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Autore: kamy    19/03/2015    1 recensioni
Una storia sulla vita di Bardack con la sua amata
Remake di Adesso tu.
Per la festa del papà ho deciso di fare questa storia sul padre di Kamy: Bardack.
Dedicato al mio papà.
Partecipa alla fanfiction challenge II.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bardack
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball New Adventures '
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Ringrazio anche solo chi legge.
Buon San Patrizio in ritardo
Remake di Adesso tu II° parte.
Scritta sentendo Adessu Tu di Eros Ramazzotti.




Cap.2 Gine

"Finalmente sei tornato a casa" disse una voce femminile. Bardack alzò lo sguardo, osservò una saiyan avanzare, aveva alcune macchie di grasso sopra l'armatura della battle-suit. L'uomo sorrise guardando il viso della donna, la pelle liscia, le labbra socchiuse e le guance arrossate. Bardack socchiuse gli occhi e si appoggiò la mano sulla guancia, vedendo la donna dare un morso a un cosciotto verde di dinosauro.
"Lo sai che devi cucinare per gli altri e non mangiarti tutto tu, Gine?" domandò l'uomo. Le orecchie della donna divennero rosse, si portò la mano ai capelli neri e li scompigliò.
"Scusa, avevo fame" disse, chiudendo gli occhi. Bardack sospirò e negò con il capo. La donna raggiunse l'uomo, si sporse in avanti e gli prese la mano con la propria, strattonandolo.
"Vieni, oggi Kakaroth si è girato! Nostro figlio presto nascerà" disse la donna. Bardack alzò un sopracciglio e si leccò le labbra.
"Mancano ancora dei mesi" ribatté. La coda della moglie s'intrecciò con la sua.
"Dai, me lo sento!" si lamentò la moglie. Prese un altro morso dal cosciotto. I due figli saltarono giù dai divanetti, raggiunsero la donna e si aggrapparono a una gamba diversa.
"Mamma, mamma, oggi dei bulletti mi hanno picchiato!" piagnucolò Radish.
"Mamma ho trovato un albero fighissimo". Si vantò Turles. Gine accarezzò la testa di Radish, facendogli ondeggiare i lunghi capelli neri. Finì con un ultimo morso il cosciotto e incenerò con un'onda l'osso. Si piegò e prese in braccio entrambi i figli, cullandoli al petto.
"Non dovresti viziarli" brontolò Bardack.
"Perché no? Vengono spediti in missione di continuo come il loro papà. Me li dovrò godere quando ci sono, i miei ometti" ribatté Gine. Baciò la fronte di Turles che ridacchiò.
"Radish, la potenza non è tutto. La tua mamma era debolissima e in missione rischiava di morire sempre, ma è così che ha incontrato il vostro papà". Raccontò.
"E lui ti salvava sempre". S'intromise Turles.
"Lo so anch'io. E' così che vi siete innamorati". Concluse Radish.
"Esatto" rispose Gine. Bardack si alzò in piedi, avanzò fino alla cucina e passò accanto a una sfera di vetro. Guardò il neonato all'interno con gli occhi chiusi dimenare la coda e sospirò, superò il tavolo con le sedie e raggiunse un mobiletto. Lo aprì e ne tirò fuori una bottiglia.
"Smettila di riempirgli la testa di sciocchezze. I saiyan non devono amare cose come la famiglia o gli affetti, devono desiderare solo la guerra" brontolò. Stappò la bottiglia e se la portò alle labbra, bevendola.
"Bimbi miei, dovete diventare più forti. Così un giorno potremo vivere tutti insieme, io, vostro padre, il vostro fratellino e vostra sorella". Li incoraggiò Gine. Le iridi di Turles divennero brillanti e Radish si leccò le labbra.
"E diventerò un cuoco come la mamma!". Strepitò quest'ultimo.
"Mamma, è vero che sei la sorella perduta della regina?" domandò Turles.
"Lo sapete benissimo, smettete di farvi raccontare sempre le stesse storie" brontolò Bardack. Si portò la bottiglia alle labbra e ne bevve il contenuto, facendo scendere il liquido lungo la guancia.
"E' vero. Io e mia sorella eravamo prigioniere di nostro zio. Un perfido uomo che era risultato positivo ai test per vedere se si era uno Tsufuru. Però il vostro papà e il re ci hanno liberato". Narrò la donna.
"E gli Tsufuru sono tutti morti". Aggiunse Radish.
"Un giorno anche io sconfiggerò gli Tsfuru" brontolò Turles. Bardack raggiunse la sfera con dentro Kakaroth e appoggiò la mano sul vetro.
"Ho il vago sospetto che prenderai il carattere di quella cocciuta di tua madre" si lamentò. Sorrise e si leccò le labbra, sentendo il sapore del liquore.
"Sbrigati a nascere, così ti ritroverai nella più strana famiglia saiyan mai nata".


  
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