Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: mary000    03/02/2015    4 recensioni
Lucy è al sesto anno nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, è capitano della squadra di Quidditch della sua casa, Serpeverde. Ma non sta bene con se stessa, non sa bene cos'è ma sa che deve salvare un bambino che vede nei suoi sogni, un bambino con la pelle chiara, gli occhi di ghiaccio e i capelli biondi, simili ai suoi. Incontrerà Hyperion e forse insieme troveranno la soluzione alle molteplici domande...
Questa storia è il seguito di Ti amo, Ti odio... buona lettura :)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La prima notte senza sogni sia per Lucy sia per Hyperion.
La prima notte dopo mesi dove dietro le loro palpebre non avveniva nulla, lui non veniva maltrattato e lei non si disperava nel tentativo di aiutarlo.
La mattina li accolse sorridenti e quasi felici, oggi avrebbero giocato la prima partita contro i Grifondoro.
Lucy si alzò presto, aprì l’acqua della sua vasca da bagno con la magia e degli oli profumati iniziarono una strana danza, tutti in fila, fluttuavano sopra la vasca e facevano scivolare il loro contenuto direttamente dentro l’acqua bollente, uno a uno, senza fretta. Lucy si incantò a guardarli con in viso un sorriso degno della figlia di Hermione.
Si sentiva carica, si sentiva eccitata e leggera, aveva il cuore così leggero che per un attimo pensò di poter volar via dal castello, come in quella fiaba babbana. Non ricordava il titolo ma ricordava che la principessa era così leggera da riuscire a fluttuare, lei si sentiva così e ne era estremamente felice.
Si immerse piano nell’acqua bollente, voleva godere di quel calore in ogni centimetro del suo corpo, voleva assaporare la rilassante sensazione della sua pelle che al contatto con l’acqua diventava rosea, si immerse completamente e trattenne il respiro per qualche secondo, la schiuma la copriva completamente e si sentiva al sicuro. Si accarezzò la pelle lentamente con la spugna e si lavò con cura i capelli.
Quando uscì dalla vasca l’acqua era ormai quasi gelida e indossando l’accappatoio andò in camera, si asciugò con lentezza e si mise la divisa con ancora i capelli bagnati, prese la bacchetta e con un tocco i capelli si asciugarono ricadendole sulle spalle in dolci boccoli, quello era essere figlia di Draco e Hermione, capelli per metà lisci e per metà ribelli, sempre con la bacchetta sistemò i capelli in una coda alta e successivamente in una treccia che, nonostante fosse alta, le arrivava alla vita. Si guardò allo specchio e sorrise, era perfetta. Controllò fuori dalla stanza e notando che il corridoio era deserto, cosa strana il giorno della partita, capì che era ancora molto presto così si sedette alla scrivania e scrisse una lettera.
Ehi papy,
Oggi sono estremamente felice sai? Ora non mettere il muso quando leggerai quel che ho da dirti e non minacciare nessuno ok?
Papy io sono innamorata, cioè non sono innamorata come quando mi piaceva Zabini, sono innamorata in modo diverso.  Mi sento inesorabilmente legata a questo ragazzo, qualcosa che va ben oltre l’amore carnale. Papy io non so spiegarti, mi sento come una bambina che ha bisogno di protezione e lui è l’unico con cui mi sento tranquilla. Papy io amo Hyperion.
Ho scoperto delle cose interessanti riguardanti i miei sogni sai?
Il bimbo che sogno, quel bambino tanto bello è Hyperion. Non ti sembra eccezionale? Come in quella leggenda babbana cinese, quella che dice che ogni persona è legata con un filo rosso alla sua anima gemella te la ricordi? Certo che te la ricordi …io sono legata a lui e lui lo è a me. Papy voglio presentartelo, a volte nei suoi comportamenti sembra di vedere te sai? Sono così felice che mi sento leggera.
Ora devo andare, oggi giochiamo contro i Grifi, dobbiamo vincere.
Ti abbraccio forte,
Lucy

Sorrise mentre sigillava la busta e prendendo al volo la scopa corse a inviare la lettera, immaginava il viso sconvolto ma felice di Draco, era un padre così geloso con lei e Cissy, ma era buono e sapeva che sarebbe stato felice per lei.
Quando il gufo spiccò il volo Lucy andò al campo e si iniziò ad allenare, uno alla volta arrivarono anche gli altri ragazzi Serpeverde e anche i Grifondoro e gli spalti iniziarono a riempirsi.
<< Ehi sorellina, siete pronti alla sconfitta? >>
Cissy, capitano della squadra Grifondoro, cercatrice.
<< Mi dispiace piccola ma non prenderai il boccino, Hyperion ti straccerà. >> Lucy pregustava già la vittoria.
Il battibecco durò finchè la preside non iniziò a parlare
<< - SONORUS – BENVENUTI, BENVENUTI  E’ CON GRANDE GIOIA CHE ANNUNCIO LA PRIMA PARTITA DELL’ANNO CHE VEDE SFIDARSI GRIFONDORO E SERPEVERDE, RAGAZZI DIVERTITEVI E MI RACCOMANDO NON BARATE >>
Sempre la solita storia, Lucy ghignò e aspettò che le palle venissero liberate, l’ultima fu il boccino che iniziò a volare e tutti lo persero di vista da subito. La partita era iniziata e nonostante il baccano tutti i giocatori erano concentrati, in mente solo una cosa : vincere.
 
Intanto a Malfoy Manor
Draco sedeva svogliato sulla poltrona del suo ufficio, non aveva voglia di far nulla, si sentiva stanco e profondamente annoiato.
Avrebbe dovuto mandare un Patronus a Harry ma non aveva voglia di battibeccare con l’occhialuto.
Si stava per appisolare quando un lieve beccare alla finestra lo ridestò completamente, vide il gufo della figlia e il cuore accelerò, le era successo qualcosa? Esitante e pieno di domande aprì la finestra, prese in spalla il volatile e dopo avergli dato una piccola merendina gli srotolò la missiva dalla zampa. L’uccello non aveva intenzione di andar via, quindi si sistemò nuovamente sulla poltrona e con una calma che non sembrava appartenergli aprì la lettera.
La scrittura era della figlia, nel constatarlo a Draco scappò un sospiro.
Lesse velocemente le righe e il suo cuore quasi si fermò, Lucy era innamorata … continuò a leggere e pensò che era arrivata la sua fine, era innamorata di Hyperion … con la mascella contratta e le mani serrate alla pergamena continuò e non capì bene quando smise di respirare, Hyperion era suo figlio … lanciò la pergamena a terra senza finire di leggere, se quello era un incubo chiedeva mentalmente a Merlino di svegliarsi.
Se da un lato era felicissimo di aver ritrovato suo figlio, dall’altra parte era terrorizzato perché se le parole di sua figlia erano vere allora era tutto sbagliato e doveva trovare il modo di non far sbagliare i suoi figli.
<< Coglione che sono >> si disse da solo, eh si Draco Malfoy, lo spocchioso Malfoy che imprecava come uno scaricatore di porto babbano.
Nella sua mente tante parti di un puzzle, alcune riuscivano a incastrarsi come ad esempio che Hyperion e Scorpius erano la stessa persona, doveva capirlo da come gliene aveva parlato sua figlia. Altre invece sembravano non avere forma, per esempio il motivo per cui quella pazza di Asteria avesse mandato il figlio ormai grande a Hogwarts, il perché di quei sogni, il perché non aveva trovato nulla nei vecchi manoscritti … i vecchi manoscritti …
Corse nella grande Biblioteca e iniziò a tirare in aria tutti i libri in cerca di uno, era in fondo agli altri, la copertina nera come la pece e con dei disegni color oro come la scritta “Antiche Magie scatenate senza effettiva magia
Tornò nel suo studio con in mano questo piccolo tomo ordinando a dodici elfi di sistemare la biblioteca, fortuna che Hermione fosse in giro con Luna sennò avrebbe iniziato a fargli la predica e per farla zittire avrebbe dovuto sistemare tutta la biblioteca da solo senza l’uso della magia.
Sfogliò con foga le pagine, senza pensare al pregio di quel libro e ai secoli che “aveva alle spalle” finchè non arrivò alla sezione “Magie Infantili” iniziò a leggere velocemente ciò che diceva :
  1. Sebbene gli infanti non sappiano gestire i propri poteri sono in grado di fare magie senza esserne consci, la loro mente è un labirinto incontrastato che neanche l’infante stesso riesce a comprendere.
  2. E’ stato provato che gli infanti abbiano poteri smisurati e spesso maggiori degli adulti e che col tempo ne perdano parte o semplicemente useranno questo potere come riserva.
  3. Inconsciamente un infante può apportare nella propria mente dei “muri” inaccessibili a  qualsiasi magia, bianca o nera che sia.
Draco si illuminò, aveva trovato la risposta ai suoi dilemmi, o almeno aveva capito cos’era successo a sua figlia, ora però gli si palesava un problema davvero arduo, far capire alla figlia che quello di cui era innamorata era suo fratello.
Per fortuna a distogliere Draco dai suoi pensieri ci pensò Hermione, al suo arrivo al Manor andò direttamente nello studio del marito e lo ritrovò chino su una pergamena che scriveva così freneticamente che le passò per la mente che potesse avere l’amante, lo osservò meglio, aveva una goccia di sudore che gli imperlava la fronte corrucciata, la sua serietà quasi la spaventò. Lui non si era ancora accorto della sua presenza, se ne rese conto solo quando appose il sigillo dei Malfoy sulla busta della lettera e le sorrise.
Era un sorriso carico di gioia, aspettativa e rammarico e sono una donna innamorata come lei poteva vederne ogni sfaccettatura.
<< Devo parlarti mia cara >>
A queste parole Hermione, che fino a quel momento era rimasta davanti alla porta con i pacchi nelle mani, entrò completamente nello spazioso studio e, posando i pacchi su un tavolino si accomodò elegantemente su una poltrona davanti alla grande scrivania.
Osservò con attenzione il marito che preso il suo grande rapace e legandogli la missiva alla zampa lo aveva liberato fuori dalla finestra, aveva un portamento degno di un re e quella bellezza un po’ maledetta che solo chi aveva un passato come il suo poteva avere, quella bellezza rara che  a volte ti fa pure un po’ paura, ma non a lei, lei amava quell’uomo da sempre, anche quando in un impeto di rabbia anni prima gli aveva mostrato quel marchio così spaventoso che deturpava la sua pelle così candida. Scosse la testa un paio di volte nella speranza di far andare via quei pensieri e si concentrò sugli occhi del marito, così glaciali da poterti scaldare il cuore.
<< Dimmi tutto amore mio >> gli sorrise
<< Hermione – iniziò lui serio – hai sposato un emerito imbecille >>
Hermione sgranò gli occhi, che il marito fosse impazzito? Ma prima di poter replicare lui continuò
<< Non ti ho dato ascolto e me ne pento – poi alzandosi andò a recuperare la pergamena che aveva mandato la figlia porgendogliela – leggi amore e non agitarti per piacere >> finì la frase sorridendo amaro.
Hermione prese titubante la lettera e prima di leggere guardò per qualche istante il viso del marito che pareva tutto fuorché rilassato, prese il coraggio Grifondoro e guardò la pergamena restando sorpresa nel constatare che la scrittura era di Lucy
<< una lettera alla mamma mai eh? >>
 chiese più a se stessa che a Draco, lui ghignò di rimando
<< Non fare l’offesa, zitta e leggi, è importante >>
Così lei continuò a leggere e la sua espressione facciale passò tutti gli stadi di quella del marito poco prima. Quando finì di leggere guardò il marito che ormai si era seduto
<< Tu ora credi … ? >> chiese titubante
<< Ne sono certo >> rispose lui in modo asciutto e continuò << Ho già risposto a Lucy e quando sei arrivata stavo scrivendo a Potter, dobbiamo fare qualcosa e alla svelta >>
La moglie acconsentiva con il capo
<< Hai già qualche idea? >>
<< Ancora no ma ho capito il motivo di quei sogni – poggiò sulle sue mani il piccoli libricino aperto – sei tu quella che “partorisce” le idee, io le miglioro >> finì ghignando
Quel ghigno così insopportabile che ancora dopo anni le dava un fastidio tremendo.
Intanto nella sala comune Serpeverde
La partita era andata alla grande! Avevano stracciato i Grifi ed erano fieri che la prima partita era stata vinta proprio grazie al nuovo acquisto della squadra. Ora tutti gli alunni, dal primo al settimo anno, stavano festeggiando allegramente nella sala comune, Lucy e Hyperion erano felicissimi e stavano tutto il tempo appiccicati come una coppia di innamorati, cosa che al giovane Zabini dava abbastanza fastidio.
Ad un tratto il gufo di Lucy entrò in sala, tutti si chiesero come aveva fatto e la risposta arrivò qualche minuto dopo, un primino era entrato nella sala comune e non si era accorto del volatile.
Il gufo si accoccolò sulla spalla della padrona e lei andò in camera sua per vedere la risposta del padre sorridendo ancora allegra per la vittoria.
Si accomodò sul letto e srotolò con cura la pergamena dalla zampina dell’animale, aprì la lettera e iniziò a leggere
 
Cara figlia mia,
sono davvero felice che hai scoperto prima di me qualcosa sui sogni, sono fiero di te.
Ricordo perfettamente la leggenda babbana cinese, come potrei dimenticarla se tua madre me la racconta quasi tutte le sere?

Lucy sorrise a quelle parole
Ormai credo che la vecchiaia abbia iniziato a prendere pure lei.
Una risata argentina si irradiò per la stanza, suo padre non era sempre ironico ma aveva un senso dell’umorismo tutto suo quando si parlava della madre.
Sono felice che vai molto d’accordo con questo tuo compagno di casata, mi farebbe molto piacere conoscerlo, che ne dici di invitarlo a passare il Natale con noi? Verrà sicuramente anche Albus dato che abbiamo già organizzato le vacanze in estate insieme ai Potter.
Abbiamo una bella notizia da darvi io e la mamma.
Ci mancate tantissimo.
Un abbraccio grande, papà.
P.S. Stai attenta e fai la brava mi raccomando.

Sempre il solito gelosone, Lucy sorrise e mise la lettera nel comodino accanto al letto, le vacanze di Natale erano vicine e lei era felicissima di poter invitare Hyperion, ci sarebbe stato anche Al e la sua felicità era così grande che per un attimo ebbe paura di scoppiare. Così si avviò alla guferia  con il suo gufetto sulla spalla.
Quando tornò in sala comune notò che ancora tutti festeggiavano e lei si avvicinò a Hyperion che sorridendo la baciò con trasporto, li davanti a tutti. Era estremamente imbarazzata ma non le importava molto ora aveva altro a cui pensare.
<< Ehi, mi ha scritto mio padre chiede se puoi passare le vacanze di Natale insieme a noi >>
Da parte sua Hyperion sorrise in modo disarmante
<< Chiederò ai miei, sicuramente mi diranno di fare ciò che voglio >>
E dopo un ultimo caloroso bacio ricominciarono a festeggiare, osservati sempre da un irritatissimo Zabini e sua sorella
<< Tranquillo fratellino, faremo qualcosa >>
<< Già >>
 










Ma ciaooooo ahhaha si sono felicissima di questo capitolo, come avrete notato (spero) questo capitolo è più lungo degli altri ... sto cercando di allungare i capitoli senza rendere noiosa la storia, ci sto riuscendo? Come al solito mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :) vi mando un abbraccio grande grande, mary :)
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: mary000