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Autore: Hoi    22/01/2015    1 recensioni
I fatti narrati si svolgono dopo gli eventi del primo film
“Pronto! Aiuto ho investito una persona. Sono in via...” Dove cazzo ero? Mi guardai attorno nel panico. Non c’era neanche un fottutto cartello. Merda! Ma quella era New York. Una New York mezza distrutta e ancora in piena ricostruzione, ma pur sempre New York. Di certo avrebbero rintracciato la chiamata e sarebbero venuti ad aiutarmi.
“il numero da lei selezionato è inesistente”
“Cosa?!?!?!” Piena di sgomento guardai lo schermo. 118. Idiota! Idiota! Idiota!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Doveva essere una scena assurda da vedere da fuori. Io e Scott, uno davanti all’altro in piedi a fissarci negli occhi, con solo la scrivania a dividerci. Se non ci fosse stata quella scrivania… se non fossimo stati divisi… me la sarei data a gambe in un attimo. Invece rimasi immobile a fissarlo, finché non fu lui a staccare gli occhi per rimettersi a sedere tranquillo. Con le gambe accavallate e le braccia distese sui braccioli sembrava che avesse saltato qualche fotogramma. Lo guardai un po’ confusa e per un attimo mi chiesi se me lo fossi solo immaginato lo sclero di poco prima. In tutta sincerità non avevo idea di come reagire… Cioè prima mi minacci di morte e atroci sofferenze e poi ti risiedi sorridente? Se avessi dovuto classificarla, l’avrei definita una mancanza di rispetto nei miei confronti… o una mancanza di coerenza, che per come la vedevo io era più o meno la stessa cosa.
“Francesca! Allontanati!”
Mi voltai, Davide era in piedi davanti alla rampa di scale che mi guardava allarmato. Quella reazione mi stupì. Aveva sentito Scott e non aveva detto niente? Non era proprio un comportamento da lui. Per di più sembrava nervoso, quasi spaventato. Era il caso di calmare le acque, se era vero che oltre ad essere un aspirante super cattivo era anche un alieno, non conveniva istigarlo.
“Amore, lui è Scott… Ricordi te ne ho parlato”
Davide aprì la bocca senza dire nulla. Poi la richiuse. Era scoccato, lo capivo, d’altronde eravamo all’ultimo piano di una torre sotto attacco con… bhé con Scott. Era obbiettivamente una situazione assurda. Davide riaprì la bocca.
“Scott? Quello Scott? Lo-lo Scott che hai investito?”
Feci cenno di sì con la testa, cercando di essere paziente. Era una situazione tesa ed era meglio che rimanessimo calmi. Tanto per dimostrarmi di pensarla come me, lui si mise a gridare.
“FRANCESCA, QUELLO È LOKI! CRISTO, C’ERA LA SUA FOTO SU TUTTI I GIORNALI! L’AVRANNO PASSATA ALMENO DUECENTO VOLTE AI TG”
Oooooo…. Ecco perché mi sembrava tanto familiare! Mi girai verso Scott… cioè Loki. Lui mi sorrise soddisfatto. Mi tirai una manata in faccia. Che idiota! Dopo l’assassinio a Stoccarda avevano fatto almeno una decina di servizi televisivi su di lui. Ne aveva parlato persino Barbara D’Urso! Maledetta me e il mio disinteresse per i TG. Maledetta me e il mio disinteresse per la TV spazzatura. Maledetta me e il giorno in cui l’avevo tirato sotto con l’auto.
“Devo dedurre che lui sia l’uomo di cui mi hai parlato… l’uomo che non volevi chiamare in ospedale… il tuo promesso sposo, erro?”
Mi girai verso Loki a bocca aperta. L’uomo che non volevi chiamare in ospedale??? Che cazzo gli veniva in mente di dire! Se stava cercando di mettere zizzania poteva anche rassegnarsi. Ero certa che io e Davide fossimo una squadra super unita e non ci saremmo fatti dividere da un affermazione del genere. Richiusi la bocca e mi voltai verso il mio fantastico ragazzo.
“Ah. Questa mi mancava. Quindi era con te in ospedale? C’è altro che dovrei sapere? Vi siete anche visti per pizza e birra?”
Ecco appunto, una squadra indistruttibile. Sorrisi riconciliante, nonostante avessi una gran voglia di spaccargli la testa. Non era il caso di litigare lì. A quanto pare ero l’unica a pensarla così, visto che gettare benzina sul fuoco doveva essere lo sport preferito di Loki.
“Una cioccolata ad essere precisi”
Dopo quella frase ci fu un momento di silenzio o quantomeno il mio cervello si bloccò per un lunghissimo momento, nel quale non recepii nulla. Poi mi voltai nuovamente verso Loki e finalmente riuscii a concretizzare una frase.
“Che bastardo! Non è per niente andata così! Noi non… cioè mi hai offerto una cioccolata ma…”
Mi voltai verso Davide. Era furioso. Non l’avevo mai visto geloso in vita mia, non fino a quel momento almeno.
“L’ho incontrato per caso! Ero sotto Shok per via degli alieni eccetera… Volevo solo la cioccolata!”
Dovevo sembrare una bambina beccata con le mani nella Nutella e la cosa peggiore era che in realtà non l’avevo neanche sfiorata quella Nutella! Chiusi gli occhi per un istante, per cancellare l’immagine di Davide che mi fissava furibondo. Improvvisamente decisi che quello era un problema dovuto alla distanza e alla poca comunicazione. Non potevo dargli tutti i torti… Insomma, una ragazza, da sola, lontana da casa, in panico prenuziale, con un notevole pezzo di Dio che le ronzava attorno… Decisamente una situazione ambigua, ma nulla che una spiegazione sincera non potesse sistemare. Sincerità, fermezza e tranquillità, questi sono gli ingredienti per un buon rapporto.
“Oltre all’incidente, ci siamo visti solo due volte. La volta della cioccolata è stato dopo l’attacco del Chitauro al pub. Ero sotto shok. Lui mi ha vista in panico. Mi ha offerto una cioccolata. Mi ha aiutata a rialzarmi quando sono caduta e tanti saluti. La volta dell’ospedale ero ricoverata. Lui mi è venuto a trovare. Ha notato che non c’erano fiori a nome tuo. Io gli ho detto che essendo stata ricoverata e non avendo il mio cel non avevo potuto chiamarti. Lui ha tentato di baciarmi. Io l’ho fermamente respinto, anche un po’ infastidita. Gli ho fatto presente che ero fidanzata e totalmente fedele –misi particolare enfasi in quest’ultima parte e lanciai un occhiataccia a Loki, lui accennò ad un vago sì con la testa- e l’ho mandato via. E se vogliamo essere pignoli, sei l’ultimo che dovrebbe farmi la paternale, mister ci-provo-con-la-vedova”
Ok… forse mi ero un po’ alterata durante il racconto e non ero riuscita a tenermi per me quella frecciata gratuita finale… Ma l’avete mai vista la vedova nera? Insomma ammettiamolo, con quel corpo una può anche essere totalmente priva di qualsiasi altra qualità e non mancare comunque di migliaia d’ammiratori.
Davide era pronto a rispondermi per le rime, ma fu bloccato sul nascere.
“Loki!”
Ci girammo tutti verso le scale. Non feci neanche tempo a realizzare chi avevo davanti che sentii il suono della mia voce.
“Ed eccola qui! Cazzo, che tempismo!”
Lei mi guardò. La Vedova Nera, con la pistola in mano e l’espressione cruciata, totalmente ignara delle assurdità che si stavano susseguendo in quella stanza, diede fiato alla bocca tanto per creare un altro po’ di caos.
“Sapevo che seguendovi mi avreste portato da lui. Non vorrete riprovare a conquistare la Terra spero. Perché questo gioco sta iniziando a stufarmi”
Loki scoppiò nuovamente a ridere. Senza dubbio era l’unico a poter trovare quella situazione divertente. Dal canto mio, non ero nemmeno più sorpresa. Rassegnata, questo termine mi si adattava meglio. Con la voce piatta di chi sa già che non sarà ascoltato, provai a riproporre la mia versione.
“Non siamo in combutta con lui, l’ho incontrato per caso e…”
Smisi di parlare, tanto era inutile, non mi stava neanche ascoltando. Mi lasciai cadere sulla sedia e mi godetti la scena di lei che tutta circospetta si avvicinava a Loki, chiedendogli che intenzioni avesse, cosa credesse di ottenere etc. etc.
“Ti conviene arrenderti Loki. Abbiamo già dimostrato di essere più forti di te e ora sappiamo con chi abbiamo a che fare.”
La sua pistola fece Clik. Non so di preciso cosa fosse, ma una luce azzurra filtrò da delle fessure sulla canna. Non c’era da stupirsi che lo S.H.I.E.L.D. avesse inventato nuovi giocattoli di morte dopo il casino di New York.
La cosa non spaventò affatto Loki, che pareva del tutto a suo agio davanti a quel neon blu.
“Vuoi davvero spararmi? Credi davvero che serva a qualcosa?”
“In alternativa puoi portartelo in albergo, pare che funzioni.”
CI fu un attimo di pesante silenzio. Ci voltammo tutti verso Davide. Non era proprio riuscito a tenerselo per se. La Vedova si girò verso di me con un sopracciglio alzato, io neanche la vidi. Ero troppo incredula per realizzare cosa mi stesse accadendo attorno.
Un esplosione mandò in pezzi parte del pavimento. Tra i detriti e la polvere riluceva l’azzurro. in qualche secondo la polvere si depositò ed merse il rosso e l’oro dell’armatura scintillante del signor Stark, che con il braccio teso davanti a sé fronteggiava Loki, intrepido.
“Spiacente bambi, è arrivato il cacciatore e questa volta ti metteremo in gabbia”
Solo Loki lo notò. Io fissavo ancora Davide, lui fissava ancora me e Loki, Natasha fissava me e teneva d’occhio il supercattivo da brava eroina. Contraddetto per la mancanza d’attenzioni, Stark abbassò il braccio.
“Bé? Qualcuno mi spiega che succede?”
“Pare che miss Recidivo sia andata a letto con Loki”
Rapida, concisa, spietata. In una manciata di parole la Vedova Nera mi aveva uccisa. Per un attimo mi godetti la morte celebrale, poi scattai in piedi. Se avessi davvero avuto un mostro verde dentro di me l’avrei fatto spaventare tanto da convincerlo a non farsi vedere mai più.
“NON È andata così, dannazione! Mi ha impietosito e gli ho offerto di dormire sul divano. Punto. Mi ha presa per il culo sì. Sono un allocca e una stupida, è vero. Non l’ho riconosciuto, ok? D’altronde dormivo meno di quattro ore a notte grazie a lei.” Indicai Stark, lui mi guardò sorpreso, come se non ne sapesse nulla. “Ma sapete una cosa? Perché far girare tutto il discorso attorno a me? Insomma siete voi gli eroi, no? Eppure pare che se non foste stati così concentrati a dare addosso a me, avreste dato retta a Davide e avreste bloccato Loki prima che aggredisse il dottor Banner. E dannazione perché mai Davide avrebbe dovuto cercare di avvisarvi se fosse dalla parte di Loki! E Signor Stark lei è un capo pessimo –ok, non c’entrava, ma dovevo togliermi quel peso- anzi è una specie di despota psicopatico e insonne e dannazione era proprio necessario sfondare il pavimento? Le ho costruite le porte, cazzo! …E questo non è il momento per litigare.” Puntai il dito contro Davide, era ora di mettere le cose in chiaro. “Quindi vedi di tenerti per te i tuoi commenti acidi fino alla luna di miele. Perché sia chiaro, tu mi sposerai e né tu, né Loki, né l’apocalisse me lo impedirete.”
Con un tempismo perfetto la torre tremò di nuovo. Mi aggrappai alla scrivania serrando gli occhi. Oramai non riuscivo neanche più a pregare, perché sapevo, sapevo che non poteva durare ancora a lungo. La torre era forte, ma non indistruttibile. Aprii gli occhi, cercando di scacciare quel pensiero, ma ad aspettarmi c’era lui. Loki era lì, calmo, sorridente. Non gli importava? Credeva davvero che non sarebbe morto anche lui? Il terremoto cessò. Lasciai la scrivania e mi rimisi dritta, non volevo sembrare debole davanti a lui. Mi guardai attorno, c’erano solo facce perplesse. Forse era stata la scossa o il discorso troppo complicato, ma il risultato era stato uno stordimento generale. Inspirai profondamente. Dovevo essere io a spezzare quel silenzio. Volevo essere io a far capire che saremmo sopravvissuti, che la mia torre dei vendicatori avrebbe retto.
“Loki potresti cortesemente smettere di invadere la terra?”
Lui mi sorrise. Ormai leggevo i suoi sorrisi meglio delle sue parole, questo significava decisamente: cara, non hai capito nulla.
“Se potessi… Ma domandi all’alieno sbagliato. Come ti dissi, non sono io a condurre l’attacco, io me ne servo soltanto”
“Basta così!” Finalmente Iron Man si era deciso a prendere i pugno la situazione ed imporsi. “La situazione è chiarissima. Loki finirai in gabbia e questa volta ti scorterò personalmente.”
Loki sorrise di nuovo. Un sorriso ampio, sfrontato. Il sorriso di chi si sente già vincitore.
“Io non credo”
Tre parole, una risata spezzata e il fragore della vetrata che andava in pezzi e si frantumava sul pavimento.
Non ho dubbi che il primo pensiero di tutti noi fu verde. O meglio: non è verde. Mi rilassai. Tutti noi ci rilassammo un istante dopo quella costatazione. Poi arrivarono le grida, due grida, una per ogni chitauro, e tornò il panico. Arretrai verso la parete, verso Davide, verso gli Avengers. Sì, gli Avengers. Ne avevano sconfitti a centinaia di quei mostri, non avrebbero avuto problemi con solo due di loro.
Ironman atterrò, fece qualche passo per nulla intimorito e io mi sentii subito più sicura.
Loki si alzò e lo indicò con la mano aperta verso l’alto. Con un movimento fluido ruotò il polso e ritirò la mano a se, come se stesse afferrando qualcosa. Se non avessi visto una tenue luce comporre delle lettere che passarono dalla placca pettorale di Iron man alla mano del dio, avrei creduto che Stark stesse semplicemente inciampando. Iron man si accasciò a terra, schiacciato sotto il peso della sua immensa armatura.
“Davvero credevi che ti avrei lasciato sabotare i miei piani? Quando prima ti ho tramortito per prendere il tuo posto, sapevo che saresti tornato e ho preso precauzioni.”
I chiauri si avvicinarono a noi, a Loki. Uno di loro lo afferrò malamente. Chiusi gli occhi. Non riuscivo, non potevo guardare. Mi aveva ingannata era vero, ma non volevo vederlo fatto a pezzi e io sapevo che sarebbe accaduto, era stato proprio Loki a dirmi che cercavano lui. Lo scoppio di uno sparo mi fece aprire gli occhi. Loki era ancora lì, incolume, i chitauri avevano ricominciato ad avanzare e la pallottola era sospesa in aria. Loki l’aveva fermata. La pallottola cadde a terra tintinnando. Li stava aiutando. Non lo avevano riconosciuto. Mi aveva mentito. Il cuore iniziò a martellarmi in petto. Stavano ancora cercando me.





E finalmente ecco che si intravede l'azione! prometto che nel prossimo capitolo cercherò di mettere il minor numero possibile di chiacchiere... che diciamocelo non se ne può più di sentirli parlare... XD
Ci tengo a ricordare che la scritta in Comice Sans sta a significare che i personaggi parlano in Italiano...
  Spero che questo colpo di schena (Scott è Loki? ma va? non si era capito già dal primo capitolo!) non via abbia deluso per com'è avvenuto... se così fosse insultatemi pure :P non che io sia una pazza masochista... solo credo che le critiche non possano che farmi bene XD
Grazie milla a Blackmoody, Mellen e Elkie12 che ancora recensiscono (davvero grazie mi fa super piacere e mi da una spinta in più per continuare a scrivere!) e in generale a chi ancora legge questa storia strampalata!
  
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