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Autore: Sunday_Rose    17/02/2015    0 recensioni
1832: I giorni della nuova rivoluzione... Eponine, Gavroche, Enjolras, Joly, una a uno cadono ...
1988: Alexandre Enjor nasce a Lione
1990: Elèonor Dèsirè Tavreut nasce a Marsiglia
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cosette, Enjolras, Eponine, Marius Pontmercy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Do you hear the people sing?
Singing a song of angry men?
It is the music of a people
Who will not be slaves again!
When the beating of your heart
Echoes the beating of the drums
There is a life about to start
When tomorrow comes!


Will you give all you can give
So that our banner may advance
Some will fall and some will live
Will you stand up and take your chance?
The blood of the martyrs
Will water the meadows of France!


 
 
1831, Parigi
Alla fine Èponine ci era tornata. Non aveva resistito e inconsciamente i suoi passi l’avevano condotta nella stessa piazzetta del giorno prima. Doveva, voleva, era necessario come l’aria rivedere quel ragazzo dall’aspetto angelico. Quando ci ripensava… oh il suo cuore batteva così forte, le sembrava di tornare alla sua infanzia quando correva giù dalla collinetta con i fratelli. L’aria che cercava di farsi spazio insistente e con prepotente nella gola e i battiti del suo cuore sembravano un rullo di tamburo. Incessante e potente il suo rumore rimbombava nelle orecchie della bambina. Sfortunatamente Èponine era fin troppo consapevole che non era più quella bambina spensierata ma una delle tante anime che provavano a sopravvivere nella povera e devastata Parigi. Persa nei suoi pensieri si accorse di essere arrivata a destinazione solo quando finì per scontrarsi con una figura incappucciata. Con uno sguardo furbo e complice, la ragazza nascosta sotto il mantello nero sorrise ad Èponine. La giovane non riuscì a trattenersi e ricambiò il sorriso, poi alzò lo sguardo e lo vide. Lui. Il giovane del giorno prima. Il cuore smise di battere nel suo petto, il respiro diventava sempre più affannoso e lo sguardo non riusciva a distogliersi dal suo volto. Quando il giovane voltò lo sguardo ad Èponine mancò il fiato. Gli occhi azzurri di lui si erano appena riflessi in quelli scuri di Èponine.
 
Enjolras era sempre più fiducioso. Ogni giorno le persone accorrevano in massa per ascoltare i loro ideali. Questa volta ci sarebbero riusciti, lui e i suoi compagni avrebbero distrutto il dispendioso governo dell’imperatore. Voltandosi verso Marius, il giovane scorse una figura familiare. Inizialmente non riusciva a comprendere dove potesse averla già vista fino a quando come un lampo, l’immagine di una figura femminile che si nascondeva nell’ombra di un vicolo, gli attraversò la mente. Era la giovane del giorno prima. E fu così che gli occhi azzurri di Enjolras si riflessero in quelli scuri di lei.
 
Nessuno dei due però era consapevole che quello sguardo segnava l’inizio di qualcosa di più profondo che avrebbe segnato per sempre le loro brevi e intense vite.
 
 
2016, Parigi
 
Era già passato un mese dal suo ritorno a Parigi ed Elèonor non era ancora riuscita a trovare un piccolo locale dove aprire la sua pasticceria. Celie al suo fianco la guardava pensierosa.
-“Hai intenzione di continuare a fare quell broncio con le labra o finalmente ti concederai di cedere alla speranza e diventerai più positive?”
La voce dell’amica distolse Elèonor dai suoi cupi pensieri.
-“Per quello ci sei tu cara”
Entrambe scoppiarono a ridere, dopo ore che vagavano per la città riuscirono a trovare un piccolo locale da ristrutturare nel quartiere di Montmartre. Un solo sguardo era abbastanza, Elèonor stave già chiamando il numero di celleulare scritto sull’avviso davanti alla porta mentre un entusiasta Celie la osservava.
 
Alexandre era stanchissimo, un’altra giornata di lavoro così e si sarebbe dato alla macchia. Quando gli avevano proposto un lavoro come giornalista per un giornale indipendente nel quartiere di Montmartre era entusiasta. Era passato un mese e l’opinione era cambiata radicalmente. I colleghi e il direttore erano meravigliosi ma a Alexandre mancava il tempo libero pomeridiano per una birra con gli amici. Nell’uscire incontrò due ragazze che ridacchiavano. Erano davanti al vecchio forno messo in vendita dalla proprietaria del palazzo in cui lavorava. Incuriosito si avvicinò alle due ragazze. Nulla da dire, erano proprio carine. Quando le due iniziarono ad allontanarsi Alexandre continuò a fissarle. Quella mora era la più carina a suo parere, e poi… aveva un bel culo. Sorridendo fra sè per i suoi pensieri sulla mora, si incamminò verso casa. 
   
 
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