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Autore: radfrankiero    13/04/2015    3 recensioni
"Mi alzai del tutto, e spostai le tende dalla finestra.
Guardai fuori, non c’era nessuno. Alzai lo sguardo e proprio davanti a me un piccolo Frank mi salutava con la mano.
Sorrisi, presi una sedia e rimasi lì a fissarlo, anche lui fece lo stesso. Non parlammo.
Non serviva. Lo vidi da dietro il vetro fare una smorfia con la faccia.
Mi fece ridere. Così ingenuamente cominciai anch’io a fare buffe espressioni. Lo feci ridere. Ed era la cosa più bella che avessi mai visto.
Rimanemmo lì per non so quanto tempo a ridere come due stupidi e lo ringrazia mentalmente perché se non fosse stato per lui, ora ero ancora su quel letto a pensare a tutte le cose brutte che il mondo mi ha riservato.
[...]
Lui era la l’unica cosa bella della mia vita."
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Gerard Way, Mikey Way, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Arrivati.
Eccoci qui nella piccolissima, insignificante BelleVille.
La casa che mi si presentò davanti era una villetta, c’era un giardino, vari fiori ed una porta nera, che Mickey si prestò ad aprire.
Appena dentro nostra madre ci disse di salire sopra e di scegliere la nostra camera. Io e Mikey salimmo le scale, e corsi verso la camera più grande, doveva essere mia. Entrai e mi chiusi dentro.
Davanti a me c’era un letto, nell’angolo un normalissimo armadio, di fronte al letto una scrivania. Non era molto arredata ma mi stava bene, fatta eccezione per le pareti bianche.
Insomma, sarei impazzito con tutto quel bianco intorno, così mi segnai mentalmente di comprare della vernice scura.
Sistemai con molta calma i miei vestiti e poggiai sulla scrivania i miei album da disegno e in ordine quasi maniacale sistemai tutte le mie matite, pennelli, ecc.. Accanto ad essi sistemai i miei cd e lo stereo, sono le cose a cui più tengo nella mia inutile vita. Mentre raggruppavo i miei adorati cd, notai una finestra, non so come non ho fatto prima ad accorgermene insomma.. una finestra Gerard.
Lasciai da parte i cd e mi affacciai alla finestra, c’era una villetta come la nostra solo che il giardino era molto più curato, c’era una finestra che combaciava con la mia, potevo vedervi dentro se non fosse stato per le tende bianche che mi impedivano di osservare.
“Ora anche stalker Gerard? Cosa?”
Maledicendomi tornai dentro, chiusi la finestra. Presi la giacca che avevo lasciato sul letto e decisi di fare qualcosa per passare il tempo invece di farmi strane idee sulla casa affianco alla nostra.
Scesi di fretta le scale, diedi un bacio sulla guancia a mamma e me ne andai.
Notai subito il cambio di temperatura, cosi mi strinsi maggiormente nella mia giacca. Comincia a camminare senza una meta precisa. Volevo scoprire in che diamine di posto mi ritrovavo.
Camminando per non so quanto, probabilmente una o due ore, non trovai nulla di interessante, a parte un parco-giochi distrutto. Si, non sono normale. Il flusso dei miei pensieri si bloccò quando notai che dall’altro lato della strada c’era un bar, mi avrebbe fatto bene un caffè, feci spallucce a non so neanche io cosa e mi incamminai verso il bar.
Entrai e mi lasciai cullare dal calore che quel posto emanava. Era davvero molto carino, c’erano dei tavoli, in fondo una coppietta che parlava tranquillamente e dietro il bancone un ragazzo che serviva una donna. Mi sedetti su uno dei tanti sgabelli.
In alto c’era un orologio ne approfittai per controllare l’ora, erano le 16:00.
“Desidera qualcosa?”
Giurai di non aver sentito voce più piacevole.
Guardai davanti a me, il ragazzo che prima stava servendo quella donna, ora guardava me. Mi persi nei suoi occhi, erano.. verdi? Chi poteva dirlo. Avevano delle sfumature marroni, erano semplicemente bellissimi. Non so per quanto tempo sono rimasto a contemplare quegli occhi, ma non era abbastanza. Decisi di parlare.
“U- Un caffè, per favore”
Oh grandioso, bella figura di merda Gerard, da quando balbetti?!
“Si, arriva..” disse sorridendo.
Osservai ogni suo movimento, mi persi a guardare le sue braccia che erano decorate da così tanti tatuaggi, c’erano delle lettere sulle sue dita.. ma non capivo.. I suoi capelli erano neri, aveva un ciuffo più lungo degli altri che ricadeva sul suo occhio destro.. e con la coda degli occhi stava guardando.. me? Sorrise.
Cosa?
 Avvampai immediatamente. Okay, calma Gerard. Non stava guardando te e non ti ha sorriso. Sicuramente qualche suo conoscente si trovava dietro di me. Ovvio. Distolsi lo sguardo e decisi di concentrarmi a mangiucchiarmi le unghie. Molto meglio. Si, certo.
Si avvicinò a me, con una tazza di caffè.
“Zucchero?” disse sfoderando uno dei suoi sorrisi. Doveva smetterla. Qualcosa sul suo labbro luccicava. Un anello che rendeva le sue labbra così.. okay Gerard basta
“No, grazie..” dissi prendendo in mano la tazza del caffè.
Mi guardava, sentivo il suo sguardo addosso.
“Tu non sei di qui, vero?” disse.
“Mh, no sono appena arrivato.. come mai?”
“Si vede che non sei di qui..”
“E come mai?” dissi mentre bevevo l’ultimo sorso di caffè.
Fece spallucce e prese la tazzina del mio caffè per pulirla.
“Cosa c’è scritto?” dissi e mi tirai mentalmente uno schiaffo.
“Uhm?..” disse lui spaesato.
“I-Intendevo, il tatuaggio sulle mani.. cosa c’è scritto..” potevo sentire le guancie colorarsi di rosso.
“Ah quello” disse sorridendo, non era un sorriso di scherno ma uno di quelli amichevoli e quasi dolci. Alzò le mani e.. HALLOWEEN.
Sorrisi spontaneamente.
“Ti piace?” disse.
“Si, è bellissimo.” –anche tu sei davvero bello- avrei aggiunto ma insomma no-
“.. Se posso chiedere perché ‘Halloween’?” azzardai.
“Prima di dirti cosa significano i miei tatuaggi ti dispiace se so almeno il tuo nome?” disse ridendo.
“Oh..” arrossì “Si, certo mi chiamo Gerard. Tu?”
“Frank, piacere” Disse sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi tendendomi la mano. La afferrai subito. E sorrisi anch’io. Per la prima volta sorrisi spontaneamente. Per la prima volta mi sentii rapito da due occhi così belli e innocenti.. Per la prima volta, volevo conoscere veramente una persona e cercare di essere la causa di quel sorriso che illuminava il mio cuore malridotto.
Frank.
_____________


Fine capitolo, so che ci saranno degli errori, perdonatemi vi amo.
Allora, questo capitolo è corto rispetto al primo ma vedrò di migliorare(?) 
Se avete domande, opinioni, critiche, scrivetemi in privato o nelle recensioni, grazie in anticipo a chi lo farà u-u
Alla prossima.
  
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