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Autore: sophiemolko    28/01/2015    0 recensioni
la storia di uno dei pilastri della band e della sorella straziata dal dolore. Il finale riserva qualcosa di spettacolare per tutti i protagonisti.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo guardo sempre con timore che mi possa uccidere da un momento all’altro. Ora indossa occhiali da sole, i classici rayban neri che rendono un uomo più figo dell’80% minimo. E funzionava anche con lui. Avevo sempre avuto un debole per questi uomini così possenti, con le spalle larghe e le braccia grosse. E poi…. Basta! Devo togliermi questi pensieri dalla testa. Potrebbe essere il mio assassino e io fantastico sul suo corpo! Ma cosa sto facendo?
Fuori sembra tutto così calmo come lo era in casa. Dopo un periodo di tempo che mi sembra infinito torno dentro. Mi faccio coraggio e decido di parlare a quel LUI.
-senta, io avrei una domanda..
-dimmi pure Sophie! Ma dammi del tu
-……….c..co.. come sa.. sai il mio nome?
-Sophie davvero non ti ricordi di me?
-io non… mi spiace veramente ma non so davvero chi tu sia però questo tatuaggio che hai sulla mano mi ricorda qualcosa, qualcosa di triste.
I suoi occhi si illuminano. Capisco che è il momento giusto per lasciarsi andare.
-prima pensavo a questa frase : ti voglio bene, eri pronto, il dolore è forte e il desiderio sale… io so di averle scritte da qualche parte ma sinceramente non ricordo a cosa si riferiscano.. e mi sono tornate in mente solamente dopo aver visto il tuo tattoo.
-so perfettamente a cosa ti riferisci mia cara-
Ok, il suo atteggiamento tanto duro si è trasformato in qualcosa di tenero. E continua dicendomi – vedi, mi chiamo Matthew Sanders e canto in un gruppo.. con me ci sono altre persone e fino a qualche mese fa c’era pure una persona molto importante per te.
-chi? E perché è importante per me? – lui si zittisce a china il capo togliendosi gli occhiali e invitandomi a sedere su quel divano stupendo in pelle color crema.. insisto - Voglio capire per favore parlami
-Jimmy.. tuo fratello..
Non capisco..
-io.. ho un fratello? E non ne so nulla?
-no, tu lo sai, o meglio, lo sapevi fino a ieri. Vedi ieri ti sei precipitata qui da me completamente ubriaca e piena di chissà quale altra sostanza. Le guardie del corpo non riconoscendoti hanno cercato di fermarti ma tu devi aver reagito e loro hanno fatto lo stesso fermandoti fisicamente e mettendoti a terra. Io e Valery ci siamo accorti tardi che eri tu ma non abbiamo esitato un momento a tirarti fuori da quel macello.Evidentemente hai sbattuto la testa ed è questo il motivo per cui non ricordi nulla. Tuo fratello era l’ex batterista della nostra band “avenged sevenfold” ma dopo un infernale calvario di malattia ci ha lasciati qualche mese fa. Sophie odio avertelo detto così.. mi spiace ma non mi hai dato altra scelta.

Mi servono cinque minuti per riprendermi. Cinque minuti in cui fisso quell’uomo negli occhi semi lucidi che lasciano trasparire tutto il dolore celato al loro interno. Io non riesco a piangere, non ho più lacrime… sono passata dal piangere dalla paura al non piangere il dolore che forse dovrei provare. Però io non conosco questo mio fratello. Ricordo solo quelle parole scritte in un foglietto a casa mia ma niente altro.
-e perché io sono qui?- sembrerò anche un’egoista nei confronti di questa persona scomparsa ma voglio davvero capire prima di credere alle parole di quest’uomo che io naturalmente  non conosco o che la mia memoria non vuole farmi conoscere.
-non lo so, non abbiamo avuto modo di parlarci. Ti sei presentata ieri inaspettatamente e poi è successo il finimondo fino ad adesso in cui sto cercando di spiegarti qualcosa sulla tua vita che non ricordi.
-aspetta, ma perché devo crederti? Dopotutto io mi sento con degli sconosciuti davanti a me, non c’è nessuno che mi garantisce che tu mi stia raccontando la verità e non cazzate.
Mi poggia la mano sul cuore e comincia a dire-il tuo cuor….
Lo interrompo bruscamente spostando quella mano dal mio petto
-non devi permetterti di toccarmi! Non sono una ragazzina stupida!
Credevo volesse violentarmi o coinvolgermi ne suoi giochetti erotici con la mogliettina bionda. Lui si alza, questa figura imponente davanti al mio metro e 58 di altezza fa davvero paura e le sue braccia non aiutano a togliermi il pensiero di essere abusata da questo uomo.
-porca puttana Sophie! Tu sei come una sorella per me! Ti conosco da quando avevi due anni e venivi alle prove del gruppo in braccio a tua madre! Tuo fratello è morto, sto cercando di aiutarti e tu mi ringrazi così? E se non ti bastasse ho qui con me delle foto in cui eravamo insieme, quando eri la nostra scenografa, quando abbiamo cantato insieme “fiction”, quando Arin ha preso il posto di Jimmy.. non ricordi nulla ma nella mia testa tu sei stata una parte importante, hai aiutato la band e tutti noi dopo la sua mancanza. E tutto questo è successo pochi mesi fa! Non puoi non ricordare, non puoi credere che io ti voglia mettere le mani addosso, sei come una figlia per me e farei di tutto per proteggerti solo che a volte ti spaccherei la testa contro il muro per quanto sei testarda! E li vedi questi tatuaggi? Sono frutto di anni e anni di collaborazione, dedizione e amore verso questo lavoro!

Io rimango allibita! Quest’uomo dice la verità, o almeno lo sospetto più di prima. Mi rimostra il pugno chiuso mentre continua con a sua predica, osservo meglio il tatuaggio e vedo un volto familiare. Sono assorta nei miei pensieri e lui conclude il suo discorso infinito con -… THE REV”!!!!!!!!-




prossimo capitolo a breve 
baci
Sophiemolko 
  
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