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Autore: Grify    04/03/2015    0 recensioni
E se Sirius Black, il malandrino per eccellenza, fosse colpito dalla dolce morsa dell'amore? Riuscirà a controllarlo o si lascerà guidare dal cuore... la guerra incombente farà da sfondo ad una storia di gelosia, odio, passione e pericoli.
Dalla storia:
- Avverto una strana sensazione mai provata prima...l’unico mio desiderio è quello di tenerla stretta a me perché sento che potrebbe rompersi sotto il tocco di mani anche solo un po’ più audaci delle mie.
-I miei occhi vengono catturati da due calamite celesti limpide come il cielo, talmente sincere e talmente trasparenti da rivelare l'anima.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lucius Malfoy | Coppie: James/Lily
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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                                                 “QUIDDITCH O QUIDDITCH!” “ALLORA QUIDDITCH”
Pov. Aurora
Non potevo credere a quello che era appena successo, non solo quel maniaco decerebrato spezza il cuore alla mia amica, ma ha anche il coraggio di provarci spudoratamente con me e insultarmi anche! Ma la pagherà cara per quello che ha fatto, molto.
Entro nella stanza sbattendomi  la porta alle spalle, e subito incontro gli occhi lucidi e arrossati di Margot; mi si stringe il cuore a vederla così, e subito la rabbia lascia il posto alla preoccupazione.
-Che cos’è successo?
Mi chiede con voce tremante. Io la abbraccio e le accarezzo i capelli:
-Niente di che, ho solo fatto una visitina a Black.
Rispondo con una punta di astio ripensando al nostro incontro.
-COSA?! E che cosa gli hai detto?
-Che è stato un completo idiota a trattarti in quel modo schifoso.
-E lui?
Cosa posso rispondergli? Che se ne è bellamente fregato e ci ha provato con me?
-Le solite storie…mi dispiace tantissimo per quello che è successo, ma adesso devi lasciarlo perdere e ignorarlo, se fai delle scene non farai altro che dargli soddisfazione.
Però, che bel consiglio detto da una che neanche 10 minuti fa lo ha preso a cuscinate!
Zitta vocina, cattiva!
Io sarò anche cattiva ma tu sei scostante.
Ho detto ZITTA!
Guardo l’orologio, mancano ancora 2 ore prima dell’inizio delle lezioni, così propongo a Margot di dormire un po’ e vado a farmi una doccia. Apro il getto d’acqua ghiacciata e lascio che mi bagni il corpo mentre mi schiarisco le idee, la farò pagare cara a Black, ho solo bisogno di un po’ di tempo per escogitare un piano. Mi insapono con il bagno schiuma e mi faccio uno sciampo prima di risciacquarmi ed uscire dalla doccia. Mi vesto in fretta con la divisa della scuola e, una volta asciugati i capelli, li raccolgo in una coda alta prima di uscire e cedere il bagno a Karinne. Mi avvicino a Margot che sta dormendo nel suo letto e le accarezzo la fronte, proprio come fa mia madre quando sono triste, poi preparo la borsa con i libri delle materie di oggi e ripasso pozioni in attesa che Karinne esca dal bagno.
Insieme ci avviamo in Sala Grande per prendere qualcosa da mangiare a Margot, abbiamo deciso di comunque accordo di lasciarla dormire e dire ai professori che è malata.
Entriamo in Sala Grande e iniziamo a mettere dei biscotti, latte, succo di zucca e delle uova in un vassoio, mentre lo facciamo però ci raggiunge Remus.
-Ehi ciao Rem!
Lo saluto
-Ciao
Gli dice Karinna
-Ciao ragazze…senti, ehm, possiamo parlare?
Mi domanda. Noto che è nervoso ed ha un’espressione apprensiva; mi domando cosa sia successo.
-Si…certo.
Mi prende un braccio e mi porta poco lontano.
-Cosa c’è?
Si tortura le mani unite e guarda le scarpe.
-Vedi, a proposito di quello che è successo con Sirius, beh…
-Oh il tuo amichetto te l’ha raccontato?
Lo interrompo pungente. Lui fa finta di niente.
-Credimi, anche se ti sembrerà assurdo, lui non è cattivo, è solo…sconsiderato e a volte, molto volte, fa delle cose sbagliate e stupide.
-Spero tu non stia cercando di giustificarlo.
-No no certo che no, è che, non so se conosci la fama che ha ad Hogwarts…
-Quella da idiota? O da spezza-cuori?
Fa un respiro profondo.
-No, da malandrino che si diverte a fare scherzi alle persone. E ci va particolarmente pesante quando vuole vendicarsi di qualcuno, e ho paura che ti abbia preso di mira.
Non so come reagire alle sue parole. Da un lato Remus mi fa tenerezza perché se mi dice queste cose vuol dire che ci tiene a me, mentre dall’altro, sono offesa perché sembra pensi che io non sia capace di difendermi, quando non è affatto così. E questa cosa di Black che si vuole vendicare…come se fossi IO quella che ha fatto qualcosa di sbagliato! Alla fine decido di spiegare a Remus il mio punto di vista con gentilezza.
-Remus, ascolta, apprezzo il fatto che tu sia preoccupato per me e che voglia mettermi in guardia. Io non conosco Black ma non mi fa paura l’idea che possa farmi qualche stupido scherzo. Insomma, in fondo cosa mai potrà fare di così terribile?! Riempirmi il letto di catrame? Bene, che lo faccia e poi non mi rompa più le scatole, fine.
-Ma ho paura che ci vada giù pesante con te, lui è imprevedibile.
Mi risponde lui con voce preoccupata.
-Beh non mi interessa cosa fa o non fa, ora devo andare, ci vediamo dopo Rem.
Mi alzo sulle punte per dargli un bacio sulla guancia e vado da Karinna che è rimasta pazientemente ad aspettare.
-Che ti ha detto?
Mi chiede mentre camminiamo verso il dormitorio.
-Mi ha messo in guardia dicendo che Black potrebbe vendicarsi per oggi, come se fossi stata io a fare qualcosa di sbaglato, io gli ho rispost che non mi interessa cosa possa fare purchè dopo mi lasci in pace.
-Oh Merlino quello la non ce l’ha il cervello! Si vuole vendicare! Ma guarda tu. Pero Aurora, stà attenta.
Mi dice la mia amica.
-D’accordo.
Le rispondo sorridendole.
Una volta arrivate al dormitorio posiamo il vassoio sulla scrivania di Margot e prendiamo le nostre cartelle, attente a non fare rumore, per poi dirigersi alla lezione di pozioni.
-Buongiorno ragazzi!
Ci saluta giovialmente il professor Lumacorno.
-Su su, prendete il vostro libro di testo e prendete pagina 18, oggi faremo la pozione pepata,  utile contro il raffreddore; e le pozioni ben riuscite finiranno direttamente nelle scorte dell’infermeria.  Bene, cominciate! Avete 1 ora esatta.
Inizio a lavorare alla pozione, prendendo gli ingredienti, tritando, sminuzzando e mescolando e, di tanto i tanto, apportando delle piccole modifiche.
Mentre sono intenta a tagliare i pungiglioni di celestino essiccati, un uccellino di carta si posa sul banco. Lo apro e vi trovo scritto un messaggio, mi guardo intorno per vedere da dove arriva ma non individuo nessuno, lo apro e mi accorgo che è da parte di…Malfoy:
Sanguesporco, non ho dimenticato il tuo affronto, vediamoci a pranzo vicino il platano picchiatore per pareggiare i conti.
L.A. Malfoy
Finito di leggere alzo gli occhi al cielo. Sicuramente non mi presenterò, non ho intenzione né di mettermi nei guai, sto ancora scontando la punizione per la “rissa” dell’altra volta, né di far perdere altri punti alla mia casa. Appallottolo il biglietto e lo butto. Continuo a mescolare la mia pozione.
Alla fine dell’ora il professore come l’altra volta passa tra i banchi. Il numero di pozioni ben riuscite è aumentato di molto, quelle scelte per l’infermeria sono 15, tra cui la mia e quella di Karinna. L’ora successiva il professore ci illustra gli ingredienti principali dei veleni e i rispettivi antidoti.
Dopo ci rechiamo nell’aula di trasfigurazione, dove la professoressa ci spiega le Cinque Principali Eccezioni alla Legge di Gamp sulla Trasfigurazione deli Elementi.
Una volta finite la lezione andiamo in Sala Grande per pranzare, mentre attraverso il corridoio per sedermi al mio posto noto molti sguardi calamitati su di me, o meglio, sul mio fondoschiena. Mentre avanzo faccio uno sguardo perplesso avvertendo diversi risolini a stento trattenuti; sento Karinne trattenere bruscamente il respiro prima di posizionarsi dietro di me, arpionarmi un braccio e trascinarmi praticamente al primo posto vuoto, buttandomici praticamente sopra. Ha le labbra serrate in una linea sottile e mi guarda sbalordita, ma che le prende? Si siede vicino a me e mi guarda come se mi fossi tinta i capelli di viola. Una ragazza seduta nel posto alla mia sinistra mi dice ridacchiando, con tono sarcastico:
-Ci siamo dimenticate qualcosa stamattina?
La guardo aggrottando le sopracciglia.
-Cosa?
Chiedo, confusa più che mai.
-Taci e fatti gli affari tuoi!
Le risponde Karinne, evidentemente molto nervosa, la ragazza strabuzza gli occhi prima di voltarsi con un espressione offesa dall’altra parte. Faccio per chiedere spiegazioni alla mia amica, ma quest’ultima mi precede.
-Ehm, Rory, non so come dirtelo ma…ehm, credo ti siano venute le…tue cose.
Mi dice guardandomi preoccupata. COSA? Ma è impossibile.
-Cosa?! Ok, non ci sto capendo niente.
-Hai…hai, una…macchia rossa nella gonna e, l’ha vista un bel po’ di gente.
Sono più che sicura che la mia espressione in questo momento sarebbe comica persino ai miei occhi, se la situazione non fosse così tragica. Ho gli occhi talmente spalancati da bruciarmi, la bocca spalancata e le mani bloccate a mezz’aria. Karinne mi guarda come se si trovasse dinanzi un bambino sulla poltrona del dentista.
-E’ impossibile!
Esclamo con un fil di voce.
-Rory, credimi se ti dico che è così.
-No è impossibile, impossibile! A me non sono ancora mai venute!
Ribatto sull’orlo della disperazione.
-Beh magari questa è la prima volta…ma non è poi così terribile…
Cerca di consolarmi.
-Nooo, ho solo fatto un’enorme figuraccia davanti tutta Hogwarts, che sarà mai.
Sento le mie guance andare in fiamme per l’imbarazzo. Poi però un commento proveniente dalle mie spalle, quasi urlato, mi fa infuriare.
-Oh, allora ecco perché oggi eri così intrattabile da assomigliare ad una banshee, sei nel tuo periodo rosso.
Ma la cosa che mi fa infuriare più di tutte è la persona che ha pronunciato questa frase. Mi viene lo spiacevole, inquietante dubbio che questa sia tutta opera sua. Le risatine partono tutt’intorno a me, mentre Black se la ride di gusto.
Boccheggio gesticolando furiosamente, come se le mie braccia fossero colpite da spasmi involontari. Mi volto moolto lentamente, per poi  ritrovarmelo a qualche passo da me.
-TU!
Esclamo con un tono che a stento riconosco. Sento una mano aggrapparsi al mio braccio, come volendomi trattenere.
-Rory.
Mi richiama la mia amica allarmata.
-Sembra che tu abbia un piccolo problemino con la gonna, che ne dici di toglierla?
Alcuni ragazzi fanno versi di apprezzamento a quest’ultima frase. Un enorme macigno piomba sul mio petto e ogni singolo muscolo si contrae per la rabbia e l’indignazione.
-E magari poi potrei usarla per strangolarti.
Ribatto prima di gettarmi su di lui e spingerlo con tutta la forza che possiedo. Lui si sbilancia e indietreggia bruscamente. Mi avvento sulla sua faccia, ma, prima che possa arrivarci, quattro mani mi bloccano le braccia e mi trascinano via, non prima però di essere riuscita a lasciare un profondo graffio sul volto costantemente strafottente di quell’essere. Vengo portata fuori dalla Sala Grande da Karinne e un’altra ragazza dai lunghi capelli rossi.
-Ehi, calmati. Respira.
Mi suggerisce la rossa, continuando a tenermi ferma.
-Lo detesto!
Dico di punto in bianco, stringendo convulsamente i pugni.
-Ascolta, credimi, lo so quanto possano essere esasperanti Black e Potter, credimi, spesso e volentieri fanno perdere le staffe anche a me, ma ora devi rilassarti, gli fai solo un favore avvelenandoti in questo modo.
Mi risponde in tono comprensivo e vagamente compassionevole. Credo di riconoscerla adesso, se la memoria non mi inganna e la stessa ragazza dai capelli verdi sul treno.
-Ha ragione Aurora, peggiori soltanto le cose facendo così.
Le da man forte la mia amica.
-D’accordo, sono calma, ora potete lasciarmi.
Le rassicuro, in tono accondiscendente.
-Sicura?
Chiede la rossa. Asserisco con la testa e loro lasciano la presa sulle mie braccia.
-Come ti senti?
Mi chiede premurosa Karinne.
-Come una che vuole uccidere uno stupido, borioso principino.
Rispondo, la voce amara.
-Meglio di quanto credessi.
Constata la rossa con un sorrisino. Ricambio un po’ titubante.
-Mi dispiace per quello che ha detto Black, a quanto pare lui e Potter non possono proprio fare a meno di infastidire le persone.
Dice la ragazza di cui ancora non conosco il nome.
-Gia…comunque tu chi sei?
Le chiedo.
-Oh scusa! Non mi sono presentata, io sono Lily Evans.
Porge la mano sia a me che a Karinne.
-Aurora, piacere.
-Karinne.
-Allora, a quanto ho capito neanche tu sei estranea alle frecciatine di Black.
Prosegue la mia amica.
-Beh, più che altro di Potter, ma quei due sono praticamente una cosa sola.
Spiega alzando gli occhi al cielo.
-Aspetta, ti pulisco…ehm, la macchia.
Mi avverte prima di prendere la sua bacchetta e pronunciare “Gratta e netta”.
-Non dovrebbe esserci più.
Mi informa.
-Grazie!
La ringrazio,  sinceramente riconoscente.
-Figurati.
Mi risponde con un sorriso, che non posso fare a meno di ricambiare.
-Adesso devo andare in sala comune a prendere dei libri, volte venire?
-Io di certo, dopo quello che è successo non voglio mettere piede la dentro, tu vieni oppure rientri?
Faccio rivolta a Karinne.
-Vengo con voi, così faccio anche compagnia a Margot.
Le sorrido e le stringo la mano in un gesto di gratitudine, prima di incamminarmi alla volta della torre di Grifondoro. Salutata Lily, entriamo nel nostro dormitorio, dove troviamo Margot seduta nel letto con un libro sulle gambe.
-Ciao.
Ci saluta abbozzando un sorriso.
-Ehi, ti sei svegliata vedo, sai, abbiamo pensato di lasciarti riposare.
Le risponde Karinne.
-Già, ma adesso sono sveglia e pronta per le lezioni pomeridiane.
-Sicura?
Chiediamo all’unisono io e Karinne.
-Certo, non voglio di certo dare ulteriori soddisfazioni a quello li, già non mi sono presentata a pranzo!
Risponde sicura prima di alzarsi e dirigersi in bagno.
Pov. Sirius
Ogni secondo che passa mi convinco sempre di più dell’instabilità mentale di quella ragazza che mi ha quasi sfigurato la faccia, dico io ma come fa Remus ad essere amico con una che molto evidentemente a problemi di gestione della rabbia come lei?! Forse il lupo che è in lui è attratto da quella piccola attentatrice di povere vite innocenti.
-Ti avevo detto di non spingerti troppo oltre, ma tu non mi hai dato ascolto.
Mi ripete per la settantacinquesima volta il sopracitato con tono da saputello.
-Zitto e passami altre due fette di cetriolo ‘Storta.
-Sirius, non credi di stare leggermente esagerando? Non ti ha mica dato fuoco alla faccia.
Dice James.
-Sono più che sicuro che se ne avrebbe avuto l’occasione lo avrebbe fatto. E comunque non pensare di riuscire a convincermi a risciacquare prima il mio bellissimo volto, la pozione elimina-imperfezioni dice chiaramente di tenerla almeno 20 minuti, altrimenti la pelle potrebbe non essere perfettamente lucida.
Rispondo categorico dalla mia postazione sul materasso, il viso imbrattato di una sostanza giallognola.
-Continuo a pensare che per un graffietto non ci sia bisogno di applicare urgentemente questa maschera di bell…
-Pozione elimina-imperfezioni!
Correggo Peter ancora prima che finisca la frase, togliendomi i le due fette di cetrioli da viso e applicandone due nuove.
-Ma perché i cetrioli?
Domanda stavolta Cris.
-Perché Vogue dice che hanno degli straordinari effetti benefici.
Rispondo con ovvietà.
-Vo-che?
Chiede ancora perplesso.
-La rivista per ragazze babbane che legge Sirius, anche se lui continua a sostenere non sia per ragazze.
Chiarisce ramoso. Gli lancerei uno sguardo assassino se non avessi le palpebre impegnate.
-Non sostengo che non sia per ragazze, non è per ragaz.
Vengo zittito malamente da una fetta di cetriolo conficcatami nella gola che per poco non mi strozza. La sputo tossicchiando.
-Ma che schifo!
Esclamo disgustato.
-Ma come Siriuccio! Non sai che il cetriuolo ha dei miracolosi effetti benefici per l’intestino?!
Mi sfotte James usando un tono civettuolo e acuto, accompagnato dalle risate dei nostri compagni di dormitorio in sottofondo. Al diavolo la maschera di bellezza! *
 
Sbuffo per l’ennesima volta mentre percorro il corridoio che mi porterà nell’ufficio della McGranitt per la punizione mia, di James, Remus, Peter, Malfoy e…Picket.
Remus bussa un paio di volte e alla risposta della professoressa entra nella stanza. Aurora ancora non c’è, meglio così.
-Mentre aspettiamo la signorina Picket deciderò le coppie e gli assegnerò un luogo da pulire. Potter e Black, voi vi occuperete dell’aula di incantesimi. Lupin e Malfoy voi invece andrete nell’aula di Trasfigurazione mentre Picket e Minus andranno nell’aula di Storia della Magia.
Dopo 10 minuti finalmente la Picket ci degna della sua presenza. Ha le guance rosse, i capelli un po’ scompigliati e il fiatone, chiari segni che ha corso fin qui.
-Mi scusi per il ritardo professoressa.
Sorride e fa un cenno di saluto a Remus, Peter e James ignorando totalmente me e Malfoy.
-Signorina Picket io non tollero certi ritardi, la avviso per la prossima volta di essere puntuale se non vuole che tolga punti alla sua casa.
-Si professoressa, scusi ancora.
-Bene, ho già assegnato le coppie, lei pulirà l’aula di storia della magia con il signor Minus, ora andate.
Io e James andiamo da Gazza per farci dare tutto il necessario, poi ci mettiamo a pulire.
-Sai felpato, sarei voluto capitare in coppia con la Picket solo per complimentarmi con lei.
Mi dice James con un ghigno, ridacchiando sotto i baffi.
-Ah.ah.ah molto divertente cerbiatto, perché non pensi alla tua Evans invece che rompermi i boccini?
In un attimo il suo sguardo si fa vacuo come quello di un malato mentale.
-Ahh, le cose tra me e il mio giglio vanno meravigliosamente. Sai che oggi abbiamo fatto una passeggiata insieme? E’ stato bellissimo!
Per poco non gli scoppio a ridere in faccia.
-Ramoso, primo: l’hai ripetuto fino alla nausea; secondo: c’ero anche io quando l’hai praticamente assalita; terzo: la “passeggiata” consisteva nell’accompagnarla alla lezione di antiche rune.
-E con questo? Abbiamo comunque passato del tempo insieme!
Ribatte lui convinto. Alzo gli occhi al cielo, non ha speranze!
-Ma, parlando di altro, ho una proposta da farti.
Mi dice abbassando la voce e avvicinandosi, come se mi stesse per rivelare un enorme segreto.
-No.
Rispondo subito.
-Ma non sai neanche cosa…
-No.
-Almeno fammi finire di parlare.
-So cosa vuoi chiedermi e…no!
-Ma…
-No!
Senza preavviso mi salta addosso facendomi ruzzolare per terra. Appena provo a divincolarmi mi sbatte in faccia uno strofinaccio sporco e bagnato inzuppandomi d’acqua.
-Ah, toglilo! Toglilo!
Cerco di scrollarmelo di dosso senza risultati. Alla fine mi ritrovo con la faccia spiaccicata sul pavimento dell’alula, James praticamente sdraiato su di me e lo strofinaccio sui miei capelli.
-Adesso mi ascolti cane pulcioso?
-Di ammatso (Ti ammazzo)
Lo minaccio, le parole storpiate dal fatto di trovarmi la faccia schiacciata.
-Lo prendo come un si. Alloooora, come ben sai, questo sabato ci saranno le selezioni per la squadra di quidditch di Grifondoro e, come sai anche questo, io ho intenzione di propormi come cercatore.
-Sbero nn di brendno…ouch.
Mi ha colpito in testa con lo strofinaccio!
-Non dirlo neanche per scherzo! Comunque, stavamo dicendo, io mi sentirei incredibilmente solo, vorrei tanto che qualcuno, tipo tu, mi facesse compagnia e che magari questo qualcuno partecipasse alle selezioni con me.
-No
-Eddaiiii! Perché no?! Sarà fortissimo essere in squadra!
-Di serto, fortssimo sveliarsci ad ore impoponibli per fare degi sfiancnti allenmenti!
Ribatto sarcastico.
-E avere un sacco di ragazze che ti corrono dietro, sentire la folla acclamare il tuo nome, avere un pretesto per far vedere gli gnomi verdi alle serpi ed essere esentato dal fare i compiti.
Emetto un gemito di disprazione.
-E va bne, ci pnserò ma ora lscami!
Finalmente si alza dalla mia povera schiena permettendomi di prendere grossi bocconi d’aria.
-E per la cronaca, io non ho bisogno di entrare nella squadra di quidditch per fare colpo sulle ragazze…al contrario di te.
Lo sfotto.
-Ma che tenerezza, sei ancora convinto di essere più bello di me!
Contraccambia rivolgendomisi come se parlasse a un bambino di tre anni.
-Io SONO più bello di te. Adesso torniamo a lavoro, prima finiamo e prima potremmo andare a letto.
Lo incito, riprendendo a lavare per terra.
 
-Finalmente riposo!
Esclama Peter buttandosi a capofitto sul letto, seguito da me, James e Remus.
-Già, non ne potevo più di pulire, mettendoci poi il fatto di essere in coppia con Malfoy…
Aggiunge Remus.
-Sinceramente, non so se sia andata più male a te o a Peter.
Dico togliendomi i vestiti e buttandoli da qualche parte.
-Per la verità…è…abbastanza simpatica.
Constata Peter guardandomi titubante, parlando chiaramente della Picket.
-E ti pareva che non riusciva ad abbindolare anche te! Remus, un nuovo membro si è aggiunto al club! Che avrà di tanto speciale poi…
Tre paia di occhi si alzano in contemporanea.
-Sirius, non pensi che magari quando non da calci agli attributi come ha fatto con te, possa risultare gradevole la sua compagnia?
Chiede Ramoso con un sorriso palesemente finto. Luna e Coda iniziano a ridacchiare.
-Ahahahaha che ridere!
Esclamo, senza l’ombra di un sorriso.
-Felpato, che ti aspettavi dopo il modo in cui hai trattato la sua amica? Petali di fiori?
Dice Peter e in fondo, molto in fondo, ammetto che ha un po’ di ragione.
-Secondo me si aspettava di rimanere coinvolto in una cosa a tre!
Esclama James prima di scoppiare in una fragorosa risata, seguito a ruota dagli altri due. Anche se vorrei mantenere almeno una parvenza di serietà finisco col ridere anche io dell’assurdità di quello che ha detto.
-Ragazzi…ragazzi! So che ricevete talmente di quelle punizioni che ormai siete abituati a fare tardi la notte, ma qui c’è gente che sta cercando di dormire.
Veniamo richiamati da un Cris Jordan dagli occhi socchiusi e la voce impastata dal sonno.
-Ma caro Cris non è per le punizioni che siamo abituati a fare tardi la notte…semplicemente la maggior parte delle volte ci intratteniamo facendo delle… attività notturne molto più piacevoli delle punizioni, dovresti provarci anche tu qualche volta.
Bercio con un ghigno puro stile malandrino in faccia.
-Non sono interessato, grazie. Comunque non esagerare…sai, ho sentito di un tale che per le troppe “attività notturne”  si è ustionato le mani.
Ribatte con lo stesso ghigno prima di tornare a dormire, innescando l’ennesimo coro di risate.

 
 *da notare il fatto che ha corretto Peter dicendo di non trattarsi di una maschera di bellezza per poi chiamarla lui stesso in quel modo

Angolo della stronzetta ritardataria\ritardata:
Finalmente, dopo mesi e mesi, sono tornata!
Immagino che alcuni di voi abbiano pensato
che mi sia permanentemente trasferita a
Honolulu a mangiare noci di cocco, e invece
eccomi qui con un nuovo capitolo!
Spero davvero vi piaccia! Se vi va potete
lasciarmi qualche recensione (anche negativa)
per farmi sapere cosa pensate sia del capitolo
che della storia in generale.
Un grosso abbraccio a tutte quelle anime pie
che hanno aggiunto la storia tra le seguite\ricordate\preferite
e a chi ha letto\recensito gli scorsi capitoli, grazie mille!
Lunastorta_2000
  
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