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Autore: ShannaInLuv    10/02/2015    3 recensioni
Voldemort ha vinto. Non ha ucciso Harry Potter. Solo lui sa perchè.
Sono passati più di diciannove anni e Voldemort ha indetto gli Hunger Games, i giochi della fame.
Ha diviso la popolazione magica in dodici distretti e chiamato il suo villaggio Capitol City.
Riduce il Mondo Magico in miseria fa uccidere giovani donne e uomini dai 11 ai 17 anni, in un violentissimo scontro di ventiquattro tributi, il cui incantesimo sarà unicamente il Cruciatus, maledizione a cui si muore lentamente, ed il resto tutti attacchi fisici. Lasciando solo uno alla fine
Sempre più spesso mi chiedo se valga la pena di combattere, forse un giorno lo scoprirò.
(Dal testo)
"Potter, io non volevo diventare questo" articolò.
"Davvero Draco? Perchè a me sembrava il contrario,quella sera sul treno per Hogwarts. Eravamo al sesto anno e tu mi hai rotto il naso,ricordi?"
"Ero un ragazzo!" esclamò malfoy quasi indignato che Harry avesse riportato a galla tali cose. "E anche Scorpius lo è. Non voglio che muoia"
James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!
Spero vi incuriosisca, un bacio, Enjoy!
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Astoria, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!
 
A Harry Potter fanfiction...
Questa storia è a puro scopo di divertimento.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling
e l'idea di Hunger Games a Suzanne Collins
 
 
Hunger Games, dead or alive?
Capitolo tre: Start to begin
 
 
Arena,Foresta Proibita. 23 Dicembre 2022. Inizio giochi.

 
Cinque....Quattro....Tre....Due...Uno...!
 
"Che inizino i ventiquattresimi Hunger Games e che possa la fortuna essere sempre a vostro favore!" Strillò Bellatrix prima che il cannone esplose annunciando il vero inizio.
 
Rose, bacchetta in mano, piegò le ginocchia e si diede lo slancio, correndo a perdifiato accaparrandosi lo zainetto col suo numero pescato dall'anfora, prima di andare via.
Mentre correva, pensò ad Albus e ai suoi genitori che la stavano guardando. Forse potevano davvero vincere lei o James. Davvero.
Devo vendicare Louis e Roxanne.... devo farmi valere! Sono Rose Minerva Weasley!
Sempre più spesso mi chiedo se valga la pena di combattere, forse un giorno lo scoprirò.
***
Era abbastanza abituata ad una corsa sfrenata, gli allenamenti di James, capo della squadra di Quidditch di Grifondoro erano veramente duri. Anche se pioveva, dovevano allenarsi e, dato che Rose era la Cercatrice migliore dell'ultimo secolo, aveva delle priorità e il grande Capitano James Potter si aspettava molto da lei.
Correre a massima velocità però, con numerosi cannoni in sottofondo e sudando perchè poteva essere il suo ultimo istante,non poteva di certo essere paragonato ad un allenamento made in James .
Notò che il terreno era fangoso: come se qualcuno lo avesse bagnato per forza, ovvio, dovevano scivolare, rompersi le gambe... tutto pensato a rendere la Battaglia più terribile.
Arrivata all'edificio con il serpente, le si sferzò la caviglia,quasi storcendosela e rotolò per terra, sbattendo la schiena contro il muro in cemento.
Mugulò di dolore e si tirò su, una serie di cannoni in sottofondo indicavano che i Tributi stavano morendo, uno ad uno.
Vide la strage davanti a sè e rimase come paralizzata.
Vedere morire gente non era poi così bello.
Le si mozzò il respiro, i nervi le si gelarono, il corpo non rispondeva ai comandi della mente.
Cosa stai facendo,stupida? Muoviti!
Se lo ripeteva, ma non riusciva a eseguire quel suo ordine.
Doveva solo prendere lo zainetto numero dodici, un'arma qualsiasi e raggiungere James per poi scappare...
Jamie... dov'è?
Si guardò intorno.
Vide la ragazza del distretto due,capelli lunghi castani ritti in uno chignon,muovimenti gelidi, doveva essere una certa Pitcarn, abbattere con una spadina da fioretto un ragazzo scuro.
Jennifer Zabini, vicina a quella ragazza del due,  incoccò la freccia dall'arco.
Quando l'aveva raccolto? Solo i Favoriti hanno le armi prima di iniziare!
La Zabini incoccò un'altra freccia, che si conficcò a qualche metro più in là contro Malcom Smith.
Un'altro,forse il quarto, cannone. O il quinto, addirittura.
Poi vide Malfoy, scrollarsi di dosso Edward Flitt... sì, quello doveva essere proprio lui. Ma erano alleati e allora perchè...
Oh.
Malfoy lo aveva appena quasi diviso in due con il Tomahawk, fece un gesto alla sua compagna di distretto e agli altri due, Zabini e Nott, per poi correre verso di lei.
Stanno venendo qua,merda!
Finalmente riuscì ad alzarsi, anche se sentiva le gambe molli, si caricò in spalla lo zaino e, dalla pressione che i Favoriti stavano andando da lei per ucciderla, afferrò un pugnale che sembrava antico, con una S stampata sopra, se lo infilò nella cintura e corse via.
Aggirò l'edificio,tappandosi le orecchie per non scoppiare a piangere... tutte quelle morti...
Sì, lo sapeva che l'inizio era sempre un bagno di sangue, solitamente i più spietati usufruivano di quella situazione per uccidere gli altri.
Quante persone morte senza neanche combattere...
E James, James dov'era? Si era già nascosto? Era morto?
Ebbe un tuffo al cuore: no, non poteva essere morto. James era più atletico e più forte di lei fisicamente, inoltre aveva fatto un sacco di risse alla babbana a Hogwarts, possibile che fosse già morto?
In tal caso: lei era sola.
Chiunque non ci avrebbe messo che un attimo a farla fuori, sola, spaesata e senza bacchetta... cosa poteva fare?
Era intelligente e brava a le Arti Oscure ma non si tratta di usare una bacchetta, bensì di un pugnale appuntito e tetro che stava infilato nella sua cintura.
E non si trattava di disarmare, bensì di uccidere. Era una cosa totalmente diversa, altrochè.
 
Sentì una risata cristallina provenire da dietro l'edificio, forse era Jennifer o l'altra, Pitcarn Qualcosa. Tantostà che si impose di muoversi, tuttavia correndo avrebbe attirato la sua intenzione, avrebbe fatto rumore.
Decise quindi di arrampicarsi sull'enorme albero dietro la statua del serpende e dell'edificio, seppur con fatica e grande rossore alle mani, strinse i denti e salì.
S'accovacciò, sperando che nessuno la notasse, almeno per quel giorno.
Non voleva neanche guardare cosa c'era nel suo zaino, voleva solo starsene in silenzio, a guardare dall'alto minuscole figure cadere e correre, sentire cannoni su cannoni e risatine qua e là.
Chiuse gli occhi e inspirò: c'era già l'odore della morte nell'aria.
E' appena iniziato e io sono già stanca. Vorrei che finissero in fretta,molta fretta.
***

 
Dominique Weasley non era affatto la preziosa Veela francese, con la puzza sotto il naso e snob che tutti pensavano. Non era neanche il genere di ragazza perfetta come la voleva sua madre Fleur. Nè tantomeno dolcissima come Victoire o come lo era Louis....
Era solo Dominique.
Era solo una qualunque ragazza di Corvonero che frequentava Hogwarts. Bella,dal punto di vista esterno, anche se bizzarra. I liscissimi capelli biondi -quasi argentati- erano tagliuttazi in maniera irregolare a caschetto altezza spalla. Portava delle meches babbane rosa e verdi e aveva perfino un piercing al naso. Il suo portafortuna,tra l'altro.
Aveva sempre vestiti scuri e che poco lasciavano all'immaginazione, anche se non mancavano le innumerevoli catenine dark.
Tuttavia, essendo per un quarto Veela, era considerata tra le ragazze più belle della scuola di Magia e Stregoneria -anche se molti,come i serpeverde, non l'avrebbero mai ammesso,perchè era pur sempre una Weasley-.
Però non sapeva combattere. Era solo pura intelligenza,la sua. D'altronde era una Corvonero.
Così, non appena la battaglia iniziò, si precipitò a raccogliere uno zainetto qualsiasi e un'arma qualsiasi, che si rivelò poi un coltello da cucina. Superò sua cugina Rose, che sembrò non vederla affatto, era spaesata come lei, tuttavia non poteva concedersi il lusso di tranquillizzarla.
Perchè non sono andata a Beauxbatons come Vic? Ah già, perchè Voldy ha preteso due su tre a Hogwarts.
Beata Victoire.
La sua intenzione era quella di correre verso la foresta, però venne placcata e sbattuta a terra da un tributo.
Lo guardò e lo riconobbe immediatamente, Edward Flitt ghignò, mostrando i suoi orribili denti.
Dominique arretrò non staccando gli occhi dalla figura del Serpeverde.
"Hai paura,piccola?" la schernì.
Dominique ringhiò in risposta. "Muori!"
Flitt lasciò andare una risata roca e perversa. "Magari prima..."
"Flitt, finiscila! Andiamocene!" sentì urlare da Malfoy.
Flitt lo guardò in cagnesco e digrignò i denti. "Scordatelo,Scorpius. Non comandi tu, 'fanculo l'alleanza!"
Dominique potè chiaramente vedere lo stupore nel viso di Scorpius, che battè le ciglia. "Flitt..."
"Ti ucciderò,Malfoy-perfettino" sibilò, poi si voltò verso Dominique con un'aria da far gelare i muscoli. Allungò la bacchetta."Prima però..."
Stava per cruciarla,Dominique chiuse gli occhi. Però il colpo non arrivava.
Malfoy andò addosso a Flitt e lo uccise, senza un o un ma. Le scoccò un'occhiata gelida per poi tornarsene dal resto dei gruppi favoriti.
Dominique restò a bocca spalancata.
Malfoy mi ha salvata.
Cercò di alzarsi in piedi, e cercando anche di non guardare il cadavere di Edward Flitt da cui fuoriuscivano i quattro litri di sangue che un essere umano possiede.
"Dominique!" urlò qualcuno dietro di lei.
Si voltò e vide James atterrare con un pugno qualcuno.Le disse qualcosa che non capì ma lei gli sorrise, anche se era già troppo tardi.
Non vide la freccia che le trapassò il cervello.
 
 
 
James restò inorridito.
Dominique era appena...morta.
Vide una ragazza incoccare una freccia, la chiamò, cercando di avvertirla... era stato inutile.
La freccia le infilzò una tempia,trapassandole il cranio. Gli occhi azzurri di Dominique erano ancora serrati quando cadde a terra e il cannone suonò di rimando.
Se non fosse stato lui, si sarebbe messo a piangere.
Ma lui era James e non piangeva mai.
Che razza d'idiota! ti sei fissato di salvare la tua famiglia e ora? Dominique è morta e Rose... oh, dov'è Rosie?
Da quanto tempo era iniziata la battaglia, un'ora? Venti minuti?
Già aveva visto morire Tim Thomas, uno dei suoi più cari amici, sotto i colpi di Steven Nott. Quel bastardo lo aveva tagliuzzato quasi a fettine con le due spadine che usava come armi.
Anche Claire Finnigan era morta... per mano di Priscilla Goyle. E Chris Redd, un Tassorosso che conosceva sin dal primo, era morto per mano di Flitt.
Serrò i denti.
Bastardi Favoriti!
Andò verso la cugina morta e le chiuse le palpebre, prese i suoi braccialetti portafortuna, sicuro che zio Bill e zia Fleur sarebbero contenti di riaverli nel caso...beh se fosse stato lui il vincitore.
Afferrò anche il suo zaino,seppur con orrore,perchè era come rubare. Ma Dominique era morta ed a un morto certe cose non servivano più, si augurò soltanto che fosse in un posto migliore.
"Potter." Quel tono, quel modo di pronunciare le parole.
Si voltò e vide il ghignò di Seth Gold. Erano uno studente del quarto che non faceva altro che beffeggiarsi della sua famiglia, seppure lui fosse un nato babbano e fosse quindi, a sua volta, preso di mira nientemeno che Malfoy&co.
"Gold." rispose con un ghino "Vuoi uccidermi?"
"E' per questo che esiste questo gioco,sai? Devo ucciderti, per forza, vincerò io" biascicò.
James incurvò un sopracciglio. Che tizio rompipalle, proprio come una zanzara. Che seccatura.
"A me invece non piace uccidere la gente," mormorò il Potter " ma se serve a salvarmi il culo, beh lo faccio. Sai, anche i Grifondoro sopravvivono"
"Pensavo foste leali" sputò Gold.
"Già, lo siamo. Infatti voglio salvare mia cugina,hai presente?"
La cosa che disse dopo James fece scomparire il ghigno di Seth Gold. "E io credevo fossi più intelligente"
"perchè?" corrugò la fronte.
James scattò verso di lui, infilzandolo con una spada. "Questo, caro Corvonero". Seth s'accasciò col mento sulla sua spalla, sputò sangue e gorgogliò qualcosa.
James se lo scrollò di dosso come se fosse una mosca, si guardò intorno dando una rapida occhiata.
C'erano moltissimi morti e i Favoriti stavano per prendere altre armi e altri zaini....
Non vide Rose.
Devo scappare!
Più cautamente possibile, scappò verso la Foresta, imboccando la stradina a sinistra.

***
 
"Sei stata stupida, perchè ucciderla?"
Rose spalancò le palpebre, spaventata, immediatamente la consapevolezza che non stava al settimo piano, dietro il quadro della Signora Grassa, le mise le vertigini.
Guardò sotto di sè, intravedendo una chioma bionda passare.
Era lui che aveva parlato. Scorpius Malfoy.
Ed era insieme ai Favoriti... un momento, non dovevano essere sei? Erano solo in quattro...
Rose riconobbe Malfoy,ovviamente, assieme a Zabini e a Nott e all'altra ragazza dell'uno.
Jennifer Zabini sbuffò. "Capirai, tanto doveva morire..."
"Ma perchè?" grugnì ancora Malfoy, suscitando nient'altro che un'altro sbuffo.
"Basta Scorp," intervenne un tipetto basso, castano chiaro che Rose conosceva come Steven Nott. Nientemeno che un'altro Serpeverde figlio di Mangiamorte.
"Era solo una Weasley, abbiamo altro a cui pensare. A meno che ti interessasse..." lo frecciò, altamente indignato.
Scorpius sbuffò.
Weasley... oh,Dominique!
Soffocò un gemito contro la mano ancora rossa e tagliuzzata dalla corteccia. Sua cugina era morta e James?
Il pazzo istinto ereditato da Ron Weasley le suggeriva di scendere dall'albero e chiederlo a Malfoy e combricola stesso,ma...
...morirei prima di dire A. O anche dopo.
"In ogni caso,Scorpius" intervenne la ragazza castana, Rose vide che si stava sistemando tre fioretti nella cintura "dobbiamo eliminare Potter e Weasley, non voglio grattacapi"
"Giusto" intervenne Zabini. "Potremo anche fingerci loro alleati e...."
"Naah, non sono così fessi" brontolò Steven Nott portando le braccia dietro il capo. "E ora troviamo un posto per mangiare, ho già fame"
"Animale" sibilò disgustata la Zabini. "Andiamo Ludmilla" e diede una pacca alla castana.
Rose li vide allontanarsi dal suo albero, il cuore le iniziava a battere fortissimo.
Jamie,sei ancora vivo?
Doveva trovarlo, allora. Doveva aspettare che i favoriti si allontanassero dall'area principale e raccimolare il più possibile, dopodichè doveva trovare acqua- perchè altrimenti sarebbe morta disidratata- e poi poteva cercare James.
Resisterà?
Chiuse gli occhi.
Ti prego,Jamie,ti prego... non darmi per morta, cercami anche tu...

***
 
Harry Potter varcò la soglia di Hogwarts seppur con una certa dignità. Era comunque il bambino- ormai uomo- che era sopravvissuto a Voldemort -e no, non la smetteva di chiamarlo a quel modo.
Non si sarebbe mai piegato ai suoi piedi, chiamandolo Mio Signore o anche semplicemente tu-sai-chi, era terribilmente fastidioso. Sin da quando aveva undici anni.
Durante l'Edizione degli Hunger Games -o Battle Royale, come lo chiamava ogni tanto Voldemort- gli studenti erano costretti a vivere, nella battaglia insieme agli altri e a guardare perciò, ogni momento possibile.
Varcò la Sala Grande e non molti gli diedero particolarmente attenzione, se non gli sguardi inquisitori di Lily,Hugo e Al.
Li guardò uno ad uno.
In quel momento, sul grande schermo era inquadrata la morte di Malcom Smith.
Dannati sudici sadici
Quando fu davanti all'uomo che gli aveva procurato quella cicatrice, si schiarì la voce.
Bellatrix Lestrange si voltò e iniziò a ridacchiare come una matta tantochè, Tom Riddle alias Voldemort, si voltò e sorrise, facendo scomparire definitivamente il suo viscido e orrido naso.
"Harry caro, sei venuto a vedere la morte di tuo figlio?" ghignò.
Harry deglutì a vuoto. L'orrida senzazione che Rosie o Jamie fossero morti si facevano spazio in lui, tuttavia sentiva anche che non era così. Jamie era un tipo tosto e Rose era un mix esplosivo di Weasley-Granger e insegnamenti Potter.
"Non sono affatto morti" ribattè cercando di assumere un'aria dura.
Non aveva paura per sè stesso, perchè stava di fonte al Signore Oscuro,no. C'era stato innumerevoli volte e questa volta non era diverso.
Aveva paura per la sua famiglia.
Voldemort ghignò. "Hai ragione, sono ancora vivi..." mosse la bacchetta e mostrò Rosie che si arrampicava su un albero.
"A quanto pare non è poi così Grifondoro. Ha paura e scappa" ridacchiò viscido. Mosse la bacchetta e mostrò James, mentre infilzava un'altro ragazzo.
"Lui invece ritengo sarebbe stato un'ottimo Serpeverde..." Harry giurò di vedere scoccare un'occhiata ad Albus. "Chissà se il tuo serpentello laggiù sarebbe durato più di cinque minuti".
La sua battuta fece scatenare numerose risa e fece sprofondare Albus nel suo mantello.
Harry non poteva tollerare altro: "Basta Tom, non azzaddarti a toccare un'altro della mia famiglia... mio figlio Albus avrebbe vinto, così come vincerà James" ruggì.
"Vincerà..." ripetè Voldemort,poi rise e la schiera di mangiamorte con lui, poi li fermò. "Harry Potter," scandì "come ti permetti di chiamarmi a quel modo?" urlò.
"Ti pesa,Tom?" rinfacciò Harry.
Voldemort emise un ringhio sommesso. "Cosa sei venuto a fare qui,Harry"
"Un patto" sillabò.
Bellatrix inarcò un sopracciglio. "Un patto? Ma per favore! Harry Potter che..-"
"Bella,silenzio" ordinò Voldemort. Si chinò appena sulla sua comoda sedia e guardò interessato Harry. "Che patto,Potter?"
"Un Voto Infrangibile" pronunciò quelle parole con estrema lentezza. Conscio che Hermione e Ginny lo avrebbero probabilmente ucciso.
Tom Riddle ridacchiò. "Su?"
Harry deglutì,di nuovo. "Se vince uno dei Weasley o Potter..." chiuse gli occhi" anche se ne rimangono due e vincono. Tu dovrai morire e smetterla con queste cose assurde..."
Le risate di scherno risuonarono per la Sala Grande.
"E se perdono?"
Harry allargò le braccia,afflitto. "Allora avrai me, morto o come schiavo.... qualsivoglia cosa. E ogni altro membro della mia famiglia..."
Harry chiuse le palpebre. Sentiva il peso delle sue parole,così egoiste.
Ho tanto criticato Silente ma alla fine anche io faccio del male per cercare il bene.
Voldemort rise e rise.
"Va bene" biascicò, mosse la bacchetta e ci fu l'immagine di Rose che stava sopra un'albero mentre i tributi passavano sotto. "Anche se non credo che funzionerà" disse passandosi la lingua sulle labbra, assaggiando già il premio.
 
Harry uscì dalla Sala Grande con il braccio che gli formicolava. Aveva appena fatto un Voto Infrangibile... ne era conscio...
Se James,Dominique e Rose muoiono, moriremo tutti o diventeremo Mangiamorte...
"Potter" si sentì chiamare.
Harry si voltò e vide Draco malfoy eretto rigidamente, la mano salda nella sua bacchetta e la faccia pallida e smunta. Accanto a lui c'era Lady Astoria Greengrass, sua moglie. Aveva i capelli neri sciolti ed era avvola in un vestito blu notte, sembrava un po' smunta anche lei.
"Malfoy" non riuscì a trattenersi dal ringhiare.
Si guardarono per lunghi istanti, occhi grigi contro verdi. Negli anni trascorsi a scuola se n'erano lanciate di occhiate pesanti, ma questa era forse la più pesante di tutte.
"Non voglio che mio figlio muoia" riuscì ad articolare infine il biondo, lentamente e rocamente.
Harry gli rivolse una risata di scherno. "Beh,neanche io se per questo. Ti pare, Draco?" lo prese in giro.
Harry vide la vena di Malfoy gonfiarsi sul collo, le mani si strinsero intorno alla bacchetta, giurò che gli stava per scagliare una fattura quando Lady Astoria si fece avanti, mettendo una mano intorno a quella del marito. "Vorremmo parlarti,Harry Potter"
Il modo in cui la Greengrass pronunciò il suo nome non era nè di scherno nè di odio, anche se non si poteva definire neanche rispetto. Astoria sembrava comunque la Serpeverde più gentile che abbia mai incontrato.
Tuttavia non si astenne dal inarcare un sopracciglio. "Io? Cosa potrei offrire a due Serpeverde elogiati?"
Draco malfoy serrò la mascella, sapeva che Harry con quel elogiati aveva definito Mangiamorte. Si posizionò di fronte alla moglie.
"Potter, io non volevo diventare questo" articolò.
"Davvero Draco? Perchè a me sembrava il contrario,quella sera sul treno per Hogwarts. Eravamo al sesto anno e tu mi hai rotto il naso,ricordi?"
"Ero un ragazzo!" esclamò malfoy quasi indignato che Harry avesse riportato a galla tali cose. "E anche Scorpius lo è. Non voglio che muoia"
"E cosa vuoi che faccia? Non sono io il leccaculo di Voldy" sputò amaro.
"Scusaci..." intervenne Astoria Greengrass con una voce tale che sarebbe scoppiata a piangere. "Ti capisco io..." scosse la testa. "Vorremo proporti una cosa"
"Un patto?" grugnì Harry. "Un'altro?"
Draco Malfoy, anche se molto rigidamente, tese la mano. "Un Voto Infrangibile,Potter. Così starai certo che lo rispetteremo"
Un secondo Voto Infrangibile?
"Riguardo a cosa?" si premurò di chiedere Harry.
"Ecco..." intervenne Astoria "potremmo liberarci del Signore Oscuro una volta per tutte. Noi siamo contro anche se i nostri genitori no ma..."
"Tutto quello che vogliamo è vivere sereni con nostro figlio" la interruppe Malfoy. "Tutto qui" aggiunse.
"Un piano?" mormorò Harry. Guardò gli occhi blu di Astoria presi dall'ansia e quelli glaciali di Malfoy che sicuramente nascondevano anch'essi angoscia. "Non fatemi pentire. Di cosa si tratta?"
Malfoy si guardò intorno. "Non qui. Domani da Madama Rosmerta. Alle dieci" gli raccomandò.
Harry annuì e si voltò.
Forse Malfoy è davvero cambiato per suo figlio o forse mi vuole tendere una trappola... in ogni caso spero che Rose e James e Dominique resistano fino a domani.

AngolinoAutrice(?)
E' sacco di tempo, lo so. Ma mi demoralizzo perchè non so se la storia vi piace o no.
In ogni caso ringrazio chi la legge e RECENSISCE.
Spero che sia di vostro divertimento.
Un bacione, Shanna.
   
 
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