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Autore: rauslly_otp    02/03/2015    1 recensioni
Ero stesa sul mio letto. (...) Accendo la radio e mi godo quel rilassante momento ascoltando la musica, mangiando il panino, e guardando fuori alla finestra.(...)
“Signori e signore, fate un caloroso applauso alla band più famosa del momento, la prima tappa del tour “Heart made up on you”, gli R5” Dice l’uomo con giacca e cravatta sul palco prima di farci entrare, acclamati da una folla di fan in delirio.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Laura Marano, Ross Lynch, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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//Questo capitolo contiene tematiche delicate, e parolacce//
Pov Ross
“Cosa facciamo ragazzi?” Chiede Rydel al resto del gruppo.
“Che ne dite se facciamo un giro?” Chiede successivamente Riker.
“Si, perché no?! Dai andiamo!” Dice Ratliff.
Annuisco insieme agli altri, e usciamo dal bus.
 
***
 
Stiamo camminando per le strade di Londra.
Ed io la sto ammirando in tutta la sua bellezza.
I palazzi fanno pensare ad una città vivace, allegra.
Beh è vero, voglio dire … sono tutti palazzi blu, rosa, gialli, rossi, verdi,  arancioni.
Ma è questo ad essere sbagliato.
Non possiamo soffermarci sull’aspetto per poi dedurre un’intera ipotesi.
Mi spiego, non è che dall’aspetto di una persona io ne deduco il carattere.
Mi sembra una cosa assolutamente stupida.
Faccio un’ esempio: l’altra volta ho letto un’ articolo di un giornale che parlava di una ragazza che si era suicidata, perché la prendevano in giro a scuola per i suoi gusti musicali, ovvero gli One Direction.
Hanno fatto un’intervista agli amici/amiche della ragazza, che si chiamava Diana, dove dicevano che lei era sempre stata una ragazza allegra, spensierata, vivace, e che quindi non se lo sarebbero mai aspettato.
Ma quando hanno intervistato la sorellina di 8 anni, lei ha risposto che tornava da scuola piangendo, si chiudeva in camera o in bagno, e si sentivano dei singhiozzi e pianti.
E quando la ragazza usciva da quella stanza se ne andava  di casa.
Appena usciva la bambina entrava in quella stanza e vedeva pezzi di vetro rotti, un mucchio di sangue per terra, e un bigliettino, che diceva di pulire prima che tornassero i genitori, che lavoravano tutto il giorno.
Ma il giorno in cui si è tolta la vita, il bigliettino diceva “Cara sorellina, questo è un addio. Di a mamma e papà che gli voglio bene, e che non è colpa loro. Non è colpa tua, sta tranquilla.Ma a volte il mondo in cui viviamo risulta cattivo, ma tu sei ancora troppo piccola per capire. Un giorno ci rivedremo, tranquilla.  Ti voglio bene, addio.”
E quindi adesso, non so come sta quella famiglia.
Ma la cosa che mi fa più arrabbiare è che ‘gli amici non se lo sarebbero mai aspettato’ (scusate per la parola) ma cazzo siete i suoi amici.
E se vi foste accorti che dietro quel sorriso si celava un’ animo che soffriva, magari non sarebbe stato troppo tardi. Ma devo fare i miei complimenti anche ai genitori di sta’ minchia, che non servono ad un cazzo.
Ma non potevate accorgervene anche voi che la vostra cazzo di prima genita si autolesiona?!
No?!
E allora non fate i genitori.
E poi dicono ‘e ma sai sono ragazzi’, e quella è una sedia, ma non è che perché è vecchia  io non mi ci siedo sopra per paura che si rompa. ‘Si ma sai, fare il genitore non è facile’, probabilmente no. Hai ragione.
Ma fammi capire una cosa, perché tu non ne sei capace, deve rimetterci la vita di tua figlia?! Ma ci sei, o ci fai?
Comunque io personalmente credo che suicidarsi, in generale, sia una stupidaggine.
Qualunque sia il motivo. Credo che però quelli che dicono ‘ignorali’ dicano una stupidaggine.
C’è chi riesce ad ignorarli e chi no, punto.
Ma comunque non sono il tipo di persona adatta a parlare di queste cose.
Quindi cambiamo argomento.
Ho fame.
“Ragazzi … La mia pancia sta richiedendo cibo” Dico ai ragazzi, e Rydel.
“Si, in realtà anche la mia.” Dice Ratliff.
“Va bene, andiamo.” Dice infine Rydel.
 
***
Pov Laura
Bene. Penso che andrò a fare un giro in centro.
Prima però, faccio mentalmente la lista dei miei amici, e cerco qualcuno che non ho chiamato.
Ma certo, Raini!
Prendo il cellulare, lo sblocco, digito il numero della mia migliore amica, e clicco il tasto verde.
Inizia a squillare, che è già un’ obbiettivo, conoscendo Raini.
“Laura! Come stai?” Mi chiede.
“Raini! Io sto bene, ma mi sto annoiando.” Dico.
 “Vuoi uscire vero?!” Chiede.
“Assolutamente si!” Dico. “Possiamo andare in spiaggia?” Chiedo successivamente.
“Perché no! Ci vediamo da Starbucks, tra un’oretta?” Chiede lei.
“D’accordo, e non fare tardi.” Dico.
Ci salutiamo, e attacco.
Apro l’armadio, e decido di mettere un jeans corto, un top nero, e una specie di cardigan nero, con qualche cucitura di pizzo, un paio di occhiali da sole neri appesi al jeans, e dei sandali sempre neri.
Mi arriccio un po’ i capelli, e mi metto un filo di ombretto bianco, del fard rosa, del mascara nero, e l’eyeliner sempre nero.
Prendo la borsa, con dei soldi, la crema solare, un’ asciugamano bianco, il telefono, e scendo.
Osservo Londra in tutta la sua bellezza, fino a quando non mi accorgo di essere arrivata.
Dopo un paio di minuti, vedo Raini, che indossa un paio di jeans corti neri, un jilet bianco, e un filo di trucco, con un paio di sandali bianchi, e con la borsa.
Ci facciamo i complimenti a vicenda, e ci avviamo verso la spiaggia. “Aspetta … in quale spiaggia vuoi andare?” Chiede la mia migliore amica.
“In quella privata …”
“Cosa?! Ma sai quanto costa?! Da dove li prendo i soldi?!” Inizia a gridarmi contro, Raini.
“Calmati ok?! Ci ho pensato io. Il proprietario della spiaggia è molto amico di mio padre, così con qualche telefonata è riuscito a farsi fare uno sconto, così da far pagare a mio padre per tutta la famiglia e gli amici, per un mese intero!” Dico.
“Wow. Beh sappi che devo un favore a tuo padre, forza andiamo.” Detto questo, ci avviamo. 
 
Pov Ross
Dopo aver mangiato in un locale, mi sento pieno.
“Ragazzi, e se andassimo in spiaggia?” Chiede Rocky.
“Perché no!” Dico entusiasta io.
“No.” Dice Rydel.
“E perché no?!” Chiede Rocky.
“Perché tu vuoi andare in spiaggia solo per rimorchiare qualche bella ragazza!” Dice severa Rydel.
“Ti prometto, che semmai troverò qualche bella ragazza, mi limiterò a guardarla e a sorriderle.” Dice Rocky, facendo il famoso ‘sguardo da cucciolo’.
“E va bene. Ma hai promesso!” Dice Rydel. Rocky annuisce.
E ci avviamo verso il pullman. Cosa volete, dobbiamo pur prendere il costume!
Una volta pronti, scendiamo. E ci avviamo verso la spiaggia. Ho indossato un boxer lungo nero, e una canotta bianca aderente.
 
***
Mentre noi vaghiamo senza meta, mio padre ha prenotato in una spiaggia privata.
E mentre Riker sta parlando con mia madre, per farsi dire come arrivare alla spiaggia, scopriamo di esserci già arrivati.
“Si mamma … Ok, ho capito … Si lo ricorderò … Si, lo so, crema abbronzante 50, non dare confidenza agli sconosciuti, non nuotare troppo a largo e non stare troppo tempo al sole … Ok ciao, mamma … Ti voglio bene anch’io.” Dice e attacca la chiamata Riker.
Rydel si avvicina al bancone della spiaggia, affianco al cancello.
“Scusi, abbiamo prenotato a nome Lynch, siamo 5.” Dice.
Il proprietario inizia a guardare qualcosa sul computer di fronte a lui.
“Mi dispiace, ma non c’è nessuna prenotazione.” Dice l'uomo.
“Scusi, le dispiacerebbe ricontrollare?” Chiede gentilmente Rydel.
“Si, mi dispiacerebbe. Ho altro da fare, sparisci.” Dice scorbuticamente l'uomo.
“Hey. Modera il linguaggio, capito?! Come ti permetti di parlare in questo modo a mia sorella eh?!” Dice Riker, visivamente arrabbiato, al tipo.
“Ah, io non prendo ordini da un biondino snob.” Dice l'uomo. Forse avrebbe fatto meglio a starsene zitto.
“Ripetilo se hai il coraggio!” Dice Riker, prendendo l'uomo per il colletto. .
“Sicurezza!” Urla l'uomo.
Da non so dove, escono due uomini, chiamiamoli guardie, alti e robusti che ci spingono fuori, mentre noi ci scusiamo e li supplichiamo di lascarci entrare.
“HEY! Lasciali stare, loro sono con me!” Urla una ragazza bruna.
Vestita in modo … Wow. E, devo ammettere che anche lei è … Wow.
“Chi?! Questi qui!” Dice l'uomo.
“Si, loro sono con me. Lasciali immediatamente!” Dice arrabbiata la bruna.
“E lei chi sarebbe signorina?” Chiede l'uomo.
“Sono la figlia di Lester Marano!” Dice lei.
E il tipo dice alle guardie che ci spingono di smetterla.
Per poi farci entrare tutti, compresa la ragazza e la sua amica.
Una volta entrati ci sistemiamo sotto un’ombrellone, appoggiamo le nostre cose, e i miei occhi non fanno altro che girovagare attorno al corpo della bruna.
“Comunque io sono Laura!” Dice presentandosi.
“Io sono Rainy, la sua migliore amica, e voi … AHHHHHHHH!” Emette un urlo disumano, fino a quando la bellezza fatta a pesona chiamata Laura, le mette una mano per coprirle la bocca.
“Siete gli R5, vero?!” Dice Laura.
Annuiamo tutti.
“Voi siete … C’è io so chi siete … Ma … Voi … Cioè …” Inizia a parlare a vanvera, fino a quando Laura, non conta con le dita fino a tre. E quando ci arriva, Rainy sviene addosso a lei, che intanto si era preparata con le braccia per afferrarla.
La stende su un lettino, e si siede.
“Si, è una vostra fan.” Spiega lei.
“Non preoccuparti. Tu invece, non sei una nostra fan?” Chiede Rydel.
“No, mi spiace.” Si scusa lei.
“E perché?” Chiede Riker.
“Per una questione di principio, da quando sono nata, mi hanno messo in testa di odiare la musica che va di moda. Oramai sono cresciuta, per cui non odio i cantanti/band che vanno di moda, ma comunque non li ascolto.” Spiega lei.
“E … Chi ti piace?” Chiede Rocky.
“Ehm … i The Beatles, i Rolling Stones, i Queen, i The Police, Buddy Bolden, Frank Sinatra, Aretha Franklin, Ray Charles, Esperanza Palding, Bob Marley, Remy Shand, Bob Marley e George Benson.” Finisce Laura.
Wow, è veramente carina.

Angolo Autrice
Buondì motta (al cioccolato) a tutti!
Lo so, lo so. Sono in tremendo ritardo.
Non uccidetemi vi prego.
Comunque inizio col dire che, ammettetelo, non è il capitolo che vi aspettavate.
In questo capitolo, ho trattato tematiche un po più delicate del solito.
Ma in questo periodo stanno succedendo troppe di queste cose, ed io volevo dirlo a voi, anche se probabilmente già lo sapete.
Poi mi scuso per le parolacce, ma quando ci vuole, ci vuole.
Recensite mi raccomando.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Baciiiii
   
 
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