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Autore: Fonissa    14/04/2015    8 recensioni
qualcosa che non doveva succedere è accaduto. I mondi dei vari libri si incontreranno. E non sarà tutto rose e fiori.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Entrarono nell’aula di Difesa contro le Arti Oscure. La Umbridge era già li, seduta alla cattedra.
“Buon pomeriggio!” disse con voce melensa, quando tutti si furono seduti.
Alcuni risposero al saluto, altri, come Harry e Percy, sbuffarono.
“No, non ci siamo. Dovete rispondere: ‘buon pomeriggio professoressa’”  Gli alunni, a malincuore, eseguirono.
“Bene, via le bacchette!” e detto questo, la professoressa fece apparire delle parole sulla lavagna.
Ai semidei non ci volle molto per capire che una lezione senza bacchette era uguale a una lezione noiosa.
Quando ebbero ricopiato quello che aveva scritto la Umbridge alla lavagna (‘gli obbiettivi del corso’), ordinò a tutti di iniziare a leggere il primo capitolo del libro di testo. Solo una persona non iniziò a leggere: Hermione. Cosa strana, visto che di solito leggeva ogni cosa che le capitasse sotto gli occhi. E invece questa volta non aveva nemmeno aperto il libro, ma teneva la mano alzata aspettando che la Umbridge la degnasse di uno sguardo. Annabeth e Reyna la guardarono curiose. Hermione si voltò leggermente verso di loro, indicando la lavagna col mento. Le due semidee rilessero per bene i tre punti scritti e poi si guardarono con gli occhi brillanti. Subito alzarono anche loro la mano fissando la professoressa, che non poté far a meno di dar retta alle tre ragazze.
“Volete chiedere qualcosa sul capitolo, signorine?”
“No, non sul capitolo…” iniziò Hermione.
“Ma sui tre punti scritti alla lavagna” disse Reyna, poco prima che la Umbridge ribattesse. Se c’era qualcuna capace di tener testa a quella specie di rospo rosa, quella era Reyna.
“Oh…e cosa?”
“Li non c’è scritto niente sull’usare la magia” disse Annabeth.
Tutti gli studenti alzarono lo sguardo, fissando la lavagna. In effetti, i tre punti non sfioravano nemmeno l’idea dell’usare la magia.
“Usare la magia? –chiese la Umbridge dolce- perché mai dovremmo usare la magia?”
Gli alunni si guardarono, sbigottiti. Perfino i semidei ci rimasero.
“Se studierete bene la teoria, andrete bene all’esame –continuò- visto e considerato ciò che à successo negli anni scorsi, il ministero ha deciso di rivoluzionare il programma di studi, per apprendere gli incantesimi di difesa senza rischi…”
“Ma se saremo attaccati non sarà sen…” disse Harry a voce alta.
“Gli alunni alzano la mano se vogliono parlare, signor Potter” lo interruppe la Umbridge. Jason alzò la mano.
“Mi dica, signor..”
“Grace –iniziò Jason- io non ne so molto di magia e cose simili. Ma se esiste una materia che serve a difenderci, immagino che ci siano dei pericoli..”
“Si aspetta di essere attaccato durante la lezione, signor Grace?”
“No, ma…”
“Chi mai attaccherebbe dei ragazzini come voi?”
Al figlio di Giove vennero in mente circa mille nomi di mostri ( e non solo) che lo avevano attaccato, ma preferì non dirlo.
Harry sembrava sul punto di dire qualcosa, ma fu interrotto da Reyna, che fece scattare in alto la mano ricevendo subito il permesso di parlare.
“Non resteremo per sempre ragazzini. Cresceremo e prima o poi ci ritroveremo ad affrontare qualcuno o qualcosa. E a quel punto non sarà la teoria a salvarci”
Reyna aveva parlato con voce dura, guardando freddamente l’insegnante. Gli alunni di Hogwarts, anche se concordavano con ciò che aveva detto, la guardarono con un misto di curiosità e paura. Ma i semidei riuscirono a capire perfettamente il perché del comportamento della figlia di Bellona.
La Umbridge nascondeva qualcosa, e usava il suo potere da insegnante per non far venire nulla alla luce. Era un abuso di potere. E questo Reyna, pretore del Campo Giove, non poteva assolutamente accettarlo.
Nonostante tutto la professoressa sorrise.
“Esattamente, che tipo di pericoli pensa che ci siano là fuori, signorina Arellano?”
“Oh non lo so, forse Voldemort!” esclamò Harry, all’improvviso, prima che reyna potesse rispondere. Tutta la classe, a parte i nove, sembrò agitarsi. Neville addirittura cadde dallo sgabello.
“Chiariamo questa cosa… vi è stato detto che un certo Signore Oscuro è tornato. Bhè… questa è una bugia!” esclamò la Umbridge, calcando sulla parola ‘bugia’.
“Non è un a bugia! Io l’ho visto!” urlò Harry.
“La professoressa tolse dei punti a Grifondoro, ripetendo che quella era solo una bugia.
“E quindi secondo lei Cedric Diggory è morto da solo?”
L’intera classe mantenne il respiro. I semidei drizzarono le orecchie.
“La morte di Diggory è stato solo un incidente!” esclamò la Umbridge.
“Un po’ come la sua nascita…” disse Leo guardando la professoressa, a voce talmente bassa che lo sentì solo Nico, che era seduto affianco a lui. Suo malgrado, il figlio di Ade fu costretto a coprirsi la bocca con le mani per non far vedere che rideva.
“Aspettate, state dicendo che qualche tempo fa è morto un alunno, è ‘risorto’ un certo ‘Signore Oscuro’ e poco tempo dopo si è aperto un portale tra dimensioni e siamo arrivati noi?” chiese Percy, senza pensarci.
Senza volerlo, aveva scatenato una serie di bisbigli tra tutti i ragazzi.
“Punizione, signori Potter e Jackson! –la Umbridge estrasse un rotolo di pergamena rosa, ci scrisse qualcosa sopra e la porse ai ragazzi-  portate questo alla professoressa McGranitt, cari”
Harry, furioso, si alzò, prese la pergamena e uscì dall’aula, con Percy che lo seguiva.
“Io ho avuto un’arpia come professoressa, letteralmente… ma questa è peggio!” esclamò.
Harry lo guardò col sopracciglio alzato per qualche secondo, ma prima che potesse fare domande arrivarono davanti all’ufficio della professoressa McGranitt.
Bussarono, e subito la professoressa aprì la porta.
“Potter? Jackson? Come mai non siete a lezione?”
“Siamo stati mandati da lei” e detto questo, il ragazzo con gli occhiali consegnò la pergamena rosa.
La professoressa la lesse lentamente, per poi squadrare con lo sguardo i due ragazzi ed invitarli ad accomodarsi nel suo ufficio. Quando si furono seduti, la McGranitt iniziò a parlare.
“Potter, è vero che hai urlato contro la professoressa Umbridge dicendo che il Signore Oscuro è tornato?”
“Si” rispose Harry.
“Jackson, è vero che hai –e qui lesse la pergamena rosa- ‘incoraggiato la classe a credere alle bugie del signor Potter?”
Percy era shockato. Aveva solo fatto un’osservazione, non era mica saltato sul banco urlando ‘dovete tutti credere a Harry!’
“Io non… -riuscì a borbottare- io…avevo solo pensato ad alta voce..”
“Capisco –disse la McGranitt- Jackson, Potter… prendete un biscotto”
I due ragazzi per qualche secondo si guardarono straniti.
“Prendiamo…cosa?” chiese Harry.
“Prendete un biscotto”
Presero un biscotto.
La professoressa guardò i ragazzi con sguardo ansioso
“Dovete stare attenti. Una cattiva condotta durante le sue lezioni potrebbe costarvi di più di qualche punto in meno ai Grifondoro”
“Che cosa…” disse Harry, a bassa voce.
“Potter, sai da dove viene…”
“Ehm… io no” s’intromise Percy. La McGranitt lo guardò, per poi sospirare.
“Viene dal ministero” la risposta di Harry bastò per far tacere Percy. Aveva sentito parlare del ministero da Annabeth (che aveva chiesto informazioni ai suoi compagni Corvonero).
La campanella suonò. La McGranitt prese di nuovo la pergamena della Umbridge.
“Sarete in punizione tutte le sere della settimana, da domani”
“Tutte le sere?!” esclamò Harry.
“Oh perfetto, sono qui da un paio di giorni e sono già in punizione…” sbuffò Percy.
La professoressa sorrise, invitandoli a prendere un altro biscotto.
“Ricordate cosa ha detto la Umbridge al discorso di inizio anno?” chiese.
“Qualcosa sul progresso…” disse Percy, cercando di ricordare le parole che Annabeth gli aveva detto il pomeriggio prima. Quella ragazza era la sua salvezza.ù
“Comunque…il ministero sta interferendo…” disse Harry.
LA McGranitt sospirò.
“Sono contenta che almeno ascoltiate Hermione Granger e Annabeth Chase”



*ANGOLO AUTRICE*
Prima di tutto, mi scuso se questo capitolo è un pò troppo simile al libro...ma quelle parti erano troppo epiche XD
Allora, questa è la lezione del famoso confetto rosa! :D E Percy è già in punizione, ma poverino :,)
Ci si vede alla prossima!
Sciao sciao
-Animalia
  
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