-Questo è assurdo! Non riesco a trovare una spiegazione logica alla cosa!- si tormentava Hermione mangiucchiando il dietro della matita.
-Io… io non lo so… so solo che sono terrorizzato!- piagnucolò Ron stringendosi al petto le ginocchia. Erano passate ormai più di due lunghe ore da quando i dissennatori avevano preso la scuola di magia sotto assedio, e dentro Hogwarts non volava una mosca. Il silenzio andò in frantumi, come un bicchiere di cristallo, quando la professoressa McGrannit lanciò un urletto terrorizzato. Tutti i professori si girarono, e lei, bianca come un cencio, alzò un braccio tremante per indicare a Silente una losca figura nera che si muoveva nell’ingresso della scuola: un Dissennatore era entrato!
-Correte!-
- No… andate a nascondervi nello scantinato!-
-No, ti dico che è meglio che corrano!-
-Secondo me invece dovrebbero andare nei dormitori!- i professori litigavano come cani davanti all’osso, nella grande sala dove erano tutti accampati c’era tanto trambusto e si stava diffondendo il panico. Harry riuscì a tirarsi dietro i suoi amici e insieme si nascosero in un anfratto. Avevano fatto appena in tempo! Un attimo dopo il furbo Dissennatore infiltrato si girò, il mantello davanti al viso(ammesso che ne avesse uno), sibilò qualcosa. Un raggio azzurro gli partì da dove in un essere umano ci sono gli occhi, e avvolse la sala. Tutti caddero come addormentati.
Harry e i suoi amici, ben nascosti, rimasero svegli e vigili, i due maschi erano attenti a ogni minimo rumore, essendo in un posto dal quale non si vedeva nulla e quindi dal quale l’unico modo per essere in contatto con esterno (della nicchia) era l’udito. Hermione, invece, prendeva appunti.
-Zitti! Cerco di prendere appunti!- li rimproverò lei.
-Calma donna!- rise Ron.
-Ma noi eravamo zitti!- si lamentò Potter.
-Io, mi sono affacciata e ho visto uno strano luccichio sotto il mantello del Dissennatore!_ spiegò Hermione senza che nessuno glielo avesse chiesto.
-Ma ora dobbiamo uscire!- Hermione si alzò dando le spalle all’uscita. Stava per aprire bocca quando  negli occhi di Ron si aprì un grido. Un attimo dopo il Dissennatore con un sussurrò comparve dietro di lei, la cinse con le “braccia” e scomparve con lei.