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Autore: Kiryel    02/12/2008    1 recensioni
eccomi mi sono appena iscritta e vorrei postare la mia prima fiction... una storia romantica ma anche triste ... è una piccola storia d'amore tra Bill e una sua fans... uffi non voglio dirvi niente sarà una sorpresa, spero tanto che vi piaccia... siate magnanimi... e commentate mi raccomando! ihih
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno un ragazzo con un cappello e degli occhiali da sole passò d’avanti al bar e riconoscendo la ragazza dietro al bancone entrò guardandosi sempre intorno e si andò a sedere affianco al bancone. La ragazza, che non lo aveva riconosciuto, gli chiese: “Cosa le porto?”, lui capendo disse: “Vorrei la ragazza che ho conosciuto un mese fa!”, infatti era passato un mese, la ragazza non capendo lo guardò con occhi meravigliati. Bill capendo si levò gli occhiali e guardò la ragazza fisso negli occhi, Treti fu presa dalla paura e dalla felicità, come poteva dimenticare quegli occhi, li amava come amava il loro padrone. “Bill!” disse con un tono di voce felice ma nello stesso tempo impaurito, oltre ad amare aveva anche paura di quegli occhi, “Che c’è non sei felice di vedermi?” disse Bill mentre la guardava con un sguardo interrogativo. “Si, ma…!”, Bill la guardò sorpreso e disse: “Treti, perché te ne sei andata?” disse con un sguardo dolce e triste, lei non sapeva che rispondere, cercando lo sguardo di Maria le indicò che sarebbe andata un attimo via, cosi dicendo entro in una stanza. Bill preso alla sprovvista la seguì, non appena entrò nella stanza si chiuse la porta alle spalle e andò verso la ragazza che nel frattempo si era avvicinata alla finestra: “Treti cosa è successo, perché sei scappata?”, “Bill, non so come dirtelo… quando ti ho visto l’ultima volta in quella sala mentre una ragazza ti abbracciava ho capito… mi stavo illudendo… ti amavo e pensavo che tu ricambiassi e saremmo stati insieme… e invece ho capito … tu sei famoso, io invece sono una persona normale, sono una tua fans, una delle tante e perché dovresti scegliere proprio me…” mentre parlava le lacrime iniziarono a rigare il suo volto, Bill rimase sorpreso da quella reazione e preoccupato si avvicinò “… no ti prego Bill!” disse accasciandosi a terra in ginocchio. “Treti…” disse mentre cercava di alzare la ragazza “… tu non ti sei illusa, io ti amo…” disse stringendola tra le braccia “… perché? Perché sei diversa da tutte le altre, sei speciale, sei meravigliosa, sei perfetta, sei dolce e fin dalla prima volta mi hai incantato… Treti io ti amo, non posso vivere senza di te!” disse, dopo di che la baciò, un bacio appassionato, in cui tutti e due volevano mostrare il loro amore verso l’altro. “Mi prometti una cosa?” disse Bill asciugando le lacrime che scendevano dal viso di Treti, “Cosa?” disse lei guardandolo sorpresa “ non piangere più! Non nascondere il tuo sorriso… non so come sarebbe la mia vita senza di esso! Promesso?” Treti rispose dandogli un altro piccolo bacio. Bill felice di quella risposta disse: “Dai vieni con me!” prendendola per il polso la tirò verso la porta “No Bill aspetta…” disse la ragazza mentre, sentendo un dolore forte alla caviglia, cadde addosso a Bill, il quale si ritrovò a terra preoccupato. “ Cosa è successo?”chiese vedendo che la ragazza si massaggiava la caviglia, “La sera che sono venuta da te ho preso una storta, l’ho curata ma non sono un dottore e mi fa ancora male…” disse. Bill preoccupato rispose: “Tu vieni con me… e dopo dovrai raccontarmi molte cose!” avvicinandosi a lei per prenderla in braccio… “No Bill aspetta un attimo, che fai?” disse cercando di trascinarsi indietro per non farsi prendere. Bill rispose: “Ti porto in ospedale, tu non puoi camminare in questo stato” “ Va bene, ma prima devo parlare con Maria, e poi non serve che mi prendi in braccio!” disse mentre un colorito roseo si prolungava sul suo viso. “Ok!” disse allontanandosi. “ Hei Bill ho detto non in braccio, ma non ho detto non ho bisogno di aiuto!” disse mentre Bill divertito tornava verso di lei e l’aiutava ad alzarsi. Una volta usciti dalla porta Treti, sempre grazie all’aiuto di Bill, si avvicinò alla signora e disse: “Maria ti ringrazio di tutto, ora devo andare, mi dispiace lasciarti cosi…” la signora vedendo i due ragazzi e capendo ciò che era successo disse: “ Non devi preoccuparti, anzi sono contenta che tu abbia trovato il tuo amore” a quelle parole i due ragazzi diventarono rossi e salutando ancora la signora uscirono dal locale. “Senti ora si fa come dico io, dato che senza di me non puoi camminare…” cosi dicendo la prese in braccio e chiamò un taxi, Treti ormai rossa si abbandonò a quel dolce tepore e si lasciò trasportare nella macchina, la quale partì dopo che Bill ebbe dato indicazioni all’autista. In meno di mezz’ora furono in ospedale e Bill prendendola in braccio la portò dentro sotto gli occhi di tutti , per fortuna che nessuno lo aveva riconosciuto, poi arrivò un dottore: “Cosa è successo?” e Bill rispose: “Non so, è caduta e si è fatta male alla caviglia.” “Va bene entrate qui!” disse indicando una stanza, Bill percepì la paura di Treti e per calmarla, mentre il dottore mostrava loro la strada, le diede un bacio sulla fronte e disse: “Ci sono io qui! Non avere paura!. Passarono delle ore in cui il dottore non fece che guardare e riguardare la caviglia di Treti, quando poi si alzò verso di Bill disse: “Niente di grave solo una piccola slogatura, dovrà tenere per qualche settimana la fasciatura, ma niente di preoccupante!”. Bill risollevato mostrò uno dei suoi sorrisi più belli e disse: “Me no male!” mentre dava ancora la mano a Treti. “Ma quindi ora potrà tornare a casa?” alla parola casa lo sguardo di Treti si fece d’un tratto triste e cupo, mancava tanto da casa, chi lo sa come stavano, forse stavano meglio senza di lei, Bill vide la reazione di Treti ma continuò ad ascoltare il medico per non farsi vedere. “Certo ma ogni settimana dovrà tornare per un controllo!” disse prendeva un foglio per prenotare la prossima visita, “Va bene, la ringrazio dottore!”disse Bill mentre aiutava Treti ad alzarsi e lasciavano l’ospedale. Bill chiamò un taxi, non appena furono saliti Bill la guardo con un sguardo interrogativo, ma la ragazza non dava segni di vita allora decise di parlare per primo: “Hei ti andrebbe di venire nell’hotel in cui alloggiamo io e gli altri?” disse, Treti rispose con un cenno della testa.

grazie a tutti per i calorosi commenti... spero che questo nuovo capitolo vi piaccia... commentate al più presto mi raccomando ihihih

   
 
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