Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: violaserena    18/03/2015    2 recensioni
È giunto, ormai, il tempo della rivincita.
Qualcuno di inaspettato, qualcuno che molti credevano morto cercherà di riunire i lord di suo padre, riconquistare il Nord e marciare contro il Trono di Spade. Quel qualcuno è Arya Stark.
Una nuova guerra è vicina: una guerra che deciderà la sorte dei Sette Regni.
I draghi ritorneranno, ma saranno in grado di giungere alla vittoria?
Nel frattempo, un’antica minaccia avanza sempre di più, incombendo su tutti gli uomini.
Chi vincerà? Chi riporterà la pace? Ma soprattutto chi siederà sul Trono di Spade?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arya Stark, Bran Stark, Jon Snow, Tyrion Lannister, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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IL GRIFONE RISORTO

 

Tutto era tranquillo.
Non si udiva alcun rumore.
E questo era strano considerando che un esercito di notevoli dimensioni era accampato alle porte di Posatoio del Grifone.
E la cosa peggiore era che quell’esercito non era al completo: difatti mancavano all’appello la flotta di Braavos e quella degli uomini di ferro.
Jon Connington andava avanti e indietro per la stanza.
Tempo prima aveva ricevuto una lettera dagli Stark. Aveva pensato che il loro aiuto potesse essere favorevole alla causa di Aegon e, pertanto, aveva accettato di allearsi con loro.
Ma aveva commesso un terribile errore.
Lo aveva capito solo pochi giorni prima, però.
Quando era arrivata Arianne Martell tutti i suoi piani, i suoi progetti erano crollati.
La fanciulla gli aveva detto che suo padre, oltre alla lettera di Aegon, ne aveva ricevuta una anche dagli Stark.
Questo cambiava tutto: se Jon aveva sperato di contare sull’aiuto di Dorne, ora poteva scordarselo.
I dorniani si sarebbero alleati con gli uomini del Nord, questo era certo.
Ed era certo che anche lui avrebbe dovuto fare lo stesso se voleva vedere Aegon sul Trono di Spade.
Avrebbe dovuto giocare d’astuzia, difatti non c’era possibilità che gli uomini del Nord accettassero un Targaryen. Non lo avrebbero fatto nemmeno i dorniani dopo quello che era successo al giovane Quentyn.
“Tutto per colpa di quella Daenerys e dei suoi draghi” pensò.
Uno dei mercenari della Compagnia Dorata entrò nella stanza e gli disse che tutto era pronto per l’assemblea.
Jon Connington fece un cenno con la testa e si avviò, con passo fermo, verso il luogo stabilito per l’incontro.
Aegon era già lì. Tutti erano già lì.
«Bene, bene. Ecco Griff il Vecchio! Ti sei finalmente deciso a raggiungerci!» esclamò una voce conosciuta.
Era Tyrion Lannister.
Forse, un tempo, lui sarebbe stato dalla sua parte. Ma ora non più.
«Non sei messo molto bene. Hai un aspetto quanto mai…» stava dicendo il Folletto quando Jon lo interruppe, notando una persona che conosceva: «Jaime Lannister! Non posso crederci! Tu qui…? Tu alleato con gli Stark contro tua sorella?».
«Incredibile vero?».
«Pensandoci bene non lo è poi tanto. Non a caso sei chiamato lo Sterminatore di Re».
«Ingiustamente».
Jon lo guardò accigliato.
«Ingiustamente eh? Hai ucciso mio nonno» disse Aegon.
«È vero».
«In quanto guardia reale avevi giurato di proteggerlo».
«Non lo nego».
«Non ti dispiace neanche un po’ quello che hai fatto? È stata un’azione disonorevole».
«Pensa quello che ti pare. Rifarei sempre ciò che ho fatto».
A quelle parole Aegon si lanciò su Jaime.
O meglio, ci provò.
Arya Stark si era messa in mezzo e aveva fermato il giovane Targaryen.
«Levati da qui! Devo fargliela pagare!» urlò adirato il ragazzo.
«Per che cosa? Per aver salvato Approdo del Re da un pazzo che voleva far esplodere la città?» gli domandò gelidamente la fanciulla.
A quell’affermazione calò il silenzio.
«Cosa stai dicendo?» chiese Jon Connington.
«Esattamente quello che hai sentito. Aerys era un folle e tu dovresti saperlo. La sua morte è stato un bene per tutti».
Era vero. Maledettamente vero.
«Rhaegar sarebbe stato migliore di…».
«Rhaegar è morto. Comunque no, non sarebbe stato un buon sovrano» si intromise Grande Jon.
«Non ti permetto di…».
«Non mi permetti? Io non sono ai tuoi ordini!».
«Bada a come parli!».
«Altrimenti? Adesso voglio proprio saperlo! Cosa mi faresti?».
«Non scherzare con me».
«Quali vittorie hai mai riportato perché io ti debba temere? Avresti potuto porre fine alla ribellione di Robert a Tempio di Pietra. Hai fallito. Così come ha sempre fallito la Compagnia Dorata. È vero, c’è chi è corso ad arruolarsi con voi, aye. Ma per me è solo un bene perdere simili stolti».
«Adesso basta!» esclamò il re del Nord.
Brandon Stark era seduto su una semplice sedia, ma il suo aspetto era regale. Molto di più di quello di Aegon.
«Non siamo venuti qui per litigare. Siamo qui perché una guerra sta per iniziare e per vincere dobbiamo essere tutti uniti» continuò Bran.
«Mio fratello ha ragione. Lasciamo da parte le questioni personali e concentriamoci sul nostro obiettivo» affermò Arya.
Era possibile che persone così giovani fossero più giudiziose di loro che di anni ne avevano tanti?
Perché Aegon non era come loro?
«Molto bene, che cosa proponete di fare?» domandò Arianne Martell.
Ebbe così inizio una discussione che durò per tutto il pomeriggio: le persone erano tante e i pareri diversi. Ma, alla fine, si riuscì a delineare un piano che metteva tutti d’accordo.
 

*
 

Jon Connington, dopo l’assemblea, aveva rimproverato Aegon per il suo carattere impulsivo e gli aveva raccomandato maggiore prudenza.
Si era poi diretto nella sua stanza e si era lasciato cadere sul letto.
La malattia lo rendeva più debole ogni giorno che passava.
Tuttavia sperava con tutto il cuore che non lo portasse via prima di aver visto il figlio di Rhaegar sul Trono di Spade.
«Non ti senti bene?» domandò una voce.
Era Arya Stark. Insieme a lei c’era il Folletto.
Non li aveva sentiti entrare.
«Sono solo stanco» mentì.
«Davvero?» chiese Tyrion scrutandolo negli occhi.
«Davvero. Tutta questa faccenda richiede un dispendio di energia maggiore di quanto pensassi».
«Non tutti sono portati al gioco del trono».
«Tu lo sei, Tyrion Lannister?».
«Lo sono sempre stato».
«E tu, Arya?».
«Io odio questo gioco. Ha portato alla morte di mio padre e di mio fratello. Ha generato dolore e sofferenza. Questo non lo dimenticherò mai. Porrò fine a questo gioco, porrò fine a questa guerra».
«Quando Aegon sarà re tornerà tutto come prima. Inizierà un’era di pace e…».
«Aegon non sarà re. Inizierà una nuova era, ma non con lui».
Jon si alzò e osservò stupito la fanciulla.
«Che cosa stai dicendo?» domandò trattenendo a stento la rabbia.
«Calmati, per favore» si intromise Tyrion.
«No, non mi calmo! Non c’è nessun pretendente migliore di Aegon! Lui è il legittimo erede!».
«Ti sbagli» gli rispose gelidamente Arya.
«Dopo questa, se pensate che io e i miei uomini vi aiuteremo…».
La giovane Stark sorrise.
Il Folletto, invece, scoppiò a ridere.
«Non ti facevo così sciocco, Jon Connington!».
«Che significa?».
«Significa che non abbiamo mai avuto bisogno di te o dei tuoi uomini. Il nostro esercito è più che sufficiente a sconfiggere i Lannister e Daenerys Targaryen» disse la figlia di lord Eddard.
«Daenerys Targaryen?».
«Sta tornando nel Continente Occidentale, proprio come previsto».
«Io non riesco a capire…».
Tyrion scosse la testa.
«Il tempo dei Targaryen è finito!» affermò Arya estraendo la spada.
In quel momento Jon capì.
Come aveva fatto a non arrivarci prima?
«Lasciami in vita. Permettimi almeno di assistere alla fine di questo gioco».
«Ti sto facendo un favore. Il morbo grigio ti condurrà alla morte a breve tra atroci sofferenze».
Jon tentò di scappare, ma Arya fu più veloce.
Gli piantò la spada nel petto, vicino al cuore.
Prima di lasciare per sempre il mondo dei vivi, Jon Connington udì due parole.
Era il nome di colui che sarebbe diventato il nuovo re.

 



Angolo Autrice.
Ciao a tutti!
In questo capitolo vengono svelati i mittenti delle lettere ricevute da Doran Martell: gli Stark e Aegon Targaryen. L’avevate capito?
Viene svelata anche un’altra cosa, ma credo che sia più difficile da intuire: la lettera che riceve Arya nel capitolo in cui Sansa è un personaggio POV contiene l’assenso di Jon Connington all’alleanza con loro (questo lo si può evincere dai pensieri di Griff il Vecchio: Tempo prima aveva ricevuto una lettera dagli Stark. Aveva pensato che il loro aiuto potesse essere favorevole alla causa di Aegon e, pertanto, aveva accettato di allearsi con loro).
Che cosa ha capito Jon Connington prima di morire?
Qual è il nome della persona che siederà sul Trono di Spade?
Vi do un indizio: lo si può evincere dagli altri capitoli! ;P
Secondo voi chi sarà?
Sono curiosa di sapere le vostre opinioni!!
Detto questo, alla prossima!
Saluti,
Violaserena.

 

  
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