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Autore: clairemonchelepausini    31/03/2015    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
“Tony, sei… così…”
“Attraente? Divertente? Cosa” chiese lui sarcasticamente cercando di spezzare quell’atmosfera cupa e triste.
“Amato” ammise lei in un sussurro di labbra.
(......)
“Ok, non è facile. Sono i 180° gradi più difficili della mia vita” riuscì solamente a dire, stremato da un dolore mai provato prima.
(.....)
Li abbiamo lasciati così, ma quale sarà la strada che intraprenderà Ziva? Tony durante l’assenza di lei cosa deciderà di fare? E, il team come prenderà la notizia? Seppure a malincuore Tony e Ziva si separano, ognuno per affrontare un percorso di vita diverso portandoli a conseguenza talvolta pesanti. Il tempo potrà non scalfire il ricordo che hanno di lei, ma i cambiamenti nel corso della sua lontananza sono inevitabili. Cosa sarà successo nel frattempo?
Non vi resta che una sola cosa da poter fare per scoprirlo….aprite la storia e leggetela =).
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
 Così vicini, ma così lontani

 
 
POV Tony
Furono le ultime parole che le dissi prima di salire su quell’aereo che mi avrebbe portato a Washington, lontano da lei. Io avrei voluto rimanere là, le avevo detto che sarei cambiato con lei, avrei fatto di tutto pur di rimanere con lì, ma capii che quel viaggio dell’Io era una cosa che avrebbe dovuto intraprendere da sola.
 
POV Ziva
Mentre vedevo Tony salire sulle scale dell’aereo le lacrime rigavano il mio viso, più cercavo di mandarle indietro e più loro uscivano. Non era solo perche stavo perdendo lui, ma un po’ per tutti Abby, Mcgee, Duchy, Palmer e soprattutto Gibbs il quale era stato come un padre per me. Il viaggio che stavo per intraprendere non era solo per me, ma anche o meglio soprattutto per lui, stavo cercando di renderlo orgoglioso di me.
 
POV Tony
C’era voluta una tale forza che non avrei mai creduto possibile per salire su quell’aereo. E’… è stato davvero difficile e non riuscivo a credere che c’è l’avrei fatta. Eravamo già in volo, c’era un cielo limpido nonostante era sera inoltrata e il buio ricopriva tutto, riflettendo come mi sentivo. Presi foglio e penna e scrissi “I WILL”; sì, proprio come aveva fatto lei. Mi rammarico solo di non aver mai letto la sua lista, non so nemmeno se ne facessi parte, so soltanto che al primo posto c’era la sua decisione di lasciare Ncis e il suo distintivo.
 
“I WILL
Diventare un uomo migliore per lei;
Avere Ziva a fianco a me nella mia casa;
Avere una famiglia, una moglie e dei figli…..con Ziva.”

 
Mi resi conto che alla fine la mia lista aveva un solo punto realizzabile e decisi che avrei concentrato tutte le mie energie per far si che potesse succedere. So che la mia lista avrebbe potuto dare l’idea di essere banale, e forse lo era, ma lì e quel momento c’era chiuso tutto il mio mondo. E’ sì ,perché tutti i mie sogni e desideri comprendevano Ziva e lei al momento non era con me così capii che mi ero innamorato davvero.  Dove mi avrebbe portato tutto questo? Era l’unica cosa a cui in questo momento non volevo pensare, ero troppo distrutto per riuscire a vedere il futuro. Sembrava tutto spento, vedevo e mi sentivo circondato da un buio fitto e non credevo che lei mi potesse mancare così tanto. Io sapevo che lei doveva fare quel viaggio da sola, che ne aveva bisogno, ma non immaginavo che sarebbe così difficile per me. Fui preso dal panico e se…se mi sarei dimenticato di lei? Se non avrei ricordato più il suo volto? E se…se durante quel viaggio avrebbe trovato qualcuno che poteva darle ciò che io non potevo? Queste domande mi assalirono, giravano e rigiravano nella mia testa e sapevo che avrei dovuto combattere di più. Mi sentivo colpevole, forse non ho insistito abbastanza, forse mi sono arreso troppo presto sarei dovuto rimanere ancora qualche giorno, forse… Ma alla fine giunsi alla conclusione che erano solo scuse, perché sapevo bene che lei ormai aveva deciso e che io non avrei potuto fare niente per farle cambiare idea. Lei… lei era fatta così. Infilo la mano nella tasca sinistra della mia giacca per posare la penna e sento qualcosa di freddo, incuriosito la prendo e la tiro fuori. Non appena la vedo sulle mie labbra si accenna subito un sorriso e un calore che già conosco che mi riempie il cuore, pronto a non lasciarmi andare.
 
 
POV Ziva
L’aereo era già partito io rimasi li impassibile con il vento che mi scuoteva, ma non lo sentivo perché ero persa in quella sensazione di dolore che stavo provando. Era come se l’aria mi stesse accarezzando e allo stesso tempo stesse tagliando il mio viso, le lacrime che scendevano sulle mie guance bruciavano, ma io facevo finta di nulla. Ero abituata a sopportare anche di peggio, io ero addestrata a superare qualsiasi situazione, ma non sono mai stata preparata per una situazione come questa. Mentirei a me stessa se non dicessi che quando l’aereo è partito ho immaginato che Tony fosse dall’altra parte che aspettava me, che sarebbe corso venendomi ad abbracciare per prendermi in braccio. Sapevo che questo non sarebbe mai avvenuto, lui non l’avrebbe mai fatto, perché mi rispetta così tanto che mi ha sempre lasciato libera, anche quando non capiva le mie decisioni. Non so perché questa volta era diverso, ma lo era in breve tempo iniziai a rattristarmi, ma rammentai subito a me stessa di ritornare alla realtà perché questa non sono io. All’improvviso però mi chiedo “Ma perché chi sono io adesso?”
 Non so più chi sono ed  ecco il perché di tutto questo, il motivo del mio volermi allontanare da tutto e tutti. Mi incammino e ritorno nella casa dove Tony mi ha trovato, lì dove abbiamo passato bei momenti e, anche se non voglio divento di nuovo triste e capisco che l’indomani avrei dovuto prendere un'altra decisione. Mi rendo conto che adesso c’era un’altra cosa che dovevo fare, perché se non l’avessi fatta adesso non avrei trovato più il coraggio. Compongo il numero, il telefono squilla, ma nessuno risponde stavo per chiudere quando alla fine una voce abbattuta e fiacca mi rispose.
 













Spazio d’autrice:
Ed eccomi di nuovo qua XD. So bene che ho aggiornato dopo tanto, ma purtroppo sono piena tra lo studio e altre faccende da sbrigare non mi rimane molto tempo da scrivere, anche se cerco di ritagliarmi sempre del tempo. Che ne pensate di questo secondo capitolo? Ammetto che scriverlo non è stato facile, perché la scena è stata abbastanza dolorosa, come sapete alcune scene sono quelle realmente avvenute altre le ho inventata io, pareri?  E’ vero che è stata difficile da scrivere, ma ci sono alcuni piccoli momenti in cui sorridevo, loro sono qualcosa di unico….Nonostante che sia la prima storia su di loro sono molto su di giri XD. Cercherò di aggiornare presto, ma non faccio nessuna promessa, scusatemi davvero e spero possiate capirmi….Buona lettura a tutti e recensite se vi va =)
 
 
Baci,
Claire.
 
   
 
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