Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Fast    15/01/2015    7 recensioni
Sai di cosa hai bisogno, Kagome? Di pane caldo, miele e una spruzzata di cannella! Ti rimette al mondo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Amore mio,

ho sognato di te

come si sogna

della rosa e del vento

A. Merini

 

 

 

Goffa.

 

Kami, se sei goffa.

 

E non hai pazienza di niente...

 

Sbuffi per la centesima volta, sventolandoti un foglio di carta davanti al viso accaldato, le gote rosse come pesche.

 

Sei goffa ma anche così... così...radiosa.

 

Il corpo è cambiato moltissimo.

 

Il seno è abbondante, i fianchi dolcemente arrotondati, il tutto sottolineato dal leggero e leggermente fasciante vestito nero a fiori rossastri, mentre la pancia con dentro il tuo sicuramente bellissimo figlio cresce di giorno in giorno, donandoti un'aria così luminosa che farebbe impazzire qualsiasi uomo.

 

Sorrido, senza farmi vedere, mentre ti passi una mano tra i corti capelli, attirando il mio sguardo sul collo sottile evidenziato dalla nuova capigliatura...

"uffa, Inuyasha, non ne posso più di questi affari, mi urtano il sistema nervoso! Ho deciso... li taglio!" mi hai detto neanche dieci giorni fa'.

 

E quando sei arrivata con quel taglio cortissimo, da ninfa dei boschi, che sottolineava così bene i tuoi occhi color del mare e il collo da cigno, ti ho subito detto "Cos'è, ti sei messa in testa di diventare un maschio? Le donne vere portano i capelli lunghi, non lo sai?" "Ah, si? Quindi, caro Inuyasha, devo credere che sotto sotto sei una femmina?" "Feh! Dannata!"

 

Ma che potevo fare?

 

Dirti che la gravidanza ti dona terribilmente e che ti fa sembrare più giovane dei tuoi trent'anni?

 

Dirti quanto sono contento che quell'imbecille ti abbia lasciato?

 

Dirti che è frustrante starti accanto tutti i giorni senza poterti toccare dove e come vorrei?

 

Dirti che sai di miele e fiori bianchi?

 

Dirti che vorrei passare all'infinito le mani sul tuo bel corpo, soffermandomi sulla morbidezza del seno che non è affatto quello di un uomo per poi passare sui fianchi che non c'entrano nulla con una portaerei?

 

Dirti che vorrei baciarti quella labbra rosee e invitanti senza sost...

 

-Inuyasha!! Ti sei incantato?!-

 

Mi osservi, un sorriso dolce come il miele che tanto ti piace mangiare al mattino che ti incurva le labbra, gli occhi luminosi come le stelle dell'epoca in cui sono nato.

 

Aggrotto le sopracciglia -Eh?-

 

Alzi gli occhi al cielo, alzandoti dalla scrivania e facendomi azzerare la salivazione.

 

Il tuo buon profumo mi arriva dritto dritto alle narici, mentre osservo le tue gambe perfette leggermente abbronzate dal sole delle ultime domeniche passate al mare.

 

Ti fermi davanti a me, portando una mano sul ventre arrotondato.

 

-Sono stanca morta, Inuyasha. Questa gravidanza mi sfinisce, e sono solo al terzo mese. Ho finito il grosso del lavoro, comunque. Il resto lo puoi far fare alla tua amica... Keiko...-

 

Alzo un sopracciglio, divertito -Kikyo-

 

Fai un gesto con la mano -Quello che è. Non mi è mai rimasto in mente il suo nome...

A proposito...come se la passa ? Dovresti dirle di fare più attenzione alle correzioni, comunque...- termini il discorso, il tono leggermente infastidito.

 

Incredibile.

 

Non la sopporti, anche se ti ostini a dire il contrario.

 

Da primo momento in cui te l'ho presentata, quattro anni fa, è stato odio a prima vista.

 

-Inuyasha...-

 

Parli del diavolo...

 

Kikyo entra nella stanza, i lunghissimi capelli neri sciolti sulle spalle, il corpo esile come un giungo sottolineato dal corto vestito nero. Il viso rotondo, da vera giapponese, è sapientemente truccato, le labbra piene sottolineate dal rossetto rosso che Kagome aveva trovato nel bagno due mesi fa.

 

Ti vedo irrigidirti impercettibilmente, quando mi sorride avvicinandosi sempre di più a me.

 

È bella, bellissima, non posso negarlo, e la sua bellezza tempo fa mi ha attratto, lo ammetto.

 

È sensuale, femminile, ricercata...

 

Ma non è te.

 

-Inuyasha..- ripete nuovamente Kikyo, la voce flautata -Ti ho portato le ultime bozze che mi avevi chiesto...oh, salve Kagome-

 

-Salve a te, Kikyo... Già che sei qui volevo chiederti di fare più attenzione alla correzione delle bozze. Il pezzo di Kurasawa che mi hai consegnato ieri era un po' inesatto-.

 

Acida.

 

-Kagome, di un po', hai qualche problema di zuccheri? Se vuoi puoi abbondare col miele la mattina...- ti dico, ironico e strafottente come sempre, mentre Kikyo ridacchia divertita.

 

Ti vedo assottigliare gli occhi, mentre appoggi la mano sulla sedia.

 

-Ma che divertente. Molto, molto divertente... Volevo comunque avvisarti, prima che tu iniziassi a fare battute goliardiche dal dubbio gusto, che vado a casa, perchè sono le sette e mezza ed ho finito praticamente tutto, senza errori. Buona serata-

 

Asciutta.

 

E incazzata.

 

Prendi la borsa stizzita neanche fosse una bomba a mano e dovessi tirarla.

 

Esci sbattendo la porta.

 

Sorrido.

 

Sei bella anche quando fai così...

 

Sento la mano di Kikyo posarsi sulla mia spalla, mentre le sue labbra si vanno ad appoggiare lievi sulla mia guancia.

 

-Ma come fai a sopportarla?-

 

Come faccio a sopportarla...

 

Non voglio pensarci...

 

Mi giro verso Kikyo, che ne approfitta per sedersi sulle mie gambe e posarmi il viso nell'incavo del collo, mentre con la mano inizia a scendere piano sul mio corpo.

 

È stata la prima donna con cui abbia avuto una relazione stabile negli ultimi anni, ma poi ho capito che non era possibile portarla avanti...

 

Non è solare, non è goffa, non è ghiotta di dolci e di pasta al pomodoro, non è esilarante...

 

Non è Lei.

 

Continuiamo a vederci, a fasi alterne, ma non provo che attrazione fisica per lei..

 

-Inuyasha... che ne dici di vederci una di queste sere?- mi domanda, le labbra contro il mio collo

 

-Non credo Kikyo... la sera sono sempre con Kagome...-

-Lascia stare Kagome... è adulta, per una volta potrà cavarsela da sola...-

 

Quando ha saputo di me e Kagome, è andata su tutte le furie. Non ha mai tollerato il nostro rapporto, probabilmente consapevole di quello che io provo per lei.

 

Da sempre.

 

Credo di averla... amata subito,si.

 

Subito, quando entrò in quest'ufficio, i capelli legati in una treccia, i leggins neri, le scarpe da ginnastica, la maglia di tre taglie più grossa e quel magnifico rossetto lucido sulla bocca.

E il suo sorriso.

Il più luminoso che avessi mai visto.

E il suo dolcissimo profumo, così diverso da tutti gli altri.

La voce cristallina, vivace, che parlava di idee e capacità dimostratesi poi vere, così somigliante a tanti campanelli d'argento tintinnanti.

 

La semplicità con cui si rivolgeva a me e a tutti gli altri, i suoi gesti attenti e spontanei, la sua innata solarità, il suo avvicinarmisi senza nessun timore...

 

"Hey...ma... potrei toccare le tue orecchie?" "Le mie orecchie? Non mi verrai a dire che ti piacciono! Mettono in imbarazzo qualsiasi essere vivente sulla faccia della Terra! Mi fanno sembrare vicino ad un animale, ed è una cosa che inquieta la gente!" "Ma dici sul serio? Sono così...uniche! E così carine!! Mamma mia, come sono morbide!!"

 

Iniziare a frequentarla è stato l'errore peggiore della mia vita.

 

Non ho più potuto farne a meno.

 

E mentre la desideravo con tutto me stesso, mi costringevo con violenza a recitare la parte dell'amico, mentre dentro bruciavo di gelosia sapendola di Koga.

 

Koga.

 

Quel bastardo egoista.

 

Quante volte avrei voluto toglierlo di mezzo, allontanarlo da lei...

 

Lei che lo amava, lei che gli dedicava ogni attimo....

 

Quanto l'ho odiato sapendo che aveva la possibilità di gustarsi ogni sfumatura, ogni sorriso, ogni bacio, ogni carezza...

 

Ha avuto tutto di lei...

 

E anche adesso continua ad essere con lei, nonostante l'abbia abbandonata...

 

Ha qualcosa di indelebile che gli appartiene, un qualcosa che la legherà a lui per sempre...

 

Quando mi ha detto del bambino, mi sono sentito morire...

 

Una nuova vita, la fusione di due esseri viventi...

 

Il bastardo aveva avuto la fortuna di avere un figlio da quella donna magnifica, e l'aveva rifiutato.

 

Ed io non ho potuto fare a meno di prendermene cura...

 

L'ho raccolta delicatamente, come si fa con un vaso di cristallo, o con un fiore delicato... e quando ho sentito il cuore di quella parte così nuova e così poco mia di lei, non ho potuto fare a meno...

Non ho potuto fare a meno di amare lei, se fosse possibile, ancora di più, e quella nuova vita che non mi apparteneva per nulla, ma che io sentivo già come mia, solo mia. E me ne prenderò cura, oh se me ne prenderò cura...

 

-No, non è mio, signora. Ma mi prenderò cura di lui e sua madre come fossero miei-.

 

Ho detto questo, un mese fa'.

E lo farò davvero, con tutta l'anima.

E' una parte di Lei.

La parte più preziosa.

E l'amerò.

 

-Non se ne parla, Kikyo. Anzi, fammi andare piuttosto, che devo prepararle la cena- rispondo infine alla ragazza sopra di me, scostandola e balzando in piedi

 

La vedo sbuffare, mentre prende posto sulla mia poltrona, accavallando le gambe.

 

-Per quanto ancora continuerai a fare l'amichetto premuroso, eh?-

-Cosa?-

-Quando tornerà Koga finirai messo in un angolo. Ogni premura, ogni sforzo, sacrificio, verranno accantonati. Perchè non sei tu il padre del bambino, ed ogni donna con un po' di coscienza tornerebbe col vero padre del proprio figlio. Quando Kagome tornerà con Koga ti ritroverai con un pugno di mosche, solo, senza nessuno. Io potrei renderti quel momento meno amaro. Pensaci, Inuyasha- mi dice, un sorriso malizioso sulle labbra.

 

-Tsk-

 

Cerco di non dare troppo peso alle sue parole mentre percorro il vialetto verso la porta di casa.

Mentre infilo le chiavi nella toppa, però, non posso impedirmi di provare una sensazione di oppressione ripensando alle parole di Kikyo Quando Kagome tornerà con Koga ti ritroverai con un pugno di mosche, solo, senza nessuno.

 

Non ci voglio, non ci posso pensare.

Non adesso.

 

Entrando in casa, il dolce profumo di Kagome mi investe prepotentemente.

 

-Hey, inacidita, dove sei?-

 

Sento borbottare qualcosa dalla terrazza, coperto dal suono cristallino del furin che è in veranda.

 

Raggiungo quella parte della casa a passo svelto.

 

Kagome è distesa sul divanetto di vimini, le gambe posate su un cuscino, un ampio vestito bianco indosso.

 

Mi guarda corrucciata.

 

-Oh, perdonami se ho offeso la sensibilità della tua Kikyo, ma credo rientri negli interessi dell'azienda far si che il lavoro sia ben fatto, sai-

 

Sorrido di sghembo.

 

-Certo, certo... che succede comunque? Perchè sei così?-

 

Sbuffa, gonfiando le gote assomigliando in modo impressionante ad una bambina

 

-Le gambe, Inuyasha, ed i piedi. Kami se mi fanno male. Lo aveva detto la dottoressa, che con il caldo afoso di questi giorni sarebbe successo. Oggi poi, è terribile... Tenerle sollevate e farci un massaggio con la crema alla vite è l'unica cosa da farci...-

 

-Cos'è che avresti mangiato oggi mentre non vedevo?- le domando assottigliando gli occhi.

 

-Ma che c'entra, ora? Per tutti i Kami, ero con Sango, che ti ricordo essere una donna ed una mamma, quindi ne sa più di te!! E comunque, ho preso un panino col tonno..- mi risponde sbrigativa.

 

Inarco un sopracciglio -solo tonno?-

 

-E pomodoro-

 

Mi avvicino al suo viso -E?-

 

Bisbiglia – tonno sott'olio, pomodoro e maionese.... e anche due carciofini sott'olio-

 

Appunto...

 

-Pieno di sale e grassi...-

 

Gli occhi le scintillano -E dimmi, inuyasha, quale arcano, perrrrfido e insidioso componente si nasconde nell'acqua che bevi per farti essere così idiota e rompiballe, eh?!- sbotta incrociando le braccia sul petto mettendo ulteriormente in evidenza il seno dove mi cadono inevitabilmente gli occhi.

 

Deglutisco.

 

-Il solito esagerato!! Sono andata avanti ad insalatine, pollo e germogli di bambù per due, e sottolineo due, mesi senza fiatare!-

 

-Ma se ti cucino la pasta un giorno si e uno no...-

-Stai zitto. Una salsa al pomodoro senza soffritto di cipolla non è degna di essere considerata salsa, a meno che non sia a base di pomodori freschissimi e basilico. Almeno un po' di cibo da essere umani me lo vorrai concedere, una volta tanto?!- continua, infastidita come non mai, le braccia e le mani in movimento a sottolineare il concetto.

 

-E queste gambe mi stanno uccidendo! Ci mancavi solo tu con le tue manie e le tue filippiche a peggiorarmi la giornata! Senza contare le tue dubbie battute in collaborazione con miss pollastra dell'anno!!!- continua imperterrita, facendomi quasi sorridere con quell'accenno a Kikyo.

 

-Non capisco da dove ti viene tutto quest'odio per Kikyo! Non sarai mica gelosa?- domando, un ghigno stampato in faccia.

 

La vedo zittirsi immediatamente mentre gli occhi lanciano fiamme.

 

-Ah, no davvero. Non m'interessa cosa fai con quella sgallettata. E per la cronaca, Akaname sarà lei, con quella bocca innaturalmente gonfia neanche avesse mangiato i fichi acerbi!-

 

Tono stizzito, aspro come un limone.

 

-Si vede che il tuo nobile nasone apprezza l'odore di botox-

 

-Tze! Prima di farmi perdere la pazienza sarà meglio che provveda a spalmarti questa benedetta crema, così la pianti di lamentarti! Dammi il tubetto!- sbraito sedendomi accanto al cuscino mentre le afferro il tallone per allungarle la gamba, mentre lei continua ad osservarmi con occhi furenti.

 

Spremo il tubetto ed inizio.

 

Accidenti a me.

 

Che cazzo mi è venuto in mente...

 

La vischiosità di questo gel non mi impedisce di avvertire il calore e la morbidezza di quella pelle di seta.

 

È più forte di me...

 

Le mani vanno da sole, lente, dal collo del piede fino a due spanne sopra al ginocchio.

Lentamente, inizio questa tortura per i miei sensi, soffermandomi sulle vene ed i tendini in rilievo del piede, risalendo con i palmi delle mani lungo la gamba, i polpastrelli rivolti all'interno dove la grana della pelle cambia, diventando più serica mano a mano che mi avvicino alla coscia.

 

Prendo fiato, mentre il suo dolcissimo profumo mi arriva dritto alle narici, più potente che mai grazie al sangue affluito in superficie con il massaggio.

 

Mi accorgo che siamo in un silenzio irreale, anche lei non fiata, mentre la sento rilassarsi sotto il mio tocco.

 

Mi tremano le mani quando arrivo sopra il suo ginocchio, resistendo per miracolo dal proseguire lungo la curva della gamba, mentre con la coda dell'occhio osservo il suo seno alzarsi ritmicamente e sento il suo cuore impennare improvvisamente il battito

 

Come un'automa, le faccio posare la gamba sul cuscino, mentre con la stessa, estenuante lentezza, mi inizio a dedicare all'altra.

 

Sono appena a metà, quando le sfugge un sospiro.

 

Alzo gli occhi, rallentando ulteriormente il passaggio delle mie mani.

 

Ha le guance rosse come mele, le labbra leggermente dischiuse, il cuore che batte all'impazzata e gli occhi blu liquidi e talmente lucidi che mi devo trattenere a forza dal saltarle addosso.

-Inuyasha... credo possa bastare- bisbiglia, interrompendo di scatto il contatto tra di noi per alzarsi in piedi.

 

Mentre la guardo sistemarsi il vestito, noto che fa dei respiri profondi.

 

Che si sia accorta dell'effetto che mi ha fatto il solo sfiorarla?

 

Respiro a fondo.

 

Mossa sbagliata.

 

Il suo profumo torna ad investirmi, facendo crescere ulteriormente l'eccitazione e la bramosia che l'innocente sfioramento di poco prima mi ha causato.

 

Devo scappare prima che se ne accorga...

 

-Kagome...-

 

Cazzo.

 

Ho la voce troppo roca.

 

-Kagome...Devo uscire, devo andare... Torno stasera prima di dormire- le dico, il tono di voce un po' più normale.

 

Si volta, gli occhi ancora liquidi, le labbra insolitamente rosse.

 

Devo andare via.

 

ORA.

 

La vedo annuire, il viso ancora arrossato, mentre si passa la mano nei capelli.

 

-Si... Certo. Fai...cioè... nel senso... avevo invitato Sango e Miroku. A dopo, allora-

 

-Lascia pure tutto da pulire. Vai a letto presto, sei stanchissima oggi-

 

Mi sorride.

 

Una nuova vampata di calore mi investe.

 

Afferro le chiavi della macchina velocemente, passandole accanto come un razzo.

 

-Ciao Kagome-

 

Sbatto la porta di casa per precipitarmi in auto, lasciandomi cadere sul sedile.

 

Sospiro, mentre mi sgancio i primi bottoni della camicia.

 

Con un altro sospiro, mi passo le mani sul viso, sgranando gli occhi quando mi rendo conto di averle impregnate dell'odore di lei, che inspiro avidamente.

 

-Non è possibile...cazzo Inuyasha, controllati...-

 

Mi giro un'altra volta verso casa sua, intravedendo la sua figura dalla finestra.

 

Mi annuso ancora le mani, beandomi di quella splendida fragranza, pensando stupidamente a quanto sarebbe bello poter avere quel profumo adosso ogni giorno.

 

Kami, mi sembra di sentire ancora la seta sotto le dita...

 

Sorrido ironicamente.

 

-Povero illuso... Sei solo un povero illuso...-

 

Metto in moto, e do gas, sperando che per quella sera queste stupide e irreali idee, così come questa frenesia che mi ha messo addosso il solo sfiorarla, siano solo un ricordo...

 

 

O eccoci qua!!! A grande richiesta, i pensieri del nostro amato Inu alle prese con massaggi, profumi, passione e gelosia!^^ Povero piccino, che esistenza grama!!

Alla prossima, boys and girls!!

 

 

 

  
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