Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: violaserena    11/03/2015    2 recensioni
È giunto, ormai, il tempo della rivincita.
Qualcuno di inaspettato, qualcuno che molti credevano morto cercherà di riunire i lord di suo padre, riconquistare il Nord e marciare contro il Trono di Spade. Quel qualcuno è Arya Stark.
Una nuova guerra è vicina: una guerra che deciderà la sorte dei Sette Regni.
I draghi ritorneranno, ma saranno in grado di giungere alla vittoria?
Nel frattempo, un’antica minaccia avanza sempre di più, incombendo su tutti gli uomini.
Chi vincerà? Chi riporterà la pace? Ma soprattutto chi siederà sul Trono di Spade?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arya Stark, Bran Stark, Jon Snow, Tyrion Lannister, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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BARRISTAN

 

Fuoco e sangue.
Questo era il motto della casa Targaryen.
E non si poteva certo dire che esso non fosse stato adempiuto in pieno.
Quentyn Martell era stato bruciato vivo da Viserion e Rhaegal, mentre Hizdahr zo Loraq era stato barbaramente ucciso in cella.
E di quest’ultimo fatto la regina era consapevole, anzi era stata proprio lei a dare l’assenso.
Che poi fossero stati Daario Naharis e Skahaz il Testarasata a eseguire il misfatto non cambiava le cose.
Da quando era tornata, Daenerys era diventata più dura.
Quando aveva saputo della fuga di Victarion Greyjoy e di alcuni altri uomini di ferro aveva sottoposto mezza città a un lungo interrogatorio sperando di trovare i traditori.
Ciò aveva provocato notevoli malumori e la sua popolarità era notevolmente diminuita.
Ora la khaleesi si trovava nelle sue stanze in compagnia del comandante dei Corvi della Tempesta.
L'amore di Daenerys per Daario era un veleno. Più lento di quello sparso sulle locuste, ma altrettanto letale.
Barristan Selmy sospirò.
Si trovava dinnanzi alla Grande Piramide dove erano stati nuovamente rinchiusi i draghi, compreso Drogon.
C’erano voluti tre giorni prima di riuscirci e i morti non erano stati pochi.
Alcuni erano stati degli eroi, altri degli smidollati, altri ancora delle canaglie oppure dei vigliacchi. La maggior parte erano solo degli uomini; più attenti e più forti di altri, più abili con la spada e con lo scudo, ma tuttavia preda di orgoglio, ambizione, lussuria, amore, rabbia, invidia, avidità d'oro, brama di potere e tutte le altre debolezze che affliggevano i bassi mortali. I migliori superavano i propri difetti, facevano il proprio dovere e morivano con la spada in pugno. I peggiori… I peggiori erano quelli che giocavano al gioco del trono.
Difatti pareva che tutti, consapevolmente o meno, fossero invischiati in quel gioco.
Forse lo era anche lui.
Sospirò di nuovo.
«Ser Barristan» lo chiamò il Testarasata.
Silenzio.
«Non guardarmi così. So perfettamente che avresti voluto un regolare processo, ma non è andata così. Quel cane non si meritava una sorte migliore. E adesso seguimi: la regina richiede la tua presenza» continuò Skahaz.
Controvoglia lo seguì.
Arrivarono giusto in tempo per sentire Missandei recitare la solita formula: «Che tutti s'inginocchino al cospetto di Daenerys nata dalla tempesta, la non bruciata, regina di Meereen, regina degli Andali e dei Rhoynar e dei primi uomini, khaleesi del grande mare d'erba, Distruttrice di Catene e Madre dei Draghi».
La sala non era particolarmente affollata.
Vi erano soltanto i capi mercenari – compreso Ben Plumm il Marrone che si era nuovamente schierato con Daenerys – Verme Grigio, Khal Jhaqo e il nuovo capo della flotta.
«Ora che siete tutti qui riuniti, devo comunicarvi una cosa importante» annunciò la regina.
Ser Barristan si fece particolarmente attento.
«Dopo una lunga riflessione, ho finalmente preso la decisione di salpare verso il Continente Occidentale e riprendere ciò che mi appartiene di diritto».
“No, non è il momento giusto!”.
Se le notizie che giungevano dai Sette Regni erano vere, non era sicuramente opportuno partire.
«Non permetterò che l’Usurpatore sieda più a lungo sul trono di spade!».
«Tua è la mia spada. Tua è la mia vita. Tuo è il mio amore. Il mio sangue, il mio corpo, le mie canzoni, tutto quanto tu possiedi. Io vivrò e morirò al tuo comando, mia regina!» esclamò Daario.
“Uomo senza pudore! Parlare così davanti a tutti!”.
«Se questa è la tua decisione, noi Immacolati ti seguiremo» disse Verme Grigio.
Anche gli altri capi mercenari espressero favorevolmente la loro opinione.
Solo Khal Jhaqo era scettico, ma questo perché bisognava attraversare il mare.
Alla fine, però, votò affermativamente.
«E tu, mio buon cavaliere, che cosa ne pensi?» gli domandò Daenerys.
«Se posso permettermi, mia regina, io non credo sia una buona idea».
Un brusio si levò nella sala.
«Un tempo, fosti proprio tu a suggerirmi di abbandonare Meereen e di tornare nel Continente Occidentale».
«Non lo nego, ma credo che non sia saggio partire in questo momento».
«Forse il nonnetto non è più in grado di scendere in battaglia» lo schernì il comandante dei Corvi della Tempesta.
«Potrei tagliare a pezzi tutti quanti voi con la stessa facilità con la quale si taglia del bur¬ro».
«Audace il nonnetto».
«Smettetela adesso. Ser Barristan, perché ritieni che questo non sia il momento giusto?» gli si rivolse nuovamente Daenerys.
«Perché gli Stark, se le notizie sono vere, si stanno dirigendo a sud e non dubito che conquisteranno Approdo del Re. Le loro forze sono notevoli e hanno molti alleati».
«E tu credi che gli Stark e i loro uomini si riuniranno tutti ad Approdo del Re?».
«Quasi certamente».
«Allora questo è il momento migliore per agire. Potremo eliminare tutti quei traditori in un colpo solo!».
«Maestà, i loro soldati sono veri soldati. Combattono per una causa precisa, non per denaro. Hanno molte più motivazioni e…».
«Stai mettendo in dubbio la nostra lealtà?» domandò risentito Skahaz.
“Siete dei mercenari! Chiunque metterebbe in dubbio la vostra lealtà!” pensò Barristan Selmy.
Avrebbe tanto voluto dire a voce alta quelle parole, ma non lo fece.
«Dimentichi i miei draghi» continuò Daenerys.
«Ma, vostra altezza…».
«Niente ma. Ormai è deciso. Partiremo per il Continente Occidentale tra due giorni. Preparatevi per la partenza. Potete andare ora».
Ser Barristan sospirò.
La piccola Missandei gli si avvicinò.
«Questa scriba nota il tuo disappunto».
«È così. Ma chi ascolta un vecchio cavaliere? I giovani sono bramosi di sangue e di gloria e ciò oscura tutto il resto».
«Forse. Però tu non devi disperare. Prova a parlare, lei ti tiene in grande considerazione».
Barristan le sorrise.
Missandei era davvero molto saggia per la sua età.
«Ci proverò» le rispose prima di incamminarsi verso le stanze di Daenerys Targaryen.
Si fermò davanti alla porta.
Dei gemiti provenivano al di là di essa.
La regina era in compagnia e lui non dubitava di sapere con chi fosse.
Selmy sospirò di nuovo e si allontanò.
Un’ombra gli passò davanti.
Istintivamente mise la mano sull’elsa della spada.
Dall’oscurità si fece avanti un uomo con una maschera a forma di lupo.
Ser Barristan si tranquillizzò: era uno delle Belve d’Ottone.
«Valar dohaeris» sussurrò l’uomo mascherato.
No, non era uno degli uomini del Testarasata.
Lo strano individuo alzò leggermente la maschera: sul suo volto si poteva intravedere un sorriso.
Prima che potesse fargli qualsiasi tipo di domanda, l’uomo era già scomparso.
Chi era? Che cosa voleva?
Il Primo Cavaliere della regina notò, ad un certo punto, sul pavimento un oggetto che prima non c’era.
Una chiave. Precisamente una chiave delle segrete.
In quel momento Barristan capì e capì anche chi avrebbe vinto il gioco del trono.

 



Angolo Autrice.
Ciao a tutti!! :)
In questo capitolo ci spostiamo nuovamente ad Oriente.
Ser Barristan appare indignato per l’omicidio di Hizdahr ed è fortemente contrario ad un ritorno nel Continente Occidentale.
Non riesce, però, a convincere Daenerys e non può nemmeno parlarle privatamente perché ella è già impegnata con qualcun altro (credo sia chiaro a tutti con chi si sta intrattenendo! xD).
Barristan incontra l’uomo con la maschera a forma di lupo: chi è e che cosa vuole? Perché gli ha lasciato una chiave delle segrete?
Che cosa capisce Barristan Selmy alla fine? Chi pensa che vincerà?
Lo scoprirete presto!
Spero di avervi incuriositi: alla prossima! :)
Saluti,
Violaserena.

  
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