le spalle: le erano cresciuti parecchio nell’ultimo anno. Fece un cenno con la mano a Sofia e si avvicinò.
-Come avete fatto ad arrivare così in fretta?- chiese infine Sofia, facendoli entrare.
-Quando ci avete chiamato, eravamo già per strada. Eravamo diretti proprio qui-  rispose Ewan. -Ma Karl ci ha chiamati per quella "cosa" che sbuca dal tetto?-
-E' una pianta!- esclamò Chloe.
-Hai ragione Chloe. Venite a vedere voi stessi- rispose Sofia, cupa.
Si diressero verso la biblioteca e una volta arrivati, Lidja, Ewan e Chloe rimasero esterrefatti alla vista dell’albero. Karl li raggiunse, vestito con jeans azzurri e un maglione blu, sopra ad una maglietta verde chiaro a maniche corte. Si mise di fianco a Chloe e, con molta timidezza, le posò un braccio sulle spalle; l’accompagnò fino alla poltrona e la fece sedere, mentre lui si accomodava sul bracciolo. Sofia tornò sul divano accanto a Fabio, mentre Lidja appoggiava la testa sulla spalla di Ewan, entrambi rimasti in piedi.
-Perché il vecchio albero è di nuovo qui? E da dove è spuntato fuori?- chiese Lidja a bassa voce, ma la sentirono tutti a causa del silenzio che si era formato.
-Non lo sappiamo. Quando siamo arrivati, l’albero già c’era. Abbiamo sentito un lieve tremore della terra e … puff, eccolo qui!-  rispose Fabio sarcastico.
-Sentite, ragazzi, io ho un brutto presentimento. Questa notte ho fatto un sogno strano e credo che sia in qualche modo collegato all’apparizione dell’albero-  disse Sofia, tremando al ricordo.
-Raccontacelo tutto, Sof, senza trascurare nessun dettaglio!- ordinò Lidja alla sua migliore amica. E così fece.
-Ma è assurdo!- protestò Lidja, quando Sofia terminò il racconto. -Nidhoggr è morto, non può essere tornato! Mi ricordo bene la scena in cui i draghi si sono uniti per ucciderlo.- disse poi, sedendosi con Ewan sull’altro divano.
-Lo so che è assurdo, ma alla fine i miei sogni si sono rivelati sempre veri- ribatté Sofia scocciata. “Perché nessuno mai mi crede? Non ho nessuna importanza io?” si chiese.
-Avete ragione entrambe: questa storia è assurda, ma potrebbe anche essere vera, altrimenti come spiegheremmo il ritorno dell’albero?- le interruppe Fabio, non avendo voglia di ascoltare le altre litigare e posando una mano sulla spalla di Sofia per calmarla. Lei arrossì all’istante, ma i muscoli le si rilassarono sotto il suo tocco.
-C’è un unico modo per capire se ciò che Sofia ha sognato è vero oppure è solo frutto della sua fantasia ….- disse Karl in modo misterioso.
-Scoprire se mia madre e il prof. hanno recuperato la memoria ….- disse Chloe con un sorriso d’intesa a Karl.
-… e vedere se sotto di noi è tornato pure il dungeon.- completò infine lui, stringendo la mano di Chloe e sorridendole dolcemente. Angolo autrice: ed eccomi di nuovo qui. Scusate tanto il ritardo, ma ho avuto dei problemi di connessione con il WI-FI. Ho deciso che pubblicherò un capitolo ogni due settimane, così da poter lasciare più tempo per recensire. Ma torniamo al capitolo di oggi: è riapparso il vecchio albero, tanto desiderato da Sofia, ma che cosa può significare? Sofia era tanto contenta di rivederlo, però gli altri sembravano piuttosto preoccupati.
Nel prossimo capitolo, riappariranno Sarika e Abaddon e i nostri protagonisti faranno altre nuove scoperte.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che me lo farete sapere (con le recensioni), commentando e dicendomi la vostra sul capitolo! Ringrazio per le loro recensioni: vaniglia_lovefantasy, Drachen e Pacifico. Grazie mille, ragazzi, per avermi fatto sapere che ne pensate della storia.
Un bacio enorme, lola_fantasy
   
 
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