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Autore: akidu    14/12/2008    5 recensioni
Salve!! Sono akidu e mi presento con la mia prima FF…! dragonball e hunter hunter sono i miei anime preferiti.. quindi cosa succederebbe se una giovane sayan ignara delle sue fantastiche origini venisse catapultata nel mitico mondo degli hunter!!?? ps. erika la webmistress ha acconsentito che io non spostassi la mia FF nelle crossover perchè i pochi elementi di dragonball presenti sono di mia invenzione ... ok vi prego anche se la presentazione lascia un po' desiderare ... abbiate pietà! leggete e recensite!
Genere: Malinconico, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime tra frustrazione e addii ...

Le nubi si erano ormai diradate e il cinguettio armonioso di una coppia di uccellini preannunciava l’alba imminente.
Del fuoco scoppiettante della sera prima, non era rimasto altro che un cumulo di ceneri fumante e la rugiada aveva inumidito l’erbetta fresca del prato.
Il silenzio regnava ancora padrone, poiché tutti i ragazzi erano riusciti a lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo, chi con maggiore inquietudine chi con serenità.

Hell continuava a girarsi su se stessa nel tentativo di trovare una posizione comoda, quando un timido raggio di sole le illuminò il viso infastidendola. Dischiuse svogliatamente le palpebre sbadigliando con fragore, e nel vedere che tutti erano ancora addormentati decise di andare a cercare qualcosa da mangiare per la colazione.
Dopotutto voleva essere utile anche lei, voleva dimostrare di non essere una ragazzina paurosa, come aveva lasciato intendere dal giorno prima, e pensò bene di cogliere l’occasione al volo.
Cercò di fare il più piano possibile, per riuscire in una sorpresa, ma …
“Dove vai?” l’espressione enigmatica di Shal annullò tutti suoi piani, il piano dell’effetto a sorpresa era completamente andato in fumo. “Non dovresti allontanarti dal gruppo”
“Beh … ma io volevo essere utile per la colazione, insomma non ho fatto ancora niente da quando siamo qui”
“Si … ma non è un motivo valido per perdersi nel bosco o finire vittima di qualche partecipante, non sei tu quella che trovava qualsiasi pericolo dietro ogni angolo?”
“E’ proprio questo il punto … non ho fatto altro che lamentarmi tutto il tempo, non credo di avere fatto una bella figura con tua sorella …” l’espressione della ragazza parlava chiaramente, si sentiva una nullità, tutti erano forti e coraggiosi, persino i bambini molto più piccoli di lei.
“Eddai … che importanza ha? Non è necessario che ti finga un’impavida avventuriera per piacere alle persone!” Hell la pensava diversamente, era convinta di essere solo un peso, insomma non era forte e il coraggio non trovava spazio nel suo vocabolario di parole …
“Dai … di la verità che do fastidio pure a te con le mie lagne … forse non avrei mai dovuto seguirti, questa vita non fa per me …”
“Guarda che non dai fastidio! Insomma forse a volte esageri un po’ … ma credimi non mi sarei divertito così tanto se non fossi venuta …”
“Dici sul serio??” il suo volto si illuminò, gli occhi del ragazzo avevano il potere di conferirle una rinnovata speranza
“Esatto, quindi non voglio più sentirti dire che avresti preferito rimanere in città! Non devi avere dei rimpianti … … i rimpianti sono terribili … ti riempiono di angoscia e non ti fanno più andare avanti …”
Shal abbassò lo sguardo per qualche secondo, ma si riprese subito, e la sua espressione tornò quella di sempre “Capito?”
“…”
“Allora, volgiamo andare a prendere questa colazione?”
“Grazie Shal … sei incredibile, sai subito come far star meglio le persone … ti prometto che non mi lamenterò più!” mostrò un sorriso a trentadue denti e sottovoce disse “beh forse un pochino si!”
“Hai detto qualcosa?”
“Eh? No no! Andiamo o potrebbe ricominciare a piovere!”
“Ma non vedi che c’è il sole?”
“Si ma le nuvole fanno preso a coprire il cielo … non si sa mai!”

Camminavano silenziosi nella foresta, sotto consiglio di Hell, per non attirare eventuali bestie feroci o ancor peggio, partecipanti. Tuttavia fu proprio lei, ad un certo punto a prendere la parola
“Senti, riguardo a ieri sera … io …”
“Ieri sera cosa?”
Lei abbassò lo sguardo arrossendo timidamente “beh … ecco … tu mi hai …”
“Ahh per il bacio? Scusa mi è venuto d’istinto! Non ci pensare” disse il ragazzo in maniera assolutamente disinvolta.
A Hell venne una fitta al cuore. Un senso di disagio la pervase “Oh … ma quindi non l’hai fatto perché volevi …”
“Ti ho già detto che mi è venuto d’istinto, non sapevo come chiuderti la bocca” si lasciò scappare una risatina.
“Ah .. ok …”
Possibile che per lui fosse stato solo un gioco? Un semplice scherzo?
Hell non seppe spiegarsi come mai le vennero gli occhi umidi. Prima di addormentarsi non aveva fatto altro che pensare a quello, mentre lui …

Forse aveva sperato che ci potesse essere qualcosa, era arrivata anche al punto di accettare il fatto che ogni volta che vedeva il suo sorriso ne rimaneva stregata, i suoi occhi la illuminavano, le sue parole la rincuoravano nei momenti di sconforto … aveva accettato il fatto che vedendo il suo corpo vicino si sentiva immediatamente protetta.

Tutti castelli in aria.
Aveva riflettuto sulle varie attenzioni che le rivolgeva, sull’aereo, quando era stata ferita dai criminali e in ogni momento.
Era davvero stata solo semplice cortesia?
Inutile negarlo, aveva sperato che tra loro nascesse qualcosa.

Le sue gambe si arrestarono all’improvviso, lei si girò e riprese a camminare.
“Shal, io torno in dietro” il tono di voce era smorzato, quasi soffocato dal groppo in gola che la stava facendo sentire stupida e infantile.
“Cosa? Ehi aspetta … perché torni indietro??” leggermente preoccupato anche il ragazzo si voltò; Hell non si fermava, anzi cercava, per quanto possibile di aumentare il passo. Ma Shal la raggiunse con facilità in un istante, bloccandola per il braccio sano. “Mi vuoi dire che hai?”
“Nulla … non mi sento bene”
“Ma se fino a poco fa stavi benissimo!” con un lieve strattone la costrinse a girasi e a guardarlo negli occhi “Ehi ma … perché piangi?”

“Ti ho detto che non sto bene …” cercava di evitare il suo sguardo, la metteva a disagio.
“E’ per qualcosa che ho fatto?” la sua ingenuità la stava facendo arrabbiare sempre di più … no. Forse più che rabbia provava delusione e orrore verso se stessa.
Perché si stava comportando in quel modo?
“No … tu non hai colpa … sono io che sono troppo ingenua …” disse seccamente a denti stretti.
Si liberò dalla presa e riprese a camminare con più foga, ma Shal non si arrese …
“Avanti … di vuoi dire cosa ti ho fatto??” le bloccò la strada ponendosi di fronte a lei.
 “Mi vuoi lasciare stare?? Non ho voglia di parlare adesso, quindi me ne torno indietro!” urlò con veemenza, lasciando il ragazzo di stucco, immobile.
Con un rapido scatto lo oltrepassò e si mise a correre per la foresta, senza sapere dove stesse andando.

***
“Già sveglia?”
“Si …”
Kyra si alzò in piedi stiracchiandosi gli arti ancora mezzi addormentati. Aveva trovato sonno solo a notte inoltrata, troppi dubbi l’assalivano. Troppi pensieri.
Kurapica le era rimasto accanto tutto il tempo come un fedele angelo custode, non avrebbe mai potuto ripagarlo per ciò che stava facendo.
“Sei ancora decisa?”
“Io … credo che non ci sia altra soluzione, ho avuto modo di riflettere … e sono arrivata alla conclusione che la principale causa della mia trasformazione sia l’esperimento che mi fecero sul mio pianeta d’origine quando ero ancora in fasce … devo eliminare questa cosa … non posso vivere con un tale peso nel petto.
Partirò alla ricerca di un antidoto”
“Non posso fare altro che sperare che troverai ciò che cerchi … ma …” il Kuruta le si avvicinò prendendole la mano, e guardandola negli occhi. “Promettimi che farai ritorno”
Lei si protese in avanti e allargando le braccia lo strinse in un abbraccio colmo d’affetto
“Te lo prometto”
La brezza mattutina le scompigliò leggermente i capelli.
Il magico momento cessò quando la sayan si accorse che stava piangendo.
Per cosa? Era forse un addio troppo doloroso?
Kurapica le asciugò dolcemente le lacrime con le dita
“Non devi piangere, questo non è un addio” chiudendo gli occhi le avvicinò lentamente il viso al suo, e al ritmo di una melodia impercettibile i due si scambiarono un tenero bacio, diverso da quello istintivo e frettoloso della torre trabocchetto, più moderato, ma allo stesso tempo passionale.

“Giuro su qualsiasi cosa che tornerò, Kurapica … ma voglio che tu sia qui ad aspettarmi e che non commetterai troppe imprudenze”
Il kuruta sorrise gioioso
“Io sarò qui Kyra, non smetterò mai di aspettarti”

***
Kail aveva appena aperto gli occhi quando vide sua sorella avvicinarsi insieme al kuruta; aveva dormito divinamente, un po’ perchè la giornata precedente era stata sfiancante e quindi aveva bisogno di riposo, ma non era l’unico motivo.
Killua aveva preso bene la sua rivelazione, e dopo una breve discussione sul fatto che era stato l’ultimo a saperlo tutto era andato liscio.
Il bimbo dai capelli argentei era già sveglio, ma la pigrizia gli impediva di alzarsi, però quando vide Kail che si avviava verso i due ragazzi più grandi decise di seguirla.

“Ciao Kyra …! Ti sei ripresa?” chiese la minore sorridendo come al solito
“Beh … più o meno … dipende da come prenderai la mia decisione”
“Decisione?” la sayan più grande e Kurapica si scambiarono uno sguardo d’intesa, e dopo un sospiro Kyra cominciò
“ho intenzione di intraprendere un viaggio nello spazio”
“Co … cosa?? Ma …”
“Aspetta, lasciami spiegare … io so qual è la causa della trasformazione. Non so come spiegartelo, ma qualche giorno fa ho avuto come una apparizione, insomma … in un sogno ho visto i nostri genitori e me stessa da neonata”
“Ma come puoi aver visto la mamma e il papà?? Cioè … tu non dovresti nemmeno ricordarteli sei stata subito mandata sulla ter …”
“Non sono stata subito spedita qui, nel sogno venivo sottoposta ad un esperimento … e il risultato è che quando subisco troppe emozioni tutte in una volta, scateno un’altra me stessa”
“Ma è impossibile … avrai davvero sognato i nostri genitori?”
“Se vuoi te li descrivo … allora, nel sogno nostra madre aveva lunghi capelli lisci, mentre nostro padre aveva una strana capigliatura ed era molto muscoloso, ho detto bene?”
“Beh in effetti si … però devi sapere che tutti i sayan avevano fattezze molto simili tra loro quindi …
Comunque cosa centra tutto ciò con questa decisione?”
“se la causa del mio scatenamento è questo esperimento, ci deve essere la possibilità di tornare indietro, che ne so … un antidoto … o qualsiasi cosa che ne annulli gli effetti. È per questo che ho intenzione di partire per lo spazio … qui sulla terra non sanno nemmeno se esistono altre forme di vita nell’universo, figuriamoci trovare una soluzione al mio problema … non c’è altra soluzione”
“Voglio venire con te! Kyra non voglio dovermi separare di nuovo da te! Ti seguirò!”
“No Kail … ti prego rimani qui sulla Terra … sarà pericoloso, e poi non voglio che abbandoni Killua e gli altri amici” La piccola guardò il bambino vicino a lei e nuovamente la sorella
“Ma io voglio stare anche con te!” gli occhi cominciarono ad inumidirsi ad entrambe, ma la maggiore si auto impose di non piangere, doveva dimostrarsi forte almeno di fronte alla sua sorellina.
Cacciò in dietro le lacrime e si inginocchiò per arrivare alla stessa altezza della biondina, sospirò e appoggiò le mani sulle sue spalle minute
“Kail … ascoltami, tu devi restare perché il tuo compito è quello di proteggere le persone a cui vuoi bene; per questo motivo, non smettere mai di allenarti ma mettiti sempre alla prova … ricostruisciti una nuova vita, perché quando tornerò … vorrò farne parte.
Quando tornerò … voglio trovarti felice.
Io voglio che tu sia felice … che tu viva una vita normale piena di soddisfazioni. Fallo per me … e come mi ha detto prima Kurapica, non disperare, questo non è un addio”
“Ma Kyra … mi mancherai tantissimo … spero … spero che riuscirai nel tuo intento … però … non stare via tanto … insomma, quanto tempo pensi di …”
“Non ne ho idea … prenderò la mia vecchia navicella, quella con cui sono giunta qui tanti anni fa … spero che funzioni ancora …”
“Un anno”
“Eh?”
“Va bene un anno? Pensi di riuscire a farcela?” chiese la bimba speranzosa
“E sia, tra un anno tornerò sorellina! Ma non voglio vederti piangere … voglio portarmi dietro un ricordo della mia sorellina che ride felice!”
Con un rapido gesto, la bimba si asciugò goffamente le lacrime e tirò leggermente su col naso.
Dopodiché un ampio sorriso le illuminò il faccino.

Le due sayan si abbracciarono fraternamente.
La maggiore si allontanò piano dal gruppo senza voltarsi. Li osservò per l’ultima volta, le sue labbra si inarcarono in un sorriso discreto e qualche lacrima le rogò le guance rosee. Voleva lasciarli col sorriso nella consapevolezza che un anno più tardi il avrebbe rivisti tutti.
Si alzò in volo gustandosi pienamente quel momento, poi si girò e volò via dall’isola, in cerca della propria vecchia casa.
***
Shal ancora imbambolato dall’inattesa reazione della ragazza fece per seguirla, ma si accorse di averla persa di vista. Percorse dieci metri ma si ritrovò ad un bivio, non aveva la minima idea di dove potesse essere passata e non poteva nemmeno affidarsi alla percezione del nen.
Provò a chiamarla a voce diverse volte, ma di risposta riceveva sempre e soltanto il suo stesso eco.

Come le era aveva potuto saltarle in mente di perdersi per la foresta?
Decise di tornare al luogo dove avevano pernottato, forse era davvero semplicemente tornata in dietro. In un attimo fu li, ma vide solo il ragazzo biondo e i due bambini, affannato si affrettò a chiedere
“Avete visto Hell, la ragazza che stava con me??”

Le risposte furono naturalmente negative, e senza che gli altri potessero aggiungere altro, si catapultò nuovamente nella foresta.

***
Correva. Non aveva la minima idea del dove. Voleva sfogarsi … si sentiva infuriata con se stessa e il mondo.
Ai tempi delle medie e delle scuole superiori aveva sempre riso di fronte alle reazioni di alcune ragazzine per le loro prime “cotte”. Si era sempre sentita superiore a questo genere di cose.
Non che non avesse mai avuto un ragazzo, anzi … però aveva sempre mantenuto una certa freddezza, diciamo che non era il tipo da svenire se il ragazzo più bello della classe le rivolgeva uno sguardo o un sorriso. Di solito superava con facilità le delusioni d’amore, solo con Brend aveva avuto una reazione simile a quella di adesso.
Anche in quella situazione si era sentita in collera soprattutto con se stessa, per non aver capito da subito che lui non le era fedele …
Ma dopo i primi istanti, dopo essersi sfogata le era passato.

Ora invece … non riusciva a non pensarci, e più ci rimuginava su più si sentiva una stupida.

L’escrescenza di una radice la fece finire con la faccia a terra, un forte dolore alla caviglia la intontì per qualche minuto, finchè non si mise a sedere tenendosi la spalla indolenzita.
Con malavoglia si trascinò vicino al tronco di un albero per appoggiarvi la schiena. Singhiozzando si guardò in torno; la vista era offuscata dalle lacrime, ma poté chiaramente capire di essersi persa.
Si alzò velocemente in piedi non badando al dolore alla caviglia girò su se stessa più volte per scorgere qualcosa di familiare, ma purtroppo, tutto in quella foresta sembrava uguale.

Cominciò a sentire il panico nelle vene, e mille interrogativi gli occuparono la mente.
Ma solo uno poteva sintetizzarli tutti: cosa faccio adesso???
Non era nelle condizioni di ragionare lucidamente, si accasciò di nuovo a terra sconvolta e cominciò a piangere.

***
La ricerca proseguiva senza esiti … Shal gridava continuamente il nome della ragazza, ma niente.

Si arrestò e si mise le mani nei capelli. Sembrava la disperazione fatta a persona.
Hell non era sicuramente in gradi di badare a se stessa in un ambiente insidioso come quello, avrebbe potuto succederle di tutto, cadere vittima di qualche trappola piazzata dai partecipanti, cadere in un burrone e tantissime altre cose.
Si mise a camminare in silenzio, chiedendosi il perché di quella situazione. Ripensò ai fatti accaduti poco prima:
Stavano camminando tranquillamente entrambi, quando lei azzardò quella domanda riguardante il bacio della sera prima.
Si doveva essere per forza arrabbiata per la sua risposta.
Pensandoci bene si accorse che avrebbe potuto essere stato frainteso. Ma non avrebbe mai pensato che anche lei provasse qualcosa … cioè, in fondo lui era un assassino!
Forse era scappata perché si era sentita in qualche modo rifiutata dalle sue parole … “Ahh per il bacio? Scusa mi è venuto d’istinto! Non ci pensare”
Lui aveva risposto così perché era sicuro che lei non aveva gradito … ma allora si era sbagliato? Anche Hell sperava che … ?
Si senti un’idiota, aveva fatto scappare la ragazza che si era promesso di proteggere, ma non poteva finire così, doveva assolutamente chiarire la questione …

Camminò ancora per diverso tempo finchè non sentì sei singhiozzi in lontananza. Un lume di speranza si accese nel suo cuore, si affrettò a raggiungere la fonte di quei gemiti soffocati e finalmente la vide.

Appoggiata ad un albero con la testa china sulle ginocchia.

“Hell …” la ragazza alzò subito lo sguardo gonfio dal pianto, divenne ancor più rossa per l’imbarazzo.
Inutile dire che si sentì sollevata a quella visione. Un improvviso calore la avvolse, ma cercò di mantenere l’autocontrollo e asciugandosi le lacrime voltò il capo per non incrociare il suo sguardo.
Il ragazzo si avvicinò sedendosi accanto a lei. Fece un respiro profondo prima di parlare.
“Credo che tu abbia frainteso le mie parole … ecco … quando ho detto che ti ho baciata per istinto … io volevo dire che … ti trovo irresistibile … e non sono riuscito a impedirmi di baciarti … io … mi dispiace che ti abbia capito il contrario … … ma … credo di essermi innamorato di te …”
Hell aveva il cuore in gola, che per pochi istanti parve fermarsi; spalancò gli occhi allibita e si girò per guardarlo in faccia, voleva assicurarsi che fosse sincero …
“Cosa …?” con un filo di voce riuscì a dire una sola parola: cosa? Quale espressione migliore per esprimere il suo stupore?
Le mancava il fiato, e meno male che era seduta, perché si sentiva svenire.
“Credo di essermi innamorato … di te …”


ben tornati ragazzi!!! la pausa estiva è durata un po' troppo ^.^''' (ma ormai è già inverno ...-___-''')
cooooomunque! 
a parte i dettagli finalmente sono tornataXDXD
e vi ho portato un regalino!!! ecco qua!!
http://www.flickr.com/photos/30622539@N02/3102888058/sizes/l/
ora vi starete chiedendo... ma che ce ne facciamo di un link??? beh lo scoprirete quando lo aprirete!!!! (dovete fare copia e incolla nella barra degli indirizzi^^)

*rullo di tamburi... mi raccomando aprite il link... e...*

eh si ragazzi!! ho disegnato le ragazze della mia FF!!! sono moooolto orgogliosa di me stessa! che ve ne pare?? vi piace il disegno???

come seconda cosa... annuncio che questo doveva essere l'ultimo capitolo... ma aimè ho deciso di fare pure l'epilogo! così arrivo a 30 capitoli e faccio cifra tondaXDXD

continuate a segnuirmi ragazzi mi raccomando!!! aspetto con ansia i commenti *___*
adesso non mi metto a rispondere ai recensitori perchè devo andare ç____ç magari riesco a modificare le note dell'autore in seguito! vado a leggere il nuovo capitolo di Zel che so no mi fucila XXXD
ciaooooooooooo!!!

  
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