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Autore: Mew_vale    03/02/2015    6 recensioni
4 anni dopo il matrimonio tra Betty e Armando, in azienda ci sono dei ritorni, che comportano inevitabilmente nuove grane all' Ecomoda, ai suoi componenti e ai coniugi Mendoza.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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NUOVI PROBLEMI
 
 
CAP.36: Un mare di problemi.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI DANIELE.
Mentre aspetto Loredana, preparo la moka del caffè. Non ho la più pallida idea di cosa lei abbia da dirmi, ma so cosa devo dirle io! Nessuno si prende gioco di Daniele Valencia Molina *, NESSUNO!
Quando sento che bussa alla porta, tolgo il chiavistello e do il giro di chiave per farla accomodare.
“Che cosa vuoi?”
“Buongiorno Daniele! Sono qui perché non abbiamo ancora parlato, e capisci bene che in Ecomoda non è possibile farlo dopo ciò che è successo ieri!”
“Parlare di cosa? Di quanto tu e il tuo ragazzo siete svitati?”
“Ex ragazzo.” Precisa lei.
“Ti ha mollato, ma guarda un po’!”
“Cosa ti fa credere che sia stato lui a mollarmi e non il contrario?”
“Bhe, tiro a indovinare. Menti al tuo fidanzato andando letto con un altro uomo, menti anche a questo. Poi i fotografi ti paparazzano con quest’altro tipo. Sai come finisce la storia?” Le domando retoricamente,senza ottenere risposta. “Che resti con un palmo di naso. Chiudi bene la porta quando te ne vai!” Le ricordo, tornando verso la cucina.
“Daniele, cosa vuoi dire?”
“Sei diventata anche sorda adesso? O stupida?Vuol dire che non ne voglio più sapere di te Loredana, perché credevi che ti avessi fatto salire? Sparisci,è chiaro?!”
“Veramente mi stai lasciando?”
“Ti sembro in vena di scherzi? Non te lo ripeto più, te ne devi andare o ti faccio portare via a forza dalla sorveglianza. Fuori!” Le dico per l’ultima volta, mettendola fuori dalla porta con la forza. No,non esiste la donna in grado di farmi battere il cuore!
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
Mio marito è uscito di casa furente, per le cose che sono successe ultimamente, e assonnato, quindi non vorrei mai essere all’Ecomoda oggi! Aspetta a tutti una bella lavata di capo, soprattutto alle ragazze! Dietro di lui, è uscito mio padre per portare la mostrilla all’asilo ed ora sono insieme a mia madre. Come faccio a dire ai miei, così affezionati a lui, che Nicola presto avrà un figlio da una donna che è addirittura più promiscua di Patrizia ai vecchi tempi? Appena sono entrati, i miei si sono subito resi conto del nostro aspetto stravolto e abbiamo finto che fosse a causa dei vicini di sopra che ci hanno impedito di dormire… Chissà quanto se la sono bevuta! Natasha ha rovinato la vita di Nicola e non glielo perdono! L’ascensore si apre e ne escono papà di ritorno, in compagnia di Nicola che ha un aspetto orribile!
“Guardate chi ho incontrato qui sotto, ma tu non dovresti essere all’Ecomoda microcefalo? E come mai hai questo aspetto da barbone?”
“Signor Hermes, non sono in vena di battute.” Gli risponde il mio amico,mentre mi fiondo tra le sue braccia.
“Betty…” Cerca di dire. Avverto tremolio nella sua voce, poi si passa una mano in viso.
“Si può sapere che sta succedendo? Tu Bettina sei sconvolta, tuo marito stamattina sembra l’incredibile Hulk, Nicola sembra che abbia dormito per strada!” Domanda mio padre alterato.
“Figlioli che cosa sta succedendo?” Domanda mia madre preoccupata. Io guardo Nicola cercando il suo consenso, e lui me lo da con un debole cenno del capo prima di sprofondare sul divano. Io accompagno i miei verso la cucina.
“Betty, esigo di sapere cosa sta accadendo! Cos’aveva stamattina tuo marito?”
“Ti faccio un riassuntivo papà… Daniele Valencia è finito sui giornali perché al lancio l’hanno fotografato con un’impiegata dell’Ecomoda…”
“L’ho visto figlia mia! Ma come si fa!” Commenta la mamma, con un segno della croce.
“Bhe, non è tutto. Perché ieri il fidanzato dell’interessata, è venuto in Ecomoda per fare una piazzata e abbiamo sfiorato la rissa, e sapete come ha fatto a entrare? Perché Mariana sel’è presa comoda per il pranzo, mentre Wilson si era allontanato per cinque minuti quindi lui lo abbiamo graziato, ma siano stati costretti a licenziare Mariana. E questo ha fatto sì che Berta sobillasse Mariana e Annamaria contro di me, dicendo che io non sono più la Betty di una volta, che non le aiuto più in caso di bisogno e che il potere mi ha soggiogata, vi rendere conto che bestialità? Armando è nero per questa storia!”
“Ma come si permettono quelle tipe! Ah figliola io ti ho sempre sconsigliato di frequentarle, non mi sono mai piaciute! Il diavolo è sempre in agguato, ricordatelo!”
“Ah,Hermes! E Nicola cos’ha? Sembra si sia fatto un giretto all’inferno!”
“Lui si trova all’inferno, mamma. La sua ex ragazza aspetta un bambino da lui, è di quattro mesi.”
A questa notizia mia madre rimane scioccata ed è costretta a sedersi. Dopo aver ripetuto il segno della croce, si fa vento con una rivista.
“Come figliola?! Parli di quella donnaccia che l’ha lasciato ed è tornata da lei più volte?!”
“Sì papà, proprio lei! Capisci adesso perché Armando ha assunto le sembianze dell’incredibile Hulk? Questa notte lui e Mario hanno recuperato Nicola in un locale… Hanno passato la notte a casa sua, nessuno ha chiuso occhio. Comprese Sandra e Patrizia.”
“E cosa pensa di fare? Si sposeranno ovviamente!” Commenta papà. Io alzo gli occhi al cielo.
“Papà, Nicola riconoscerà il bambino ma non sposerà una donna del genere,che neanche ama! E poi a Natasha interessa solo che Nicola le passi dei soldi!”
“E con Patrizia cosa farà figliola? Si sono lasciati?” Mi domanda mia madre, mentre papà borbotta si lamenta.
“Non saprei mamma, non ho avuto modo di parlare con lui di questo. Portiamogli qualcosa da mangiare!”
Mamma afferra il vassoio e ci dirigiamo in soggiorno, ma ci accorgiamo che Nicola è crollato sul divano.
“Lascialo dormire mamma, appoggia il vassoio qui.” Mia madre ubbidisce e guarda Nicola con preoccupazione materna.
“Che Dio ti benedica figliolo!”
“Sono sfinita mamma, ci sono così tanti problemi!”
“Figlia mia, adesso devi coricarti e riposare anche tu,per il bene tuo e del mio nipotino!”
“Non posso immaginare cosa accadrà oggi in azienda. Come minimo domani la troverò distrutta e troverò i cadaveri delle ragazze nascosti da qualche parte!”
Ho evitato di raccontare a mio padre che Matteo Doinel mi fa la corte, perché sarebbe andato in azienda a prenderlo per i capelli!
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI SANDRA.
Sbadigliando,faccio la mia entrata in azienda al braccio del mio fidanzato il quale sta consumando il quarto caffè e sono appena le nove di mattina!
“Buon giorno.” Saluta Mario.
“Buon giorno signor Mario.” Salutano tutte.
“Armando è arrivato?”
“No dottor Mario,quindi neanche Beatrice e il dottor Mora.” Lo informa Annamaria.
“Beatrice e Nicola non verranno, oggi prenderete ordini da Armando, da me e ovviamente dagli altri dirigenti. Ordini che spero saranno eseguiti senza obbiezioni! E fossi in voi, non farei arrabbiare Armando oggi.” Anticipa loro, sparendo nel suo ufficio.
“Ma cosa voleva dire?” Mi domanda Sofia.
“Ah ragazze, mi stenderei qui sul pavimento per fare un pisolino!” Commento.
“Sandra, come mai Betty e il dottor Nicola non verranno?” Mi chiede Berta.
“Betty ha un giorno di malattia…”
“Malattia? Cos’ha?”
“Niente di che Sofia, ha avuto un crampo al ventre e il dottore le ha consigliato di riposare. E mi dispiace ma non posso dire cosa sta succedendo con il dottor Mora!”
“Sandra! Vuoi nasconderci questo pettegolezzo?” Mi domanda Berta.
“Riguarda la bionda finta?” Mi chiede Annamaria.
“Mi dispiace, ho promesso a Mario di non dire nulla!”
“Eccola un’altra, che si sposa con un dirigente dell’azienda e cambia schieramento!”
“Smettila Berta, qui non siamo in guerra! Ho fatto una promessa al mio uomo e intendo mantenerla! Piuttosto, tu, tu e tu… “ Mi riferisco a Berta, Annamaria e Mariana. “…preparatevi perché il dottor Armando è fuori di sé per quello che avete detto ieri a Betty!”
“E’ così arrabbiato?”
“Tu cosa credi Annamaria? Procuratevi un casco, parastinchi, giubbotto antiproiettile e ginocchiere perche sparerà a zero!”
“Ah ragazze, ci farà una bella strigliata!” Commenta Annamaria.
“Mariana, tu pensi davvero di trasferirti a Cartagena?” Le domanda Berta.
“Amiche mie, stiamo parando dell’uomo che amo, dell’uomo che mi ama… Ci stavo già pensando ieri, in più adesso sono stata licenziata! Pensate davvero che dovrei dire ad Ottavio che non voglio vivere con lui, senza una ragione?”
“Ma se riuscissimo a convincere Betty a non licenziarti?”
“Sei incredibile Annamaria! Con quello che ieri le ha detto Berta?” Ricordo loro. Sui visi di tutti noi compare un’ombra di tristezza.
“Amica mia, ci mancherai tanto!” Le dice Annamaria, mentre tutte noi ci abbracciamo strette strette. Purtroppo l’entrata di un’oca giuliva interrompe il momento! Ha un’aria nera!
“Cosa pensate che le sia successo?” Domanda ridendo Annamaria.
“L’avrà lasciata il fidanzato! Ops, quello è successo qui sotto pubblicamente! Forse l’ha lasciata anche l’amante!” Rispondo, ridendo e facendomi sentire da lei.
“Ah, ah! Fatevi gli affari vostri banda di befane!” Commenta acida Loredana.
“Piuttosto, veda di andare subito dalla dottoressa Valencia che la sta cercando! Ha chiesto di parlare con lei!” La informa Sofia.
“E… E per cosa?” Domanda piuttosto spaventata.
“Vede forse una palla di vetro su questa scrivania? O forse una di noi si chiama Marcella Valencia?” Le domanda con sarcasmo Sofia.
“Forza, si muova! E vediamo se mentre si reca in atelier, riesce a non fare gli occhi dolci ad ogni individuo di specie maschile che incrocia!” Le dico. Lei risponde con una boccaccia e sculetta verso l’atelier. Matteo Doinel, che procede in senso contrario, si volta e la squadra da testa a piedi. Maniaco! Poi si avvicina a noi:
“Buongiorno ragazze.”
“Buongiorno dottor Doinel.” Rispondiamo in coro.
“Beatrice è arrivata?”
“No, oggi è in malattia.” Lo informa Annamaria.
“In malattia? Cos’ha?”
“Niente di grave, ieri si è sentita poco bene. Abbiamo temuto per il bambino ma si è trattato solo di un crampo!” Lo informo.
“Ah. Bhe, grazie mille e buon lavoro.” Ci augura. Poi ci volta alle spalle ma Annamaria gli domanda:
“Le serve qualcosa? La devo contattare telefonicamente?”
“No, tranquilla Annamaria.”
“In ogni caso può rivolgersi al dottor Armando appena arriva!” Gli ricordo.
“Non era niente di urgente!” Insiste, per poi allontanarsi.
“Bho. Sandra, tu hai detto a Betty che partirò?” Mi domanda Mariana,mentre non prestiamo troppa attenzione all’intervento del dottor Doinel.
“No,mi è passato di mente con tutto quello che è successo questa notte!”
“E non vuoi dirci cosa sia successo!” Mi rimprovera Berta.
“Ah, siete dure di comprendonio! Ho promesso a Mariuccio di non dire niente!” Insisto.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.
“Marce, mia dea! Hai un aspetto orribilissimo!” Mi fa notare Ugo.
“Sì, grazie Ugo! Questo riesco a capirlo da me!”
“E posso sapere come mai Patzy Pat oggi non c’è? Non perché si dia il caso che domani sera ci sia un’importante sfilata all’evento di moda più importante della nazione, e la signorina si prende un giorno di ferie? Ma che storia è?”
“Starà per arrivare Ugo. Ti chiedo solo di non essere troppo cattivo oggi con Patrizia, è successa una cosa… brutta direi. Sarà sconvolta.”
“E cosa sarà mai successo? Il fidanzato dalla mascella prepotente l’avrà lasciata? Per Patzy Pat questa è la catastrofe più grande che le può capitare!”
“E’ una cosa seria Ugo.”
“Così mi metti una gran curiosità! Di cosa si tratta?”
“Se vorrà, te ne parlerà lei!”
“Cha ingratitudine Marce! E lei cosa vuole? E’ sempre in mezzo? Se ne vada e la smetta di fare da sentinella!” Afferma Ugo verso Loredana che sta in piedi sulla porta.
“L’ho mandata a chiamare io Ugo.” Lo informo, mentre sul mio viso nasce spontanea un’espressione severa e accigliata.
“Voleva parlarmi signora Marcella?”
“Esatto. Tu Ugo puoi anche rimanere! Signorina, io le vorrei fare una domanda. Quali sono i suoi ruoli in quest’azienda?”
“Sono stata assunta come segretaria di Mr. Kenneth Jonhson e Mrs. Gabriella Garza.”
“O è per caso stata assunta per sedurre i dirigenti di quest’azienda?”  Le domando,andando dritta al punto.
“Se si riferisce a Daniele….”
“No, non sto parlando di mio fratello adesso. Mi riferisco a quando ha fatto gli occhi dolci a Michel Doinel e cercato un approccio con lui, con colui che si dia il caso sia il mio uomo, il mio compagno, il padre dei miei figli!”
“Io non so di cosa…”
“LA SMETTA! Non faccia finta tonta!”
“Marce, stai tranquilla.” Mi esorta Ugo.
“Sono calmissima.” Affermo, anche se non è vero, scostando la mano che mi ha messo sulla spalla. “Tra l’altro, sono abbastanza certa che questo discorso le sia già stato fatto dalla presidente. Si ricorda? Quando è arrivata qui e 5 minuti dopo ha tentato di sedurre Armando?”
“Mi perdoni signora Marcella, ma se gli uomini che ha appena citato dovessero cadere alle mia avances, vorrebbe dire che non sono poi così onesti!” Mi risponde lei. Io cerco di reprimere la rabbia.
“Cosa ha detto?!”
“Ragazzina, la pianti immediatamente di fare l’insolente! E già che c’è, la pianti anche di andare dietro a qualunque cosa respiri! Lei non ha un minimo di dignità!” Mi da man forte Ugo.
“Sparisca dalla mia vista e si tenga alla larga dagli uomini che lavorano in questo edificio! Lei non ha la minima idea di chi sia Marcella Valencia, e le ricordo che se volessi ho tutta l’autorità per convincere il Fashion Group a cacciarla! Sa com’è stata licenziata la precedente segretaria? Per opera di una diffida che l’Ecomoda ha trasmesso al Fashion Group! Perciò la smetta di fare l’insolente!” Le do contro con veemenza.
“Ha capito? E adesso sparisca gatta morta, che qui non la voglio! Fly, fly!”
“Marce, io le avrei rotto quel naso finto, e anche mal fatto!”
“Se dovesse ricapitare che posi gli occhi su Michel, farò questo e ben altro!”  Maledetta! Prima ha corteggiato Armando mentre stava con me e adesso Michel! E ha sedotto e preso in giro mio fratello! Meglio per lei se si tiene lontana! No, non voglio che resti in quest’azienda un attimo di più!
 
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI PATRIZIA.
Entro all’Ecomoda avvilita e assonnata. Oltrepasso la porta dell’ascensore e vedo che la banda delle racchie è riunita per spettegolare…. Spero vivamente per loro che non stiamo sparlando di quello che penso io sennò sarei capace di scuoiare viva Sandra!
“Buongiorno Patrizia, sembra che l’abbia investita un tir!” Commenta Sofia.
“Quest’oggi non ho voglia di ascoltare le vostre battute!” Affermo, dirigendomi verso l’atelier. Prima di essere troppo lontano da non sentirle più sento Berta che domanda a Sandra ‘allora vuoi dirci cos’è successo?’ e Sandra rispondere di no. Almeno so che non stavano spettegolando di me! Appena entro in atelier, Marcella mi abbraccia.
“Cel’hai fatta a riposare un po’?” Mi domanda.
“Pochissimo questa notte a casa di Betty. Poi sono stata con Nicola,sono passata da casa mia a cambiarmi ed eccomi qui!”
“Ora mi dite qual è lo scoop del secolo? E ho capito bene o hai dormito a casa dello sgorbio? Non ci capisco niente!”
“Nicola sta per avere un figlio da un’altra!” Confesso di getto rivolgendomi ad Ugo.
“Come sarebbe? E chi è questa coraggiosa donna, quest’eroina?”
“Ugo!” L’ammonisce Marcella.
“Ugo, piantala subito con il sarcasmo perché oggi non rispondo di me!”
“Mio Dio, quest’azienda è un’orda di maneschi, d’isterici e di futuri genitori, a quanto pare! E si può sapere chi è questa cretina che si è fatta ingravidare da quello scherzo di madre natura?”
“E’ Natasha, Ugo! Ti rendi conto?” Gli domando, con voce nasale mentre dai miei occhi sgorgano nuove lacrime.
“Natasha quella pazza che hanno cacciato due mesi fa? Bhe mi correggo, quest’azienda è un orda di uomini che non conoscono l’esistenza dei contraccettivi!”
“E ne avete parlato tu e Nicola?”
“Sì Marce! Sai che mi ha detto che mi ama?Ci siamo confessati il nostro amore!” Racconto ai miei amici, cambiando completamente espressione! E’ questo che devo fare, concentrarmi sull’amore che provo per lui quando la notizia della gravidanza di Natasha mi avvilisce.
“Sono molto contenta Patrizia!”
“Marce, io non sarò tanto matura da poter fare da vice mamma a quella creatura ma col cavolo che lascio Nicola nelle mani di quella disgraziata! Secondo me l’ha fatto di proposito, magari ha smesso di prendere la pillola sena dirlo a Nicola!”
“Potrebbe anche essere, con la storia della finta gravidanza abbiamo già assoldato che è in tutto e per tutto una tua fotocopia!” Ridacchia Ugo.
“Ugo, piantala immediatamente!” Lo rimprovero.
“Ugo…. Patrizia, io credo che per Nicola sia importante averti al suo fianco adesso. E che sia una vera prova dell’amore che senti per lui!”
“Quello che temo è quella donna che userà il bambino per infilarsi tra di noi, puoi giurarci! Dovremmo farle incontrare un uomo!”
“Direi che al momento hai già sufficienti problemi Patrizia, senza doverti anche accollare il problema della sua vita sentimentale!” Mi ricorda Marcella.
“A proposito della finta gravidanza…” Cerca di domandare Ugo.
“Lei si era inventata quella storia non sapendo di essere veramente incinta!” Gli racconto.
“Certo che la vita è piena di sorprese!” E’ il commento di Ugo.
“Di brutte sorprese!” Preciso io.
“Patrizia, cerca di concentrarti sul tuo rapporto con Nicola. Oggi vi siete professati amore e passerete attraverso una dura prova del fuoco, e sono certa che quella che si brucerà sarà Natasha!”
“Magari potessi farla arrosto!” Affermo, fantasticando di infilzarla con lo spiedo!
“Sarebbe solo un osso allo spiedo! Quella ragazza è magrissima, un’acciuga,davvero orripilante persino dal mio punto di vista!” Commenta Ugo.
“Cambiando discorso…. Michel ed io pensiamo di andare a Cartagena passato il Bogotà Fashion, vorremmo incontrare la madre di Michel.”
“E non temi di incontrare quella Eleonora? Sbaglio o mi avevi accennato a fatto che la madre di Michel le stava accanto?” Le domando.
“Già… Dovremmo correre il rischio d’incontrarla! Io devo fare un tentativo, questi bimbi si meritano una nonna!”
“Adesso voglio vedere sparire quelle espressioni abbattute dai vostri visi e tu Patrizia faresti bene a darti un po’ di trucco perché faresti paura anche alla tua stessa ombra!” Commenta Ugo.
Questa mattina Nicola ha detto di amarmi, ed io amo lui! E nessuna sgallettata riuscirà a dividerci!
“Io devo andare da Michel, faremo un giro in produzione. A dopo!” Ci saluta Marcella.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.
Questo viaggio mi spaventa! Riuscirò davvero a farmi apprezzare da Danielle? O tornerò qui più avvilita di prima? Busso alla porta dell’ufficio di Michel cui accedo quando m’invita.
“Amore mio, è la tua azienda, non devi bussare.” Mi dice, posando un dolcissimo bacio sulle mie labbra. Non riusciamo a staccarci…. Accarezzo la sua schiena e gioco con le sue labbra.
“Non è un buon motivo per entrare liberamente negli uffici altrui!”
“Come stanno gli amori di papà?”
“Stanno bene. Spero che avranno i tuoi occhi celesti amore mio…”
“Io invece spero che avranno i tuoi occhi vedi!” Mi risponde, sorridendo.
“Hai parlato con Armando per chiedere quei giorni permesso?”
“No, non è ancora arrivato. Ho parlato con Patrizia, è così abbattuta poveretta…. Ma i due non sembrano intenzionati a lasciarsi!”
“In un certo senso farebbero il gioco di questa Natasha. Devono affrontare il tutto come una coppia solida! Nicola può perfettamente fare da padre a questo bimbo pur stando con Patrizia!”
“Lo credo anch’io… Ciò che speri è che Patrizia si senta veramente pronta. Sarà anche maturata in questi due mesi e mezzo che siamo tornate, però forse questo è troppo anche per lei, non vorrei che facesse il passo più lungo della gamba, che sottovalutasse tutta la faccenda.”
“Io mi ricordo bene di Patrizia come l’ho conosciuta a Cartagena, ti ricordi quando mi faceva la corte?”  Mi scappa una risata ricordando quei momenti!
“Sì, era piuttosto bizzarra! Mi ricordo che ti capitava sempre tra i piedi, ti stava sempre intorno!”
“Quella donna non ha nulla della Patrizia di oggi. E poi sta facendo l’unica cosa che il suo cuore le suggerisce di fare. Non sottovalutarla, questo si che sarebbe troppo da sopportare per lei! Che tu la sottovalutassi!”
“Come farei senza di te amore mio.” Gli dico, abbracciandolo. Michel mi culla dolcemente mentre accarezza i miei capelli.
“Io son fortunato ad avervi.”
“Amore mio, sono venuta per portarti a fare un giro in produzione, nel punto vendita e poi ti spiegherò nel dettaglio in cosa consiste il tuo lavoro!”
“Va bene pulcina.” Mi posa un bacio sulla punta del naso.
“Ho anche messo al suo posto quella sgallettata che sta di là! Sapessi, avrei voluto strozzarla!”
“Marce… Quella non dovrebbe meritarsi neanche i nostri rimproveri. O significa che la temi e temi che ti possa tradire.”
“No amore mio…” Gli rispondo, accarezzandogli una guancia. “Ho promesso a me stessa che non sarei più caduta vittima della gelosia! Mi fido di te Michel.”
Il mio Michel mi bacia prima di stringermi tra le sue braccia. In luogo più sicuro del mondo!
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ARMANDO.
Maledizione, maledizione e ancora maledizione! Questa giornata non poteva iniziare peggio di così!  Entro all’Ecomoda già pesantemente arrabbiato, e so che è solo l’inizio!
“Buon giorno dottor Armando.” Mi saluta Wilson.
“Salve. La smetta di divorare tutto ciò che trova! La vedo sempre intento a sgranocchiare o a bere, sembra un maiale!” Lo riprendo. Quando entro, la mia pressione sale ancora un po’. Una reception vuota, ovviamente. Adesso mi sentono!
Appena si apre l’ascensore, le vedo tutte raggruppate a chiacchierare e la rabbia controlla il mio corpo.
“MARIANA!”
“S… Salve dottor Armando.” Mi salutano tutte, a parte Sandra, mal celando un po’ di timore nei miei confronti.
“Mariana, anche se è stata licenziata, licenziamento che sarà effettivo solo tra un mese, LEI DEVE STARE ALLA RECEPTION!” Strillo contro di lei.
“Mi scusi dottor Armando.”
“Aspetti. Tra dieci minuti voglio vedere lei, Annamaria e Berta in sala del consiglio. Tra dieci minuti chiaro? Che non vi venga in mente di farmi aspettare perché non ne ho voglia! Oggi sono tutto fuorché paziente! Calderon?”
“Mario si trova nel suo ufficio.” M’informa Sandra.
“E SMETTETELA DI STARE SEMPRE QUI A FARE NIENTE!” Io mi allontano ed entro nel mio ufficio sbattendo la porta.
“Dottor Armando, la vedo molto rilassato!”
“CALDERON!”
“Mi perdoni, mi perdoni! Ho sentito che sgridavi la banda delle racchie.”
“Per forza, e ho cercando anche di contenermi! Arrivo qui e trovo Wilson che s’ingozza, Mariana non è al suo posto, la banda ovviamente non sta lavorando! E vuoi sapere dove sono stato? All’agenzia immobiliare la quale mi ha detto che c’è un cretino, di cui ignoro ancora l’identità, che è molto interessato allo stabile qui accanto, quello che interessa  a NOI per ampliare la nostra azienda! Il cretino in questione ha appuntamento dopo domani qui accanto con l’agente immobiliare e ha offerto molti più soldi di noi!”
“Così il nostro progetto va a farsi benedire! Cosa pensi di fare?”
“Ovviamente andrò anch’io a quell’appuntamento per incontrarlo. Se questo tizio vuole aprire la sua azienda che si cerchi un altro posto! Io non posso sposare l’Ecomoda accanto ad un altro magazzino abbandonato!”
“Insomma… I guai non arrivano mai soli. Aspetta che sento il telefono…. Amore mio dimmi?... Sì, glielo dico subito… Ciao zuccherino!” Calderon posa il telefono. “Marcella vorrebbe parlarti, ti aspetta in sala del consiglio.”
“Immagino mi porterà brutte notizie e altri problemi!”
Entro in sala del consiglio, dove mi attendono Marcella e Michel, chiedendomi cos’altro andrà storto oggi!
“Armando, ciao. Come sta Betty?” Mi domanda Michel.
“Meglio, ma per prudenza oggi non si alzerà dal letto.”
“Noi abbiamo saputo da Patrizia cos’è successo con Nicola…” Mi spiega Marcella.
“Non me ne parlare, non abbiamo chiuso occhio!” Commento sedendomi e stropicciandomi gli occhi. Marcella e Michel si accomodano come me. “Ci sono una quantità di problemi che non immagini! Nicola, arrivo qui e trovo gli impiegati che si rimpinzano la pancia e che,come al solito, non fanno niente, e dulcis in fundo l’agente immobiliare mi ha detto che c’è un tizio che ha offerto di più di noi per quel magazzino!”
“E adesso? Possiamo permetterci una controfferta?”
“No Marcella, è fuori discussione. Parlerò con questi tipo sperando ci convincerlo che abbiamo bisogno di quel posto, lui infondo può sceglierne un altro, noi no, non possiamo spostarci in blocco! Sono isterico questa mattina, spaccherei tutto!  E come se non bastasse indovina un po’ cosa devo fare, Marcella? Rimproverare la banda delle racchie! O per lo meno alcune di loro!”
“Sì può sapere cos’hanno combinato ancora?”
“Pensa che hanno rimproverato Betty di non essere più loro amica, dicendo che non le aiuta e non le spalleggia più! Queste sono insinuazioni di Annamaria, Berta e Mariana.”
“Spero che tu stia scherzando Armando! Se permetti vorrei anch’io dir loro due parole!”
“Accomodati Marcella!”
“Ci volevate vedere?” Mi domanda titubante Annamaria, entrando con le altre due.
“Fate bene ad essere spaventate, perché oggi ho una gran voglia di carne umana!” Commento.
“Armando.” Mi dice Marcella, posandomi una mano sull’avambraccio per esortarmi a mantenere una calma che non posseggo! “Armando ci stava raccontando del bel voltafaccia che avete avuto verso Beatrice!” Esordisce Marcella.
“Noi vorremmo scusarci per questo…” Cerca di dire Berta.
“Stia zitta Berta! Solo sentire la sua voce mi provoca rabbia! E in questo momento non vi sto parlano come Armando Mendoza vice presidente commerciale e azionista, ma come Armando il marito della vostra amica cui avete dato dell’ingrata mentre io qui d’ingrate vedo solo voi! Vi rendente conto di quando sia delusa?!”
“Sono assolutamente d’accordo con Armando! E aggiungerei anche opportuniste!  A me sembra che abbiate sempre sfruttato l’amicizia con Betty per salvarvi dalle molte minacce di licenziamento!”
“Ma come può dire questo signora Marcella?” Le domanda Mariana. Mi fa un effetto strano vedere Marcella difendere Betty a spada tratta! Ma in questo caso la ragione sta da una sola parte, la nostra.
“Lo dico eccome. Non è forse vero che in questi anni appena avete commesso qualche guaio, siete sempre corse da Betty per farle delle moine? E non mi serve essere stata qui per saperlo! E non è forse vero che quando Betty era l’assistente di Armando, correvate da lei così che potesse fare delle pressioni su Armando per aiutarvi? E’ vero?”
“E’ vero signora Marcella.” Ammette mestamente Annamaria.
“Mi stupisco di lei Annamaria. Betty le è sempre stata amica, l’ha scelta come sua segretaria e lei la ripaga così?Posso quasi capire Mariana che sarà stata risentita dal licenziamento, ma voi due dovevate farla ragionare e invece avete dimostrato a Betty la vostra ingratitudine?”
“Ci dispiace. Ci scusi dottor Armando.” Ammette Berta.
“Ci scusi, ci scusi ma non dite niente di più?!”
“La signora Marcella ha ragione,noi ci siamo risentite perché Betty ha appoggiato il consiglio sul licenziamento di Mariana… Poi ci siamo rese conto dell’ingiustizia delle nostre affermazioni. Le chiediamo scusa dottor Armando,e la preghiamo di portare le scuse a Betty fino a che non potremo vederla per scusarci di persona.” Afferma Annamaria.
“Se basteranno queste scuse!”
“Dottore, crede che sarebbe possibile venire a trovare Betty questa sera per esempio?” Mi domanda Berta.
“No,non credo! Vorrei che si rilassasse, domani avrete tutto il tempo per parlarle! E ve lo dico per l’ultima volta… SIAMO STANCHI DELLE VOSTRE TROVATE! Tu Marcella non sai cos’hanno combinato un paio di anni fa! Quella volta noi tutti abbiamo declinato l’invito al Bogotà Fashion come ospiti, così i nostri riguardosi impiegati si sono appropriati degli inviti e sono andati a quella festa spacciandosi per noi. Pensa che Freddy era il presidente! Così hanno agganciato Gabriella e Kenneth, i quali erano così interessati a visitare l’Ecomoda che tutta questa banda di malfattori ha approfittato della nostra assenza per una colazione di lavoro per accogliere Gabriella e Kenneth in azienda e tutto questo mentre Mario cercava di contattarli per fissare un incontro invece loro erano già qui! Solo che è andata loro male, perché Gabriella e Kenneth si sono visti interessati a noi, e abbiamo dovuto dir loro tutta la verità e hanno quasi rischiato di mandare a monta l’affare che ci ha salvati!” Racconto a Marcella e Michel, i quali rimangono sconcertati ed io mi arrabbio solo al ricordo! Rammento che ho preso Freddy per il collo!
“Se ci fossi stata io nessuno di voi lavorerebbe ancora qui! E’  ridicolo che vi prendiate certe libertà!” Afferma con veemenza Marcella.
“Adesso fatemi un favore… S-P-A-R-I-T-E!” Affermo.
“Ci scusi ancora dottor Armando.” Si scusa ancora Annamaria a nome di tutte, prima di abbandonare la stanza con le altre.
“Mi sembra assurdo che pensino code del genere!” Commenta Marcella.
“Ed invece eccole lì!”
“Armando, noi vorremo parlarti di una cosa.” Interviene Michel, cingendo Marcella con un braccio che le fa passare dietro il collo.
“Vorremo sapere se sarebbe possibile, passato il Bogotà Fashion, assentarci per qualche giorno. Dovremmo andare e Cartagena per ragioni personali.“ Mi spiega Marcella.
“Non c’è problema, da dopo domani la mole di lavoro rasenterà lo zero quindi siete liberi di partire.”
“Grazie Armando. Noi andiamo a pranzo… Tu hai qualche impegno per pranzo?”
“Si Marcella, passerò da casa per vedere come stanno Betty e Nicola, mangerò qualcosa lì!”
“Credi che noi potremmo fare una visita a Betty?” Mi domanda Michel.
“Non c’è problema, adesso l’avverto allora!”
“Bene,allora verremo a casa tua prima di andare a pranzo!”
“Va bene, ci troviamo tra dieci minuti qui sotto?” Propongo.
“Perfetto Armando!” Mi risponde Marcella, dando il suo consenso. Quanto vorrei che a casa ci fosse anche la mostrilla così potrei divorarla di baci, ma so che è all’asilo!
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI NICOLA.
Non so quanto ho dormito, non so che ora è, che giorno è… So solo dove mi trovo: in un brutto sogno! Quando apro gli occhi, rammento di trovarmi sul divano di Betty e la vedo che spolvera sul caminetto.
“Buongiorno.” Bofonchio.
“Ciao Nicola,come ti senti?” Mi domanda sedendosi accanto a me.
“Mi sento uno straccio… I tuoi?”
“Se ne sono andati per permetterti di stare tranquillo a riposare.”
“Immagino li avrai raccontato tutto…” Annuisco.
“Mio padre dice che devi sposare Natasha, sai come la pensa su certe cose!”
“Neanche morto amica mia, neanche morto! A me dispiace se quel bambino non avrà due genitori sposati ed innamorati, ma le cose stanno così. Io amo Patrizia! Questa mattina gliel’ho detto lo sai? E lei ha detto che mi ama! Questo è giorno più bello della mia vita, insieme al più orrendo di sempre!” Affermo ridendo. Se ci ripenso, sento il cuore uscire fuori dal petto! Non vedo l’ora di sentirla mentre me lo dice di nuovo!
“Quindi ne deduco che Patrizia l’abbia presa bene!”
“Sì Betty, ha giurato che non mi lascerà per questo! Mi ha anche riferito della vostra conversazione, sa che se dovesse lasciarmi tu… “ Concludo la frase facendo scorrere il pollice sotto il mento come a voler dire che Betty la sgozzerebbe.
“Credo sia vero che lei tiene a te…”
“Non credo alle mie orecchie,puoi ripetere?”
“Hai capito benissimo Nicola! Mi voglio fidare di lei, e mi rincuora che sappia cosa l’aspetta se solo ti vedrò versare una sola lacrima per lei!”
“Betty, sai perfettamente che questo per me è un sogno che si avvera! Parlo di Patty eh, non del bambino che aspetta Natasha!”
“Nicola, Nicola… L’avresti mai detto che con quella Mercedez Benz avresti conquistato Patrizia?”
“Betty un secondo, Patrizia non sta con me per ciò che ho!”
“Adesso no, ma togli dall’equazione quel famoso E200 che comprammo per far indiavolare Armando, e Patrizia non si sarebbe mai avvicinata a te!”
“Betty, te lo dissi che quella macchina ci avrebbe cambiato la vita! Io ci ho avvicinato Patrizia che oggi mi ama, e tu ci hai fatto impazzire Armando fino a farlo prendere la decisione di sposarti!”
“Nicola, non posso credere che avrai un figlio!” Afferma, tornando seria.
“Eh, sapessi io Betty. Non so ancora bene cosa mi aspetta, o come fare il padre!”
“Sappi che mai, mai troverai il telefono di questa casa staccato quando chiamerai!”
“Lo so Betty, lo so!” Le rispondo, suggellando il momento con un abbraccio. Ci stacchiamo quando suona il citofono, e Betty và verso di esso per alzarlo.
Un figlio. Avrò un figlio… Non mi dispiace il fatto in sé di avere un figlio, ho sempre sognato di averne, ma mi dispiace che la madre sia Natasha. Mi domando se davvero Patrizia reggerà quando dovrò lasciarla sola per accompagnare Natasha dal dottore, quando dovrò occuparmi di lui o di lei… E mi domando se tutta la pressione, alla lunga, non prenderà il sopravvento su di lei. Ne morirei!
“Chi è?” Domando a Betty,  la cui espressione sembra un incrocio tra lo stupore e il disappunto.
“Matteo Doinel.”
 
 
 
 
FINE CAP.36: Un mare di problemi.
 
 
* Avrete notato che all’inizio Daniele si è chiamato “Daniele Valencia Molina”, ebbene il secondocognome me lo sono
inventato io visto che nella storia non viene mai menzionato e nemmeno nei siti web dedicati alle notizie sulla serie.
 
 
Che dire, spero che sia stato di vostro gradimento! Purtroppo fino al prossimo aggiornamento passerà del tempo, visto che dovrò stare per dei giorni senza connessione (idem per “Ecomoda The New Age”). Nel frattempo mi porterò avanti e appena riavrò la connessione aggiornerò! Grazie a chi legge e commenta!! =)
 
   
 
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