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Autore: electricshock    16/02/2015    3 recensioni
01.| What am I to you? – Lo sguardo di Hansol cadde ancora una volta sul piccolo anello che portava al dito. Se quel finissimo pezzo di argento significasse qualcosa o meno, doveva ancora saperlo.
02.| My personal sunshine – Byungjoo odiava alzarsi la mattina, era la cosa più difficile che qualcuno potesse chiedergli di fare.
03.| Tell me what is love – Quando Hansol capì di aver perso l’amicizia del suo dongsaeng preferito pensò che in nessun modo sarebbe potuto tornare indietro.
[Raccolta random di oneshot e flashfic sul pairing formato da Hansol e Byungjoo (perché non so scrivere altro)]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Byungjoo (B-Joo), Kim Hansol (Hansol)
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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– My personal sunshine –

#nineteen


personaggi/pairing: hansol, b-joo; byungjoo/hansol (bromance)
rating: verde
genere: sentimentale, fluff
parole: >500
note: (finalmente aggiorno!)
questa antichissima –e forse scritta male– flashfic è ambientata prima del debutto dei topp dogg, quando tutti erano riuniti in un singolo dormitorio. l'ispirazione arriva da un video in cui byungjoo rivela di essere il più pigrone del gruppo quando si tratta di alzarsi... mi sento meno sola ^^



Byungjoo odiava alzarsi la mattina, era la cosa più difficile che qualcuno potesse chiedergli di fare. Nonostante fosse ormai passato parecchio tempo, non si era ancora abituato alla vita da idol e a dormire così poco; dopo essere andato finalmente a letto gli era quasi impossibile immaginare una vita al di fuori delle coperte.

Il suo sguardo si posò sulla sveglia, sui i numeri azzurri che lampeggiavano nell’oscurità della stanza, e il ragazzo si girò nell’altro lato per ignorare il suono acuto e fastidioso dell'allarme. Nella fretta del movimento, però, si scontrò con qualcosa, finendo addosso ad un corpo caldo, e solo allora ricordò che c’era un’altra persona nel suo letto.

Hansol gemette e si rannicchiò su se stesso, portando una mano sulla zona lesa al lato della sua testa. Dispiaciuto, Byungjoo gli circondò un braccio alla vita e lo tirò più vicino, in modo che la schiena di Hansol fosse completamente appoggiata al suo petto.

«Scusami.» mormorò, immergendo il naso tra i suoi capelli soffici e profumati.

Il più grande sembrò avergli perdonato quella collisione un po’ troppo violenta, perché si girò verso di lui e si sistemò fra le sue braccia, nascondendo la testa nella maglia del pigiama del ragazzo. Nel frattempo l’allarme era stato disattivato e si poteva sentire il fruscio dei vestiti di chi era già riuscito ad alzarsi.

Hansol si strinse maggiormente contro Byungjoo e infilò una gamba fra le sue, sperando di poter stare in quella posizione piacevole per altri cinque minuti.

La mattina era il momento in cui entrambi potevano apprezzare di più le cose: da rilassati erano in grado di accorgersi di ciò che la sera, da stanchi e affaticati, non potevano notare. Come ad esempio il profumo; Hansol amava l’odore naturale di Byungjoo, ne era letteralmente dipendente, e da quando i due avevano iniziato a dormire insieme, era contento di poterlo sentire al risveglio, sui suoi vestiti, sul cuscino, tra le coperte...

La prima volta non era stato semplice convincere il più giovane a lasciarlo entrare nel suo letto, ma dopo qualche minuto di continui cambi di posizioni erano riusciti a trovarne una abbastanza comoda per entrambi, che gli consentisse di dormire vicini e senza difficoltà in quel piccolo letto. Hansol gli aveva promesso che doveva trattarsi solo di una notte, solo per far passare il ricordo di un brutto sogno che aveva fatto, ma quando i giorni passarono nessuno dei due ricordò all’altro quella promessa.

Byungjoo negli ultimi giorni aveva scoperto di riuscire a dormire meglio con il calore di Hansol vicino al suo corpo. Gli piaceva potersi addormentare assieme a lui, avvolgergli le braccia attorno alla vita, sentire le sue mani appoggiarsi alle proprie e lasciare che le loro dita si intrecciassero di riflesso. Era diventata una piacevole abitudine trovarlo ancora lì la mattina e ascoltare il suo respiro leggero mentre dormiva o restare a guardare il suo sorriso finché i loro hyung, solitamente su ordine del leader, non li richiamavano per il ritardo.

Omettendo i frequenti scontri al mattino –avevano ancora molto tempo per imparare a condividere lo spazio ristretto–, quello era un modo piacevole per svegliarsi, l’unico che Byungjoo avrebbe accettato. Non avrebbe più avuto quell’aura negativa che fluttuava sulla testa come una nuvola se a destarlo dal sonno era la presenza del suo hyung; compagnia che recentemente aveva scoperto di apprezzare un po' troppo. L’unico problema era che se da una parte la presenza di Hansol favoriva il suo risveglio, dall’altra era una difficoltà in più per voler uscire dal letto e allontanarsi da lui.



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