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Autore: Evanescente84    20/01/2015    0 recensioni
Io non posso insegnarti a vivere o a ripararti il cuore. Una volta spezzato non lo ripari più, dicono. Sbagliato.
Non puó arrivare qualcuno magicamente e salvarti. Ma tu sì, tu puoi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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É incredibilmente e stupefacente, ma in un certo senso anche un po' sconcertante la maniera in cui ti mostri debole. Forse non lo fai apposta, forse è solo...abitudine.
O forse sí, lo fai apposta intendo, ma non te ne accorgi.
E...Sai cosa penso? Penso che siamo noi, solo noi che camminiamo, noi possiamo decidere di alzarci o di rimanere giú, di parlare o di stare in silenzio...
Ma forse, forse è meglio restare in silenzio. Perché? Mi chiedi. Perché ogni sigola cosa (anche il più pidocchioso dettaglio) puó essere usato contro di te. Oppure tu puoi autodistruggerti inconsciamente o consciamente.
Le cosiddette vittime siamo noi. Una sorta di megaparadosso.
"Il tuo cuore sarà la vittima e tu l'assassino che lo trafiggerà" diceva disperatamente Jane Eyre a sè stessa mentre cercava di frenare il suo cuore sbizzarrito.
Ho una profonda stima per Jane, ma forse quello che diceva...non mi sembra...cioè... Ecco: mi sembra la classica frase da vittima. (e carnefice).
Ma è giusto quello che ha detto?
No. Cioè se soffri un po' perché devi cercare di soffrire ancora di piú? oppure perchè dovresti cercare di "anestetizzare" il cuore o farlo a pezzi?
Cioè scherzi?!
Magari un giorno arriva lui, nella tua vita, e ti rincoglionisce completamente, tu sei pazza di lui, inizi a provare a fidarti, provi a costruire qualcosa. E sei felice. Sì. Sei fottutamente e irrimediabilmente felice. É un sogno. È bellissimo e "indicibile".
E poi...
Poi scopri che era tutta una mega presa per il culo.
Lui se ne va. Ha trovato di meglio, una ragazza più carina e meno problematica. Non ti ama piú (o forse [togli il forse] non ti ha mai amato)
Magia finita.
E anche tu ti senti...a pezzi. Come un giocattolo rotto.
E vorresti solo spaccare tutto.

Ma dopo un po' non senti piú niente.
Non t'importa. É come se avessi messo una sorta di pellicola/carta regalo al tuo cuore e lo avessi regalato a te stessa ma con una paura tremenda di scartarlo.

E io ti amo ma tu non mi ami...
Dai? Sei proprio convinta di amare? O forse è solo quello che tu credi che sia, l'amore intendo, o forse quello che tu vuoi.
Ma ne hai davvero bisogno?
Sì, come respirare.
Balle. Uno non è che ha bisogno di respirare, respira punto. Non ci prova neanche, non ci pensa neanche. Anzi e credo che se non gli avessero detto che esistono i polmoni e che esiste un'azione passiva chiamata "respirare" probabilmente non gli cambierebbe la vita.
É così no? Non è che se non sai di respirare non respiri più...
E forse (forse forse) amare è un po' come respirare, un'azione istintiva di cui non ci accorgiamo talvolta...perché la diamo per scontata.
O forse no.
Avere bisogno di qualcosa vuol dire accorgersi che manca. Ma come fa a mancarti qualcosa d'istintivo?
Manca.
Ma forse non è poi cosí male essere incompleti, vuol dire che c'è sempre qualcosa che puó completarci. É una ragione in piú per cercare, per viaggiare, pensare, leggere, confrontarsi...
E chissá, magari quello che cerchi è dentro di te.

Io non so perché si respira, perchè si ama, perchè si odia, o perchè si sogna..
Certo è che tutto ció fa paura.
Fa sempre paura quello che non puoi controllare al cento per cento.
Ma l'importante, credo, sia non farsi trascinare o prendere dal panico, dal fanatismo o dalla depressione.
Essere lucidi.
E respirare.

   
 
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