02 - Cuddling
somewhere
Erano cinque minuti che
Sakamaki sbuffava ininterrottamente. Il suo fidanzamento con Toudou era
diventato ufficiale già da un mese, eppure il loro rapporto non progrediva
affatto. Avevano iniziato a vivere insieme nella casa del presidente, casa che
l'allenatore della Perfect Cascade trovava troppo
grande per due persone, ma la convivenza sembrava averli allontanati più che
avvicinati. Non avevano ancora mai litigato, non era quello il problema, la
realtà era che quasi non si rivolgevano la parola. Al lavoro in quel periodo si
occupavano di progetti completamente diversi e non si incontravano quasi mai,
mentre a casa Toudou continuava a rimuginare sui mille problemi che l'El Dorado doveva risolvere e
finiva per isolarsi, ignorando qualsiasi cosa intorno a lui. Anche in quel
momento, mentre leggeva sul divano, sembrava non essersi reso conto del fatto
che Sakamaki lo stava fissando da quasi un quarto d'ora. Lo scienziato si era
accorto che Toudou non stava nemmeno leggendo: era fermo sulla stessa pagina da
una decina di minuti, troppo perso nei suoi pensieri per proseguire la lettura.
Stufo di quel silenzio, l'allenatore della Perfect Cascade
sfilò dalle mani del suo fidanzato il tablet su cui
stava leggendo. Il presidente trasalì, colto di sorpresa da quel gesto così
brusco, e lanciò un'occhiataccia al coinquilino.
- Ehi, che ti prende?
Per tutta risposta
Sakamaki poggiò il tablet sul tavolino di fronte al
divano e strinse forte a sé il suo amato.
-Mi prende che sono stufo
di vederti così teso e sulle tue, che ne dici di rilassarti un pochino adesso?
In realtà quella
situazione aveva portato Toudou ad irrigidirsi ancora di più: dopo dieci anni
passati in solitudine quel contatto gli sembrava strano, quasi inappropriato, e
la cosa lo metteva a disagio.
-Io mi stavo rilassando
infatti, sei tu che mi hai interrotto.
L'allenatore della Perfect
Cascade lo guardò con aria poco convinta, poi si mise
ad accarezzare dolcemente la schiena di Toudou.
-Non mi sembri per niente
rilassato a dire la verità. Ora chiudi gli occhi.
Il presidente fece per
ribattere, ma il suo fidanzato lo precedette.
-Chiudi gli occhi ho
detto, lascia fare a me.
Sbuffando, Toudou ubbidì
agli ordini del suo braccio destro, chiudendo gli occhi. Una volta che l’ebbe
fatto Sakamaki iniziò ad accarezzarlo anche sulla testa, mettendo ancor
più a disagio il presidente: l’uomo sentiva come inadatti a lui quei gesti
teneri, nella sua mente si immaginava i membri del consiglio che lo osservavano
e questo lo faceva rabbrividire ad ogni carezza. Dopo qualche minuto
l’allenatore della Perfect Cascade sbuffò di nuovo:
il suo piano era quello di far rilassare il suo compagno coccolandolo un po’,
invece quest’ultimo si era teso ancora di più ed aveva iniziato anche a
tremare.
-Insomma, possibile che tu
non riesca a rilassarti neanche così?
Toudou si separò da lui e
lo guardò male.
-Come posso rilassarmi con
queste moine infantili?
L’altro lo guardò
sinceramente confuso.
-Moine infantili…?
Il presidente rimase
stupito dalla confusione del suo fidanzato.
-Sì, queste sono le
tipiche cose che fanno i genitori con i bambini ancora piccoli.
Sakamaki si corrucciò
ancora di più.
-È una cosa che fanno le
persone che si vogliono bene, sia in famiglia che in coppia. Tu e Hana non l’avete mai fatto?
Heikichi rimase
interdetto: il rapporto con Hana, sua moglie, era
stato sincero ed amorevole, ma molto moderato dal punto di vista del contatto
fisico, il massimo affetto che si esprimevano tra loro si limitava a qualche
bacio e delle carezze ed abbracci occasionali. La cosa era sempre risultata
normale ai due, nati e cresciuti in famiglie che ritenevano efficienza e
serietà dei dogmi imprescindibili, ma il sapere di aver negato alla moglie
qualcosa che poteva farla stare bene sconfortava parecchio il presidente dell'El Dorado. Vedendo Toudou
deprimersi in quel modo fece capire a Sakamaki di aver toccato un tasto
dolente, così l'allenatore cercò subito di rimediare al danno fatto.
-Guarda, ora ti faccio
vedere meglio come si fa.- Disse, spingendo Heikichi a poggiare la testa sul
suo petto. -Senti il suono del mio cuore?
Il presidente annuì in
silenzio.
-Bene, allora concentrati
su quello e cerca di non pensare più a nient'altro.
Toudou chiuse gli occhi e
seguì volentieri l'indicazione: non voleva davvero pensare più a niente, il
ricordo della moglie era ancora troppo doloroso per lui. Subito dopo Sakamaki
riprese ad accarezzarlo, più delicatamente rispetto a prima nel tentativo di
metterlo il più possibile a suo agio. Il presidente sospirò appena: sentire il
calore delle mani di Toguro sul suo corpo lo
confortava mentre il suono ovattato del cuore dell'altro che batteva dissipava
lentamente i pensieri e le preoccupazioni che affollavano la sua mente. Senza
neanche accorgersene Heikichi iniziò davvero a rilassarsi, scivolando adagio
verso il mondo dei sogni.
"Mh,
queste moine non sono tanto male dopotutto" pensò poco prima di
abbandonarsi completamente al sonno.
-Toudou...?
Sakamaki sorrise vedendo
che il suo fidanzato si era addormentato. Facendo ben attenzione a non
svegliarlo, Togurou lo prese in braccio e lo portò nella camera che
condividevano, stendendolo sul letto. Prima di tornare in salone, lo scienziato
baciò delicatamente il volto disteso del suo amato.
-Visto che non è male
rilassarsi di tanto in tanto?
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Angolino rotondo
Lau è per la prima volta puntuale signore e signori,
LA FINE DEL MONDO E’ VICINA! Lol no, è che davvero
voglio farla bene questa challenge. Questo capitolo è
molto fluffolo, ma già dal prossimo inizieranno delle
scene divertenti, anche se un po’ di fluff ci si infilerà sempre, il che non
guasta. Non ho molto altro da dire, ringrazio Marina Swift
che mi ha recensita e tutte le persone che hanno letto il primo capitolo. So
che il numero dei click al primo capitolo non sono mai un dato reale sul quanti
hanno letto o hanno intenzione di seguire la storia, ma visto quanto sono stata
chiara nell’introduzione penavo di attirare sì e no una decina di persone, ed
invece! Non ho idea di quanti seguiranno realmente la storia ma sono felice
comunque~
Ci vediamo domenica prossima!
-Lau