Fandom: Skyfall,
Sherlock (BBC)
Genere: romantico,
cross-over
Tipo: flash-fic
Parole: 400
Raccolta: Di missioni, tecnologia e quotidianità
Personaggi: James Bond, Q, John Watson,
Sherlock Holmes, Gregory Lestrade, Mycroft Holmes
Coppia: slash
Rating: PG, verde, K
Avvertimenti: movieverse
PoV: terza
persona
Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Ian Fleming per
James Bond, di Sir Arthur Conan Doyle per Sherlock Holmes, di Steven Moffat e
Mark Gatiss per Sherlock (BBC). I personaggi e
gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.
Contest: Drabble Weekend indetto dal gruppo “We are out for prompt” su
FaceBook dal 13 al 14 febbraio 2015.
Prompt: Sherlock/Skyfall (crossover) - Johnlock, Mystrade, 00Q - James
odia la famiglia di Q, ma se proprio deve scegliere qualcuno con cui gli piace
fare due chiacchiere, quelli sono John e Greg. Almeno possono parlare di
pistole.
Gentilmente proposto
da Elisa Story Zabini
Pranzo a casa Holmes
di
Bombay
I
tre fratelli Holmes presi singolarmente ed in piccole
dosi erano quanto meno sopportabili, messi nella stessa stanza, intorno ad un
tavolo, con i rispettivi compagni a pranzo, era pressoché insopportabile.
Bond
avrebbe preferito di gran lunga essere dall’altra
parte del globo con dei terroristi incazzati neri alle calcagna, che gli sparavano addosso qualunque ritrovato bellico di ultima
generazione, piuttosto di trovarsi domenica a pranzo in casa Holmes.
Dagli
sguardi avviliti di John e Greg era abbastanza chiaro che i due stessero
formulando pensieri più o meno simili ai suoi,
terroristi a parte.
Purtroppo
però l’agente doppio zero non riusciva a dire di no al più piccolo della
famiglia Holmes, nonché quartermaster
della sezione Q dell’MI6.
Quel
ragazzo, magro, alto ed occhialuto aveva davvero troppo
potere su di lui, più di M suo diretto superiore e guarda un po’ più di Mycroft
che stava sopra la linea gerarchica.
I
tre fratelli stavano battibeccando tra loro, su non so quale questione,
ma James non li ascoltava più di tanto era bravo a scollegare il
cervello quando era necessario e in quel momento lo era, giusto per la sua
sanità mentale.
“Che
tipo di pistola utilizzate voi doppio zero” domandò Greg riportandolo alla
realtà.
“Gli
agenti doppio zero non lo so, io una Walther PPKS nove
millimetri corto, uno strumento qualunque per uccidere più un importa
personale.”
“Che
significa?” s’intromise John interessato dall’argomento
“Significa
che nell’impugnatura ci sono dei sensori micro termici codificati sulla sua
mano, può usarla solo James.”
“Un
regalo carino” commentò Greg spostando lo sguardo dal ragazzo all’agente.
“Non
è un regalo, è dotazione standard.”
John
sorrise dandogli una pacca sulla spalla “Sarai anche bravo nel tuo lavoro
James, ma nelle piccole cose ti perdi un bicchiere d’acqua.”
“Anche
gli altri agenti hanno le armi personalizzate?” indagò Greg e il suo sorriso
era esattamente come quello del dottore.
Quindi
tre paia d’occhi si puntarono sul ragazzo che nascose il suo imbarazzo dietro
il bicchiere di vino “Beh… no” ammise in un soffio.
James
scoppiò a ridere forte interrompendo Sherlock e Mycroft nella loro
disquisizione, il maggiore dei fratelli squadrò i tre uomini.
“A
quanto pare, agente, dopotutto si sta divertendo” sottolineò
acido.
Divertendo
era una parola grossa, ma quanto meno aveva trovato un
argomento in comune con gli altri due ed infatti la discussione proseguì tanto
che i tre si estraniarono completamente dalla conversazione con i tre fratelli
Holmes.