Sono
in
ufficio, è molto tardi ma domani ho un appuntamento molto
importante. Nicolas è
in luna di miele quindi non posso fare affidamento su di lui. Mario
Calderon è
da poco andato via.
Ho cenato
con lui in ufficio, ma domani dobbiamo siglare un importante accordo
con una
azienda di accessori. La mia scrivania era sepolta dalle carte e solo
ora sembra
esserci un po’ di ordine.
Sento un
lieve bussare e le porte del mio ufficio si aprono. Vedo entrare mio
marito.
“Armando!”
gli dico “cosa ci fai qui? Stavo per venire a casa! Ho
finito!”
Lui guarda
la mia cena sul tavolinetto vicino al divano.
“Ma hai
cenato Betty?” mi chiede.
Lo guardo.
Sono rare le occasioni in cui si presenta in tenuta casual qui in
Ecomoda. Ma
questo è di certo un caso eccezionale.
“C’è Gina
con i bambini?” gli chiedo.
“Si. Da
quando Alberto e Dodo sono andati via, la casa è
tranquillissima. Tutto è
ritornato alla normalità!” mi dice.
Vado ad
abbracciarlo. “Come mai sei venuto qui? Ti avrei raggiunto
tra poco!” gli dico.
“Devo
parlarti e non ce la facevo più ad aspettare a
casa!” mi dice.
“Devo
preoccuparmi?” gli chiedo.
“Devo
parlarti di lavoro” mi dice e si siede sul divano attirandomi
vicino a sè.
Io sono così
stanca! Mi tolgo le scarpe e rannicchio le gambe sul divano.
“Vorrei
venderti il cinque per cento delle mie azioni
dell’Ecomoda” mi dice.
Io resto
senza parole. “EH? Non ho capito bene!” gli dico.
“Hai capito
benissimo invece! Voglio venderti il cinque per cento delle mie azioni
dell’Ecomoda” mi ripete.
“Ok, ok.
Avevo capito!” dico. “Ma
perché?”
“Lasciami
spiegare” mi interrompe lui. “Ho bisogno di denaro
per fare un investimento
alla New Tech. Insomma, non ci sarebbe bisogno dei miei soldi, o di
quelli di
tutta la New Tech, ma io e Manuel non vogliamo che tutto il capitale
per
l’investimento che dobbiamo fare lo mettano Alberto e Parker
Jackson Ross. È un
progetto importantissimo, ma significherebbe consegnare nelle mani di
Parker
l’azienda. E Manuel non vuole.”
“Fammi
capire… dovete sviluppare un software e avete bisogno di un
investimento di
denaro consistente…” chiedo
“Si. Sei
milioni di dollari. Potrebbero metterli tranquillamente sia Alberto o
Parker,
ma Manuel non vuole. Mi ha detto che i dieci ingegneri fondatori sono
disposti
a mettere un milione e cinquecentomila dollari e vorrebbe che anche io
partecipassi personalmente all’investimento. Questa
è la quota che metteremmo
tutti. Ma io non ho una così grande liquidità,
quindi…”
“Quindi hai
pensato che siccome io la possiedo, tu mi vendi le azioni
dell’Ecomoda e puoi
fare l’investimento!” concludo.
“Si!” mi
dice. “Cosa ci sarebbe di male?” mi chiede.
“Niente, ma
io non voglio le azioni dell’Ecomoda. Ti do il denaro e
basta.”
“No Betty,
questo è inaccettabile per me! Non posso accettare
né ora né mai!”
“Io non
voglio le azioni dell’Ecomoda. Sono della tua
famiglia.”
“Ma tu fai
parte della mia famiglia! Sei la madre dei miei figli! Mia moglie! Per
dio! Non
essere così testarda.”
“Io non sono
una Mendoza. E’ vero che lavoro all’Ecomoda da
tanti anni, ma l’azienda è dei
Mendoza e dei Valencia. Non ti metterei mai e poi mai in una situazione
di
minoranza rispetto a tua madre, tuo padre o tua sorella. Per non
parlare dei
Valencia. No, non se ne parla!”
“Ma appunto
per questo non capisco perché tu non possa comprare le mie
azioni! Se non mi
metterai mai in difficoltà rispetto a tutti cosa
c’è da temere? O è di questo
che hai paura?”
“No. Non ho
paura che le cose possano andare male tra noi, ma non voglio che ci
vada di
mezzo l’Ecomoda!”
“Ma rifletti
Betty!! Tu sei la Presidente da quattordici anni quasi, è
proprio strano che tu
non possegga nemmeno una parte delle azioni!”
“Questo non
mi ha mai impedito di fare bene il mio lavoro mi pare, o no?”
“No. Però,
io vorrei che tu avessi le azioni!” mi dice.
“No. Non le
voglio! Ti ho detto che ti do il denaro che ti serve e basta!”
“No Betty,
così saresti tu che investi il denaro nella New Tech e non
io! Vuol dire che mi
farò fare un prestito da mio padre con a garanzia le
azioni!” mi dice.
“No Armando.
Facciamo che IO ti faccio un prestito e a garanzia mettiamo le azioni
dell’Ecomoda ok?”
“Ma perché
non vuoi comprarle?” mi chiede nuovamente.
“Perché sono
tue! Sono della tua famiglia, sono l’eredità dei
nostri figli, ed è meglio che
l’assetto societario resti così
com’è!” gli dico.
“Betty ma
non puoi davvero fare una cosa del genere. Praticamente è
come se mi stessi
dando un milione e mezzo di dollari, così quasi al
buio!” mi dice.
“No,
Armando. Io mi fido del tuo intuito e non è un prestito al
buio. Sono certa che
sarà un successo!”
“Mostro, ma
come devo fare con te?? Non posso avere mai l’ultima
parola?” mi chiede.
Io lo
abbraccio. “In questo caso no! Sapevo che prima o poi tutti i
guadagni con la
Terramoda sarebbero serviti a qualcosa!” gli dico e lo bacio.
“Domani devo
andare a Seattle per un incontro con Parker e altri
investitori” mi dice mentre
lo sto baciando.
“Bene… vai a
trovare Faith…” gli dico.
“Bettyyyyyy!!”
mi dice lui.
“Armando…
sto scherzando!!” gli dico.
Non
riesco
mai ad avere l’ultima parola con mia moglie. Insomma! Non
è possibile che lei
debba avere una soluzione pronta per ogni situazione.
Questa
volta, entrare in questo ufficio mi è sembrato strano. Mi ha
fatto
un’impressione diversa. Come se davvero non fosse
più il mio ufficio. Anche se
è qui che è iniziato tutto.
“Bene… vai a
trovare Faith…” mi sta dicendo Betty.
“Bettyyyyyy”
le dico.
Non sopporto
che mi dica così! Vuole stuzzicarmi sul fatto che, durante
la nostra crisi, in
un assoluto momento di stupidità io abbia baciato Faith. Ma
sa benissimo che
non c’è niente tra me e lei lo fa proprio per
provocare e perché sa che a me
infastidisce molto!!
“Armando…
sto scherzando!!” mi dice.
So benissimo
che sta scherzando. Che vuole provocarmi. Per tutta risposta la
zittisco con un
bacio e la faccio sdraiare sul divano sotto di me. Inizio a baciarla
insistentemente, in modo che lei capisca quali siano le mie intenzioni.
Tentando di
riprendere fiato mi dice “Armando… siamo in
ufficio. Tra poco verranno a
cercarci! E’ tardi!”
“Ma noi
stiamo lavorando!” le rispondo. “Stiamo lavorando
al nostro progetto comune
‘proviamo ad avere un altro figlio!’” le
dico. Lei si mette a ridere, mi bacia
decidendo finalmente di iniziare a partecipare ai lavori!
Siamo ancora
abbracciati sul divano, dopo aver fatto l’amore. La stringo
forte a me. Non
avrei mai pensato di provare nella mia vita un amore così
profondo nei
confronti di una donna. Un amore che non passa, ma che anzi aumenta
sempre di
più.
“A cosa stai
pensando?” mi chiede lei.
“Sto
pensando che … nessuna donna prima di te è
riuscita a entrarmi dentro,
nell’anima come te. Non ho mai amato nessuna donna come te.
Per nessuna ho
provato l’amore che nutro per te. Non pensavo che sarebbe
stato possibile amare
qualcuno così come ti amo. Ogni giorno di
più” le dico.
Vedo che ha
gli occhi lucidi. Mi prende il volto tra le mani e mi dice
“Ti amo tanto dottor
Mendoza!” e mi bacia. Chissà a che ora torneremo a
casa stasera!!
***
Un
mese dopo
Armando Mendoza colto in flagrante
tradimento.
Il noto imprenditore colombiano è ritratto in
queste foto con la sua ultima fiamma Miranda Del Bosque con cui ha
passato la
notte a Seattle, mentre la moglie si trovava in Colombia a guidare la
sua
azienda.
Altro che fedeltà assoluta! L’imprenditore,
un tempo grande tombeur de femmes, negli ultimi tempi aveva fatto
parlare di sé
per i suoi successi professionali. A quanto pare, il lupo perde il pelo
ma non
il vizio! A pagina
cinque le
dichiarazioni rilasciate dalla Del Bosque.
“Amore, la
tua compagna voleva ferirti, farti del male, ma papà non mi
ha tradita. Questa
foto è un falso!” le dice Betty.
“Mamma, non
puoi prendermi per stupida, tra poco compio tredici anni! Qui, su
questo
giornale c’è la foto di papà con questa
modella mentre si baciano.”
Maledetto
giornale, maledetto giornale. Vorrei solo strapparlo. Poco fa Betty
è entrata
in casa come una furia, era al centro sportivo quando la bambina
l’ha raggiunta
in lacrime con quella rivista, in cui c’è una mia
foto mentre bacio una
modella, nell’albergo in cui ero a Seattle!
Dannazione è
tutta una montatura!
“Cami, ti
prego credimi!” le dico. “Non ho tradito la mamma.
Te lo giuro!”
“Non ti
credo! Non ti credo!” mi dice e corre a chiudersi nella sua
stanza. Faccio per
seguirla ma Betty mi ferma per un braccio e mi dice “Vado io
più tra un po’.
Ora dobbiamo parlare.”
Ci
chiudiamo
nella nostra camera. “Betty, non crederai anche tu che sia
vero!”
“Cosa dovrei
pensare secondo te? Quello nella foto sei proprio tu.
L’infedele Armando
Mendoza!” mi urla tra le lacrime.
“Non ti ho
tradita! Non ti ho tradita!” le urlo di rimando.
“Vuoi dire
che non sei tu nella foto? Che questi capelli non sono i tuoi? So
ancora
riconoscerti in una foto!”
“Betty, non
è come sembra!”
“Questo lo
dicono tutti i traditori quando vengono colti sul fatto!!” mi
dice. “ Vuoi
forse sostenere di non conoscere questa ragazza o di non essere tu
quello nella
foto?”
“Mi lasci
spiegare?” le chiedo.
“Sono
davvero curiosa di sapere che spiegazione inventerai!” mi
urla.
“Questa foto
risale a quando sono andata a Seattle. La sera, io, Parker e gli altri
americani siamo andati a cena insieme come già sai. E questa
ragazza stava
accompagnando uno degli investitori amici di Parker.”
“Perdonami
se non ti credo!”
“Durante la
cena abbiamo fatto quattro chiacchiere, ma niente di più!
Quando la cena è
finita, sono tornato nella mia camera e se ricordi ti ho telefonato!
Dopo circa
mezz’ora hanno bussato alla mia porta e sono andata ad
aprire. Era questa
ragazza, che effettivamente ci ha provato, ma sembrava ubriaca. Le ho
detto di
andare via perché non ero interessato e che aveva sbagliato
stanza. Il suo
amico era poco più avanti della mia camera. Ma lei ha detto
che stava cercando
proprio me. Poi ha provato a baciarmi ma non appena mi sono reso conto
di
quello che stava facendo l’ho respinta. Ti giuro che
l’ho mandata via. L’ho
mandata via!! Non è successo niente tra di noi!”
“Non ti
credo! Se le cose sono andate così, perché non mi
hai detto niente al tuo
ritorno?”
“Perché è un
episodio senza nessuna importanza. Non volevo creare la situazione che
si è
creata ora. Tra l’altro, quella ragazza era ubriaca secondo
me!”
“Non ti
credo Armando! Questa è la storia più assurda che
io abbia mai sentito!” mi
dice
“Ma è la
verità Betty. Te lo giuro. Non è successo niente
tra me e lei. Non ti ho mai
tradita, né con lei né con
nessun’altra! Credimi.”
“Mi risulta
difficile. Ti conosco! Quante volte ho dovuto coprirti con
Marcela?”
“Betty..” le
dico con voce sconfortata “Non ti ho tradita. Credo invece
che questo sia un
servizio montato ad arte. Giusto questo fine settimana dobbiamo
chiudere
l’accordo col Governo americano per vendergli il software che
stiamo
sviluppando grazie ai nostri investimenti. E sono certo che a qualcuno
questo
non vada bene. Quindi cosa c’è di meglio di un
gossip sul presidente della New
Tech per infangare la sua reputazione e di conseguenza quella della
compagnia?”
“Mi sembra
una storia assurda! Vuoi inventarti una storia di spionaggio
industriale per
coprire la tua scappatella?” mi dice.
“Non è una
scappatella. Non ti ho tradita. Sono quasi certo che sia andata
così. Inoltre ho
già dato incarico di querelare sia la rivista che la
ragazza.”
Mio figlio
Roberto entra nella nostra camera e ci dice che è pronta la
cena. Vede Betty
piangere e le chiede se va tutto bene.
“Mamma,
perché piangi?” le chiede.
Io lo prendo
per mano e lo porto fuori. Voglio lasciare a Betty il tempo di
rifletterci.
***
Betty
si
raggomitola ai piedi del letto, si siede a terra e si stringe le gambe
contro
il petto.
Il dolore
che sta provando la fa tornare indietro nel tempo, a quando ha scoperto
la
lettera di Mario Calderon con le istruzioni per Armando. Pensava di
aver superato quel dolore. Invece lo sta riprovando in pieno.
Mio dio, mio
dio, non posso pensarci. Non posso passare di nuovo quello che ho
già passato.
Non pensavo che Armando mi avrebbe fatto riprovare questo tormento,
questo
dolore e non pensavo che avrei sentito quello che sto sentendo, venendo
a
sapere di un suo tradimento.
Questa volta
Catalina non c’è. Non riesco a credere che mi
abbia tradita. Lo conosco, non
posso nemmeno escludere in assoluto che lo abbia fatto. Né
che non lo abbia
fatto.
Sono davvero
sconvolta. La sola idea che lui se la sia trovata dietro la porta, che
le abbia
aperto è per me un pugno nello stomaco. Devo credere che sia
andata via? Che
non sia successo niente tra loro?
Ma se invece
è successo qualcosa, cosa devo fare? Sono di nuovo di fronte
ad un altro
tradimento di mio marito? Perché di questo si tratta. Dovrei
considerarlo come
una scappatella?
Le lacrime
scendono copiose sulla mia faccia.
Io e lui
abbiamo già discusso prima di cena. Anche affrontare Cami
è stato difficile.
Devo credere alla storia che sia tutto un piano per non far fare alla
New Tech
l’accordo col governo americano come mi continua a ripetere?
In effetti, se
ripenso a quello che mi ha detto la sera prima di questo disastro,
mentre
eravamo in Ecomoda, mai e poi mai potrei credere che mi abbia tradita.
Ma ora
come ora non so cosa pensare. E’ già stato capace
di farmi del male come
nessuno nella vita, nemmeno Miguel.
Qualcuno
entra nella camera, mi asciugo in fretta e furia le lacrime, ma poi
vedo che è
lui.
Mi viene
vicino e mi prende tra le braccia.
Non dovrei
farmi consolare da lui che è la fonte del mio tormento.
“Betty” mi
dice “so benissimo quello che stai pensando e cosa stai
passando, ma questa
volta dovrai starmi a sentire, non ti lascerò andare da
nessuna parte, anche a
costo di chiuderci qui dentro e buttare la chiave dal
balcone!!!”
“Non dire
sciocchezze” gli dico.
“Tu mi devi
ascoltare!” mi ripete. “Non ti ho tradita. Sono
pronto a giurartelo sulla cosa
più cara che ho! Non ti ho tradita. Quella ragazza fa parte
di un piano. IO non
potrei mai e poi mai farti ancora del male. Mi sento male al solo
pensiero…”
“Ma… magari
hai pensato che non ne sarei mai venuta a conoscenza!” gli
dico.
“No Betty,
no!! Io ti amo. TI AMO!” urla. “Non ti ho tradita,
non l’ho fatto. Sono stato
incastrato. Proprio perché ti ho già fatto male
in passato mi guarderei bene
dal ripetere l’esperienza! Io amo te, voglio te, desidero
te!”
“Non so se
riesco a crederti …” singhiozzo io. Sto soffrendo
dannatamente. Mi sembra di
essere in un fumetto, in cui lui, dopo tanto tempo torna a essere se
stesso,
quello di sempre, di prima del nostro matrimonio, prima della nostra
famiglia.
Ripenso a quello che diceva Hugo Lombardi agli inizi del nostro
matrimonio ‘A
lui l’infedeltà scorre nel sangue!’.
O mio dio.
Non può essere. Non può averlo fatto di nuovo. Se
l’ha fatto ha sconfessato tutto
quello che credevo avessimo costruito in questi anni. Un rapporto
solido, fatto
di amore e fiducia reciproca.
“Beatriz” mi
chiama “lo so che stai soffrendo. Ma io sono innocente. Non
ti ho tradita. Il
fatto che abbia sbagliato quattordici anni fa non significa che lo
rifarei
adesso. Non ti ho tradita con quella modella né con nessuna.
Sono un’altra
persona adesso. Tu sei il centro della mia vita. Mi sembra assurdo che
tu possa
credere ad un giornale scandalistico e non a me! Soprattutto, dopo che
siamo
sposati da tredici anni, che abbiamo tre figli, che abbiamo passato
quello che
abbiamo passato. Dopo che ti ho chiesto di avere un altro figlio, dopo
che ti
ho detto che sei il mio baricentro, come puoi pensare che vada a
tradirti? Come
puoi pensare che io sia quel tipo di uomo? Questo FERISCE ME ancora di
più di
quanto possa ferire te il mio ipotetico tradimento. Significa che tu
non credi
che io sia cambiato e che stavi solo aspettando il momento in cui ti
avrei
tradito.”
Non capisco
come faccia a leggermi così nel pensiero.
“Ma io sono
davvero un altro, non ti ho tradita, né con questa Del
Bosque né con
nessun’altra. Devi fidarti di me. Se non riesci a farlo
significa che il nostro
matrimonio non ha motivo di continuare! Ci riesci?!”
***
Sono
passati
due giorni ed io non ho ancora dato una risposta ad Armando. Non sono
riuscita
a dirgli “Mi fido di te” ma nemmeno “Non
mi fido di te”. È una situazione
assurda! Davanti a Cami ho sempre fatto finta di niente, ho sempre
sostenuto
che suo padre non abbia fatto nulla di contro di me e comunque contro
la nostra
famiglia. Anche se mi è costato comportarmi così.
Ma lei è già turbata
dall’aver visto quelle riviste ed è turbata dalla
separazione di Camila e
Alberto. Vorrei farla stare il più tranquilla possibile.
Penso in continuazione
alle parole di Armando, a quando nello specifico mi ha detto
‘se non ti fidi di
me, significa che il nostro matrimonio non ha motivo di
continuare’. Questa
cosa mi ha lasciato molto da pensare. Non credo che se si fosse
trattato di una
scappatella mi avrebbe mai detto una cosa del genere, probabilmente me
l’avrebbe confessata, così come mi ha confessato
di aver baciato Faith. Quindi
probabilmente è sincero. Ma allo stesso tempo ho
così paura che stia cercando
di nascondere tutto, per non perdere la nostra famiglia. Anche se
sinceramente
non riesco a credere che possa fare una cosa del genere.
In questi
due giorni è stato molto concentrato sul lavoro, cercando di
capire CHI possa
aver architettato tutto questo. A casa nostra è venuto
Manuel per controllare
il nostro computer fisso. E ha preso i nostri tablet. Il mio me
l’ha restituito
ieri. Insomma, sono convinti che qualcuno abbia hackerato il computer
di
Armando per incastrarlo.
Armando,
Alberto, Manuel e Parker Jackson Ross domani hanno l’incontro
con i
rappresentanti del governo americano e questo scandalo potrebbe
mandarlo a
monte. Questo me l’ha detto Alberto. Ma Parker sostiene che
alla fine si tratta
di un pettegolezzo, che la volontà di fare
l’accordo c’è e quindi non
dovrebbero esserci problemi.
Io, non
parlo con lui dalla sera in cui mi ha trovato in camera in lacrime.
Come per un
tacito accordo non mi chiede niente. Sa che stiamo affrontando una dura
battaglia e lui, inoltre, rischia di perdere tutto.
Margherita
entra nel mio ufficio. Lei e Roberto si sono subito precipitati qui non
appena
è scoppiato lo scandalo.
“Pensavo che
la faccia di Armando fosse il peggio che potessi vedere, ma la tua lo
è di più!!”
mi dice.
“Al peggio
non c’è mai fine” sospiro.
“Margherita…” la saluto. “Non
dormo da due notti!”
le dico. Spero tanto che non sia venuta a farmi una paternale, che non
voglia
infierire, che non venga a dirmi che Marcela avrebbe saputo come
reagire in una
situazione del genere.
“Betty”
inizia “non sono venuta da sola. Sono qui con una persona che
vorrebbe
parlarti, che sa che mai e poi mai accetteresti il suo aiuto, quindi mi
ha
chiesto di mediare.”
“E chi
sarebbe?” chiedo.
“Vieni
Daniele, entra” dice Margherita dirigendosi verso la porta e
aprendola.
“Salve
Beatriz” dice lui entrando. “Mi fa molto piacere
vederla, anche se avrei
preferito che le circostanze fossero diverse.”
“Salve
Daniele” dico io apparentemente calma. “A cosa devo
il suo aiuto?”
“Non sono
qui semplicemente per questo. Ci sono delle questioni che devo
risolvere all’ambasciata
tedesca in Colombia. Se non fosse scoppiato questo scandalo
probabilmente
nemmeno ci saremmo visti. Ho chiamato Margherita e le ho chiesto di
vederci,
perché vede, io conosco Miranda Del Bosque. Ho avuto una
breve relazione con
lei non appena sono tornato in Colombia lo scorso anno”
confessa.
“Ah” dico
io. ‘E questo era l’uomo che professava a destra e
manca che voleva me e solo
me?’
“SO a cosa
sta pensando Betty, ma quello ormai è passato. Comunque, io
la conosco e se
vuole posso incontrarmi con lei e provare a farla confessare.
Sinceramente, è
sempre stata un tipo interessato solo al denaro e a finire sui
giornali. Non
dubito che possa aver partecipato ad un piano per incastrare Armando in
cambio
di molto denaro.”
“Non capisco
perché lo farebbe Daniele” chiedo.
Margherita
ascolta in silenzio la nostra discussione.
“Per lei
Betty. Solo per lei. E per salvaguardare la mia azienda dal ridicolo.
Perché
questa è ancora la mia azienda dopotutto!”
“No Daniele,
non voglio, non lo so. Vi prego lasciatemi sola. Devo
pensarci” chiedo.
“Betty,
rifletti, questo sarebbe un modo per proteggere sia Armando che la New
Tech,
che l’Ecomoda.”
Daniele mi
guarda negli occhi e mi chiede “Betty, ha paura che Armando
l’abbia davvero
tradita? Ha paura di scoprirlo?” mi chiede.
“Queste sono
cose che non la riguardano Daniele. E non mi fido della sua improvvisa
bontà!”
“Come vuole!
Io ci ho provato!”
Daniele e
Margherita si avviano all’uscita del mio studio. Prima
Margherita mi da due
baci sulle guance.
“Sii forte
Betty. Armando è mio figlio. So che è stato
capace di tutto ma dopo averlo visto
a New York, distrutto, devastato mentre ti operavano, terrorizzato
dall’attesa
degli esami, non lo credo proprio capace di fare questo,
adesso” mi dice ed
esce.
Le parole di
Margherita mi lasciano l’amaro in bocca. Sono così
confusa. Ho così paura che lui
mi abbia tradita. Ma se mi guardo indietro e ripenso a tutti gli anni
felici
che abbiamo passato assieme, a quando sono nati i nostri figli, a
quando era
sdraiato con me su quel maledetto letto d’ospedale, se penso
a tutte le volte
che per qualsiasi motivo mi ha fatto scenate di gelosia, se lo immagino
mentre
gioca con i nostri figli, se penso a quando è nata Aurora,
se penso al suo
volto quando qui in questa stanza mi ha detto che aveva paura di avermi
persa,
se penso alla nostra notte sulla spiaggia di Cartagena, non riesco a
credere
che mi abbia tradita. Non ci riesco proprio. Quello è
l’uomo che ho accanto!
Non quello che la mia irrazionale paura di perderlo mi ha proiettato in
questi
giorni.
Sono io,
evidentemente che nonostante tutti i cambi di look di questo mondo e stupidaggini varie, non
sono ancora del
tutto convinta di meritarmi un uomo come lui.
Ripenso a
quando la sera prima dello scandalo eravamo assieme qui nel mio
ufficio. A
quando dopo aver fatto l’amore, mentre eravamo ancora
abbracciati mi ha detto
che nessuna donna era riuscita ad entrargli dentro nell’anima
come me, e che
per nessuna donna ha mai provato l’amore che nutre per me.
Ripenso a come è
riuscito alla fine a starmi sempre vicino. Anche se gli veniva
difficile. Sono
proprio stupida.
Quando sono
venuta a sapere del suo tradimento presunto, mi sono sentita di nuovo
me
quattordici anni fa. Questo mi ha mandato fuori di testa. Ma io sono
diversa
adesso, non sono più quella persona. E lui è mio
marito. L’uomo che è stato al
mio fianco per tutto questo tempo.
Stupida,
stupida Betty. Improvvisamente mi è tutto chiaro.
Io lo so che
lui mi ama. Ha avuto ragione a chiedermi di fidarmi del suo amore. Io
mi devo
fidare del suo amore per me. Mi sembra di rinsavire da un lungo tunnel
buio.
Adesso so cosa devo fare.
***
Sono
nel mio
ufficio alla New Tech. Manuel entra con il mio tablet.
“Finalmente
sono riuscito a risalire a chi sia entrato nel sistema del tuo tablet.
È stato
da qui Armando. Dall’ufficio. Ancora devo fare delle indagini
interne per
sapere chi era davanti al pc in quel momento, ma possiamo escludere che sia stato
qualcuno da casa tua.
Di certo, qualcuno ha saputo che avresti preso l’aereo, ha
visto la
prenotazione dell’albergo e anche il numero della suite che
ti hanno mandato
per mail.”
“Voglio la
testa di questa persona entro oggi!” grido.
Entro oggi,
tra poche ore dobbiamo incontrarci con gli esponenti del governo
americano, per
definire la vendita del software che abbiamo sviluppato con
l’investimento
personale mio, di Alberto, di Parker e dei ragazzi della New Tech. Ci
lavoravano da mesi, ma solo con il nostro supporto economico sono
riusciti a
realizzare un sofisticato sistema di difesa che migliora di moltissimo
la
precisione dei droni e che in futuro potrebbe essere utile per
prevenire
attacchi di varia natura. La presenza di Parker ha fatto si che il
nostro primo
interlocutore fosse la Difesa americana. Ora, è ovvio che
qualcuno ha saputo
anche questo e abbia voluto impedire in qualsiasi modo che si facesse
l’accordo.
Thomas
Marquez è un investigatore privato, sta già
indagando per noi. E a quanto pare,
Miranda Del Bosque, che accompagnava uno degli americani a Seattle, non
era una
invitata casuale.
Non posso
pensarci. Quella stupida oca potrebbe distruggere il mio matrimonio. La
mia
famiglia. La mia carriera. Sono stato così stupido, ma non
potevo di certo
prevedere che fosse lei a bussare alla mia porta, né che ci
fosse un fotografo
appostato da qualche parte pronto a immortalare l’attimo.
Betty … solo
pensare a lei mi apre uno squarcio nel petto, è convinta che
io l’abbia
tradita. In effetti il mio passato non è a mio favore. Ma da
quando l’ho
sposata, ho cambiato vita.
Il fatto che
lei non ci creda mi distrugge. Non parliamo seriamente da tre giorni,
dalla
sera in cui l’ho trovata in lacrime in camera nostra. Per
quanto mio dio, dovrò
pagare per gli errori del passato?
Affrontare
nostra figlia è stato terribile. Per fortuna lei
è riuscita a tranquillizzarla.
Sapere che mia figlia pensi che io possa aver tradito sua madre mi
distrugge.
Soprattutto perché non è vero. Appena trovo chi
ha architettato questo piano lo
uccido. Non basta la querela che ho già fatto partire contro
tutte le riviste
che hanno pubblicato quelle foto!
Betty,
comunque, si è chiusa in se stessa, non mi parla. Abbiamo
solo dei rapporti
civili davanti ai nostri figli. Non riesco proprio a credere come
faccia a non
credermi e a non fidarsi di me. Mi sta di nuovo distruggendo. Mi
amareggia
credere che lei stesse al passo ad aspettare un mio tradimento. Io non
la
tradirei mai. La amo più della mia vita. Nessuna
venticinquenne riuscirebbe a
togliermela dalla testa! Nemmeno per cinque minuti!
“… scusa
dicevi?” dico a Manuel che mi sta parlando.
“Niente,
niente… dicevo, immagino che Betty non stia ancora reagendo
bene” mi chiede.
“No. Lei è
convinta che io l’abbia tradita sul serio … o che
comunque la storia del
complotto non esclude che io l’abbia tradita” gli
dico.
“Mi dispiace
Armando” mi risponde “Sei davvero in un brutto
casino.”
Entrano Alberto e Parker Jackson Ross. Abbiamo una piccola riunione.
Gli americani sono già arrivati ieri sera e ci aspettano nel
ristorante del
loro albergo.
“Armando” mi
dice Parker J. Ross sorridendo “hai una moglie eccezionale.
Non molte avrebbero
reagito con la sua compostezza e la sua forza” mi dice.
“Eh?” gli
chiedo. Non capisco a cosa si riferisca.
“Non hai
ancora letto il giornale?” mi chiede Alberto.
“No, con
tutto quello che ho da fare, il giornale è proprio
l’ultimo dei miei pensieri”.
“Apri a pagina
cinque” mi dice Parker.
Prendo il
giornale che è sulla mia scrivania come ogni mattina. Apro a
pagina cinque e
vedo che al posto della solita pubblicità ci sono queste
parole:
Yes.
I believe You.
I believe in You.
I trust You.
I love You
From Betty Mendoza To My husband, my Love, my Life.
Si.
Ti credo. Credo in te. Mi fido di te. Ti
amo. Da Betty Mendoza a
mio marito, il mio Amore, la mia Vita.
Ripenso alle
mie parole. ’Devi fidarti di me. Se non riesci a farlo
significa che il nostro
matrimonio non ha motivo di continuare! Ci riesci?!’